BONUS DI EURO 500,00 PREVISTO NELLA BOZZA DI DECRETO LEGGE PER I LIBERI PROFESSIONISTI COME FUNZIONERA’?

L’ultima bozza del decreto legge anti coronavirus prevede un bonus di 500 euro per i lavoratori autonomi.

La misura sarebbe contenuta nel del Decreto Legge salva economia, nello specifico negli articoli 26 e 27, che individuano chi avrà diritto al contributo una tantum.

Possono richiederlo i liberi professionisti titolari di partita IVA e i,lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago.

Le indennità non sono cumulabili tra loro e non concorrono alla formazione del reddito.

Ad erogare il contributo sarà l’INPS, previa domanda.

Le disposizioni sono contenute negli articoli 26, 27, 28, 29 e 37 del decreto salva economia ma sono in particolare i primi due articoli a fare riferimento al lavoro autonomo.

Le categorie di lavoratori che hanno diritto al contributo, rispettando i requisiti stabiliti, sono le seguenti:

  • liberi professionisti titolari di partita IVA;
  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago.

Nel testo viene specificato che l’importo viene corrisposto una tantum dall’INPS e non concorre alla formazione del reddito.

Le indennità inoltre non possono essere cumulate tra loro.

MARITATO EMANUELA MARIA 

NASCE LA NUOVA CLASSIFICA DEL MEI “BALCONY MUSIC” SPECIALE CORONA VIRUS, IN TESTA FRATELLI D’ITALIA. #LAMUSICANONSIFERMA

In tempi di Corona Virus la tradizionale modalita’ di monitorare il gradimento del pubblico dal punto di vista musicale ha bisogno di altri termometri. Per questo il MEI con tutti i suoi inviati in Italia ha attivato il Balcony Music, la speciale classifica della settimana coi brani piu’ graditi dai Balconi d’Italia.

Sull’onda dell’esperienza dell’Indie Music Like, la classifica indie piu’ longeva d’Italia che ogni settimana pubblica la classifica di ben 250 singoli indipendenti ed emergenti da ben 15 anni, In questa prima settimana la classifica e’ dominata dalla tradizionale Fratelli d’Italia ma sul podio incalzano due grandi cantautori come Paolo Conte e Rino Gaetano con le immortali Azzurro e Il Cielo e’ sempre piu’ Blu. Si torna alle tradizioni regionali con il quarto e quinto posto che vedono la Romagna, Milano e Napoli piu’ o meno sulle stesse posizioni di gradimento con Romagna Mia, O mia bela Madunina e Abbracciame’.

Ecco la classifica della prima settimana di Quarantena #iorestoacasa:

MEI SuperChart Speciale Corona Virus

Top Five Balcony Music della Settimana – Italy:

La prima e unica classifica dai Balconi d’Italia!

1 – Fratelli d’Italia (Mameli/Novaro) – Tradizione popolare

2 – Azzurro (Conte/Pallavicini) – Clan Edizioni Musicali

3 – Il cielo e’ sempre piu’ blu (Rino Gaetano) – It

4 – Romagna Mia (Secondo Casadei) – La Voce del Padrone – Casadei Sonora

5 – O mia bela Madunina (Giovanni D’Anzi) – Canzone Popolare ex aequo con Abbracciame’ (Sannino/Spenillo) – Zeus Records

Tra le altre canzoni segnalate ricordiamo Creuza de Ma di Fabrizio De Andre’, Certe Notti di Luciano Ligabue, Viva l’Italia di Francesco De Gregori, L’Italiano di Toto Cutugno, Meraviglioso di Domenico Modugno, Che vita meravigliosa di Diodato e La Canzone del Sole di Lucio Battisti.

Per segnalare le altre canzoni piu’ gettonate sui balconi d’Italia invitiamo tutti gli inviati da ogni angolo d’Italia a scrivere a segreteria@materialimusicali.it e/o segnalare  sulla Pagina Facebook del MEI inviando titolo esatto della canzone e luogo e eventuali autori e interpreti.

A fine settimana uscira’ la prossima classifica.

#coronavirus #statodicrisi #musica #classifiche

SLITTANO A MAGGIO I PAGAMENTI PER I LIBERI PROFESSIONISTI

Innumerevoli sono i provvedimenti d’urgenza che, causa COVID 19 devono essere attuati:

sospesi versamenti fiscali e contributivi. Già nella giornata di venerdì l’esecutivo con Comunicato stampa aveva annunciato la sospensione dei versamenti prevista per il 16 marzo, riservandosi appunto nelle ore successive la possibilità e il tempo necessario per giungere ad una soluzione equa ed efficace tanto per le parti sociali quanto per la tesoreria.

Il prossimo Decreto-Legge in approvazione questa mattina disciplinerà le nuove scadenze per imprese e professionisti.

il Governo è intervenuto per regolamentare questioni urgenti e relative alla massa di liquidità che avrebbe dovuto transitare oggi 16 marzo 2020 dalle casse di imprenditori e professionisti alle casse dello Stato. Tra le ipotesi più accreditate c’era quella di una sospensione selettiva dei pagamenti fiscali.

Ricordando che lo Stato, pur non incassando qualcosa come 21 miliardi di euro, dati risultanti dai versamenti tributari dello stesso trimestre del 2019, dovrà pagare ugualmente stipendi e pensioni, vediamo nel dettaglio quanto previsto dall’art. 58 della bozza di Decreto:

  • Saranno sospesi tutti gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e trattenute relative alle addizionali con scadenza tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 per i soggetti con domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nel territorio dello Stato.
  • Gli adempimenti sospesi devono essere effettuati entro il 30 giugno 2020 senza applicazione di sanzioni ai sensi del comma 5 del suddetto articolo.
  • Saranno sospesi, per tutti i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione con domicilio fiscale, sede legale od operativa nel territorio italiano e aventi ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro i versamenti da autoliquidazione con scadenza nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2020 e riguardanti:
    • le ritenute alla fonte di cui agli articoli 23 e 24 del D.P.R. 600/1973
    • le trattenute relative all’addizionale regionale e comunale operate in qualità di sostituti d’imposta;
    • l’imposta sul valore aggiunto
    • i contributi previdenziali e assistenziali
    • i premi per l’assicurazione obbligatoria.
  • disciplina i versamenti sospesi ai sensi del comma 2 e del DM 24 febbraio 2020 sono effettuati, senza applicazione di sanzioni ed interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020. Non si avrà diritto al rimborso di quanto già versato
  • per tutti i soggetti esercenti attività di impresa, arte o professione con domicilio fiscale, sede legale od operativa nel territorio italiano e aventi ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d’imposta precedente al 2020, i ricavi e i compensi percepiti nel periodo compreso tra la data di vigore di tale decreto e il 31 marzo 2020 non sono assoggettati alle ritenute di cui agli artt. 25 e 25 bis del D.P.R. 600/1973 da parte del sostituto d’imposta se nel mese precedente non abbiamo sostenuto spese per prestazioni di lavoro dipendente o assimilato.
  • Per potersi avvalere di questa opzione sarà necessaria una dichiarazione apposita e provvederanno ed effettuare le ritenute entro il 31 maggio 2020 o con rateizzazione da maggio e per un massimo di 5 rate mensili senza sanzioni né interessi.
  • per i soggetti con domicilio fiscale, sede legale od operativa nei comuni indicati nell’allegato 1del DPCM del 1° marzo 2020, restano valide le disposizioni previste ai sensi dell’art. 1 del Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 24 febbraio 2020

Maritato Emanuela Maria

FERIE,SMART WORKING E CASSA INTEGRAZIONE:QUESTE LE POSSIBILITA’ AZIENDALI PROPOSTE DURANTE IL COVID 19

Il protrarsi dell’imminente quanto grave emergenza del Corona Virus ha obbligato moltissime aziende a riduzione drastica o sospensione totale dell ‘attivitrà lavorativa.
Cosa succede però ai dipendenti delle aziende stesse?

Ecco le misure che sembrerebbe vengano adottate

  • Cassa integrazione con procedure speciali per alcune Regioni
  • Smart Working
  • Utilizzo delle Ferie Residue

Se è vero che il nostro ordinamento già prevede da tempo una serie di ammortizzatori sociali come la Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO ) , la Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS), la Cassa integrazione guadagni in deroga, per citare i più importanti, è altresì vero che i requisiti per l’accesso a questi strumenti e soprattutto le lunghe e rigide procedure amministrative, non consentirebbero, in questo momento storico, di poter fornire un aiuto immediato ad imprese e lavoratori.

A questo fine sono stati emanati alcuni provvedimenti come il D.L. n. 9/2020 che ha, di fatto, aperto ad una drastica semplificazione per la presentazione dell’istanza di adesione a questi strumenti per tutte quelle realtà economiche operanti nei territori maggiormente interessati dal fenomeno epidemiologico.

Nello specifico i datori di lavoro, a differenza di quanto accade ordinariamente, non saranno obbligati a procedere alla consultazione sindacale nè saranno obbligati al rispetto dei termini procedimentali previsti dal D.Lgs n. 148/2015.

Al fine di evitare possibili distorsioni nell’utilizzo di questi strumenti, tutti questi istituti saranno attivabili solo per il personale regolarmente in forza alla data del 23.02.2020

Interessante risulta essere la possibilità concessa alle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna,  (art. 17 del Dl n. 9 del 02.03.2020) di concedere, previo accordo sindacale, trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga anche se per un periodo massimo di 1 mese.

La regione Emilia Romagna ad esempio, di concerto con le associazioni sindacali, ha siglato un accordo il 06.03. con il quale ha concesso ai datori di lavoro con unità produttive o operative nella regione ed a beneficio dei lavoratori subordinati che svolgono la propria attività presso quelle unità produttive ed ai quali sia stato in tutto in parte sospeso il rapporto di lavoro o ridotto l’orario, di concedere la possibilità di attivare la cassa integrazione in deroga anche per la durata massima ( per il momento ) di un mese.

Nell’ottica di evitare il più possibile lo spostamento di persone sul territorio nazionale e quindi le presenze sul luogo di lavoro, attraverso il Dpcm del 08.03.2020, si raccomanda ai datori di lavoro privati e pubblici di promuovere, durante l’efficacia del decreto medesimo, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie nel caso non fosse possibile ricorrere a forme alternative di lavoro presso l’abitazione del dipendente.

In merito alla collocazione in ferie, vista l’eccezionalità del periodo e l’espresso riferimento del Dpcm, non occorre il consenso dei lavoratori almeno per quelle già maturate. 

Nell’ottica di limitare gli spostamenti, il sopra citato Dpcm all’art. 2 comma r) riaccende l’attenzione su di uno strumento purtroppo poco utilizzato nel nostro paese: lo smart working.

Anche in quest’ultimo caso le novità non riguardano tanto lo strumento, per altro introdotto dagli articoli da 18 a 23 della legge n. 81 del 22.05.2017, bensì la semplificazione nell’adozione dello strumento stesso.

A questo proposito il Dpcm prevede che tale modalità potrà essere applicata, per la durata dello stato emergenziale, per ogni rapporto di lavoro subordinato ed anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla norma originaria.

Diverse aziende si stanno attivando in tal senso nella speranza di salvare la produttività aziendale ma molti non sono ancora effettivamente pronti quanto edotti in merito

MARITATO EMANUELA MARIA 

CORONAVIRUS, ASSOTUTELA: “AGENTI POLIZIA LOCALE POCO TUTELATI. ESPOSTO IN PROCURA”

“Apprendiamo dalla stampa e osserviamo direttamente con i nostri occhi le precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale, in questi giorni impegnati nella emergenza Coronavirus. Nonostante in alcuni casi in carenza di mascherine o di dispositivi di protezione personale, oppure dislocati all’interno di angusti gabbiotti lungo le strade capitoline, in cui non viene garantita la distanza minima di sicurezza di un metro, i poliziotti municipali comunque stanno svolgendo il loro lavoro di pubblico servizio con abnegazione e impegno, monitorando e tutelando il territorio comunale e le famiglie romane. Chiediamo alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, perché spesso non si riescano ad assicurare le condizione minime di sicurezza per gli agenti della Municipale, il cui diritto alla salute appare dunque a forte rischio. Una situazione davvero allarmante è pericolosa. Sono giorni che parti sociali e categorie lanciano il monito ma senza ottenere soluzioni definitive e convincenti. Per questa ragione, la nostra associazione ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per fare chiarezza sulla preoccupante vicenda. Noi siamo dalla parte degli agenti della Polizia Locale di Roma capitale”.
Così, in una nota, il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato.

Ecco il decreto salva virus: Assotutela vittoria a meta

Ammortizzatori sociali, congelamento dei pagamenti fiscali, congedi e voucher per i ha i figli a casa: i punti salienti dell’ultimo decreto.
Ha fatto le ore piccole il Governo per approvare il maxi decreto che contiene un massiccio pacchetto di aiuti per contrastare gli effetti negativi dell’emergenza coronavirus sui lavoratori e sulle imprese. Ecco, schematicamente, che cosa ha deciso l’Esecutivo e che cosa verrà pubblicata oggi sulla Gazzetta Ufficiale.5 miliardi di euro saranno destinati all’allargamento degli ammortizzatori sociali, a partire dalla reintroduzione in tutta Italia della cassa integrazione in deroga anche per il settore agricolo. Indennità di 600 euro per i lavoratori stagionali e per quelli che hanno interrotto l’attività, come i lavoratori dello spettacolo o del turismo, ma anche per gli autonomi, i liberi professionisti a partita Iva e collaboratori con co.co.co. iscritti alla gestione separata.

Regioni e Province autonome hanno la possibilità di concedere dei trattamenti di integrazione salariale per coprire la sospensione o la riduzione dell’attività lavorativa fino a 9 settimane, ad esclusione di chi ha assunto un lavoratore domestico (colf, badanti, baby sitter), per i dipendenti già in forza al 23 febbraio 2020.Premio di 100 euro ad aprile per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 40mila euro, da rapportare al numero di giorni lavorati a marzo.

Precluso l’avvio delle procedure di licenziamento per 60 giorni. Sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio scorso. Non è possibile, quindi, interrompere un rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo in quel termine.

Sospensione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali per i lavoratori autonomi.Sospensione per due mesi dei vincoli con i centri per l’impiego per i percettori del reddito di cittadinanza.

Rinviato al 31 maggio il versamento dell’Iva mensile, dei contributi e delle ritenute alla fonte per imprese, professionisti, artigiani, commercianti fino a 2 milioni euro di fatturato. La misura interessa anche i settori del turismo, sport, cultura, spettacolo e assistenza. Negli altri settori, il pagamento è congelato fino a venerdì 20 marzo. Rinviato al 10 giugno 2020 il pagamento dei contributi per i collaboratori domestici in scadenza tra il 23 febbraio scorso e il 31 maggio prossimo. Non ci saranno sanzioni o interessi da pagare.