Calcio femminile: la Spagna campione del mondo -di polemiche-

La Spagna, per la prima volta nella sia storia, è stata premiata come vincitrice, nello stadio Stadium Australia di Sidney. La coppa del mondo femminile, è stata ottenuta superando l’Inghilterra per 1-0. Le giocatrici della Spagna, non hanno lasciato possibilità di grandi occasioni alle  inglesi che hanno avuto ben poche occasioni, di mostrare un gioco competitivo, se non al quindicesimo minuto di gioco, quando la Hempo, con il tentativo di goal, colpisce la traversa. Una finale carica di meritocrazie e polemiche, con retroscena non proprio felici però. Un grande dolore ha avvolto questa premiazione. Olga Carmona, la giocatrice spagnola la cui vittoria deriva proprio dal suo goal, ha appreso la morte del padre, dopo la premiazione. Premiazione che ha avuto, a sua volta, non poche critiche per il gesto imperdonabile durante la premiazione, da parte del Presidente della Federcalcio Spagnola (Rfef), Luis Rubiales alla giocatrice della Spagna, Jenni Hermoso; un bacio sulla bocca. La Hermoso, considerata la miglior marcatrice nella storia della nazionale spagnola, prima è stata abbracciata dal Presidente che successivamente, le ha preso il viso con le mani, dandole un bacio sulla bocca. Immediato l’intervento e l’indignazione sia del pubblico. Incisivo anche l’intervento di Irene Montero, ministro ad interim per l’uguaglianza, che ha fortemente contestato il gesto affermando che: “non si debba dare per scontato che, un bacio improvviso e senza consenso, sia qualche cosa che accade. E’ una forma di violenza sessuale che soffrono le donne in modo quotidiano e fino ad ora invisibile, e che non possiamo normalizzare, il cui consenso reciproco è la questione centrale. Solo il sì è sì”.  La giocatrice Hermoso, avrebbe confidato alle compagne non solo del gesto inaspettato del Presidente, ma sottolineando il fatto che non fosse giustificabile, cercando in un primo momento con la stampa, di “placare gli animi”. Una vittoria meritata per le giocatrici, ma circondata di retroscena non indifferenti, come quello del malessere delle calciatrici, nei confronti del commissario tecnico Jorge Vilda, che portò, lo scorso anno, una frattura quasi irreparabile, che sfocò in una ribellione per i metodi duri usati per gli allenamenti e gli atteggiamenti del ct.

Salta l’apertura del Centro per disabili: la villa dell’Infernetto è occupata

Sul litorale di Ostia, in questi giorni, sarebbero dovuti partire dei lavori di riqualificazione importanti, per dare vita ad un progetto di nobili intenti; l’apertura della Casa Comunale, che avrebbe dovuto ospitare indigenti e disabili. La Villa di tre piani, con tanto di piscina, situata all’infernetto e che si estende per 250 metri quadrati, è stata confiscata nel 2004, all’ex Generale della Finanza, Emilio Spaziante, condannato a 4 anni, per corruzione. Proprio in questi giorni, sarebbero dovuti avvenire dei sopralluoghi, per consegnare all’ ASP Asilo Savoia, la villa, per la realizzazione del centro “Dopo di noi” (assieme al sostegno del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale), assieme ai fondi stanziati dal PNRR e all’Agenzia Nazionale Beni Confiscati. Proprio in questa occasione, i buoni intenti, si sono scontrati con un’amara verità; la villa non era disabitata, come sarebbe dovuta essere, ma occupata da qualcuno. Il X Gruppo Mare della Polizia Locale, che si è occupato delle indagini ha consegnato i primi rilevamenti di quanto accertato, alla Magistratura. Nella villa, infatti, abiterebbe un disabile che, avrebbe mostrato un regolare certificato di residenza, rilasciato dl Comune. Il Presidente del Municipio di Roma X, Mario Falconi, in una nota congiunta con gli Assessori al Sociale Guglielmo Calcerano e Denise Lancia, intendono continuare il percorso iniziato nel 2021 assieme a Roma Capitale, Prefettura e Agenzia Nazionale Beni Confiscati, per restituire ai cittadini, il prima possibile, il centro “Dopo di noi”.

Meeting di Rimini; l’economia italiana ha delle priorità

Il ministro dell’ Economia Giancarlo Giorgetti

Anche quest’anno il “Meeting per l’amicizia fra popoli” di Rimini è un immancabile appuntamento che si tiene nell’ultima settimana di agosto -dal 20 al 25, quest’anno-. L’idea del Meeting, nasce alla fine deli anni ’70, da alcuni amici riminesi, quando decidono di portare in città, il “bello e il buono”, della cultura di quei tempi.  Ed è proprio nel 1980, che ha origine il primo incontro ufficiale, che ha come tematica “l’amicizia fra popoli”. Da 43 anni, ogni anno, arrivano da tutto il mondo, manager, politici, filosofi, sportivi, religiosi, rappresentanze diplomatiche; insomma, la cultura mostrata a 360°. Migliaia di volontari, permettono l’organizzazione e gli allestimenti del Meeting che trasforma Rimini, in un polo culturale con spettacoli che abbracciano la musica e tutto ciò che è dibattito. Nell’incontro avvenuto poche ore fa, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in videocollegamento, ha parlato di argomenti importanti quali la denatalità, i fondi del Pnrr e il sostegno per i redditi medio bassi. La legge di bilancio, che il governo sta varando, avrà delle priorità come la necessità (anche con il sostegno dell’Europa), di aiutare le famiglie e le imprese. Se da una parte, il governo è in cerca di soluzioni parziali, in base agli argomenti che hanno precedenza, l’intervento fermo del ministro dell’Impresa e del Made in Italy, Adolfo Urso, sembra dare soluzioni concrete. Il ministro Urso, vuole puntare sulle ricchezze del nostro territorio, come materie prime che potrebbero far passare il Bel paese, dalla subordinazione, all’esportazione. Esattamente come nel caso del carbon fossile russo (con i costi sempre più elevati che abbiamo dovuto affrontare durante i mesi invernali), per produrre e realizzare tecnologie green e generare materie prime, che ci permettano di essere noi ad esportare materiale, riavviando se necessario, anche attività estrattive, facendo diventare in questa maniera l’Italia, una potenza leader D’Europa.

Stupro di Palermo; oggi gli interrogatori

Oggi, 21 agosto, saranno sentiti davanti al gip, altri indagati, per lo stupro che sarebbe avvenuto lo scorso 7 luglio a Palermo, ai danni di una ragazza di 19 anni. L’inchiesta è stata coordinata dalla pm Monica Guzzardi, partita dopo la denuncia della ragazza. Una violenza che sarebbe stata perpetrata da 7 ragazzi di cui sei all’epoca dei presunti fatti, tutti maggiorenni. La violenza, che sarebbe avvenuta dopo aver invitato la ragazza a fumare marijuana, offrendole successivamente da bere, fino a farla ubriacare, prima di trascinarla in un vicolo buio del Foro Italico a Palermo. Dopo lo stupro, la ragazza sarebbe stata abbandonata per strada, ma avrebbe trovato la forza di dare le coordinate di dove si trovasse, al proprio fidanzato, mentre il branco, sarebbe andato a mangiare indisturbato, in una rosticceria. Tra i presunti stupratori, anche un “amico” della ragazza, Angelo, che le avrebbe detto di non chiamare le forze dell’ordine. L’unico minorenne (che ha compiuto 18 anni qualche giorno dopo il presunto stupro), ha ammesso la violenza anche a seguito dei video che sarebbero stati trovati dagli investigatori sul suo cellulare, oltre che alle foto inviate nelle chat del gruppo. Lo stesso ragazzo è stato scarcerato in un secondo momento, dal gip Alessandra Puglisi, per trasferirlo in una comunità; decisione, questa, alla quale la Procura dei Minori ha presentato immediato ricorso, al fine di farlo ritornare in cella. Numerose le prove che pesano come macigni, per il branco dei sette ragazzi; dalle telecamere di sicurezza, che li avrebbero visti andare via dopo la violenza, indisturbati, alle intercettazioni che sarebbero emerse. Turpe e raccapriccianti, sarebbero le parole che emergerebbero dai messaggi inviati nelle chat del branco “Lo schifo mi viene, perché eravamo ti giuro 100 cani sopra una gatta, una osa di questa l’avevo vista solo nei film porno. Eravamo troppi. Sinceramente mi sono schifato un poco ma però che dovevo fare? La carne è carne”.

Corea del Nord: Kim Jong: test missilistici in corso

Lanci di missili strategici da crociera, nel Mar del Giappone, ma sarebbero solo “prove”, durante la visita del dittatore Kin Jong ad una delle sue numerose flotte. Immancabili, le fotografie che testimonierebbero tali istanti, quasi fosse un nuovo avvertimento ed una nuova sfida nei confronti dell’America e al mondo intero. Le immagini diffuse dall’agenzia ufficiale coreana “Kcna”  -in cui non verrebbe precisato, comunque, il giorno nel quale tali prove sarebbero avvenute-, avrebbero fornito dettagli o, “indizi”, sul tipo di missili usati, che non sarebbero in grado di portare alcuna testata nucleare (che la Corea del Nord ha sempre affermato di possedere) e sarebbero, quindi, test di armamenti missilistici “convenzionali”, che partirebbero da una nave, per colpire altre navi in maniera rapida e senza alcun errore (esattamente quello che l’agenzia Kcna, ha tenuto a sottolineare). Ciò che ci è dato sapere ulteriormente è che queste “esercitazioni”, avverrebbero per rendere esperti i marinai, nell’eventualità di un reale attacco. La Knca ha tenuto ad evidenziare che, i militari della Corea del Nord, continueranno costantemente, esercitazioni di alta intensità al fine di rispondere in maniera “incisiva”, a qualsiasi attacco, quasi fossero esercitazioni in aumento, in risposta alle prossime prove di difesa congiunte, tra Seul e Washington (“Ulchi Freedom Shield”).

Calciomercato di fuoco per il Milan; arriva Marco Pellegrino

Non si ferma il calciomercato ed oggi, per il Milan, è in arrivo il nono acquisto per il difensore Marco Pellegrino (il cui contratto con la squadra argentina, sarebbe scaduto a dicembre 2024), la cui trattativa è arrivata alla conclusione venerdì scorso, per tre milioni di euro, dopo una richiesta iniziale da parte del presidente Platanese, Sebastian Ordonez, di otto milioni di euro, concordando ulteriormente altri bonus, più, in caso di vendita, una percentuale sulla stessa a favore del Platense. Già nella serata di oggi, il difensore argentino, dovrebbe giungere a Milano, per le consuete visite mediche e nella giornata di martedì 22 agosto, firmare il contratto con la squadra rossonera. Marco Pellegrino, nato ne 2002 a Buenos Aires, era di “proprietà” dell’Atletico Platense in cui è cresciuto e maturato calcisticamente dalle giovanili (entrato nel club nel 2010, all’età di 8 anni), fino all’esordio il 14 marzo del 2023, in prima squadra, conquistando in brevissimo tempo, il posto da titolare al centro della difesa. Uno stile aggressivo, agile e scattante, dall’altezza media e dalle marcature strette quello di Pellegrino, che aveva attirato anche l’attenzione anche di Paolo Mancini, soprattutto per il piede sinistro che gli permette lanci lunghi e non grezzi, tutte caratteristiche necessarie al Milan, nel gioco attuato da Stefano Pioli.