CORONAVIRUS, COLOSIMO (FdI): ISTITUIRE PERCORSI DIFFERENZIATI PER IL TRATTAMENTO SANITARIO DEI DISABILI NON COLLABORANTI

“Ho inviato al presidente Zingaretti e agli assessori D’Amato e Troncarelli una richiesta affinché vengano adottate misure urgenti per il trattamento sanitario per SARS-CoV-2 delle persone adulte con disabilità non collaboranti. Considerata la delicatezza e la difficoltà del momento storico che stiamo vivendo, infatti, una maggiore attenzione andrebbe rivolta alla tutela della salute delle persone con disabilità”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.

“Considerato il rischio elevato per i disabili non collaboranti di essere esposte al contagio e considerato che è più facile per loro essere soggetti ad una ricaduta, ho proposto, come richiesto da tempo dalle famiglie e recentemente anche dalle associazioni, di istituire percorsi differenziati per la diagnostica e la cura da Covid 19. Nello specifico durante tutte le fasi di ricovero nelle aree di degenza COVID e fino a livello di “media intensità di cura” al paziente dovrebbe esser garantito il ricovero in una stanza singola dotata di secondo letto; la presenza nella stanza di ricovero di un caregiver familiare h24, fornito di vitto e dei necessari DPI, che potrà, all’occorrenza, essere sostituito da altro familiare o personale già presente nel setting assistenziale domiciliare. Va localizzato, poi, un ambiente riservato a ridotto impatto di medicalizzazione e va ridotta la presenza di persone nei limiti compatibili con le procedure diagnostiche. L’indicazione ad effettuare il test per accertamento andrebbe esteso, infine, all’intero nucleo familiare”. “Sono a conoscenza – conclude la Colosimo – che alcune Asl e alcuni Ospedali hanno già approvato dei percorsi per tutelare le persone più fragili. Ritengo, dunque, necessario che tutte le strutture ospedaliere della Regione facciano altrettanto” 

Elemosina agli imprenditori tartassati

“Nelle misure economiche, previste dal governo Conte, per contrastare la crisi di famiglie e imprese in emergenza Covid – 19, ce ne sono alcune che non convincono assolutamente e sulle quali questa associazione ha ricevuto numerose segnalazioni cittadine.

Ad esempio, sul sostegno da 600 euro per i lavoratori autonomi e partite Iva senza cassa. Ricordiamo che nel nostro Paese vige il principio dell’equità impositiva, e tutti coloro che beneficiano dei servizi dello Stato e hanno capacità contributiva sono tenuti al pagamento dei tributi e non sono ammessi né privilegi né esclusioni da tale dovere. Nelle dichiarazioni fiscali, dunque, un soggetto, magari proprietario di una azienda con un determinato fatturato, dovrà versare dei contributi (magari anche se non ha guadagnato) in presunzione dello studio di settore. E, se non adempie, rischia di essere perseguito dall’agenzia delle entrate. Ci chiediamo perchè il governo Conte non abbia applicato lo stesso principio anche per il noto bonus di sostegno, previsto dal Cura Italia: in tal modo, infatti, l’indennità, legata all’emergenza Covid – 19, se in regime di studio di settore, sarebbe uniformata al reddito del contribuente e quindi economicamente più calzante alle sue esigenze in questi tempi di crisi. E, invece, niente, al massimo ci si dovrà accontentare dei 600 euro. Reputiamo tutto questo assolutamente illogico e inammissibile: ci auguriamo lo Stato italiano apporti delle correzioni al decreto altrimenti potremmo procedere tramite il legale di Assotutela Massimo Baldi Pergami Belluzzi con un esposto alla Procura della Repubblica”.
Così, in una nota, l’esponente di FDI Michel Emi Maritato ed il delegato dell’ associazione all’imprenditoria Principe Orazio Scuro

“Il Pinguino fa i Selfie” il singolo di dj TOPCAT

IL PINGUINO FA I SELFIE (Etichetta Novalis, edizioni Novalis, Suonami) è il primo singolo ufficiale di TOPCAT, dj/producer che ama definirsi “misterioso e imprevedibile”.
In radio dal 17 aprile, già disponibile negli store digitali, è un brano “tormentone” molto ballabile che racchiude con leggerezza e ironia il mondo social in cui tutti siamo immersi.
Videoclip “Il Pinguino fa i Selfie”: https://youtu.be/Sugsg4Wc2Bg
Gli animali protagonisti impersonano gli stereotipi che ci circondano e di cui, nel bene e nel male, tutti facciamo parte.
La scelta dei vocalist bambini crea un contrasto divertente e rende il tutto estremamente fruibile e ipnotico.
Il videoclip asseconda in pieno lo spirito leggero e ballabile, adatto a tutte le generazioni.
TOPCAT: “E’ un progetto unico ed originale, che avrà seguiti imprevedibili e sempre diversi. Sarà un contenitore di idee e di punti di vista nuovi, un progetto totalmente indipendente, ma proiettato a tutti, bambini e… meno bambini!”
Link:
https://www.novalis.it/
https://www.youtube.com/channel/UCnmLs1mRXRxtUL7_RF3zymg
https://www.casamusica.it/
https://www.suonami.it/

Emergenza COVID-19: mangiare bene e muoversi anche a casa

Il progetto Sano chi sa mette a disposizione di ragazzi e docenti 

su www.sanochisa.it i materiali informativi e didattici per uno stile di vita sano e attivo

Roma, 16 aprile 2020 – L’emergenza sanitaria in corso per la COVID-19 sta cambiando abitudini e stili di vita di milioni di italiani, costretti a passare molto tempo nelle proprie abitazioni. Tra loro, una folta schiera di ragazzi e ragazze, che non possono recarsi a scuola e seguono la didattica online.

Il progetto “Sano chi sa”, promosso da Regione Lazio attraverso le ASL e in collaborazione con Fondazione Pfizer, dedicato alla promozione di un corretto stile di vita tra i giovani delle scuole primarie e secondarie di primo grado, in questo momento di emergenza vuole mettere a disposizione di tutti le risorse informative e didattiche per stimolare una sana alimentazione e attività motoria, anche tra le mura domestiche.

Sul sito web www.sanochisa.it gli studenti, i docenti e i genitori possono trovare video e vignette sul tema e due utili risorse educazionali da scaricare:


Gli esperti ricordano che, soprattutto in questo momento così particolare e difficile per alcuni, seguire un’alimentazione varia e bilanciata dal punto di vista qualitativo e quantitativo è un modo concreto per favorire il benessere personale e familiare. Inoltre, fare ogni giorno movimento è un modo semplice ed efficace per tenere a bada lo stress, organizzando dei momenti di attività motoria o esercizio fisico durante la giornata. L’esercizio fisico, inteso come gioco di movimento, è particolarmente importante per i bambini e ragazzi perché contribuisce a migliorare le condizioni di salute fisica e a favorire il benessere personale e familiare.
Al progetto Sano chi sa, dal 2016 ad oggi, hanno aderito oltre 120 Istituti Comprensivi del Lazio, coinvolgendo migliaia di studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado con attività didattiche e concorsi.

Ospedali Lazzaretto, Rsa mattatoi, a casa per niente bene

Fallimento totale dell’assistenza anti Covid19 nel Lazio. Subito un commissario straordinario.

“Anche se il mainstream imperante rimane indifferente di fronte all’evidenza, nel Lazio
sull’assistenza e la lotta al Covid-19 assistiamo al più grande spettacolo di inefficienza e
approssimazione mai visto in alcun territorio italiano”. Così, in una nota il presidente di AssoTutela
Michel Emi Maritato stigmatizza quanto si sta verificando nelle strutture deputate all’emergenza.
“La distribuzione di pazienti, tra malati gravi e positivi, tra i vari ospedali della Capitale e della Regione e nelle Rsa, importanti focolai di contagio, non fa che aumentare il pericolo di diffusione del virus. Ultimi in ordine di tempo il Grassi e l’ospedale militare Celio, con 150 posti. Quanto costa tutto questo alla Regione? Come mai, il 28 marzo si è fatto appello alle Rsa perché mettessero a disposizione posti letto – ancorché in strutture separate – senza provvedere alla specifica preparazione degli operatori ad assistere soggetti infettivi?” incalza Maritato, che aggiunge: “per non parlare dell’assistenza a domicilio, con le fantomatiche ‘Usca’, nelle altre regioni attive da marzo, nel Lazio ancora oggetti misteriosi, e della beffa sulla somministrazione dei medicinali a domicilio, bloccata da una circolare regionale che la subordina alla esecuzione dei tamponi, quando si sa bene che questi non vengono eseguiti se non in condizioni di salute totalmente compromesse. Faremo luce su questi episodi, se necessita anche nelle opportune sedi giudiziarie”, chiosa il presidente.

Roma, 16 aprile 2020

EMERGENZA CORONAVIRUS:UNA FRODE DA 400.000 MASCHERINE

400.000 mascherine: a tanto ammonta il sequestro effettuato nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino.
Una vera e propria montagna di dispositivi di protezione importata illecitamente dai varchi doganali-aeroportuali (Malpensa e Ciampino) e illecitamente commercializzata in tutta Italia.

Torino, quartieri “Aurora” e “Parella”, Moncalieri, Orbassano, comuni della prima cintura torinese e Maddaloni nel casertano, questo è il teatro delle operazioni che ha visto i Finanzieri del Comando Provinciale Torino individuare gli ingenti quantitativi. 4 imprenditori cinesi sono finiti nei guai dopo aver, in concorso tra loro, introdotto in Italia containers di mascherine protettive tipo FFP2 e/o chirurgiche approfittando della situazione emergenziale connessa alla diffusione dell’epidemia da COVID 19.
La loro idea era quella di importare con le stesse modalità 5.000.000 di mascherine, nell’arco di una settimana; questo è quello che ha raccontato ai Finanzieri uno dei soggetti coinvolti nell’inchiesta (S.K., anni 26 laureatosi al Politecnico di Torino) che in caserma si è presentato a bordo di un’auto di grossa cilindrata, con vetri scuri e tanto di autista e interprete.
Sul punto basti pensare che due delle imprese coinvolte, infatti, hanno aperto la Partita Iva per il commercio all’ingrosso di dispositivi medici o protesi ortopediche proprio all’inizio del “periodo nero” ed in breve tempo, dichiarando falsamente in sede di controllo frontaliero che il materiale fosse destinato a “servizi essenziali” ovvero “pubblica utilità” hanno usufruito dello “svincolo diretto”.
Sedi legali e operative inesistenti, anzi nella stanzetta vuota del quartiere “Parella”, e precisamente in Via Giacomo medici, ove risulta la sede legale dell’azienda che ha importato merci per centinaia di migliaia di Euro, era presente solo uno scatolone con dentro 700 kit per diagnosticare il contagio da Covid-19, non conformi alla normativa in vigore relativamente alla produzione ed alla importazione.
I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torno, pedinando i vari spostamenti dei soggetti coinvolti e monitorando costantemente il flusso delle