Per il Tevere non solo sdraio: serve un piano serio

“Roma e il suo fiume, un rapporto complicato. Tra i romani e il Tevere non c’è mai stata una vera simbiosi e le condizioni in cui si trova stanno a testimoniarlo. Ė ora di lanciare un grande progetto per valorizzare quella che può essere una vera risorsa cittadina”.

Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con Simonetta Matone, che spiega: “Il fiume romano è un luogo iconico, meraviglioso se lo si pratica, andando a passeggiare sulle sponde ma dobbiamo constatare purtroppo che da anni il corso d’acqua è abbandonato all’incuria e al degrado, quando non popolato da inquietanti presenze che nessuno riesce ad allontanare. Lo stesso valga per l’altro bellissimo fiume, l’Aniene. Come in molte altre situazioni ambientali – continua il candidato – anche per il Tevere è palese la mancanza di visione dell’amministrazione Raggi, che si limita a creare una ininfluente spiaggetta, Tiberis, senza avere una visione globale sul futuro dell’ambiente fluviale. Si deve intervenire subito per bonificare argini e fondo; l’azione successiva deve essere svolta sul fronte sicurezza, non si può perder tempo. Occorre inoltre proporre un’intesaistituzionale per regolamentare le numerose e frazionate competenze, che il più delle volte si risolvono nell’immobilismo totale. Il risanamento, la riqualificazione, la valorizzazione del fiume non passano per una improvvisata spiaggetta che ha solo un effetto mediatico: servono visione globale e capacità gestionale, oltre a sdraio e ombrelloni”, chiosa Maritato. 

Roma, 9 settembre 2021

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