Lazio: con l’arrivo di Sepe si chiude il cerchio magico degli acquisti

Sono appena iniziate le visite mediche, alla clinica privata romana, Paideia, per il portiere Luigi Sepe l’ultimo (per ora), dei sei acquisti della Lazio. Mattinata, quindi di controlli e successivamente, nel pomeriggio, Sepe raggiungerà i suoi nuovi compagni per i primi allenamenti e per la successiva firma del contratto. Il trentaduenne di Torre del Greco inizierà già domenica, la sua nuova avventura all’Olimpico, debuttando contro il Genoa. Il ds Fabiani durante la presentazione dei nuovi giocatori acquistati ha affermato “Siamo soddisfatti di aver preso Sepe, un ottimo portiere con una discreta esperienza in serie A. Non ci sono rimpianti -per la campagna acquisti- nessuno ha detto no, alla Lazio”. La Lazio ha preso anche l’ex giocatore Danese, Isaksen che ha affermato di essere orgoglioso e di giocare nella Lazio perché sa di poter dare tanto (nonostante le temperature differenti dal suo paese), l’argentino Catellanos che “spera di poter fare tanti gol” e il giocatore giapponese Kamada che, nonostante le numerose offerte, ha scelto la Lazio che invece, avrebbe rinunciato al calciatore francese Lloris, in favore di Sepe. I tifosi della Lazio, non possono che ben sperare, con tutti questi giocatori.

Vannacci rinuncia al palco

Vannacci continua a far parlare di sé, invitato alla festa di “Affari italiani” a Ceglie Messapica (Brindisi), con i ministri appartenenti alla destra, il generale avrebbe rinunciato, per non cadere ulteriormente sotto ulteriori controlli, come quelli già esistenti, per “mancato rispetto degli ordini”, da parte della Procura Militare. Dopo la pubblicazione del libro “Il mondo al contrario”, di 300 pagine in cui Vannacci esprime opinioni contro gli omosessuali, femminismo e migranti, aprendo lo stesso, con la seguente premessa “quest’opera rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali opinioni dell’autore e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative”, nonostante ciò, una spaccatura nel governo ha avuto luogo e la stessa destra centro, ne ha preso le distanze. Immediata anche la risposta dell’esercito italiano, che ha messo subito sotto inchiesta il generale, per verificare se abbia o meno, violato il Testo unico dell’ordinamento militare. Ragioni, queste, che avrebbero spinto Vannacci, a non partecipare più all’evento di Brindisi, al quale era stato invitato.

Gassmann e Foglietta contro Gualtieri; una Città abbandonata

Momenti difficili per il sindaco Gualtieri, dopo le polemiche degli ultimi giorni, che hanno risuonato maggiormente -rispetto a quelle quotidiane dei “semplici cittadini”, poiché giunte direttamente da due attori illustri e internazionali, quali Anna foglietta e Alessandro Gassmann. Gualtieri non risponde alle accuse, ma mostra un video- il cui motto- “ogni giorno per Roma”, al fianco degli operatori ecologici, per combattere il degrado urbano, al fine di “garantire pulizia e decoro in tutta la città”.  Con il nuovo “approccio integrato”, attuato dal sindaco insieme ad Ama. Quotidianamente ci darebbero oltre 90 interventi, come quello (ieri sarebbe toccato alle operazioni di pulizia dei plessi scolastici (in vista delle riaperture per gli studenti) e che in pochi giorni, coinvolgerà oltre 1000 plessi, di cui 400 già fatti. Quasi una campagna immediata di risposta di Gualtieri, ai video diffusi in rete dagli attori Foglietta e Gassmann, che si unirebbero al coro di chi, la città la vive sempre e non solo nel periodo estivo, secondo la quale, a detta di chi è rimasto a casa, la città sembrerebbe più pulita (senza immondizia lungo le strade), visto l’esodo estivo delle ultime settimane avrebbe svuotato Roma.  Negli ultimi interventi diffusi in rete da Gualtieri, viene spiegato che “tutte le operazioni in aggiunta a quelle ordinarie, diventeranno la normalità”, come le attività per la disinfestazione dei cassonetti e lungo le vie consolari.

Stefano Dal Corso: un suicidio sospetto

Era il 12 ottobre del 2022, quando il romano Stefano Dal Corso, viene trovato impiccato, dagli agenti del carcere di Oristano, in cui stava scontando la sua pena di due anni per un litigio. Le cartelle della procura sarda affermano che sia “morto suicida”, a causa della frattura del collo e il caso viene archiviato. Ma la famiglia dell’uomo romano di quarantadue anni, non si convince della perizia effettuata. Le foto mostrano lividi sulle braccia e un solco all’attaccatura delle spalle. Il letto della cella di Stefano viene trovato intatto e allora, Stefano, dove avrebbe preso il lenzuolo con cui si sarebbe impiccato alle sbarre della finestra? La famiglia raccoglie 8.000 euro per effettuare un’autopsia privata; sono stati appoggiati sia da Ilaria Cucchi, che dal III Municipio di Roma, zona in cui Stefano e la sua famiglia vivevano. Secondo i medici specialisti, le foto mostrerebbero strangolamento, ma la Procura Sarda conferma il suicidio, archiviando il caso. Dal Corso, avrebbe dovuto lasciare il carcere di Oristano, il giorno successivo alla sua morte, per essere trasferito a Roma. Nella sua ultima lettera, avrebbe scritto l’intento di voler cambiare vita, assieme alla figlia e la compagna, tutti indizi che, secondo la famiglia, allontanerebbero ancora di più la possibilità che l’uomo si sia ucciso. Poi, ci sarebbero secondo i legali, i testimoni mai ascoltati, oltre che al misterioso libro recapitato alla sorella di Dal Corso, da quelli che vengono considerati “finti corrieri”, che la famiglia avrebbe considerato come un ulteriore indizio (inammissibile per la procura), un teso dal doppio titolo “La Confessione” e la “Morte”.

CUAV e CAV cosa sono: facciamo chiarezza

Dr Massimo Lattanzi

Negli ultimi mesi, si leggono di frequente, articoli sui CUAV (Centri per Uomini Autori di Violenza). Molte persone, mettono in discussione la loro utilità o imputano ai CUAV, una sorta di responsabilità nella commissione di alcuni omicidi. I Centri di accoglienza e trattamento delle persone che hanno agito reati violenti, sono operativi da molti anni prima della legge del 2019, ovvero del “Codice Rosso”. Questa legge contiene l’istituto della sospensione della pena, per alcuni reati condizionati alla frequenza di percorsi “trattamentali”. I CAV e i CUAV perseguono lo stesso obiettivo; quello di prevenire e contrastare ogni forma di violenza. Abbiamo intervistato il Dottore Massimo Lattanzi, per avere maggiori ragguagli.
Dottore, quando sono nati i CUAV?
“Uno dei precursori dei CUAV in Italia è il C.P.A. il Centro Presunti Autori di violenza e stalking, dipartimento dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia fondato a Roma nel 2007. Il C.P.A. accoglie sia donne che uomini presunti autori di violenza, il centro è stato fondato per accogliere le richieste di trattamento dei c.d. stalker. Richieste ricevute da tutta Italia dagli stalker stessi, dalle loro vittime e dai familiari, persone che si sono rivolte all’Osservatorio Nazionale sullo Stalking, dipartimento dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia, fondato a Roma nel 2002”.
Quali protocolli applicano i CUAV?
“Dal 2002 al 2012 i professori volontari dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia hanno costantemente perfezionato il protocollo applicato fino a realizzare il protocollo scientifico integrato denominato A.S.V.S. (AIPC SCIENTIFIC VIOLENCE SCREENING). Un protocollo che applica strumenti di valutazione validati e standardizzati e training individuali e di gruppo. Dal 2012 ad oggi il protocollo scientifico integrato A.S.V.S. è applicato anche alle persone condannate per reati violenti contro la persona e ristrette nelle sezioni “Uomini Maltrattanti” di alcune Case circondariali”.
Dottore, esiste un censimento dei CUAV?
“La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità ha avvio la seconda rilevazione per la mappatura dei Centri per Autori di Violenza (CUAV), operativi nell’anno 2022. La ricerca Istat – Proteggere le donne: dati e analisi per contrastare la violenza di genere Roma, pubblicata il 25 Novembre 2022 (Pietro Demurtas) sembrerebbe fare riferimento alla prima rilevazione quella del 2017. In sintesi la prima indagine rileverebbe 54 Centri, circa il 40% delle persone ha avuto accesso ai CUAV volontariamente, circa l’80% dei Centri applica un “approccio” terapeutico, infine, solo il 46% circa dei CUAV ha stretto una collaborazione con almeno un CAV”.
Dottor Massimo Lattanzi, in conclusione, ha delle indicazioni da rammentare?
“L’Autorità Giudiziaria e ancor prima i difensori dei presunti autori di violenza dovrebbero far riferimento solo ai CUAV “certificati” dai Ministeri preposti. I centri dovrebbero avere nell’organigramma psicologi e psicoterapeuti specializzati ed esperti, attuare un aggiornamento e una supervisione continua e applicare strumenti scientifici validati e standardizzati a livello internazionale. Questi criteri fondamentali dovrebbero essere costantemente monitorati dai Ministeri preposti. L’obiettivo è quello di standardizzare le attività, la raccolta dei dati e consolidare la rete tra i CAV e i CUAV, le forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria e verificare la “certificazione” dei Centri nati dopo la legge denominata “Codice Rosso”.

Napoli in difficoltà: sfuma l’acquisto Gabri Veiga

Il Napoli, aveva offerto oltre trentasei milioni di euro al Celta Vigo, per Gabri Veiga; un ingaggio da 2.2 milioni a stagione, e l’affare sembrava praticamente concluso, tanto che il giocatore, nei prossimi giorni, sarebbe dovuto arrivare in Italia, per le visite mediche, ma tutto sembrerebbe sfumato, a causa della contro offerta altissima fatta dagli arabi dell’Al Ahli, che hanno quintuplicato l’importo proposto dal Napoli, con un ingaggio da 12,5 milioni di euro a stagione, oltre 40 milioni al club spagnolo, rispetto ai 36 offerti da De Laurentiis. Viste le probabilità ormai nulle per il Napoli, di vedere giocare nella propria squadra Veiga, Aurelio De Lurentiis, potrebbe “ripiegare” la propria attenzione sul giocatore dell’Atalanta; Koopmeiners o su quello dell’Udinese, Samardzic, la cui trattativa con l’Inter non ha raggiunto gli obiettivi desiderati. Fondamentale ed irrinunciabile, per il nuovo allenatore Rudi Garcia, è far acquistare un giocatore per rafforzare il centrocampo della squadra. Le notizie per i tifosi partenopei non sarebbero rassicuranti però, aperto anche il dialogo con Osimhen, per il rinnovo del contratto e per far accettare una clausola rescissoria superiore ai 100 milioni (richiesti dal Nigeriano); in caso di partenza di Osimhen, potrebbe arrivare il canadese Jonathan David, direttamente dal Lilla.