Guardia Civil spagnola e DIA: ritrovamento da 700kg di cocaina

Cosa ci facevano un croato, due cittadini italiani e un serbo, all’interno di una imbarcazione al largo delle isole Canarie? Sembrerebbe quasi l’inizio di una barzelletta, se non fosse che tutti e 4 erano da tempo, costantemente seguiti a livello internazionale, per “movimenti sospetti”, sia dalla Direzione Investigativa Antimafia, sia da parte della DIA, che dalla Guardia Civil Spagnola. Per quanto riguarda i due italiani, che risiedevano costantemente all’interno dell’imbarcazione, le attenzioni si erano concentrate nell’ambito delle attività di indagine, seguite presso la direzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo – direzione Antimafia, diretta da Maurizio De Lucia-, non nuovo a tali indagini. Infatti, già lo scorso anno, altre indagini avevano condotto all’arresto di un latitante condannato (in primo grado), alla pena di 22 anni e 8 mesi di reclusione -colpito da ordinanza cautelare dal Tribunale di Reggio Calabria- ricercato da 4 anni, nell’ambito dell’operazione “Pollino European ‘ndrangheta connection” (per il reato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti). L’imbarcazione era di proprietà di uno degli italiani, una barca a vela “Rossio”, con bandiera polacca. Il servizio aereo, in costante coordinamento con gli organi investigativi, che, una volta effettuato l’abbordaggio del natante, hanno trovato a bordo, oltre i due fratelli italiani -di 26 e 31 anni, che abitavano a Rimini-, anche 700kg di cocaina. Non diverse le sorti per il cittadino serbo e quello croato, che controllavano, a distanza, le operazioni da Las Palmas di Gran canaria; anche per loro, si sono aperte le porte del carcere.

Ville abusive: Feste Vip in Sardegna

Un noto pr romano di ventisette anni, organizzava feste vip in Sardegna e non ci sarebbe stato nulla di male, se non fossero state utilizzate ville abusive. Imprenditori, Ferrari e Lamborghini che sfrecciavano verso le magnifiche ville, sorseggiano vini pregiati, mentre ballavano a bordo piscina, per accedere a queste feste, pubblicizzate regolarmente anche on line, bisognava pagare un biglietto d’ingresso, nemmeno particolarmente esoso; 50 euro per le donne e il doppio, per gli uomini. Nessun rispetto per le norme di sicurezza, nessuna autorizzazione rilasciata dagli enti preposti, nessun pagamento alla Siae. Le feste organizzate in Costa Smeralda dal pr hanno insospettito non poche persone, tanto che i militari della Guardia di Finanza hanno denunciato il ragazzo. Un blitz avvenuto alle luci dell’alba, mentre era in corso l’ennesimo evento di lusso, organizzato con grandi e sfarzosi allestimenti; su un fondo agricolo, era stato allestito un grande parcheggio all’aperto, con tanto di parcheggiatori. Identificati dai militari, anche cassieri, addetti alla sicurezza, dj e baristi, oltre alle centinaia di persone, tra quelle in attesa di entrare all’evento e i partecipanti.

Ucraina Russia: la guerra “silenziosa” dei droni

Se ne sente parlare di meno, ma ciò non significa che la guerra tra Russia ed Ucraina, sia cessata anzi, gli attacchi continuerebbero senza sosta. Da qualche giorno, la guerra dei droni -ucraini-, sta attaccando la capitale Russa. Tre persone (con dati ancora da accertare), sarebbero morte in seguito agli attacchi dell’Ucraina nella città di Valuiki (città Russa nella regione di Belgorod).  Tre potenti esplosioni, si sono udite, a breve distanza l’una dall’altra, anche nel centro di Donetsk, queste le notizie frammentarie, giunte dal sindaco del luogo, Alekesy Kulemzin. Le difese aeree di Mosca, hanno abbattuto, inoltre, droni ucraini diretti nei distretti di Kimky e Mozhaisky, mentre un ulteriore attacco, il terzo nella stessa giornata, è stato bloccato, “prima di schiantarsi su un edificio in costruzione, tra l’undicesimo ed il tredicesimo piano della Torre Neva, nel quartiere di Moscow City”, questo è quanto è stato reso noto, dal ministero della Difesa Russo. In seguito all’ennesimo attacco ucraino, sono stati chiusi preventivamente per controlli, i quattro aeroporti di Mosca. Immediato e fermo anche l’intervento degli Stati Uniti, il cui portavoce del Dipartimento di Stato ha affermato che non dovrebbero essere incoraggiati o consentiti attacchi all’interno della Russia, ma “Spetta all’Ucraina decidere come difendersi”, dall’invasione di Mosca.

Chiesa/Juve: la trattativa -in-finita

Sono cifre importanti (sei milioni annui), quelle per cui la Juventus continua la trattativa con Federico Chiesa, il cui contratto cesserebbe nel 2025. Un giocatore, Chiesa, che in passato la squadra bianconera ha voluto fortemente, mantenendo sempre alte le aspettative anche, per la stagione 2023/24 e il giocatore stesso, nonostante un gravoso infortunio, non ha mai deluso. Suo, il primo goal nella partita contro l’Udinese e gli allenamenti in vista della partita di domenica a Bologna, vedono un giocatore pronto fisicamente e psicologicamente. La “Vecchia Signora”, ha ancora un anno, in realtà per rinnovare o cedere Chiesa, ma l’importante è per la squadra, non trovarsi nel periodo estivo, ad avere giocatori “in scadenza”. Allo stato attuale, nessuno si sarebbe ancora fatto avanti per Chiesa, che sarebbe stato valutato 50 milioni di euro; cifre importanti per un giocatore che ha saputo modificare il suo stile di gioco -ora come seconda punta-, secondo le indicazioni dell’allenatore Allegri, con cui in alcuni momenti c’è stata una tensione tangibile. Ora, ogni dissapore sembrerebbe essere svanito. “Da esterno sarebbe sprecato, da punta può fare anche 16 gol” questa la dichiarazione di Allegri sul giocatore, che fa capire l’importanza di Federico Chiesa per la squadra, sia nel presente, che in un prossimo futuro. Restiamo in attesa di sapere, se le richieste del numero 7 della Juventus, troveranno un riscontro nel rinnovo del contratto.

Furti nella Capitale; aumentano gli appartamenti svaligiati, anche in provincia

Un nuovo triste primato per la Capitale, che vede salire Roma (e provincia), l’aumento dei furti -prima il triste primato, apparteneva a Milano-. Come ogni anno ad agosto, la Città di svuota e i ladri, troverebbero terreno ancora più fertile, per svaligiare gli appartamenti. I dati sono in costante aumento, si parerebbe di quasi 30 case “visitate” dai ladri, quotidianamente -circa 241 furti ogni centomila abitanti. Ben faceva sperare, in realtà, l’inizio di quest’anno, nel quale si erano registrati meno furti nelle abitazioni (pari al -25%, rispetto agli anni precedenti). Nell’ultima settimana che precede il grande ritorno nelle case, si registrano già, almeno 4 arresti per furto, per un totale di 30 arresti, dall’inizio del mese di giugno ad oggi; non sempre quindi, i “topi di appartamento”, la fanno franca. Non c’è piano che spaventi i ladri, infatti si incrementano sempre di più i furti effettuati dai ladri “acrobati”, agli scassinatori tipici. Ed è proprio di poche ore fa, l’intervento resosi necessario, del Commissariato Sant’Ippolito, dopo una chiamata giunta alle 5 di mattina per sospetto furto, nella zona di Pietralata a Roma. Gli agenti giunti sul posto, assieme alla pattuglia della “sezione volanti e del distretto di Fidene”, oltre a trovare l’appartamento sottosopra, hanno trovato i due ladri; uno disteso sul cornicione del palazzo, l’altro nel terrazzo di un altro appartamento; ragazzi di 26 e 27 anni. Dopo la denuncia effettuata dai proprietari dell’appartamento svaligiato, i due ladri sono stati arrestati e messi a disposizione della magistratura; fissando l’udienza a meno di 24 ore dal fatto compiuto.

Segre- Seymandi: prima udienza in tribunale

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Ritornano a far parlare di sé, la coppia scoppiata dell’estate 2023; Cristina Seymandi e Massimo Segre.  Dopo il video trasmesso in rete e diventato virale in cui il banchiere, lasciava la propria compagna dopo aver scoperto presunti tradimenti. La Seymandi però, non ci sta a questa campagna di odio e diffamazione avvenuta nelle ultime settimane, e si difende anche dall’accusa dell’ex compagno sulla questione di “carattere patrimoniale”, sul quale è stata chiamata alla prima udienza, tenutasi a Torino. Sembrerebbe, infatti che dal conto che la coppia aveva in comune, sarebbe stato sottratto da Cristina Seymandi, un importo pari a settecentomila euro, trasferendo poi il denaro, su un altro conto corrente a lei intestato. La richiesta di “sequestro cautelare dell’intera cifra”, sarebbe stata presentata -pochi giorni dalla serata di rottura del fidanzamento tra i due, a pochi giorni dalle nozze-, su richiesta espressa del banchiere Massimo Segre. Udienza durata meno di trenta minuti, in cui nessuno dei due protagonisti era presente. Il Giudice Fabrizio Alessandria ha disposto il rinvio dell’udienza al prossimo 5 settembre, per permettere agli avvocati di Segre, di analizzare i documenti prodotti dal legale di Cristina Seymandi. Dalle pochissime dichiarazioni rilasciate da Cristina Seymandi, sembrerebbe che “il presunto trasferimento di denaro, in realtà avvenne nel marzo del 2023” (mentre la rottura del fidanzamento sarebbe avvenuta il 27 luglio), e Massimo Segre, sarebbe stato a conoscenza del fatto e delle finalità di tale trasferimento, considerato nell’ambito “dei normali rapporti patrimoniali tra le parti” e quindi, una operazione assolutamente conosciuta ed autorizzata.