Accordo mmg e Regione Lazio per le vaccinazioni Covid, Magi (Omceo Roma): grande soddisfazione

“Per ‘potenza fuoco’ coinvolgere anche ospedalieri e specialisti”

Roma – “C’e’ grande soddisfazione per l’accordo tra i medici di medicina generale e la Regione Lazio per velocizzare la campagna vaccinale. L’Ordine dei medici di Roma vigilera’ su questo, per verificare che tutto proceda bene”. Risponde cosi’ il presidente dell’Omceo Roma, Antonio Magi, interpellato sul tema dall’agenzia Dire.

“Riteniamo pero’ che, oltre ai medici di medicina generale- prosegue Magi- l’offerta possa essere ampliata ulteriormente con i medici ospedalieri, gli specialisti ambulatoriali delle Asl e con i liberi professionisti, che gia’ hanno dato la loro disponibilita’. In questo modo la ‘potenza di fuoco’ della campagna vaccinale diventerebbe davvero importante”.

Bene dosi ad anziani, ma non dimenticare disabili

“Importante ‘coprire’ anche medici liberi professionisti”

“Questo e’ molto importante, perche’ gli over 80 sono la ‘classe’ piu’ fragile: spesso sono proprio questi anziani a finire in terapia intensiva e purtroppo i decessi si registrano soprattutto in quella fascia d’eta’”. Risponde cosi’ il presidente dell’Omceo Roma, Antonio Magi, interpellato dall’agenzia Dire in merito alle 90mila vaccinazioni per gli over 80 raggiunte oggi nel Lazio (alle ore 12).

In questi giorni, intanto, anche le persone con disabilita’ stanno ‘rivendicando’ il vaccino… “Hanno ragione, per i vaccini vanno seguite delle priorita’- commenta Magi- le persone con disabilita’ rientrano tra i soggetti fragili come gli over 80”.

Ma oltre agli anziani e ai fragili, secondo Magi vanno vaccinati “anche i medici liberi professionisti, la cui vaccinazione procede un po’ a rilento. Proprio oggi- fa sapere- ho scritto a tutti i direttori generali delle Asl e (in copia conoscenza) alla Regione Lazio per sapere a che punto sono queste vaccinazioni. Questo e’ importante sia per la sicurezza dei medici stessi sia soprattutto per quella dei cittadini, che non possono rischiare di essere contagiati. Tra l’altro- conclude- molti hanno rinunciato alle visite proprio per paura di ammalarsi”.

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