Roma, mobilità su ferro: è flop totale

“ Avvilente la gestione dei tram vecchi e obsoleti, con linee in manutenzione a tozzi e bocconi.” Queste le parole di Michel Emi Maritato, presidente di AssoTutela.

“Se tra un grande evento e l’altro, l’amministrazione capitolina si ritagliasse qualche spazio per pensare alla città reale, una riflessione seria dovrebbe farla sulla gestione delle linee tranviarie, un caos totale”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Prestando un po’ di attenzione al materiale in circolazione, si resta allibiti. Alcune vetture, specie quelle dei tram che transitano nel quadrante est della città, sarebbero più idonee per il museo dell’Atac di Ostiense che per i malconci binari. Sono più di 50 i tram acquistati nel lontano 1948 e ancora in circolazione. Per non parlare della linea 19, che con il suo lunghissimo percorso, meriterebbe qualcosa in più di quei vagoni sofferenti, bellissimi dal punto di vista storico-documentale ma certo non adatti a coprire in tempi decenti mezzo perimetro di Roma. Non ci sorprenderemmo se, sulle fiancate prima o poi apparisse la tabella di ‘Circolare esterna destra’ – insiste Maritato – nulla è cambiato dagli anni Sessanta, in cui il tram dominava la scena cittadina, con evidente soddisfazione dei viaggiatori. Per non parlare della linea 8, sicuramente dotata di vetture migliori ma interrotta a intervalli regolari, per provvedere al rifacimento dei binari che sovente arrivano al ‘termine della loro vita tecnica’. Difficile calcolare, dal giorno della sua inaugurazione, nel lontano 1998, quante volte siano stati ristrutturati. Sarebbe il caso che chi di dovere approfondisse, altrimenti saremo costretti a indagare noi”, chiosa Maritato.

​​​​​​​​​​Roma, 22 marzo 2023

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