Se ne stava lì, Antonio Battista. Con la sua barba incolta, le mani tremolanti, la voce fioca come il respiro di chi ha l’anima logorata. Lo chiamavano il “Mago di Arcella” — e lo era …
“PRISMA MASSAGGIO ITINERANTE”: DALLA PUGLIA A ROMA E OLTRE, IL BENESSERE DIVENTA DELIVERY In un’Italia sempre più digitalizzata e frenetica, dove il tempo è diventato la risorsa più preziosa, c’è chi ha saputo trasformare un …
Venerdì 9 maggio, alle ore 18:00, presso il Circolo Magistrati della Corte dei Conti (Roma, Via del Foro Italico 430), le “Edizioni del Roveto” presentano, in anteprima, il libro “I coperchi del diavolo su Aldo …
A Napoli il Forum delle Comunità Attive e delle Reti Solidali In Fondazione Banco di Napoli due giornate di welfare rigenerativo Il 13 e 14 maggio Napoli diventa il cuore pulsante del dialogo sociale e …
“Ormai da oltre due mesi Via degli Angeli risulta chiusa al passaggio, con gravissimi disagi per residenti e attività commerciali della zona – dichiarano Michel Emi Maritato, presidente di Assotutela, e Alessio Grossi, coordinatore del …
Gilberto Hernandez, difensore della nazionale panamense, è
stato ucciso a Colon, a colpi di arma da fuoco. Da quanto ha riportato la
polizia, il giocatore di 26 anni, sarebbe stato “giustiziato”, con colpi da
arma da fuoco, da uomini non identificati, che lo avrebbero raggiunto su un’auto.
Nella costa caraibica del paese, sarebbero frequenti incidenti e agguati, nonché
regolamenti di conti, tra i narcotrafficanti. Gilberto Hernandez, giocava da
quando era piccolo e la sua bravura, come in molti ricordano, gli ha permesso
di vincere due campionati nazionali. La federcalcio panamense, in una nota
pubblicata sui propri canali social ha espresso il proprio cordoglio in cui si
legge “ci si rammarica per la dolorosa scomparsa di Gilberto Hernandez,
giocatore del Club Atlético Indipendente e della lega panamense”. I sospetti,
attualmente sono ricaduti su un individuo che è in stato di fermo, come ha
comunicato il vice commissario di polizia, Hermogenes Arguelles. La squadra del
giocatore ucciso, ha organizzato per sabato 9 settembre una sfida contro lo
Sporting Miguelito, in sua memoria, il cui incasso, sarà totalmente devoluto
alla famiglia di Gilberto Hernandez.
Tre ore di colloqui a Sochi, tra Erdogan e Putin, per non
modificare, sostanzialmente nulla; Turchia e Russia non hanno raggiunto il
tanto sperato accordo per la ripresa sull’accorpo per il grano. Si sperava che
i negoziati di Sochi, tra Erdogan e Putin, portassero buoni frutti ed invece, Mosca
s’i è vista costretta a ritirarsi dall’intesa poiché “costretta, dai mancati impegni
dell’Occidente” -come la rimozione delle restrizioni all’export dei prodotti agricoli
e fertilizzanti russi-. Vani i tentativi di Erdogan che aveva studiato, insieme
all’Onu, un nuovo pacchetto di proposte per la Russia, al fine si bloccare i
beni congelati alle aziende russe, che producono in Europa, fertilizzanti. Il Presidente
Turco ha affermato: “Crediamo che i punti mancanti vadano comunque risolti e che
l’accordo continuerà. Sono ottimista sul fatto che potremo raggiungere una
soluzione, con i nuovi sforzi dell’Onu”. La Russia, che non intende fare alcun
passo indietro, ha annunciato che, nelle prossime settimane, invierà forniture
gratuite di derrate alimentari, a sei paesi africani, per un totale che andrà
tra le 25 e 50 mila tonnellate di cereali. Il “fallimento” delle trattative di
Erdogan, è stato affrontato anche dall’agenzia ucraina “Unian”, scrivendo “Erdogan
non è riuscito a convincere Putin”. Il problema principale deriverebbe dall’Iniziativa
del Mar Nero, ovvero l’accordo del 22luglio 2022, tra le Nazioni Unite e la
Turchia, per aprire un corridoio umanitario marittimo (nel Mar Nero), per l’esportazione
di prodotti soprattutto alimentari ucraini, che avrebbe come scopo quello di
raggiungere i mercati globali. Mentre Putin,
tale accordo, lo ritiene “un corridoio per l’attuazione di attentati
terroristici, contro installazioni civili e militari russe”.
Roma, precisamente Via Giuseppe Allievo, nel quartiere della
rinomata Trionfale/Primavalle, nell’androne di un palazzo, la quiete di un tardo
pomeriggio di settembre di fine estete -sono le 17 circa-, viene spezzato via, dalle
urla che in tanti hanno udito. Sul pavimento del palazzo, in un lago di sangue,
è riversa una donna, Rossella Nappini, un’infermiera di 52 anni e che lavorava
all’Ospedale San Filippo Neri e che, da qualche mese, si era trasferita in quel
palazzo, con la mamma di 80 anni, malata. Sono solo due le persone (studenti),
che chiamano le forze dell’ordine. Colpita a morte da più colpi di coltello all’addome,
la donna. La sezione Omicidi della squadra mobile, la scientifica, insieme al
sostituto Procuratore della Repubblica, Claudia Alberti, giungono sul posto; possono
purtroppo accertare, dai primi rilievi, che la donna è stata uccisa e che, la
stessa, presenta numerose ferite d’arma da taglio. La zona circostante il
ritrovamento, viene scandagliata; si ricerca l’arma del delitto, ovunque, anche
nei cassonetti dell’immondizia. Dalle informazioni dei vicini, verso le 17, si
sarebbe udita una richiesta di “aiuto”, da parte di una donna, ma come troppo
spesso accade, nessuno ha prestato soccorso, se non al ritrovamento del
cadavere. La donna, l’infermiera viene oggi, ricordata da chi la conosceva,
come persona attenta al benessere dei propri pazienti e del luogo di lavoro in
cui lavorava. Mamma di due figli piccoli, separata. Ed è proprio dagli ex, che
sono partite le indagini. Come nella maggior parte dei casi di omicidio, ai
danni delle donne, si pensa alla ricostruzione delle prime dinamiche dell’omicidio;
potrebbe esserci stata una discussione sfociata in violenza, fino ad arrivare
all’omicidio, ma queste, sono solo illazioni. Attualmente, i sospettati per l’omicidio
sono 4.
Barbara Fabbroni è una psicologa, scrittrice e giornalista che collabora con alcuni programmi Rai, La7 e con riviste settimanali, tra le quali Novella2000, Visto, Astra, Ora, Voi, Confidenze, LeiStyle e vincitrice del “Premio speciale Italy Ambassador Awards Beauty e Spa 2022”.
Il suo amore per l’essere umano è insito nell’intreccio tra attività clinica e scrittura, attraverso la pubblicazione di numerosi romanzi, saggi, articoli scientifici. Il suo ultimo impegno, pregno dei sapori e delle passioni cinematografiche, approda al lido di Venezia in una delle più importanti sale della Biennale che, in questi giorni, pullula di importanti star del cinema, red carpet, eventi. In particolare, nella giornata di oggi, l’80esima Mostra Internazionale del Cinema apre il sipario sulla IV edizione intitolata “Corti in Laguna”. La rassegna della Kermesse di quest’anno è organizzata dal press agent Giuseppe Zaccaria e dalla produttrice Francesca Rettondini all’interno dello spazio Ente dello Spettacolo dell’Hotel Excelsior – Lido di Venezia. Il corto “L’amore forse”, girato ad Arezzo – città di Barbara Fabbroni – e curato da Matteo Marconi e Oliver Sanchez, è tratto dal primo romanzo della psicoterapeuta e scrittrice. Il cast vede come protagonisti Massimiliano Buzzanca, Valentina Marconi e la stessa ideatrice Barbara Fabbroni, con le colonne sonore che vedono la firma di Carol Maritato. Ancora una volta la scrittrice sviscera le trame esistenziali che accomunano la vita degli uomini e restituisce un mondo fatto di amore, tradimenti, sfide, riappacificazioni. In quest’ultimo lavoro emerge più che mai un universo umano che oscilla tra alti e bassi, così da favorire l’immedesimazione dello spettatore, e un finale che non impone un taglio netto nelle scelte di vita dei protagonisti, bensì si apre a nuovi spiragli di luce di evoluzione futura. Un finale, dunque, in cui potrebbe essere possibile risentire l’eco eracliteo del “tutto scorre”, in un eterno divenire della realtà.
Trama: Charlotte cerca di riprendere in mano la propria vita dopo aver scoperto il tradimento del suo grande amore, il parigino Jean Luc. Già tradita in passato da altri due amatissimi fidanzati, resta delusa ancora una volta e decide di lasciare tutto, cambiare città e ricominciare da capo. Si trasferisce in Toscana e, continuando a lavorare nel settore della moda, inizia anche a frequentare lo studio della psicologa Sophie, che le chiede di scrivere un diario, ripercorrendo la sua storia con l’amato Jean Luc. Cosa deciderà Charlotte? Nonostante il tempo trascorso e le precedenti esperienze negative, darà un’altra chance a questo forte sentimento e perdonerà il tradimento? Sarà l’amore, forse.
In molti, sottovalutano gli sforzi che facciano, le piccole realtà locali, per contraddistinguersi, anche nel periodo estivo. Ed è proprio durante la bella stagione che le amministrazioni dei piccoli centri, devono dispiegare tutte le proprie energie e risorse (anche economiche), per organizzare eventi che possano attirare il turismo. E questo, la giovane amministrazione di Arcinazzo Romano, paese a poco più di un’ora da Roma, con meno di 1300 abitanti lo sa bene. Nei tre anni in cui questa nuova amministrazione è stata eletta (22 settembre 2020), si è tornati alle presenze di turisti e curiosi, pari a quella degni anni 80‘ (nonostante le restrizioni e il periodo del covid delle scorse stagioni). Gli eventi organizzati quest’anno, hanno visto molte organizzazioni sul territorio, con una grande partecipazione turistica. I programmi svolti sono stati tantissimi e vari, accontentando ogni fascia di età, come quelli svolti alla Villa di Traiano, come quello della “cena imperiale”, che richiamasse i piatti tipici dell’antica Roma, all’interno della Villa, per arrivare ai concerti di musica classica-. Per chi invece, voleva immergersi nel verde dei boschi, l’Associazione Culturale Altilibri, ha avuto modo di presentare autori e libri autorevoli, per grandi e piccoli. Nella piazza centrale del Paese, abitanti, villeggianti e curiosi, sono stati allietati con concerti, senza perdere mai il senso del rispetto e della generosità, come nella “Giornata della solidarietà e della disabilità”, un evento di grande altruismo e gioia. Di grande soddisfazione, poi, per gli amministratori del paese di Arcinazzo Romano, è stata la nascita di numerose aziende che portano il “made in Arcinazzo Romano”, fuori dalla realtà locale, tradizioni che rivivono in prodotti che si tramandano da 5000 anni, come quella dei produttori di birra “Maese” -azienda nata nel 2022-, o all’azienda “l’Apenutrice” -nata nel 2018-, con prodotti genuini da mangiare e non solo che derivano, per l’appunto dalle api. Terminati gli eventi estivi, però, il Sindaco Marocchi, sta già pensando al periodo autunnale e a quello invernale per cui, il prossimo appuntamento sarà per la sagra del marrone e parlando di pianta di castagne, non possiamo che menzionare l’“Azienda agricola il marrone”, a conduzione famigliare, di Matteo de Horatis, premiata nel 2023 nel Registro delle Eccellenze Italiane. Per godere a pieno della natura e delle bellezze incontaminate del luogo, ci sono due realtà importanti per immergersi nella serenità, come Altipiani Adventures e il centro Ippico San Giorgio che, insieme allo storico Hobby Park, contribuiscono a far conoscere il paese, attraverso un’amministrazione che sa, come promuovere il territorio.
Il pilota Red Bull Verstappen, vince ancora e precisamente,
per la decima volta, creando un record senza precedenti, a quota 364 punti nel
Mondiale. L’ex ferrarista Sebastan Vattel, perde il proprio compagno di
scuderia per una duplice vittoria della Red Bull. Ottima la resistenza del team
Ferrari; Carlos Sainz che scatta immediatamente alla pole position, domando
Vesrtappen, mostrando miglioramenti non indifferenti, se non fosse per l’errore
commesso al quindicesimo giro in cui “blocca” le ruote e viene così sorpassato,
ma conclude la gara piazzandosi comunque terzo, sul podio; per ben 15 giri ha
tenuto testa ai suoi avversari, compreso il compagno di scuderia Charles
Leclerc, arrivato successivamente quarto. A pochi giri dalla partenza, inizia
la vera sfida del Messicano Sergio Perez e Leclerc. Il messicano della Red Bull
e lo Spagnolo, soprattutto negli ultimi giri finali, provano il tutto per
tutto, come il team della Ferrari, sostituendo le gomme morbide con quelle dure
(al ventesimo giro), senza ottenere cambiamento alcuno, mantenendo l’Olandese
al comando. Numerosi i Vip accorsi a vedere la gara; da Fabio Capelli, al
cantante Rovazzi, al campione del mondo di salto in alto, Gianmarco Tamberi, la
pattinatrice Arianna Fontana e l’attore e regista Carlo Verdone.
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