Vaccino: no alla dose ‘discrezionale’

“In Italia la vaccinazione per categorie sta generando vere e proprie mostruosità. Non solo magistrati e avvocati, non appartenenti alla terza età né a stretto rapporto con il pubblico.

Ė sotto gli occhi di tutti il salto della fila di molti privilegiati, che adducono motivazioni inconsistenti per giustificare l’inoculazione dell’antidoto, lasciando indietro i più anziani”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che attacca: “esempio eclatante quello del noto fustigatore di costumi altrui, il giornalista Andrea Scanzi che sui social ha dichiarato di essersi vaccinato come ‘panchinaro’ adducendo quale scusante, il fatto di essere figlio di genitori fragili. Viene spontaneo chiedersi quanti, in Italia accudiscano parenti fragili ma, non avendo un nome celebre o santi in paradiso, debbono attendere il turno loro assegnato in base all’età. Diversi quotidiani toscani – attacca Maritato – tra cui ‘Il Tirreno’, riportano che la fantomatica lista a cui dichiara di essersi iscritto Scanzi come ‘riservista’ non sarebbe stata ancora trovata. Sembra che la Asl di Arezzo, in cui sarebbe avvenuto il misfatto, abbia aperto una indagine interna per capire se il noto frequentatore di talk show avesse i requisiti per essere legittimamente vaccinato in quanto non risulterebbe negli elenchi regionali come “caregiver” e badante dei genitori. Stesso discorso per il senatore dissidente M5s Morra, che con il suo blitz nella Asl di Cosenza ha ricordato i tempi del ‘lei non sa chi sono io’. Per questo chiediamo la massima chiarezza sull’accaduto, al fine di evitare palesi ingiustizie”, chiosa il presidente.

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