ROMA MULTISERVIZI. R.MUSSOLINI (CON GIORGIA): TUTELARE I LIVELLI OCCUPAZIONALI NEL CAMBIO APPALTO

Roma, 31 luglio 2020 – «Con uno stratagemma normativo che aggira la sospensiva del Consiglio di Stato e il ricorso alla Corte di Giustizia europea, i grillini mettono alla porta Roma Multiservizi e affidano la gestione dei servizi scolastici a una nuova società controllata dal Campidoglio ma gestita dalla CNS.

In questa nuova realtà, che otterrà un compenso di 270 milioni di euro per un appalto di 6 anni e sarà operativa entro fine agosto, dovrebbero confluire i circa 2.400 lavoratori oggi impiegati in Multiservizi. A tutti loro va la mia vicinanza. Fino ad oggi, infatti, hanno dovuto affrontare moltissime battaglie e, cosa forse ancora più grave, rischiano di proseguire questo percorso in salita. Chi ci garantisce, infatti, che il cambio di società avverrà senza che i loro diritti vengano biecamente messi da parte? Siamo sicuri che, complice la calura estiva e i complotti di palazzo, i loro livelli occupazionali non finiscano per essere ridotti drasticamente? Difficile credere alla promesse da marinaio fatte dalla Giunta Raggi. Meglio tenere ben aperti gli occhi. Per quanto mi riguarda questo è quello che continuerò a fare: è l’unico modo che abbiamo per evitare spiacevoli finali.».

Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.

GDF ROAN CAGLIARI: RECUPERATE IN MARE 2 VALIGIE CON OLTRE 60 KG. DI HASHISH

Il mare è sempre stato crocevia dei traffici internazionali di sostanze stupefacenti ed i mezzi
aeronavali della Guardia di Finanza sono costantemente impegnati a contrastare tali attività
criminose.

Questa volta, però, non sono state intercettate delle imbarcazioni con dei trafficanti di droga,
ma due pacchi valigia contenente oltre 60 chilogrammi di hashish.
Il primo è stato ritrovato e recuperato qualche settimana fa dai finanzieri della Compagnia e
della Sezione Operativa Navale di Alghero nelle acque prospicienti la cosiddetta Cala
Mariolino, nei pressi della località Porticciolo di Alghero. Il pesante involucro era costituito da
molteplici strati di nylon che racchiudevano un sacco di juta adeguatamente
impermeabilizzato con all’interno ben 300 panetti di Hashish per un peso complessivo di
oltre 31 Kg.
A seguito del ritrovamento, il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia
di Finanza Cagliari ha rafforzato il presidio sia in mare che lungo le coste del versante
occidentale della Sardegna. Ed è proprio grazie alla professionalità dei finanzieri del
comparto aeronavale e all’alta tecnologia delle strumentazioni dei propri mezzi, che
l’equipaggio del guardacoste “G. 116 Laganà” ha intercettato e recuperato, solo qualche
giorno dopo, a poco più di 10 miglia al largo di Santa Caterina di Pittinuri – nel comune di
Cuglieri (OR), un altro involucro dalle tipiche fattezze di quelli utilizzati per i traffici
internazionali di stupefacenti via mare. La valigia artigianale galleggiava in balia delle onde
come un qualsiasi corpo morto. Una volta recuperata, i militari hanno ritrovato all’interno,
perfettamente custoditi e protetti da uno spesso involucro di plastica, centinaia di panetti di
hashish, per un peso complessivo di oltre 30 kg.
I 61 kg. di stupefacenti, se immessi sul mercato illegale, avrebbero garantito ai malviventi
guadagni superiori a 600 mila euro.
Proseguono senza sosta le indagini e i pattugliamenti dei mezzi delle Fiamme Gialle sarde
per cercare di individuare i responsabili e la provenienza dei pacchi galleggianti nonché per
contrastare il traffico internazionale di droga che, nonostante le evidenti difficoltà a livello
mondiale di questi ultimi mesi, non sente crisi e non concede tregue.
Per questo l’impegno dei finanzieri si è intensificato e sarà rivolto, sempre più, a prevenire e
reprimere tutte le minacce provenienti dal mare, per tutelare la sicurezza e la salute dei
cittadini ed assicurare i responsabili alla giustizia.

OPERAZIONE EUROPOL CONTRO IL CONTRABBANDO DI CARBURANTI MAXI SEQUESTRO DELLA GUARDIA DI FINANZA

40 mila litri di carburante per autotrazione, due autobotti e un deposito
clandestino ubicato in provincia di Roma: è questo il bilancio dell’ultimo
sequestro operato dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria
di Trieste e del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma nell’ambito di
un’ampia operazione coordinata da Europol e conclusasi con il fermo e
l’identificazione di due responsabili colti in flagranza di reato.
In particolare, le Fiamme Gialle di Trieste hanno fermato nei pressi del valico
di Fernetti un TIR con targa austriaca proveniente dalla Slovenia che
dichiarava di trasportare prodotti solventi non soggetti ad accisa.
Immediatamente scattava un “ALERT” e si decideva di far proseguire il
mezzo per pedinarlo a distanza e scoprire così la sua reale destinazione.
Dopo aver imboccato l’autostrada a Venezia in direzione Bologna, il TIR
proseguiva sull’A1 ed usciva al casello di Roma Nord, per poi recarsi nel
comune di Capena (RM) dove entrava in un capannone privo di insegne.
A quel punto, i finanzieri del Nucleo di Trieste decidevano di irrompere
all’interno del capannone e con l’ausilio dei colleghi del 3° Nucleo Operativo
Metropolitano di Roma, prontamente attivati ed intervenuti sul luogo delle
operazioni, procedevano al fermo dell’autista del mezzo (di nazionalità
slovena) e di un suo complice romano che lo attendeva all’interno del

deposito clandestino per le operazioni di trasbordo del prodotto, rivelatosi
essere in parte gasolio ed in parte benzina.
Il settore della distribuzione dei carburanti è un comparto fondamentale e
strategico per l’economia nazionale, con un valore che si aggira sui 45
miliardi di euro all’anno di fatturato complessivo e che occupa circa 80 mila
lavoratori fra titolari, collaboratori e dipendenti, con oltre 22.000 impianti nella
rete ordinaria e circa 450 aree di servizio autostradali.
Le ultime stime sul fenomeno del contrabbando di carburanti per autotrazione
dicono che dal 10 al 20% del prodotto movimentato in Italia corra ormai sul
mercato illegale e parallelo, sottraendo all’Erario 6 miliardi, in buona parte
attraverso frodi all’IVA. Il giro d’affari è vorticoso e le organizzazioni che si
sono inserite mettono in grave difficoltà gli operatori onesti, anche con
minacce dirette, e spesso riescono a rilevare l’intera filiera, dal deposito alla
pompa, per rendere più difficili i controlli.
Il contrabbando di carburanti, cui si accompagnano a valle le frodi carosello
in materia di IVA, si è progressivamente esteso negli ultimi anni in diverse
regioni europee e non poteva non coinvolgere anche il Friuli Venezia Giulia
quale naturale “porta dell’Est Europa” per i prodotti diretti nel territorio
nazionale, dove tali traffici illeciti sono quasi sempre gestiti da prestanome o
altre figure legate ad ambienti criminali di stampo mafioso fortemente
interessati dagli elevati margini di guadagno che tale business può
procacciare.
È proprio in questo scenario criminoso di portata transnazionale che si
inserisce l’azione di contrasto della Guardia di Finanza che, anche grazie al
coordinamento di Europol e tramite il Comando Generale del Corpo, può
operare mettendo in diretto collegamento le Fiamme Gialle di Trieste con le
omologhe istituzioni degli altri paesi U.E. coinvolti da tali traffici illeciti.

“CON IL NUOVO DECRETO É CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA PER I TEATRI PICCOLI!”

UNA VERA INGIUSTIZIA PER LE SALE CON MENO DI 300 POSTI

DISCRIMINATI ANCHE GLI EXTRA FUS CON LA CLAUSOLA DELLE 1000 GIORNATE LAVORATIVE E LE 60 RAPPRESENTAZIONI

LE PROPOSTE IN SINTESI:

1) riscrivere le condizioni per ottenere gli aiuti previsti, poiché il parametro non può essere “confezionato” su misura solo soggetti più strutturati;

2) revisione del decreto “per il ristoro dei mancati introiti da biglietteria e abbonamenti degli esercizi teatrali privati” che non escluda nessun teatro privato;

3) rivedere il criterio per l’erogazione che deve essere centrato unicamente sul concetto di mancato incasso e non sul numero delle giornate lavorative

4) annullare il finanziamento di 10 milioni destinato alla piattaforma “Netflix della cultura” che rischia di premiare i soliti pochi noti.

LETTERA INTEGRALE PER IL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI

Egregio signor Ministro,

abbiamo molto apprezzato il suo lavoro in questi mesi difficili e siamo certi che Lei continuerà ad operare per lo sviluppo culturale del nostro Paese e per il bene dell’intero comparto.

Detto ciò, ci corre l’obbligo di far notare che quanto contenuto nel Decreto di sostegno ai teatri privati da Lei firmato il 10 Luglio u.s. rappresenta una decisione ingiusta e discriminatoria che ha creato una frattura nel bistrattato mondo dei teatri privati; un precedente molto pericoloso ed incomprensibile a meno che – per mancanza di fondi – non si sia voluto aiutare solo una parte di un settore che è stato il primo a chiudere e sarà (non è dato sapere ancora quando) l’ultimo ad aprire.

Non ci sono i fondi?

Si eviti, in tal caso, il finanziamento di 10 milioni destinato alla piattaforma “Netflix della cultura” che rischia di premiare i soliti pochi noti (con tutto il rispetto che a essi si deve).

A proposito del Decreto – presentato come una panacea – Lei, Ministro, ha dichiarato: “Queste misure di sostegno per i teatri privati – si sommano a quelle messe in campo sin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria per sostenere l’intero settore dello Spettacolo dal Vivo che è uno dei settori più colpiti e che avrà tempi di ripresa più lenti”.

Bene! Ma viene da chiedere: i teatri sotto i 300 posti come andranno avanti? Come sarà aiutata quella parte dei “dimenticati” che rappresentano, da sempre, anch’essi, la ricchezza culturale del nostro Paese, la ricerca, la sperimentazione, gli avamposti culturali che spesso sono l’unico punto di riferimento di territori nei quali il degrado si tocca con mano e l’isolamento, l’incultura, gli egoismi elevati a status la fanno da padrone?

Questi teatri “non considerati” e cancellati con un Decreto – che speriamo Lei voglia fermare – sono luoghi che rappresentano una grande opportunità di circolazione di idee e di occupazione. Questo è un Decreto che rischia di avere una ricaduta esclusiva! Di fatto, oltre ad escludere tutti i teatri al di sotto dei 300 posti, al tempo stesso esclude tutti i restanti teatri Extra Fus con la clausola delle 1000 giornate lavorative e le 60 rappresentazioni. Si metta nei panni di chi amministra un teatro qualsiasi di provincia o altre piccole realtà locali che devono programmare 60 spettacoli, senza soldi pubblici e che devono pagare dipendenti per 1000 giornate lavorative. E’ impossibile! L’applicazione letterale del Decreto in oggetto comporta l’automatico abbandono al destino di queste realtà, vuol dire rinunciare scientemente alla spina dorsale del nostro paese (micro, piccola e media impresa).

Egregio Ministro Lei sa benissimo che il nostro è un grande Paese, che si è retto e sviluppato grazie alla diffusa presenza delle microimprese, della piccola e media impresa (e non solo della grande, che è in buona parte, tra l’altro, in mano straniera).

Ministro, le chiediamo inoltre, se possibile, di far riscrivere anche le condizioni per ottenere gli aiuti previsti, poiché il parametro non può essere “confezionato” su misura solo soggetti più strutturati.

Lei ha dichiarato “Nel ritorno graduale alla ripresa delle attività è necessario che il sistema di aiuti, ammortizzatori sociali ed indennizzi si adatti ai settori che stanno riscontrando maggiori criticità. I 10 milioni di euro verranno ripartiti tra i beneficiari in misura proporzionale ai minori incassi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020, in rapporto agli incassi ottenuti nello stesso periodo nel corso del 2019.”

Al contrario, la proposta di ripartizione, contenuta nel Decreto, contraddice il Suo intento e sembra scritta da chi, pur conoscendo e dirigendo da anni il settore, non è – volutamente o meno – in grado di comprenderne i meccanismi.

Chiediamo inoltre che il criterio per l’erogazione sia centrato unicamente sul concetto di mancato incasso e non sul numero delle giornate lavorative, in quanto molti teatri svolgono gran parte della loro attività ospitando spettacoli di altre compagnie.

Siamo certi che Lei applicherà una revisione del Decreto “per il ristoro dei mancati introiti da biglietteria e abbonamenti degli esercizi teatrali privati” che non escluda nessun teatro privato e che interverrà per evitare questo vulnus e fermare questa palese ingiustizia.

La gioia della fruizione della Cultura e dei saperi, dell’aggregazione, della conoscenza e il ruolo sociale che svolgono il Teatro, i Teatri, lo Spettacolo dal Vivo nel nostro Paese non possono essere appannaggio solo di chi ha un certo numero di posti a sedere o di chi ha sviluppato molte giornate di lavoro, ma di tutti quei teatri che, con sempre maggiori difficoltà, portano avanti i loro progetti al servizio della comunità. La cultura è salute e benessere e tutti i teatri lavorano per questi obiettivi.
 
Buon lavoro Ministro!

CARPINETO ROMANO, CARAMANICA(RA): “NO AD ABBATTIMENTO SELETTIVO MUCCHE. COMUNE CI RIPENSI”

“Non condividiamo assolutamente le recenti dichiarazioni del sindaco di Carpineto Romano, Stefano Cacciotti, in merito alla scelta di ricorrere all’abbattimento selettivo delle mucche sul territorio cittadino. Una scelta disumana, terribile, totalmente nociva nei confronti di questi poveri animali. Continue reading

VICENDA COTRAL, ADRIANO PALOZZI: “IO ASSOLTO DA TRIBUNALE MA PRESIDENTE COLACECI NON VUOLE PAGARE SPESE LEGALI”

“Sono semplicemente sbalordito dal comportamento della Cotral Spa e, in particolar modo, dal suo presidente, l’avvocato Amalia Colaceci, la quale, tre anni fa presentò nei miei riguardi una denuncia per un presunto abuso d’ufficio, relativo ai tempi della mia presidenza a Cotral Spa. Continue reading