Agenzia Nova firma un accordo di cooperazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede


“Agenzia Nova” e il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede hanno sottoscritto un accordo di reciproca collaborazione, finalizzato allo scambio di contenuti informativi. Al Dicastero, istituito nel 2015 da Papa Francesco, è affidata la gestione dell’intero sistema comunicativo della Santa Sede, che comprende le piattaforme informative Radio Vaticana, Vatican News, L’Osservatore Romano, i canali social media e Vatican Media. Agenzia Nova è un’importante fonte d’informazione italiana sull’attualità politica ed economica internazionale e per tutto ciò che riguarda la proiezione internazionale del “sistema Paese”, grazie ai suoi prodotti editoriali in diverse lingue, la sua capillare rete di corrispondenti esteri e gli accordi sottoscritti con numerose agenzie nazionali straniere. L’intesa, firmata dal Prefetto Paolo Ruffini e da Fabio Squillante, direttore generale di Agenzia Nova, prevede la possibilità per il Dicastero di utilizzare per tutte le sue piattaforme informative i Notiziari multimediali di Nova, mentre l’agenzia potrà a sua volta diffondere, sul suo sito internet e nei suoi Notiziari, i contenuti editoriali multimediali presenti sul sito www.vaticannews.va, relativi all’attività del Papa, del Vaticano e della chiesa cattolica. “L’accordo ci permetterà di ampliare le nostre fonti sul versante internazionale – ha detto il direttore editoriale dei media vaticani Andrea Tornielli – contribuendo a rafforzare la nostra offerta di notizie e approfondimenti in un tempo in cui è importante cercare di guardare a tante situazioni difficili nel mondo continuando a credere nella pace, nel negoziato, nella cooperazione”. “Siamo estremamente lieti per la sottoscrizione di questo accordo – spiega il direttore generale di Agenzia Nova Fabio Squillante – che ci consentirà di arricchire ulteriormente la nostra offerta informativa su temi di interesse capitale – specie in vista del prossimo anno giubilare – e che consideriamo anche un riconoscimento della autorevolezza che Nova è riuscita a costruirsi negli anni”.

Castelli Romani, Ambrogiani(Pd): “Su incendi serve maggior controllo e prevenzione”

“Anche in questo torrido periodo estivo possiamo affermare che purtroppo il territorio dei Castelli Romani è devastato dalle fiamme. In queste settimane – ahinoi – diversi roghi (quanto di matrice dolosa?) hanno impegnato forze di sicurezza, vigili del fuoco, protezione civile e tantissimi volontari che non finiremo mai di ringraziare per l’impegno e la professionalità dimostrati a tutela di territorio e comunità. È chiaro ed evidente che serve una riflessione sulle politiche di prevenzione e controllo contro il rischio incendi. Bisogna innanzitutto predisporre maggiori risorse economiche, investire nelle assunzioni del corpo dei vigili del fuoco. E ancora, lavorare anche per l’eliminazione, minimizzazione e monitoraggio di rifiuti e scarti combustibili, depositi di materiali infiammabili, fonti di calore. Per non parlare poi della implementazione del monitoraggio nelle aree poco frequentate e maggiormente a rischio di roghi dolosi: e per questo settore ci viene in mente l’aumento dell’uso delle nuove tecnologie e degli impianti di video sorveglianza di nuova generazione nelle aree pubbliche e nelle zone ambientali protette. Obiettivi che riguardano non solo i Castelli Romani ma, più in generale, tutte le aree più fragili del territorio regionale. Insomma, Governo nazionale e Regione Lazio hanno molto da fare in questo delicato e complesso comparto, a tutela di famiglie e ambiente”.

Così, in una nota stampa, Sergio Ambrogiani, segretario cittadino Pd Marino circolo Bruno Astorre.

Taranto, “È strage di cozze. Istituzioni intervengano”

“Confeuro sta seguendo con molta attenzione e preoccupazione quanto sta accadendo nelle acque di Taranto, dove è in atto una vera e propria strage di cozze, anche e sopratutto a causa del surriscaldamento del mare per via del caldo torrido di queste settimane e di questi mesi. Un contesto allarmante sia dal punto di vista ambientale, conseguenza nefasta del riscaldamento globale, sia dal punto di vista economico visto e considerato che sarebbe fortemente a rischio la vendita di questo importante prodotto ittico e quindi mancati introiti per numerosi produttori. E al danno si aggiungerebbe pure la beffa, per la presenza di mitilicoltori abusivi che venderebbero le cozze allevate illegalmente nel primo seno del Mar Piccolo a prezzi praticamente fuori mercato. Confeuro dunque intende unirsi al coro di preoccupazione delle associazioni di categoria e auspica che le istituzioni competenti possano contrastare con immediatezza e concretezza la moria di cozze in atto a Taranto, fornendo soluzioni utili e definitive a favore di questo comparto ittico, fondamentale per tutta l’economia blu pugliese. Più in generale, Confeuro invita tutti a una riflessione complessiva sugli effetti devastanti del cambiamento climatico, sinora troppo sottovalutato da politica ed istituzioni”.

Così Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

NOTTI D’ESTATE SOTTO LE STELLE IN PUGLIA CON TALEA COLLECTION

Ogni venerdì cena tipica in masseria presso Casa Mùmmulo alla Masseria Il Melograno
· Per la notte di San Lorenzo “Desidera! Starlight Party” alle Tamerici Beach Club
· Martedì 13 agosto serata Cala Puglia al Cala Ponte Hotel a Polignano a Mare
· Cena pieds dans l’eau il 14 agosto presso la Peschiera Hotel
· Serata pugliese Foody Moody il giorno di Ferragosto al Melograno

Monopoli (Bari), 24 luglio 2024 – Al via le notti d’estate firmate Talea Collection con una serie di appuntamenti serali presso la Masseria Il Melograno, il beach club Le Tamerici, il Cala Ponte Hotel di Polignano a Mare e il ristorante SaleBlu della Peschiera Hotel.
Ogni venerdì Il ristorante Casa Mùmmulo, all’interno della Masseria Il Melograno, organizza le cene tradizionali in masseria, con buffet tipico pugliese con le ricette proposte dallo Chef Cosimo Amico, Executive Chef del Melograno.
In occasione della notte di San Lorenzo, sabato 10 agosto sarà organizzato “Desidera! Starlight Party” presso l’esclusivo beach club Le Tamerici, per gli amanti della musica disco anni ’70 e ’80.
Martedì 13 agosto serata “Cala Puglia” con cena a bordo piscina e musica dal vivo al Cala Ponte Hotel di Polignano a Mare.
Mercoledì 14 agosto il ristorante Saleblu della Peschiera Hotel, unico con la sua terrazza panoramica sul mare, propone una cena pieds dans l’eau, a cura dell’Executive Chef, Vincenzo Montanaro. Tra i piatti proposti: rolls di rana pescatrice alla «san giuannidde» con cuore fondente affumicato e croccante di taralli; agnolotti di parmigiano con borragine, tartufo e carpaccio di gamberi rossi, frittura di pesce in consistenze, cremoso al cioccolato bianco e timo, crema acida al limone e salsa al vin rosato e ostriche.
La notte di Ferragosto, giovedì 15 agosto, sarà invece protagonista la Masseria Il Melograno, con il tradizionale appuntamento annuale Foody Moody con un ricco menu pugliese: angolo del Casaro; angolo dei salumi; angolo del pane e della focaccia; focaccia ripiena; fornello alla Fasanese, polpo, calamari e gamberi fritti, zucchine alla poverella; timballo di orecchiette al forno; angolo della tradizione pugliese; spumone e zeppole pugliesi.
“Siamo orgogliosi di proporre ogni anno un calendario di eventi estivi Talea Collection, pensato per far conoscere e apprezzare l’eccellenza del nostro territorio pugliese – spiega Andrea Sabato, General Manager di Talea Collection – Momenti di condivisione, amati e apprezzati dai nostri ospiti italiani e internazionali, che cercano l’autenticità e la tradizione.”
www.taleacollection.com

Per informazioni e prenotazioni: info@taleacollection.com

BENNY GREEN: “NON VOGLIO FARE PIÙ LA PORNOSTAR”

“Verità Nuda”: in uscita il docufilm sulla vita di Benedetta D’Anna, in arte Benny Green. Dal dolore psicologico al pornoinferno e alle battaglie contro gli uomini che usano le donne, dal rapporto conflittuale con la mamma all’amore per i suoi figli fino alla consapevolezza di dire basta e ricominciare
Lo aveva annunciato lo scorso mese. Detto fatto. Stanno per terminare le riprese del documentario “Verità Nuda”, un documento verità e un racconto preciso sul percorso di vita di Benny Green che certamente non è stato facile considerate le scelte e i continui cambiamenti, segno di incertezza e di ricerca continua della propria identità. Madre, dapprima lascia il posto fisso in banca perché stanca della quotidianità e del falso moralismo per la sua passione per l’arte erotica, ma anche questo cambiamento la porta ad un bivio dettato da una scelta quasi obbligata o meglio è stata la sua vita che glielo ha imposto.
Nel documentario si andranno a visitare i luoghi della vita di Benedetta D’Anna: Torino, Siracusa e Roma, città che hanno segnato le diversi fasi della sua vita, testimonianze di persone vicine per fermare emozioni e drammi di una donna in cerca di una libertà mai ritrovata e poi il suo coraggio di dire basta e la sua determinazione che le ha permesso di sfidare le convenzioni sociali per vivere l’autenticità della sua vita. Insomma ne viene fuori un ritratto di una donna che dice no ai compromessi passando da toni drammatici a quelli più speranzosi e ispiratori.
“Ho deciso di raccontarmi attraverso un documentario – afferma Benny Green – perché l’evoluzione della mia vita me lo ha quasi imposto, o meglio, perché in un certo senso lo dovevo a me stessa. In questo documentario voglio che le persone conoscano la vera Benny… quella Benny che attraverso il dolore psicologico provato e con il quale sono venuta spesso a patti nella mia vita è riuscita a trovare l’affermazione di se stessa senza nascondersi, senza falsi perbenismi che non mi sono mai appartenuti e per i quali sono da sempre stata in conflitto anche con figure importanti come quella di mia madre. Voglio invece raccontare la donna dai sentimenti profondi, delle scelte drastiche e coraggiose che ho fatto pur sapendo che non sarebbe stato facile né semplice farle, le mie battaglie contro gli uomini che mi usavano e giudicavano senza averne diritto alcuno, la mia ribellione verso la falsità dei finti costumi e la rinascita della libertà mia personale, l’amore per i miei figli, per i miei animali, per la mia vita, la scelta di metterci sempre la faccia pur facendo la sex worker”.
Il documentario, prodotto da Saturnia Pictures – Ipnotica produzioni in collaborazione con Roswellfilm, è stato scritto da Natascia Ferruggia e sarà distribuito, dai primi di settembre, da Amazon Prime Video Italia.

“Infine voglio con questo documentario – conclude Benny Green – sdoganare la figura della porno attrice come se una donna che ha lavorato nel campo del sesso non possa avere altre attitudini o peculiarità, sogno e spero di arrivare ad avviare la mia carriera di attrice servendomi, perché no, anche della mia esperienza passata. Insomma le attitudini delle donne come me non vanno ghettizzate ma lasciate esprimere liberamente ed io sogno di farlo attraverso il cinema”.
Trasgressiva e narcisista per definizione, attratta sempre dell’esteta, oggi è pronta, ancora una volta, a cambiare rotta con il coraggio e la determinazione di una donna, per le altre donne, che da sempre non ha avuto paura delle sue scelte seppur, in alcuni casi, con sofferenza e pagandone le conseguenze sulla propria pelle.

Agricoltura, Confeuro: “Olanda tallone d’Achille su importazione extra Ue e tutela prodotti”

“Gli sforzi delle istituzioni italiane per la tutela dei prodotti agroalimentari e il contrasto al fenomeno dell’italian sounding risulteranno vani fino a quando tutta l’Unione Europea e tutti i suoi stati membri non lavoreranno davvero in sinergia e non aumenteranno controlli e monitoraggi sulle importazioni e sulle esportazioni della merce extra Ue. Il caso lampante, in questa ottica, è purtroppo rappresentato dai porti olandesi, dove l’ingresso di produzioni alimentari e di altro genere è diciamo così molto più intenso ed elevato. Perché tutto questo? Non solamente perché i Paesi Bassi hanno logistica e infrastrutture avanzate e sfruttano il dumping fiscale, ma soprattutto perché i requisiti richiesti per le merci sono tra i meno restrittivi tra tutti i paesi europei. Non è un caso, dunque, che il porto di Rotterdam risulti tra i più attivi del mondo, con una movimentazione di merci di milioni e milioni di tonnellate ogni anno, con la conseguenza nefasta, però, che risulterebbe sensibilmente più alta la percentuale di entrata di prodotti extra Ue nel Vecchio Continente, rispetto alle importazioni di paesi, come Italia e Spagna, con norme interne giustamente più restrittive per la sicurezza alimentare, la salute e l’ambiente. In questo allarmante contesto, Confeuro giudica molto negativamente il modello olandese, una sorta di porto franco d’Europa, o meglio, il tallone d’Achille d’Europa se vogliamo parlare di commercio e tutela delle produzioni agroalimentari nostrane. Gli olandesi fanno entrare sul suolo Europeo qualsiasi cosa e la vogliono far mangiare al resto d’Europa. Così non va bene. L’Italia, grande produttrice di eccellenze enogastronomiche e agricole, sta adottando un efficiente ed efficace modello di controllo e monitoraggio dei prodotti e delle merci che arrivano nei nostri porti per poi finire nella distribuzione. Ma da soli non si va da nessuno parte. Per questo chiediamo all’Unione Europea di operare in simil modo e prendere esempio dal nostro virtuoso modello di verifica, sopratutto all’interno dei sistemi portuali del Nord Europa, che spesso diventano la porta di ingresso di importazioni extra Ue e contraffazioni che non fanno altro che danneggiare le produzioni italiane e il lavoro di migliaia di imprese del nostro territorio. La tutela del Made in Italy e delle eccellenze europee, e il controllo delle importazioni devono rappresentare infatti una priorità della agenda istituzionale della Ue, elevando – da una parte – gli standard qualitativi del monitoraggio in entrata nel Vecchio Continente, e dall’altra, controllando anche le produzioni che invece vengono esportate fuori l’Europa: prodotti spesso e volentieri che vengono tacciati come Made in Italy ma, che poi, Made in Italy effettivamente non sono; in tal modo si potrebbe riuscire a difendere sia la salute del consumatore che la tenuta economica delle aziende. Controllo su questo tipo di esportazioni che all’estero tuttavia non avviene ancora in maniera insufficiente ed inefficace”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.