Sociale, successo per il tour di Accademia Ic su povertà, ambiente e diritti

Sociale, successo per il tour di Accademia Ic su povertà, ambiente e diritti

“Dibattito e dialogo costante, partecipazione e analisi della società. Non si ferma il tour di Accademia Iniziativa Comune per la gente e tra la gente, al fine di parlare di diritti, parità di genere, povertà e tutela della comunità”. A sottolinearlo, in una nota stampa, è Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune, che nei giorni scorsi, ha organizzato un incontro a Genova, che ha registrato la presenza di tanti tra simpatizzanti, cittadini, associazioni e realtà territoriali. “Siamo molto soddisfatti della riuscita del meeting che ha vissuto importanti momenti di idee, riflessioni e proposte per la risoluzione di alcune questioni che attanagliano il nostro territorio: dalla crisi ambientale alla economia circolare, dalla tutela dei diritti al rilancio della agricoltura, dalla centralità del territorio all’operato delle istituzioni”, ha spiegato Carmela Tiso. Tema portante dell’incontro della Accademia Iniziativa Comune si è rivelato quello legato alla Povertà: “Da tempo stiamo lavorando in sinergia con tutti coloro che intendono sviluppare progetti di inclusione sociale e cercando di capire nello specifico e affrontare il disagio sociale con soluzioni mirate e concrete. Come? Intervistando e ascoltando i cittadini, tramite la distribuzione di un questionario nazionale, rivolto a famiglie e individui di ogni fascia di reddito, per comprendere a fondo le sfide quotidiane affrontate da chi vive in condizioni di difficoltà economica”, ha continuato Tiso. I risultati del questionario verranno utilizzati per elaborare politiche mirate e azioni concrete a livello territoriale e offrire soluzioni alle crescenti disuguaglianze e alla violazione dei diritti fondamentali. “E le nostre azioni non si fermano qui: l’Accademia Iniziativa Comune sarà ancora “itinerante” e organizzeremo convegni, congressi e dibattiti in tutta Italia”, ha concluso Carmela Tiso.

Sociale, cresce il radicamento di Confeuro e Labor: inaugurata nuova sede a Genova

Sociale, cresce il radicamento di Confeuro e Labor: inaugurata nuova sede a Genova

“Siamo entusiasti di annunciare l’apertura della nostra nuova sede Confeuro-Labor a Genova. Dopo tanti anni di presenza e come segnale di grande crescita e radicamento, ecco un nuovo bellissimo spazio per essere ancora più vicini ai cittadini ma anche agli agricoltori, promuovendo la sostenibilità, il lavoro etico e la crescita della nostra comunità”. A sottolinearlo, in una nota stampa, sono Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo, e Carmela Tiso, presidente nazionale del patronato Labor, che venerdì scorso sono intervenuti alla inaugurazione dei nuovi locali Caf- Patronato Labor, promosso dalla Confeuro, in viale Virginia Centurione Bracelli 20 D. All’iniziativa hanno preso parte anche Paola Peitavino, presidente Confeuro Genova e responsabile Caf, Paola Conigliaro responsabile patronato, e Michela Machiavelli secondo operatore patronato, oltre a numerosi cittadini che non hanno voluto far mancare affetto ed entusiasmo. “Siamo pronti a continuare il nostro impegno con passione e dedizione, sostenendo chi lavora ogni giorno per la terra e per il nostro futuro – hanno aggiunto Carmela e Andrea Tiso -. La dimostrazione del nostro radicamento sul territorio, che conta centinaia di sede da nord a sud, passando per il centro Italia. Vogliamo ricordare, infatti, che la Confeuro ha una base associativa di oltre 300 mila soci e circa 500 mila unità produttive. E i nostri operatori, che ringrazio per l’immenso lavoro che svolgono quotidianamente, sono a disposizione, a Genova come in tutta la nostra Penisola, dei cittadini per offrire servizi di tutela previdenziale, assistenziale e fiscale attraverso il nostro Patronato e il nostro Centro di Assistenza Fiscale. In tal modo, Confeuro e Labor si impegnano a garantire una tutela completa ai cittadini, non solo dal punto di vista dei lavoratori agricoli, ma anche come utenti del sistema previdenziale e fiscale italiano”.

Terra dei fuochi, Borrelli (Avs) “Per risanare terra fuochi si deve investire“

Terra dei fuochi, Borrelli (Avs) “Per risanare terra fuochi si deve investire, servono subito bonifiche e screening sanitari. Sentenza non pone termini concreti, chi ha inquinato non ha ancora pagato”.
“Parto dal presupposto che bisogna ringraziare i cittadini per aver risollevato e rimesso nel radar la questione della terra dei fuochi. Questa è la cosa più importante, poi è ovvio che si debba fare qualcosa per risanare il problema”. Lo ha dichiarato ai microfoni di Radio Cusano il parlamentare Francesco Emilio Borrelli durante la trasmissione ‘5 Notizie’ , condotta da Gianluca Fabi, in merito alla sentenza di condanna da parte della Corte Europea all’Italia per la mala gestione della terra dei fuochi. E ha proseguito:“Si può e si deve fare qualcosa, è fondamentale investire. Una delle cose più gravi è che si è sempre inquinato ma ci si è dimenticati di fare delle bonifiche. Noi abbiamo dovuto fare una battaglia perché la Corte d’Appello sequestrasse più di 100 milioni di euro ai fratelli Pellini che si sono arricchiti inquinando il territorio. Soldi che lo Stato potrebbe benissimo impiegare per bonificare l’area-sottolinea- e per indennizzare le vittime: il problema principale è stato ed è il disinteresse generalizzato dei vari governi che si sono succeduti”. E sugli errori fatti commenta: “Come detto ci sono state zone non bonificate per troppo tempo e screening sanitari che non vengono fatti dalla sanità per mancanza di soldi. Inoltre – precisa- che i tempi della giustizia andrebbero ovviamente accelerati: i condannati per reati ambientali sono pochissimi”. L’On. Borrelli conclude il suo intervento analizzando la sentenza della Corte Europea “la palla oggi passa al governo, purtroppo però la sentenza non specifica dei termini precisi. Sembra più uno stimolo che una sentenza, non indica concretamente cosa fare. A mio avviso la frase ‘chi inquina paga’ è rimasta sulla bocca di pochi, molti dei quali hanno contribuito con i loro ricorsi a questa sentenza: chi ha inquinato e devastato il nostro territorio purtroppo non ha ancora pagato” ha concluso Borrelli.

Sociale, Tiso(Accademia Ic): “Donne con disabilità al centro di politica e società”

Sociale, Tiso(Accademia Ic): “Donne con disabilità al centro di politica e società”

“In Italia, insiste un fenomeno sociale preoccupante e irrisolto: la doppia discriminazione che affrontano le donne con disabilità; da un lato, il peso delle barriere fisiche e culturali legate alla disabilità, dall’altro, il sessismo che continua a permeare molte società. Questo duplice fardello può condurre a situazioni di emarginazione sociale e oppressione, sia fisica che psicologica. Tuttavia, a giudizio di Accademia Iniziativa Comune, esistono strumenti, politiche e pratiche che possono aiutare queste donne a rivendicare i propri diritti, costruire una vita autonoma e contribuire attivamente alla società. In tal senso, un primo passo fondamentale per contrastare l’emarginazione è riconoscere le capacità e il valore delle donne con disabilità. Spesso, gli stereotipi sociali le relegano a ruoli passivi o le considerano incapaci di partecipare attivamente alla vita economica, culturale e sociale. Cosa assolutamente non vera. Inoltre, sono necessarie ficcanti campagne di sensibilizzare della società al fine di abbattere pregiudizi, evidenziando che la disabilità non limita il diritto alla dignità e al rispetto. E ancora, sono necessari servizi gratuiti di supporto psicologico, nonché maggiore protezione legale tramite il rafforzamento delle leggi. Le donne con disabilità, poi, possono trovare forza nella comunità. Creare reti di solidarietà tra cittadini, associazioni e gruppi di sostegno offre uno spazio per condividere esperienze, soluzioni e incoraggiamento. Questi network possono inoltre favorire l’advocacy per politiche più inclusive, esercitando pressione sulle istituzioni per garantire cambiamenti strutturali. Infine, ma non meno importante, la tecnologia può svolgere un ruolo trasformativo nella vita delle donne con disabilità, offrendo strumenti per migliorare la comunicazione, l’accessibilità e l’autonomia. In conclusione, uscire dall’emarginazione richiede un cambiamento collettivo e sistemico. Le donne con disabilità devono essere poste al centro delle politiche sociali, culturali ed economiche, essere ascoltate e sostenute nei loro percorsi di autodeterminazione. Solo così si potrà costruire una società realmente inclusiva, dove ogni donna possa vivere con dignità e realizzare il proprio potenziale”.

Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune.

Agricoltura, Confeuro: “Ok piano Agea ma serve riforma sistema assicurativo”

Agricoltura, Confeuro: “Ok piano Agea ma serve riforma sistema assicurativo”

“Confeuro ha letto con molta attenzione le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida in merito all’impegno di Agea di sbloccare entro febbraio 2025 i primi pagamenti delle assicurazioni agevolate andando a coprire un ammontare di risorse versate superiore ai 200 milioni di euro. Siamo di fronte a una azione istituzionale importante ma che giunge con notevole ritardo rispetto alla tabella di marcia. A giudizio di Confeuro, infatti, è necessario e improcrastinabile un piano maggiormente strutturato e organico di gestione delle assicurazioni agricole e di incentivazione delle imprese del comparto primarie. È sempre più evidente d’altronde l’esigenza di garantire con efficienza ed efficacia la continuità aziendale di tutti quei piccoli e medi produttori, messi in ginocchio dagli effetti devastanti di fenomeni meteorologici estremi e dal cambiamento climatico. La nostra agricoltura non può più permettersi di subire ritardi nei ristori e nei risarcimenti. Il governo dunque lavori per un sistema assicurativo realmente equo, rapido ed efficace, che tuteli la sopravvivenza delle nostre imprese, pilastro fondamentale del nostro settore agroalimentare. Bisogna fare presto”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Capelli e terapia oncologica: a Udine un evento aperto al pubblico

Il 2 marzo a Udine si terrà l’evento “Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo”, organizzato dalla SiTri (Società Italiana di Tricologia) in collaborazione con ANDOS Onlus. L’incontro, giunto alla terza edizione, è rivolto sia ai medici che al pubblico e si focalizza sulle terapie tricologiche per pazienti oncologici, con l’obiettivo di divulgare informazioni spesso trascurate durante il percorso di cura.
“Il tumore al seno è una patologia in continuo aumento, coinvolgendo un numero crescente di donne, spesso in età sempre più giovane. La ricerca offre terapie mirate contro i diversi tipi di tumore, ma l’effetto collaterale più temuto, purtroppo quasi inevitabile, è la perdita dei capelli. Si tratta di una conseguenza che può manifestarsi in modo acuto e drammatico, conducendo alla calvizie completa già dalla seconda settimana di chemioterapia, oppure in modo cronico, con una perdita più lenta e insidiosa legata all’uso di altri farmaci”, spiega la dott.ssa Fiorella Bini, Presidente del corso e past President della SiTri.
La perdita dei capelli durante la terapia oncologica non è solo un problema estetico, ma può avere un impatto psicologico profondo. Il nostro corpo si adatta ai cambiamenti graduali, ma quelli improvvisi e traumatici, come la calvizie, possono influire negativamente sullo stato mentale del paziente e, in alcuni casi, rallentare i progressi delle cure. Aiutare il paziente a non ‘vedersi’ malato favorisce il percorso di guarigione.
La terapia tricologica, quindi, diventa un supporto fondamentale per il paziente oncologico, integrandosi con il trattamento della malattia. Con l’organizzazione di questo evento, la SiTri si pone l’obiettivo di sensibilizzare un pubblico sempre più vasto sull’importanza di affrontare anche gli effetti collaterali estetici della terapia oncologica.
“La perdita dei capelli è vissuta da molte donne come un evento non meno traumatico della diagnosi stessa. Per questo è necessario un intervento tricologico mirato, sia dal punto di vista medico, per attenuare la caduta e favorire il recupero, sia tecnico, per trattare un cuoio capelluto alterato e guidare nella scelta della tricoprotesi più adatta. La figura del tricologo, medico o tecnico, è parte integrante del team multidisciplinare che si prende cura della Persona con tumore,” conclude la dott.ssa Bini.
L’evento “Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo” si terrà domenica 2 marzo alle ore 8:30 presso l’Auditorium Comelli di Udine.
La partecipazione è gratuita, ma è consigliata la prenotazione tramite il sito: https://www.sitri.it/event/oltre-la-terapia-oncologica-2/.