Più critiche che plausi per le nuove piste ciclabili. In alternativa, percorsi sicuri per l’emergenza

“Coazione a ripetere, la distruttiva tendenza che il Campidoglio sta manifestando nella creazione delle cosiddette piste ciclabili nella capitale, che tali non sono perché inadeguate, poco sicure e pressoché inutilizzabili”.

Lo dichiara il candidato alle amministrative di ottobre Michel Maritato, nelle liste della Lega in tandem con l’avvocato Angela Leonardi. “Non basta tracciare una riga bianca in terra, o peggio ancora, buttare una colata di asfalto nei posti più impensabili, tipo banchine del Tevere, per vantare la realizzazione di una cintura di mobilità leggera alternativa – lamenta il candidato – nei 150 chilometri di tali bizzarre sistemazioni sono stati riscontrati ostacoli di tutti i tipi: dai pali della segnaletica ai cartelloni pubblicitari, da cumuli di rifiuti a piante infestanti, per non parlare di bagni chimici con altrettanta fila di utenti in attesa. Più che favorire la mobilità sostenibile, in questo modo si attenta alla incolumità degli amanti delle due ruote”. Il candidato leghista, avanza pertanto una proposta concreta. “Gli angusti spazi ricavati come transito residuale per ciclisti, potrebbero invece essere ottimizzati realizzando un percorso protetto per le ambulanze e i mezzi di soccorso – suggerisce – nel vecchio Pgtu (Piano generale traffico urbano), tale soluzione era prevista in prossimità degli ospedali, chiediamo di inserirla anche nella nuova riproposizione. Un’azione concreta, volta al benessere della collettività, non ad alimentare pericoli alla circolazione,su ciclabili costruite senza una visione futuristica “,chiosa Leonardi.

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