La Casa Vaticana dello sport

Nel Palazzo San Calisto, il prossimo 20 settembre alle ore 18.30, sarà inaugurato e benedetto lo spazio dell’Associazione Polisportiva ufficiale Vaticana, alla presenza del Cardinale Mendoça -prefetto per la Cultura e l’Educazione-. Questa “casa” è stata fortemente voluta ed è aperta per tutte le persone che amano lo sport e vogliono vivere questa occasione, come una opportunità di incontro e di dialogo per potersi rapportare in maniera fraterna con tutti. Nella zona di Trastevere, in cui il centro sportivo sarà aperto, in zona extraterritoriale -la sede legale sarà all’interno del Vaticano-, si attende un tripudio di atleti e atlete di origini diverse, di differenti religioni, che saranno accolti dalla passione che li accomuna: lo sport. Giovani e non, avranno così un nuovo spazio solidale, nel centro di Roma. Migranti e persone con disabilità, atleti professionisti e non, in questo clima di condivisone, si realizzeranno attraverso la testimonianza cristiana. Il volto solidale dello sport, con un’attenzione alle persone più fragili e bisognose. Dopo l’Enciclica di Papa Francesco, per divenire “fratelli tutti”, la casa Vaticana dello sport, “testimonia concretamente, sulle strade e in mezzo alla gente, il volto solidale dello sport”, come ha scritto il Papa in occasione dei Giochi del Mediterraneo (Algeria), soprattutto in un momento storico delicato, come quello che stiamo vivendo.

Scomparsa di Kata: la Procura dispone scavi

La Procura di Firenze, avrebbe in programma di tornare all’Hotel Astor, luogo in cui lo scorso 10 giugno, la bambina di 5 anni, Kataleya Chiclio Alvarez, sarebbe stata vista per l’ultima volta. Le operazioni che sarebbero previste a breve, prevederebbero anche degli scavi, sempre nel perimetro e all’interno dell’Astor, al fine di escludere qualsiasi ritrovamento. L’Avvocato Elisa Baldocci, presso il Tribunale del riesame, avrebbe discusso il ricorso per i peruviani che sono stati indagati nell’inchiesta; tra i quattro, ci sarebbe anche lo zio materno della bambina, Abel Argenis Alvarez finito in carcere -parallelamente alla scomparsa di Kata-, per tentato omicidio di un occupante dell’Hotel e racket sugli affitti nella struttura. Sono state setacciate oltre 1500 telecamere in città, per cercare di ricostruire i possibili spostamenti fatti fare alla piccola. Molte i tentativi di depistaggio, come il falso video trasmesso su “tik tok”. Video da 40.000like che però non sembrerebbe reale, come affermato anche dal professor Antonio Cisternino, Presidente del sistema informatico Dell’Università di Pisa, che ha considerato il video un falso in cui “la qualità non è nemmeno la migliore, viene animato il volto della bimba, ma l’immagine resta piatta”.  Il mistero della bambina scomparsa continua anche tramite le intercettazioni del nonno della bambina, detenuto in Perù, il quale affermerebbe che la bambina si trovi lì e sia stata rapita per errore o per vendetta, proprio a causa di una possibile ritorsione dovuta al racket degli affitti, esercitati dallo zio.  

Frontale ad Alatri; la bambina resta in prognosi riservata

Era in diretta sui social e sotto effetto di droga, il ventinovenne magrebino, che ieri ha perso il controllo della sua automobile, lungo la provinciale Santa Cecilia, nella frazione di Tecchiena. L’uomo ha invaso l’altra corsia urtando una Nissan, con a bordo tre persone; una donna di 44 anni e i 2 figli, di 9 e di 14 anni. L’urto tra le due macchine è stato fortissimo, tanto da dover richiedere l’intervento dei pompieri, per estrarre dalle lamiere del velivolo la bambina di nove anni -che non è in pericolo di vita-, trasferita poi d’urgenza con l’elisoccorso, presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma, per una operazione dove ancora si trova in prognosi riservata. Il 29 enne, inizialmente aveva tenuto nascosto alle forze dell’ordine e ai soccorritori, il fatto che stesse trasmettendo una diretta fb, ma il centralinista della caserma di Alatri, che è anche addetto al monitoraggio dei siti web, in pochissimo tempo ha scoperto quanto era accaduto. Complice la guida ad alta velocità, l’uso di sostanze stupefacenti e la distrazione dovuta alla musica ad alto volume e la diretta social, hanno contribuito a causare l’incidente, un incidente che avrebbe potuto causare una tragedia, come affermato anche dai testimoni che hanno assistito alla scena. Una volta sceso dell’auto, il marocchino ha rischiato il linciaggio ed è attualmente ricoverato per fratture multiple, nel frusinate.

Grande Concerto: GIANNI NOCENZI “MINIATURE” | Recital per Piano Solo

Sabato 16 settembre, nella splendida cornice della Sala Maestra di Palazzo Chigi, nella Città di Ariccia, alle ore 21.00, si svolgerà il recital ‘Miniature, il lavoro per piano solo di Gianni Nocenzi. Il concerto sarà aperto da Mario Alberti Franco Menichelli con un omaggio a Ennio Morricone. L’evento musicale è organizzato dall’Associazione Culturale La Terzina in partenariato con il Comune di Ariccia.

L’appuntamento, al quale interverranno il Sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, la Consigliera con Delega alle Associazioni – Marchio IGP – Bandi Europei, Anita Luciano, e la Consigliera con Delega alla Scuola, Irene Falcone, rientra nel cartellone Ariccia da Amare, la manifestazione organizzata per il periodo estivo che accompagnerà cittadini e turisti fino al 25 novembre con una ricca varietà di eventi tra spettacoli, cultura, musica e danza per promuovere e far conoscere il patrimonio storico e artistico della città castellana.

Gianni Nocenzi dopo aver lasciato il Banco del Mutuo Soccorso, il gruppo fondato con il fratello Vittorio, si dedica a un periodo di studio, ricerca e crescita personale di cui avvertiva la necessità.Con questi presupposti inizia l’interesse verso le nuove tecnologie per la musica che lo porta a voler far conoscere, al pubblico, il suo primo lavoro da solista: Empusa, album pubblicato da Virgin Records. Importanti i riconoscimenti ricevuti dall’artista qualil’Osella d’Argento alla 45a Mostra del Cinema di Venezia per la miglior colonna sonora originale per il film Un señor muy viejocon unas alas enormes” tratto da una novella di Gabriel Garcia Màrquez e diretto dall’argentino Fernando Birri su sceneggiatura di Birri e dello stesso Marquez. Con Birri, Gianni Nocenzi, si è occupato anche della realizzazione della colonna sonora per un lungometraggio su Che Guevara, commissionato a Birri dalla televisione tedesca MDR. Il film viene presentato nel 1997 al Festival Internazionale di Lipsia in occasione del trentesimo anniversario della morte di Guevara e premiato con il “Golden Dove Award”.

Fondamentale per Gianni è stato anche il contributo della sua “esperienza giapponese” che lo vede sound designer per AKAI Professional, azienda leader a livello mondiale della nuova tecnologia del campionamento digitale. Grazie anche a questa collaborazione Gianni Nocenzi realizza Soft Songs, secondo album con Virgin Records. È l’occasione per avere al suo fianco artisti e amici di fama internazionale come il compositore premio OscarRyuchi Sakamoto, il sassofonista Norihito Sumitomola cantanteSarah Jane Morris, gli italiani Andrea Parodi Tazenda, tra gli altri.

Nel 2016 Miniature” con il quale Gianni torna alla purezza e alla sintesi del Piano Solo .

Sei brani, una partitura non “codificata ma distillata” come la definisce Gianni Nocenzi “un racconto e una narrazione articolata all’interno di ogni brano. Ognuno di loro ha un suo carattere specifico, una riflessione su un particolare aspetto del mondo che ci circonda. Per godere delle Miniature bisogna fermarsi e avvicinarsi. Solo a quel punto si scoprono degli aspetti che mostrano le piccole cose come quello che sono veramente: una semplice, sorprendente, complessità”.

La sua riservatezza e la distanza dai luoghi dove la musica è intesa solo come ‘show business’, portano l’artista a scegliere, per le sue rare esibizioni, siti particolari ed eventi di rilievo culturale. Questa intenzione si sentirà maggiormente il 16 settembre quando, con quest’opera, Gianni Nocenzi, è in scena per la prima volta nella “sua” Ariccia, luogo dove vive. Una serata che per l’artista non sarà un concerto qualsiasi ma un vero appuntamento.

Il concerto di apertura invece sarà un omaggio a Ennio Morricone con Mario Alberti al flauto e Franco Menichelli alla chitarra. Un omaggio particolare composto da quattro brani presi dalle sue opere più famose. Piccoli arrangiamenti di una intensità incredibile, scelti appositamente per le sonorità simili all’opera di Gianni Nocenzi e che vanno propriamente ad enfatizzare il suo concerto.

Grande compiacimento da parte del Sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli “Esprimo grande soddisfazione per il calendario degli eventi proposti e ideati per questo periodo estivo” commenta in una nota ringraziando in modo particolare le consigliere delegate Anita Luciano e Irene Falcone che hanno speso tempo ed energie per portare a casa un programma così ricco”. Non mancano i ringraziamenti anche per l’Associazione Culturale La TerzinaQuesto concerto rappresenta un momento di altissimo valore artistico portando in scena per la prima volta ad Ariccia Gianni Nocenzi e mettendo in relazione l’artista con la città dove vive”.

L’evento è organizzato dall’Associazione Culturale LA TERZINA in Partenariato con la Città di ARICCIA e con il Patrocinio della REGIONE LAZIO CITTÀ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE.

Terremoto in Marocco: arrivano i primi aiuti

America e Italia, sarebbero pronte ad inviare il proprio contributi in Marocco, mentre sono già arrivati i primi contributi da parte della Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi.  Anche la Francia, attraverso continui scambi telefonici tra Emmanuel Macron e il Re del Marocco Mohammeed VI, non lascerà solo il paese; “le autorità marocchine sanno precisamente che cosa può essere inviato la natura degli aiuti e i tempi”, ha dichiarato il Presidente Macron. Il Ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha fatto successivamente sapere che verranno donati 5 milioni di euro, alle Ong presenti sul territorio marocchino. Accertata, intanto, la magnitudo di 6.8 del terremoto che, nella notte tra venerdì e sabato ha colpito il Marocco, che attualmente ha provocato nel Paese 2.100 morti, oltre che a 2.500 feriti che riversano in gravi condizioni. Una lotta contro il tempo, come purtroppo accade in queste situazioni di emergenza, il cui tempo è un avversario temibile. Per non perdere tempo, in tanti scavano “a mani nude”, per cercare superstiti. La terra, intanto, continua a tremare con scosse che non sembrano dare tregua ad una popolazione esausta. Durante la mattina, una ulteriore scossa di magnitudo 3.9, ha portato il terrore tra migliaia di persone. Ancora impossibilitati dal lasciare il Paese, i turisti italiani, che sono comunque, in costante contatto con l’Ambasciata italiana in Marocco. Dalle notizie di devastazione che ci giungono, il villaggio di 4.000 abitanti, ditante a 70km dall’epicentro del sisma, è stato raso completamente al suolo. Nel   villaggio di Tafeghaghte, 700 abitanti, i morti attualmente accertati, sarebbero 80.

Dark side; al via la confisca di beni

Nel 2017, era scoppiato il caso denominato “Dark side”, che aveva portato alla luce l’esistenza di una organizzazione (criminale), che allora aveva portato all’arresto 16 persone, con l’accusa di sversamenti e smaltimento di rifiuti -anche tossici-, illecita. Il giro di denaro attorno a tale “business” illegale, che aveva portato a condotte di autoriciclaggio dei proventi, con intestazioni fittizie di società ha appena avuto un risvolto. Il provvedimento di Confisca emesso dal Tribunale per le Misure di Prevenzione di Roma, che era stato richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stato eseguito dalla Polizia di Stato (dall’Amministrativa e dal Servizio Centrale Anticrimine). Si tratta di beni per oltre 11milioni di euro, confiscati ad una famiglia romana, oltre che ad una impresa di Ardea (operante nel medesimo settore), oltre che a 22 fabbricati e 10 terreni, ubicati tra Roma, Pomezia, Marino ed Ardea.  Il gruppo famigliare (genitori di 79 anni e figlio di 45), avrebbero portato materiale pericoloso e anche tossico, gestendo in maniera illegale, rifiuti speciali pericolosi, che sarebbero stati portati in una discarica di Latina (dando vita ad un mercato costoso e illegale, con condotte delittuose in materia ambientale). I componenti del nucleo famigliare, condannati in primo grado, dal Tribunale di Roma, per traffico illecito di rifiuti e attività di gestione degli stessi non autorizzata, con conseguente gestione di discarica e conseguente inquinamento ambientale. Con il decreto (non ancora definitivo), di confisca il Tribunale ha ritenuto attendibile l’analisi investigativa riguardante non solo i traffici illeciti, ma anche quelli economici-sociali.