Roma. Controlli a tappeto all’Esquilino e al noto “ballatoio” della Polizia di Stato con la collaborazione del personale dell’A.S.L. RM.

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Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Esquilino, diretto da Stefania D’Andrea unitamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine Lazio, della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura e con la collaborazione degli Operatori dell’A.S.L. hanno effettuato servizi straordinari di controllo del territorio nel quartiere dell’Esquilino ed in particolare al c.d. “ballatoio” di via Giolitti.Controlli mirati al contrasto dell’abusivismo commerciale, all’immigrazione clandestina, allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla violazione al codice della strada  e al contrasto della microcriminalità diffusa. In via Principe Amedeo – Ricasoli gli agenti hanno effettuato bonifiche e diversi posti di controllo per evitare lo stazionamento di soggetti dediti al commercio abusivo. I poliziotti di Esquilino, con l’ausilio del personale dell’Amministrativa e dell’A.S.L. hanno controllato diversi esercizi commerciali siti in via Giolitti. Il primo, un market dove sono state elevate sanzioni per un importo di 2.000 Euro per mancanza di etichettatura e dove sono stai sequestrati 25 Kg. di riso e 20 Kg. di semolino – distrutti sul posto. Il secondo, un alimentari sanzionato per 280 euro poiché ha violato la L. Reg. COVID e per il quale, è stata disposta un giorno di chiusura. Il terzo  un Money Transfer dove il gestore è stato sanzionato  per 280 euro per la violazione alla L. Reg. COVID. –inoltre è stato  chiuso per 5 giorni  e, il gestore è stato denunciato in stato di libertà per la violazione della L. 81/08. Infine  una barberia di via Cappellini, chiusa per assenza di titolare e sanzionato per 1.333 Euro per la presenza di un lavoratore in nero.Ulteriori esercizi commerciali sono stati controllati e risultati a norma. Durante i controlli i poliziotti hanno fermato 71 persone di cui 70 cittadini extracomunitari e 15 con precedenti di polizia.Sono state accompagnate negli uffici 19 persone e 13 presso l’ufficio immigrazione di viaTeofilo Patini per verificare la loro posizione sul territorio nazionale. Sono stati effettuati 3 posti di controllo e controllate 10 autovetture. Le sanzioni elevate ammontano a 3893 euro.

Roma, 26 giugno 2020

Roma. La Polizia di Stato da esecuzione al decreto, emesso dal Tribunale di Roma, di confisca integrale di tutti i beni per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro, nei confronti di un 47enne residente ad Anzio

Nell’ambito dell’attività di aggressione ai beni patrimoniali illecitamente accumulati, gli specialisti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma hanno analizzato la posizione di una persona, stabilmente inserita in un’organizzazione criminale, dedita allo spaccio di notevoli quantità di sostanze stupefacenti.Gli investigatori, a seguito di una particolareggiata attività di indagine, hanno inoltrato al Presidente del Tribunale di Roma – Sezione Specializzata delle Misure di Prevenzione, la proposta per l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S.  con obbligo di soggiorno e richiesta di sequestro di beni, ai fini della confisca, ai sensi della vigente normativa antimafia. L’impianto accusatorio prospettato ha trovato piena condivisione da parte dell’Autorità Giudiziaria che il 7 gennaio del 2019, in via cautelare, ha emesso il decreto di sequestro dei beni nei riguardi di PISTILLI Roberto, 47enne di Anzio, detenuto per violazione della legge sugli stupefacenti.Le indagini patrimoniali svolte nei confronti del predetto, privo di qualsiasi occupazione lavorativa, hanno permesso di disvelare l’ingente patrimonio accumulato, ritenuto frutto di attività illecite. E’ stata infatti accertata una cospicua sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni posseduti evidenziandosi quale soggetto pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica. Con decreto dell’8 giugno 2020, il locale Tribunale – Sezione Specializzata delle Misure di Prevenzione, ha ordinato la confisca integrale del compendio patrimoniale, già sottoposto a sequestro, disponendo altresì l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S., con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di anni due, nei confronti di PISTILLI. Le indagini di carattere patrimoniale svolte hanno trovato, pertanto, puntuale riscontro nel procedimento prevenzionale, superando la fase del contraddittorio ed hanno dimostrato la cospicua sperequazione tra i redditi e i beni posseduti.Con il provvedimento ablatorio in argomento è stato quindi disposto, ai sensi del cd. “Codice Antimafia”, la confisca di tutti i beni riconducibili direttamente o indirettamente al PISTILLI, il cui valore complessivo è di oltre 1 milione di euro  consistenti in un immobile per civile abitazione ubicato in Anzio, un motoveicolo e disponibilità finanziarie per oltre 868.000 euro.

Roma, 26 giugno 2020

San Paolo. La Polizia di Stato denuncia in stato di libertà due cittadini italiani di 30 e 31 anni per violazioni in materia di armi. Box trasformato in vero e proprio arsenale

Sono stati gli agenti della Polizia di Stato della divisione amministrativa del commissariato San Paolo diretto da Massimiliano Maset, su segnalazione della squadra mobile di Roma, a denunciare  due cittadini italiani per la violazione dell’art 4 legge 110/75, per gli articoli 28 e 38 del TULPS e, per fabbricazione e commercio non autorizzato di armi.A seguito della segnalazione ricevuta gli investigatori hanno eseguito una perquisizione in un box in zona Magliana, di proprietà di uno dei due denunciati, dove è stata rinvenuta e sequestrata un’ingente quantità di merce pronta per essere spedita senza l’autorizzazione di Polizia. Una parte della merce è stata sequestrata perché in vendita senza la necessaria autorizzazione in quanto trattasi di materiale che poteva essere utilizzato per l’armamento o equipaggiamento delle forze armate nazionali e estere (manette a fascetta e giubbotti antiproiettile). Altro materiale è stato sequestrato in quanto ne è vietata la vendita on line e trattasi di armi comuni o parti di armi (sfollagente tipo tonfa e telescopici, calci per armi lunghe tipo AK, blocco percussore per pistole Glock, vari pugnali e Karambit). Sempre nello stesso box è stato sequestrato, ma non tra le cose in vendita on line,  numerose munizioni di vario calibro, oltre 1800 di cui 98 del tipo da guerra e 4,5 kg lordi di polvere da sparo per il ricaricamento delle munizioni. Tutto il materiale è stato sequestrato perché in violazione della legge sulle armi in quanto mai denunciato e quindi detenuto illegalmente. I due denunciati non erano in possesso di nessuna autorizzazione alla vendita delle armi sequestrate e nessun registro dove si potessero verificare le transazioni di vendita.
Nei confronti di un denunciato è stato effettuato anche un ritiro cautelativo ai sensi dell’articolo 39 TULPS, di 14 armi di vario genere e calibro,  nonché richiesto l’avvio di procedimenti inibitori in materia di armi.

Roma 26 giugno 2020

GDF: ARRESTATO IMPRENDITORE PER IL RICICLAGGIO DEI RISPARMI DI MIGLIAIA DI INVESTITORI TRUFFATI E SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 17 MILIONI DI EURO.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno arrestato un noto imprenditore nel settore finanziario operante nel Nord-Italia e hanno sequestrato beni per un controvalore di oltre euro 17.000.000. Inoltre è stata contestata la responsabilità amministrativa degli enti ad una società di consulenza coinvolta nell’attività illecita.

L’attività in argomento, convenzionalmente denominata “GOLD FISH” e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – Sost. Proc. Dott.ssa Grazia COLACICCO, scaturisce dalle risultanze dell’indagine “CRAZY DIAMOND”, conclusa nel 2019, che aveva consentito di accertare la commissione di una truffa, per diverse centinaia di milioni di euro, ai danni di decine di migliaia di risparmiatori, da parte di società che, attraverso il sistema bancario, promuovevano e vendevano diamanti a prezzi notevolmente superiori rispetto all’effettivo valore, paventando agli investitori rendimenti irrealistici ed applicando loro esorbitanti provvigioni.
In particolare, approfondendo ulteriormente i flussi finanziari di una delle società le cui quote erano già state sottoposte a sequestro nella precedente operazione e sviluppando alcune segnalazioni per operazioni sospette, Le Fiamme Gialle milanesi hanno ricostruito il complesso meccanismo di riciclaggio utilizzato per occultare una parte dei proventi della predetta truffa, anche attraverso l’interposizione di numerose persone fisiche e giuridiche. Le investigazioni, svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, hanno consentito, in pratica, di rilevare che l’imprenditore aveva riciclato e reinvestito i propri guadagni illeciti in fondi gestiti da una società d’investimento lussemburghese nonché finanziando numerose imprese a sé riconducibili, tutte attive nel Centro-Nord Italia nei più diversificati settori economici: un ristorante a Forte dei Marmi, una cava di marmo, una sartoria ed un concessionario di autovetture tutti ubicati in Carrara e due società operanti nel recupero crediti e nell’intermediazione immobiliare con sede in Milano. Le attività sono state effettuate in Milano, Roma, Varese e nelle province di Lucca e Massa Carrara ed hanno consentito di sottoporre a sequestro n. 53 rapporti finanziari, n. 21 partecipazioni societarie, un immobile e un’autovettura.

L’artista e scrittore Roberto Bombassei pone domande molto profonde. Le pensate anche voi?

Questi mesi di lock down sono serviti a qualcosa ?  Io penso di si.
Abbiamo riflettuto sulla nostra vita?
Non tutti .

Se state facendo la vitagiusta,state  imparando mentre vivete. 
Se siete stati fortunati, apprezzate di più di ciò che avete e a pensare meno a ciò che non fate. Non è vero?
La verità è che non siamo mai troppo vecchi per imparare qualcosa di nuovo o sperimentare cose nuove.Una delle cose più importanti che forse abbiamo capito è che c‘è un numero molto limitato di persone nella tua vita che ti amano veramente e si prendono cura di te.  Queste persone sono insostituibili.  Le altre,  le persone negative, non sono solo sacrificabili: devono essere cacciate dalle nostre vite, sia personalmente che professionalmente. Non abbiamo bisogno di essere circondati di persone  che succhiano energia.Avete imparato a semplificare? 
Togliere, non aggiungere.Avete riflettuto sulla morte? La morte è sempre scioccante, ma è sicuramente un modo di farci aprire gli occhi.E ora chiedetevi: a che genere di vita vogliamo avere? Quella vita che si gode con piacere e senza rischi o  quella in cui si ha la possibilità di fare grandi cose?A voi la scelta.

SEQUESTRO DI DISPONIBILITA’ FINANZIARIE E PATRIMONIALI PER 1,5 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN TRAFFICANTE DI MIGRANTI E DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO

Il Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, ha emesso un provvedimento di sequestro, per un valore complessivo di oltre 1,5 milioni di euro, di aziende, immobili, disponibilità finanziarie nei confronti del tunisino MONCER Fadhel (classe ‘80), eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale di Trapani.

Nel gennaio 2019, il citato MONCER, unitamente ad altri 13 indagati, è stato destinatario di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Barbanera”, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, all’esito della quale lo stesso è stato ritenuto a capo di un sodalizio criminale dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, costituito da cittadini tunisini e italiani operanti tra il Nord Africa e le province di Trapani, Agrigento e Palermo.
Nel periodo monitorato dalle investigazioni (2017-2019), l’associazione a delinquere capeggiata dal MONCER ha dimostrato di disporre di una solida e radicata struttura organizzativa e di adeguate risorse umane e materiali, potendo contare su numerosi mezzi nautici in grado di effettuare, stabilmente, traversate sulla rotta marittima dalla Tunisia alla Sicilia finalizzate all’ingresso illegale nel territorio italiano di migranti e consistenti quantitativi di tabacchi esteri di contrabbando.
Per ogni “viaggio”, i cittadini extracomunitari arrivavano a pagare anche il prezzo di 3.000 euro.
Inoltre, in passato, nel 2012, lo stesso MONCER Fadhel era stato arrestato per aver detenuto armi ed esplosivi, verosimilmente destinati ad essere utilizzati sul territorio nazionale.
La Procura della Repubblica di Palermo, tenuto conto di tali condotte, ha pertanto delegato accertamenti economico-patrimoniali agli specialisti del GICO del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, che hanno evidenziato una significativa sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettati nel tempo da MONCER Fadhel. Sulle base delle evidenze raccolte il Tribunale di Trapani ha disposto il sequestro di un immobile, due aziende e terreni ubicati a Marsala e Mazara del Vallo, nonché di un’autovettura e di disponibilità finanziarie per un valore complessivo pari a circa 1,5 milioni di euro.
Una delle due imprese sottoposte a sequestro opera nel settore agro-alimentare, mediante la coltivazione in serra di prodotti stagionali, su terreni estesi per circa due ettari. La seconda impresa ha esercitato l’attività di ristorazione in una zona centrale di Marsala fino al sequestro avvenuto a conclusione dell’operazione “Barbanera” nel gennaio 2019: attualmente l’azienda, ancora sotto sequestro, è affidata in gestione a un’impresa terza su autorizzazione dell’Autorità giudiziaria.
Continua l’azione che la Guardia di Finanza palermitana svolge, nell’ambito delle indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Palermo, a contrasto dei patrimoni di origine illecita con la duplice finalità di disarticolare in maniera radicale le organizzazioni criminali mediante l’aggressione delle ricchezze illecitamente accumulate e di liberare l’economia legale da indebite infiltrazioni della criminalità consentendo agli imprenditori onesti di operare in regime di leale concorrenza.