“Una Storia Dark”: il ritorno di Alessio Ventura

È uscita il 9 aprile “Una Storia Dark”, canzone che vede come autore e voce Alessio Ventura, già al Festival di Sanremo n1l 1994,1995,1996, 2004 con Dhamm DB Boulevard.

Il progetto di Cascina Onlus di Marco Elviri e Luisa Di Biagio, patrocinato da AIDO intercomunale Corsico e Trezzano sul NaviglioAIDO Provinciale Milano e Progetto Autismo, (responsabile Nicola Giannasso), è ispirato al libro “Teste di Zucca” di Filippo Di Biagio, ragazzino di 12 anni autistico, dislessico, disortografico e discalculico che attraverso la scrittura di brevi racconti horror ricostruisce a suo modo il mondo che lo circonda. Il progetto vede coinvolto un team di assoluto valore. Oltre ad Alessio Ventura (che è anche arrangiatore del brano insieme a Romano Musumarra), ci sono il cantautore pescarese Giacomo Serafini (coordinate ore artistico), la giornalista, fotografa e video maker Marta Coco (regista del bellissimo video di “Una Storia Dark”, Daniele Giannotti (è suo il testo del brano) ed infine l’artista, scultore, disegnatore Patrizio, per gli amici “Ozio” (sue le caratteristiche maschere protagoniste del video).

Questa la nostra intervista con Alessio Ventura.

Come nasce la canzone “Una Storia Dark”? 

Nasce dall’esigenza di descrivere il mondo di Filippo Di Biagio, ragazzo autistico di 12 anni con i suoi stessi occhi! La canzone fa parte di un progetto ben più grande che contiene anche una raccolta di racconti horror scritti dallo stesso Filippo e a cui la canzone si ispira, dal titolo “Teste di Zucca”. Il tutto sostenuto dalla Onlus Cascina Blu.

Il brano ha un video molto bello e accattivante: di chi è stata l’idea e come hai pensato alle maschere?

Il video è stato interamente girato e montato dentro casa da me e Marta Coco.

Fin da subito abbiamo pensato di inventare un personaggio che impersonasse Filippo e conoscendo da tempo Ozio, autore delle opere presenti nel video, questa ci sembrava l’occasione giusta per collaborare. A parte i primi 20 secondi, che avevamo già in mente dall’inizio, il resto lo abbiamo pensato girato e montato passo dopo passo. Un po’ inusuale ma molto efficace!.

L’Autismo e Cascina Blu. Come ti sei avvicinato a questa associazione?

Confesso di non aver mai avuto a che fare con l’autismo così da vicino in passato e questa è stata un’occasione unica per poterne sapere di più da chi, come Luisa, è una assoluta esperta in materia oltre che molto capace e competente. Per il resto, ringrazio Giacomo Serafini per averci pensato e dato la possibilità di collaborare a questo importante progetto.

Parlando della tua carriera… I Dhamm, successo incredibile con loro, la notorietà, i DB Boulevard un grande Sanremo… Poi cosa è successo?

Ho passato gli anni successivi tra lavori di studio e fuori studio… Mi sono infatti cimentato in molteplici attività prendendo a volte tutto ciò che capitava a tiro. In effetti il mio motto è sempre stato “Perché no”… È da diverso tempo che mi dedico quasi esclusivamente al lavoro di studio, produzioni ecc. ed ovviamente mi ritaglio sempre del tempo per le mie cose!.

La tua evoluzione artistica dai Dhamm ad Una Storia Dark: quali le differenze fra oggi e i tuoi esordi a livello personale e per il mondo della musica?

Il mio intento è quello di migliorare sempre, sia dal punto di vista vocale, che compositivo ed interpretativo.

Spero, negli anni, di esserci riuscito, ma comunque sento che un cambiamento c’è stato”. 

Tornando a “Una Storia Dark”, il brano fa sentire chiara la tua impronta, ma allo stesso tempo sembra essere un nuovo Alessio Ventura: ti rivedi in questa nostra impressione?

Beh, è la continuazione della domanda precedente. Credo che sentire un qualche filo che mi unisce al mio passato sia inevitabile, ma credo anche che, specialmente in questo brano, fa la sua comparsa un qualcosa che somiglia all’inizio di un nuovo linguaggio, nuovo per me, ovviamente. Questo brano si pone a metà tra il musical e la classica canzone pop e non a caso: l’intento era quello sin dal principio. L’argomento e i racconti horror con tutte le loro immagini forti sembravano sposarsi a pennello con questo modello ibrido. Credo che per un po’ me ne starò qui…

Progetti futuri di Alessio Ventura…

Da diversi mesi sto lavorando ad un progetto che mi vede nella veste di raccontastorie per cosi dire: si chiama “Alla ricerca della bellezza“ ed è ormai prossimo all’uscita!

Sul mio canale YouTube naturalmente!

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