EMERGENZA COVID19: OPERAZIONE “AMUCHINA” SEQUESTRO DI 146 OFFERTE DI VENDITA DI KIT DI AUTODIAGNOSI E FARMACI ANTICORONAVIRUS

Prosegue l’impegno della Guardia di Finanza nell’attività di monitoraggio del Web volta al contrasto e alla repressione delle fenomenologie di commercio illecite in relazione all’attuale emergenza dovuta alla diffusione del Coronavirus in Italia.

In particolare l’operazione “Amuchina”, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, unità delle Fiamme Gialle specializzata nelle investigazioni tecnologiche, ha consentito, già sin dalla fine dello scorso febbraio, di sequestrare n. 63 offerte di vendita presenti sui portali di e-commerce Amazon e E-bay, di prodotti connessi alla prevenzione dell’epidemia, mascherine e gel disinfettanti, presenti a prezzi esorbitanti rispetto ai costi di produzione e di distribuzione nonché a quelli praticati in situazioni non emergenziali.
Le indagini condotte negli scorsi mesi di marzo e aprile, prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza n. 11/2020 del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 che stabilisce il prezzo massimo per le mascherine di tipo chirurgico, hanno determinato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 37 soggetti italiani, vendors e grossisti, cui è stata contestata la violazione dell’art. 501 bis del Codice Penale che punisce manovre speculative su prodotti di prima necessità, con sanzioni da sei mesi a tre anni di reclusione e con la multa da € 516,00 a € 25.822,00.
Tale attività investigativa online ha consentito inoltre, in quella fase, di eseguire perquisizione e sequestro disposti dall’A.G. nei confronti di 13 società, all’esito delle quali sono stati sequestrati n. 569 mascherine e gel igienizzanti a fronte della commercializzazione di nr. 40.679 unità complessive degli stessi prodotti, come ricostruito in base alla documentazione contabile sequestrata.
Più recentemente, il protrarsi dello stato di emergenza e la diffusione della pandemia in Italia ha imposto uno screening capillare delle condotte illecite online culminato con il sequestro, disposto dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Milano, di ulteriori 146 offerte di vendita, presenti sui principali portali di e-commerce Amazon, E-bay, Wish e Alibaba ma anche singoli siti di vendita dedicati.
In questa seconda fase dell’operazione gli investigatori cibernetici della Guardia di Finanza hanno ampliato il range di prodotti sottoposti a monitoraggio sottoponendo ad attento screening anche le offerte di vendita riguardanti kit diagnostici “fai-da-te” del Coronavirus.
Si tratta di pacchetti contenti dispositivi per prelevare il sangue e verificare, tramite reagenti, la presenza di anticorpi specifici che si sviluppano a seguito della malattia.
Si tenga presente che, prendendo a riferimento le linee guida del Ministero della Salute, non esistono al momento kit commerciali per confermare “in casa” la diagnosi di infezione da nuovo coronavirus, che deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionale secondo i protocolli indicati dall’Organizzazione mondiale della Sanità.
La presenza online di tali prodotti costituisce un serio pericolo per la salute pubblica in quanto può infondere nel cittadino, ragionevolmente preoccupato per il particolare stato di emergenza, l’illusione e la tentazione di individuare e curare da sé la malattia. Proseguendo secondo tale direzione, l’azione investigativa è stata finalizzata all’individuazione e al sequestro di offerte di vendita di farmaci “per la cura del Coronavirus”, falsamente e pericolosamente proposti per terapie “fai da te” in funzione anti contagio.
Tra i più noti all’attenzione pubblica si possono citare i farmaci Avigan, Favipiravir, Tocilizumab, Remdesivir, tutti farmaci utilizzati nell’ambito di protocolli di cura in strutture ospedaliere o in fase di sperimentazione, la cui assunzione va eseguita sotto stretto controllo medico e non commerciabili all’utenza privata e online.
I responsabili delle offerte relative a farmaci e kit diagnostici, tutti soggetti esteri operanti sulle principali piattaforme di e-commerce, hanno posto in essere condotte illecite in violazione dell’artt. 515 (frode in commercio) del codice penale stante la non comprovata efficacia di diagnosi della malattia e di cura della stessa. Inoltre è stata contestata la vendita a distanza di prodotti soggetti a prescrizione medica di cui all’art. 147 del D.Lgs. 219/2016.
In esito alla reiterata costante azione condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche con l’A.G. di Milano, le piattaforme di e-commerce Amazon e Alibaba si sono rese collaborative implementando algoritmi di auto-controllo che provvedono alla cancellazione automatica delle offerte in presenza di indicazioni fuorvianti nei contenuti delle stesse.

AMA: BENVENUTI (EX PRESIDENTE DI AMA) CI VOLEVA IL CORONAVIRUS PER RIPRISTINARE IL SERVIZIO DI PULIZIA E SANIFICAZIONE DEI CASSONETTI?

In tempo di Coronavirus oltre al progetto di sanificazione delle strade è stata finalmente  ripristinata  da parte di Roma Capitale ed Ama la pulizia e sanificazione degli oltre 52 mila cassonetti presenti sulle strade di Roma utilizzando gli stessi mezzi Ama, una pratica che negli anni passati rappresentava una normale attività della Municipalizzata dei rifiuti. Ci voleva una emergenza di questa portata planetaria come il Coronarivus per ripristinare un servizio che precedentemente si svolgeva?

E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, ex Presidente di Ama dal 2011 sino al gennaio 2014 ed oggi Portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
E’ bene altresì evidenziare che l’avvio di questi interventi nella prima fase dell’emergenza Coronavirus sono stati di  almeno 5 passaggi di sanificazione su ogni singolo contenitore, come ha  comunicato direttamente l’Azienda, ma che ad oggi che probabilmente con l’ipotesi di riapertura delle attività commerciali e quindi con il probabile incremento della produzione pro-capite dei rifiuti ci segnalano che viene svolta in modo ridotto come numero dei passaggi e forse anche senza  gli stessi  mezzi Ama.
Sono convinto -conclude Benvenuti- che anche nella seconda fasedell’epidemia siano necessari interventi di sanificazione e pulizia soprattutto dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, convinto altresì che tali pratiche non debbano essere solamente in tempi di emergenza, bensì una buona pratica per la Capitale.

ECOITALIASOLIDALE

ROMA MULTISERVIZI: R.MUSSOLINI (LISTA CIVICA “CON GIORGIA”): RAGGI PRENDA POSIZIONE. MARTEDI’ COMMISSIONE TRASPARENZA

Roma, 8 maggio 2020 – «I cinque stelle hanno ormai perso definitivamente il controllo delle aziende partecipate.
A dimostrarlo quanto accaduto nell’incontro, avvenuto nei giorni scorsi, in cui Roma Multiservizi, partecipata di Ama al 51%, ha deciso di abbandonare un appalto vinto nonostante l’indirizzo – dato dall’assemblea capitolina – di prorogare il contratto in essere fino all’esplicazione del nuovo bando.A pagare per questa scelta scellerata saranno i lavoratori della società impiegati nell’appalto delle utenze non domestiche, 270 persone che si troveranno senza un posto di lavoro e senza nemmeno gli ammortizzatori sociali.

E’ arrivato il momento per questa Giunta di uscire allo scoperto e prendere una posizione chiara. Martedì, nel corso di una commissione Trasparenza di cui ho fatto richiesta nei giorni scorsi, li metteremo davanti alle loro responsabilità».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.

Nasce Takeda@Home, il nuovo servizio di Takeda Italia che porta i farmaci nelle case dei pazienti

Roma, 8 maggio 2020 – L’infezione da Coronavirus diffusasi in questi mesi è una minaccia per la salute di tutti, ma ancora di più per la salute di categorie di persone fragili e immunocompromesse, come i pazienti con patologie onco-ematologiche e con malattie rare.
La nuova emergenza sanitaria, però, non ferma l’impegno di Takeda Italia che, in linea con la propria mission e le priorità strategiche che pongono in primo piano l’interesse del paziente, lancia Takeda@Home, il servizio di consegna a domicilio dei propri farmaci per i pazienti con Mieloma Multiplo, Angioedema Ereditario, Emofilia e Immunodeficienze Primitive. Takeda@Home sarà attivato per tutti i centri che ne faranno richiesta e coprirà l’intero territorio nazionale per aiutare i pazienti, soprattutto quelli più vulnerabili, ad evitare i numerosi accessi in ospedale.
«La salute delle persone è la nostra priorità ed oggi lo è più che mai», afferma Rita Cataldo, Amministratore Delegato di Takeda Italia. «Con Takeda@Home vogliamo garantire la continuità terapeutica e assistenziale e allo stesso tempo proteggere pazienti, familiari e operatori sanitari. Il nostro impegno è rivolto ai pazienti più fragili come i pazienti oncologici e quanti convivono con una patologia rara come l’angioedema ereditario, le immunodeficienze primitive e l’emofilia, per agevolare la gestione della malattia in un momento delicato come quello che stiamo vivendo», conclude l’Amministratore Delegato.
Il servizio di home delivery promosso da Takeda Italia viene incontro alle numerose richieste da parte dei centri ospedalieri nazionali, dai medici di medicina generale e delle Associazioni dei pazienti, che in queste settimane hanno sollecitato percorsi facilitati di consegna a domicilio delle terapie, alternativi al day hospital e all’ambulatorio. In tal senso le linee guida che cominciano ad essere emanate dalle Società Scientifiche e dalle organizzazioni dei pazienti chiedono il supporto delle Aziende e sottolineano l’importanza di favorire partnership pubblico-privato volte ad agevolare tali percorsi e servizi.
«L’idea di Takeda@Home è nata pensando alle persone affette da mieloma multiplo che sono spesso anziane, hanno un sistema immunitario compromesso e i trattamenti a cui sono sottoposte potrebbero renderle più vulnerabili all’infezione – afferma Annarita Egidi, Country Head Divisione Oncologia di Takeda Italia – Avere a disposizione un trattamento completamente orale per il mieloma multiplo ha permesso di attivare agevolmente il servizio di consegna a domicilio e di conseguenza mantenere in terapia e proteggere i pazienti. È stato immediato e naturale estendere il servizio anche ai trattamenti per le malattie rare con analoga maneggevolezza e poter offrire quindi Takeda@Home ad un numero più ampio di pazienti e operatori sanitari».
Il programma di consegna domiciliare si avvale di una piattaforma di gestione delle consegne e, previa autorizzazione, il provider incaricato ritira i farmaci dalla farmacia ospedaliera e li consegna poi al paziente presso il proprio domicilio nel rispetto della privacy e in completa sicurezza.
Takeda@Home è una delle soluzioni offerte da Takeda Italia, che ha recentemente conlcuso l’integrazione a livello locale con Shire Italia e si presenta oggi come un partner forte e affidabile per il sistema salute italiano nell’ambito della ricerca clinica, dello sviluppo e dell’accesso ai pazienti di terapie in grado di fare la differenza nella loro qualità di vita. In risposta all’emergenza provocata dalla diffusione del nuovo Coronavirus, il Gruppo ha avviato una collaborazione con altre aziende leader globali nella lavorazione del plasma per accelerare lo sviluppo di una potenziale terapia a base di immunoglobuline iperimmuni per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19.

Takeda è un’azienda biofarmaceutica globale e leader di settore che collabora con gli Operatori Sanitari, le Associazioni di Pazienti e le Istituzioni per consentire l’accesso a farmaci innovativi, che fanno realmente la differenza nella vita dei pazienti. Takeda è in oltre 80 Paesi ed è presente nelle aree: oncologia, gastroenterologia, neuroscienze, malattie rare, con investimenti mirati nel campo dei medicinali plasmaderivati e dei vaccini (maggiori informazioni su www.takeda.com/it-it).

CORONAVIRUS: BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE) IN ATTESA DELLE MASCHERINI A 50 CENTESIMI, AVANZA L’IPOTESI DELLE MASCHERINE “FAI DA TE”, MA NESSUNO SI PREOCCUPA DEL POSSIBILE INQUINAMENTO

Per contenere la diffusione del contagio  dal Coronavirus, in attesa di trovare nelle Farmacie a 50 centesimi l’una più IVA le mascherine, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha sostenuto, “sono raccomandate le mascherine di comunità, multistrato che si possono anche confezionare in casa, fermo restando che invece i modelli piu sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso”.

Prosegue a non esserci alcuna indicazione in merito alla raccolta e smaltimento dei dispositivi che se non ben programmata potrebbero causare, come da subito abbiamo  sostenuto , un gigantesco disastro ambientale.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, green manager ed esperto nella gestione dei rifiuti.
Ipotizzando  un fabbisogno di circa 40 milioni di mascherine al giorno,  oltre un miliardo al mese, che producono anche 300 tonnellate di rifiuti quotidiani, il pericolo inquinamento è dietro l’angolo, basti considerare che gran parte sono dispositivi  prodotti in polipropilene o altre materie plastiche e quindi se mal conferiti si potrebbero aggiungere all’attuale inquinamento da plastica nei nostri mari.
Necessario non solo rafforzare la comunicazione istituzionale facendo appello al senso civico e alla responsabilità dei cittadini attraverso la programmazione  di campagne di informazione e sensibilizzazione per l’esatto conferimento dei presidi sanitari, ma soprattutto programmare una produzione nazionale, maggiormente controllabile per i materiali utilizzati e per la diminuzione dell’inquinamento complessivo collegato al trasporto. Inoltre vorremmo si possa ipotizzare soluzioni come mascherine monouso di cotone e cellulosa interamente bio-compostabili, oltre a dettare   regole certe e uguali in ogni Regione circa  le varie modalità di smaltimento finale.
Non comprendiamo, peraltro, perché non si possa programmare  una raccolta apposita magari con contenitori simili a quelli utilizzati per la raccolta dei farmaci all’ingresso delle farmacie, da posizionare anche all’ingresso dei supermercati e centri commerciali.
Sul tema delle mascherine vi sono quindi una serie di problematiche inerenti i vari approvvigionamenti, acquisti, indicazioni del fai da te, ma anche -conclude Benvenuti- la considerazione di un possibile inquinamento che si potrebbe  produrre nei mari e nell’ambiente con l’errato conferimento e per una mancanza di programmazione sulla raccolta e lo smaltimento.

ECOITALIASOLIDALE

IV MUNICIPIO: R. MUSSOLINI (“CON GIORGIA”)-F:CASTELLANI (FDI). SFIDUCIA PRESIDENTE DELLA CASA AMMISSIONE INCAPACITA’ DEI CINQUE STELLE

Roma, 8maggio 2020 – «Dopo quattro anni di insofferenza, assenze ingiustificate, contrasti e litigi, all’interno della maggioranza a 5stelle del IV Municipio sembra arrivato il momento del “redde rationem”. Il prossimo Mercoledì 13 Maggio verrà votata in Consiglio Municipale, a meno di improvvisi ripensamenti, una mozione di sfiducia verso la Presidente Roberta Della Casa, firmata da tutti i consiglieri di maggioranza che accusano la Presidente “di non aver ben compreso il ruolo dell’Assemblea Consiliare, delle Commissioni, dei Consiglieri e quello a lei attribuito con la nomina a Presidente del Municipio Roma IV”.

Non interessa, è chiaro, né a noi né ai cittadini del Municipio, chi, alla fine, l’avrà vinta. 
Ciò che ci riguarda, purtroppo, è assistere alla resa totale, da parte della Presidente Della Casa e della sua maggioranza, dinanzi alla propria incapacità ed inadeguatezza all’incarico loro affidato dai cittadini e di cui, fin dall’inizio, i cittadini stessi sono stati vittime.
Da tempo, ormai, il IV Municipio registra i più alti indici di povertà tra i Municipi di Roma; i suoi cittadini hanno ascoltato, in questi quattro anni, solo promesse poi mai mantenute: l’area industriale dell’ex Tiburtina Valley attende ancora il rilancio promesso, lunghi tratti di via Tiburtina sono ancora un cantiere aperto, l’incuria, il degrado ambientale e l’abusivismo hanno raggiunto livelli spaventosi, le politiche sociali, questa solo l’ultima accusa fatta alla Della Casa dalla sua maggioranza, sono completamente ignorate. Ed è una colpa, se possibile, ancor più grave in un momento come quello che stiamo affrontando.
Ora, finalmente, viene svelato il grande inganno: ed anche se è ormai lecito attendersi dai 5stelle altre sorprese nei prossimi giorni, che sia la prossima settimana o tra un anno, i cittadini del IV Municipio verranno liberati da questa cattiva amministrazione; questo territorio, così come la città di Roma, meritano un governo in grado di affrontare le problematiche che li affliggono, e di veder attuate quelle giuste politiche che la Presidente Della Casa e la sua litigiosa ed inconcludente maggioranza hanno dimostrato di non essere mai stati in grado di proporre e realizzare».
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, e Francesco Castellani, presidente del circolo di Fratelli d’Italia “Settecamini”