Nino D’Angelo, una leggenda di Napoli celebrata dall’arte del pittore Fernando Mangone

Nino D’Angelo, una leggenda di Napoli celebrata dall’arte del pittore Fernando Mangone al Palasele di Eboli

Il Vicepresidente della Fondazione Arte Mangone, Nicola Arpaia omaggia il cantautore con due straordinarie tele: un simbolo della cultura e della città di Napoli, tra Maradona e il suo stadio, consegnate prima del concerto-evento: «Nino ci insegna la forza del radici, di non dimenticare mai il punto di partenza per realizzare un grande sogno, fedeli a se stessi, esprimendo la propria unicità, fuori dagli schemi e controcorrente».

Il Pittore Mangone: «Nino incarna un sogno. È il sud del riscatto, dell’arte, dell’emancipazione».

Prima del concerto “I miei meravigliosi anni ’80… e non solo!” di Nino D’Angelo al Palasele di Eboli, il Vicepresidente della Fondazione Arte Mangone, Nicola Arpaia, ha consegnato al cantante due opere pittoriche realizzate dal Maestro Fernando Mangone.

Le tele ritraggono Nino D’Angelo in due momenti iconici: uno accanto al D10S Diego Armando Maradona e l’altro all’interno dello Stadio Diego Armando Maradona, che lo ritrae in occasione del concerto, simbolo della passione calcistica partenopea.

Un legame inscindibile tra arte e calcio. Due storie che si intrecciano: quella di Nino D’Angelo, il ragazzo della Curva B che ha fatto cantare tutta Napoli, ideatore di uno degli inni più riconosciuti del club azzurro. E poi la storia di Mangone, pittore da sempre appassionato di calcio e che ai grandi campioni dello Sport ha dedicato un’intera collezione.

Il Vicepresidente della Fondazione FAM, Nicola Arpaia, grande tifoso del Napoli, racconta così l’incontro ricco di emozione:

«Celebriamo un grande talento del Sud. Consegniamo oggi due tele che raccontano un pezzo di Napoli, in un legame indissolubile tra arte, musica e sport. Nino D’Angelo è il simbolo di chi, nonostante lo straordinario successo, ha mantenuto un rapporto autentico con il pubblico. È un’icona di Napoli, un rivoluzionario degli anni ’80 che ha saputo trasformare la musica in un motore di emancipazione sociale e culturale – sottolinea Arpaia – Sabato e domenica scorsa, con un Palasele sold out per due date consecutive, il pubblico si è illuminato di azzurro per lui, cantando all’unisono nel gran finale: è stata una vibrazione indescrivibile, fortissima e meravigliosa, di quelle che si sedimentano nella memoria personale. I dipinti sono un tributo che celebra anche la profonda amicizia tra Nino D’Angelo e Maradona. Il Maestro Mangone, non presente alla consegna perché impegnato al Coni a Roma, attraverso queste opere, rende omaggio a due uomini uniti dalla passione per Napoli e dal desiderio di lasciare un segno indelebile nella storia. Come ha sottolineato lo stesso Nino, durante il suo concerto, al suo alter ego degli anni ’80 proiettato sul maxischermo: “Dal niente mi hai regalato il mondo”. Ringraziamo Nino per averci accolto, ma soprattutto per il messaggio di speranza che porta con sé: con impegno, dedizione e sacrificio si può far crescere il proprio talento, anche partendo da una periferia o dal nulla, credendo in se stessi ed esprimendo il potenziale dirompente del Sud».

Il Maestro Fernando Mangone, nel raccontare l’ispirazione dietro le sue opere, ha sottolineato: «Nino D’Angelo è stato un rivoluzionario della musica. Incarna un sogno. La sua voce e il suo stile hanno attraversato quattro decenni, parlando a generazioni diverse. La sua carriera è un viaggio che ancora oggi emoziona i giovani, che cantano i suoi successi con orgoglio. Attraverso la sua arte, ha celebrato Napoli, il suo popolo, e figure iconiche come Maradona. L’Inno del Napoli, che ha fatto cantare intere tifoserie, è la dimostrazione del suo legame indissolubile con la città e il calcio. Per me, queste tele rappresentano l’unione perfetta tra due anime partenopee che hanno fatto la storia: Nino D’Angelo e Diego Armando Maradona».

A chiudere il cerchio emotivo, Nicola Arpaia ha aggiunto: “È da brividi percepire il calore del pubblico che canta a cappella su ogni canzone. Un concerto incredibile, attraverso cui il cantautore ha portato sul palco tutti i suoi più grandi successi. La musica di Nino non è solo una colonna sonora, è un pilastro di vita. La sua “Senza giacca e cravatta” mi ha insegnato ad essere autentico, a non dimenticare mai le origini. Per me e per tanti, Nino D’Angelo rappresenta il romanticismo trasformato in arte. Oggi, con oltre 40 anni di carriera, continua a ispirare generazioni, un vero rivoluzionario della musica e un simbolo dell’anima napoletana.”

Il concerto-evento al Palasele di Eboli, sold out per due serate consecutive, è stata un’ulteriore dimostrazione di quanto Nino D’Angelo sia radicato nel cuore del suo pubblico, confermandosi un’icona senza tempo.

Premio Eccellenze Europee 2024 “Olio Guglietta”

Presso la sede di Spazio Europa a Roma, sede di collegamento del Parlamento Europeo in Italia
L’azienda Agricola Guglietta per il tramite del primo genito della Famiglia, Ruben Guglietta è stata insignita di un prestigioso riconoscimento quale il “Premio Eccellenze Europee 2024-2025” riconoscimento che gratifica coloro che, grazie al loro impegno, si sono contraddistinti nel corso dell’anno 2024, contribuendo al progresso della società. Continue reading

Ue-Mercosur, Confeuro: “Accordo con luci e ombre: garantire principio reciprocità”

Ue-Mercosur, Confeuro: “Accordo con luci e ombre: garantire principio reciprocità”

“Pochi giorni fa è stata firmata l’intesa sull’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosur, il mercato comune sudamericano, composto da Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia. In attesa del testo definitivo – che tra l’altro dovrà essere votato e approvato anche dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo -, sono tanti gli elementi di dibattito su una intesa che presenta decisamente luci e ombre. Da una parte, Confeuro intende esprimere la propria preoccupazione sulla garanzia del principio di reciprocità, senza il quale rischiano di entrare nell’Unione europea prodotti agroalimentari sudamericani che potrebbero non rispettare gli stessi standard ambientali, qualitativi e di sicurezza dei beni europei: una ipotesi deleteria, che nuocerebbe al benessere dei cittadini e alla tutela dei piccoli e medi produttori del settore primario. Dall’altra, in un mondo in cui si stanno alzando barriere commerciali rilevanti e incombe l’introduzione dei dazi della nuova “Usa” di Donal Trump, l’accordo col Mercosur va esattamente nella direzione opposta e potrebbe consentire ai Paesi Ue di esportare con più facilità prodotti che altrimenti in altre aree commerciali globali avrebbero difficoltà ad entrare. Dunque, l’intesa raggiunta da Bruxelles rappresenta sicuramente una mossa geopolitica ed economica importante ma la condizione sine qua non ora è che venga rispettato il concetto di reciprocità, senza il quale l’accordo col Mercosur rischia di avere conseguenze opposte rispetto a come l’Unione Europea l’aveva immaginato”.

Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo

Napoli, al via il Ciclo di approfondimenti sull’intelligenza artificiale” del COA

Napoli, al via il Ciclo di approfondimenti sull’intelligenza artificiale” del COA

E’ tutto pronto a Napoli per il primo dei tre eventi del “Ciclo di approfondimenti sull’intelligenza artificiale”, organizzato dall’ “Osservatorio e Progetto di studio “Blockchain, Intelligenza Artificiale e Nuove Tecnologie” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. L’incontro si terrà il prossimo lunedì 9 dicembre 2024, a partire dalle ore 11 presso il Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli nella sala A. Metafora.

Parteciperanno autorevoli esperti nel settore, tra gli altri, Giuseppe Aceto, professore ordinario di ingegneria informatica presso l’Università di Napoli Federico II, e il Prof. Avvocato Antonio Blandini, Presidente del CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali. Interverranno anche i componenti dell’osservatorio organizzatore, l’Avvocato Davide Gagliotti e l’Avvocato Aldo Palumbo. Mentre i Saluti istituzionali spetteranno all’Avvocato Carmine Foreste, Presidente COA Napoli, e all’avvocato Antonio Valentino, Segretario COA Napoli. A moderare l’evento sarà l’avvocato Davide Donsanto mentre a introdurre l’iniziativa sarà Gabriele di Rienzo, Avvocato e Coordinatore dell’ “Osservatorio e Progetto di studio “Blockchain, Intelligenza Artificiale e Nuove Tecnologie”

Tale convegno è accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e darà diritto a 3 crediti formativi per chi è iscritto al Coa. “Data la tematica più che mai attuale, in costante sviluppo, e sempre più presente nell’ambito di ogni professione e della vita quotidiana, anche i cittadini sono invitati a partecipare”, concludono gli organizzatori

Lavoro, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Sfruttamento minori piaga allarmante”

Lavoro, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Sfruttamento minori piaga allarmante”

“Il lavoro minorile è un fenomeno globale che, nonostante i progressi compiuti nel riconoscere i diritti dei bambini, continua a rappresentare una grave violazione dei diritti umani. Con questo termine si intende qualsiasi attività lavorativa svolta da minori al di sotto dell’età minima legale stabilita dai diversi ordinamenti nazionali e dalle convenzioni internazionali. Ma cosa si cela dietro questa realtà? Le radici del lavoro minorile sono profonde e complesse: da povertà e disuguaglianza economica alla assenza di istruzione, dalle crisi umanitarie e conflitti, alla (non) efficacia delle norme sociali e culturali. Il lavoro minorile, inoltre, ha effetti devastanti sui più piccoli, sia dal punto di vista educativo, fisico e psicologico, portando stress, ansia e mancanza di una normale socializzazione e compromettendo il loro sviluppo emotivo. Il lavoro minorile infatti non solo priva i bambini dei loro diritti fondamentali, ma perpetua anche il ciclo della povertà, poiché i minori non istruiti avranno maggiori difficoltà a trovare un impiego dignitoso da adulti. Anche l’Italia, pur essendo un paese sviluppato, non è immune da questo problema. Secondo stime recenti, il fenomeno coinvolge bambini italiani e migranti, soprattutto in settori come l’agricoltura, commercio e lavoro domestico. E si accompagna spesso all’abbandono scolastico, soprattutto nelle regioni del Sud, dove la povertà e la mancanza di opportunità educative sono più diffuse. Cosa fare per affrontare efficacemente la questione? In primis, serve un approccio integrato: rafforzamento dell’istruzione, supporto economico alle famiglie, monitoraggio concreto e conseguenti sanzioni, e ultimo ma non ultimo, lavorare sulla sensibilizzazione, promuovendo campagne per educare la società. In conclusione, il lavoro minorile non è solo una violazione dei diritti umani, ma anche un ostacolo allo sviluppo sociale ed economico. È responsabilità delle istituzioni, delle famiglie e della società civile unirsi per eliminare questa piaga, garantendo a ogni bambino il diritto a crescere, studiare e costruire un futuro dignitoso. Solo così potremo sperare in una società più giusta e prospera”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.

Azienda Consortile Sociale “Valle dell’Irno”, Il Presidente Anna Petta

Azienda Consortile Sociale “Valle dell’Irno”, Il Presidente Anna Petta: “Respingiamo le accuse strumentali, le polemiche non fermeranno il nostro impegno per il territorio”

La Presidente Anna Petta: “Risultati concreti, visione strategica e impegno collettivo per il territorio: la risposta del Consorzio a chi tenta di screditare un’operazione di successo”
“Come Presidente del Consorzio Sociale Valle dell’Irno, insieme al Consiglio di amministrazione e a nome di tutti i Sindaci aderenti, ritengo necessario intervenire per chiarire la nostra posizione rispetto alle polemiche e alle accuse strumentali emerse recentemente. La forza del nostro Consorzio risiede nella coesione e nella sinergia che da sempre caratterizzano i Comuni della Valle dell’Irno. Siamo uniti non solo nella gestione delle sfide quotidiane, ma anche nella visione di lungo termine per il benessere del nostro territorio e delle sue comunità. Non possiamo permettere che attacchi pretestuosi mettano in ombra l’impegno condiviso e i risultati concreti raggiunti grazie alla collaborazione e al lavoro di squadra. Il Consorzio è nato con l’obiettivo di dare risposte concrete ai bisogni sociali della Valle dell’Irno e rappresenta oggi un modello virtuoso di gestione integrata e condivisa tra Comuni. Grazie alla nostra unità e alla determinazione collettiva, abbiamo sempre operato con trasparenza, professionalità e attenzione alle esigenze reali della comunità, costruendo un sistema di welfare inclusivo ed efficace. Le accuse di ‘fallimenti’ e di ‘gestione clientelare’ sono prive di ogni fondamento e rappresentano un tentativo di destabilizzazione politica. I fatti dimostrano il contrario: grazie a una gestione trasparente, professionale e mirata ai bisogni reali della comunità, il Consorzio è stato protagonista di grandi finanziamenti. Voglio ricordare il finanziamento di 948.512,18 euro per il progetto Campania Welfare, destinato a potenziare i servizi di inclusione sociale e lavorativa, e quello di 169.992,70 euro per gli Accordi territoriali di genere, che supportano le famiglie e favoriscono l’occupazione femminile. Questi interventi non sono parole o promesse, ma fatti concreti che testimoniano l’efficacia e la visione del nostro operato. Sono il risultato della nostra compattezza come amministratori e dell’impegno collettivo dei Comuni della Valle dell’Irno.” A dirlo è il Presidente dell’Azienda Consortile Sociale “Valle dell’Irno”, Anna Petta.
“Alla luce di queste evidenze, abbiamo chiesto al Direttore Carmine De Blasio di riconsiderare la sua decisione di dimettersi. La continuità del lavoro avviato è fondamentale per salvaguardare progetti e servizi di grande valore per il territorio. Ribadiamo con forza che le sterili polemiche non devono mettere a rischio i risultati ottenuti. Questi sono frutto di un impegno collettivo che appartiene a tutti noi: amministratori, operatori e cittadini della Valle dell’Irno. Il nostro lavoro non si ferma. Guardiamo al futuro con determinazione, certi che il valore e la missione del Consorzio non possano essere oscurati da accuse infondate. Continueremo a rafforzare il dialogo con tutte le realtà coinvolte, migliorando il sistema di welfare territoriale e garantendo risposte sempre più efficaci alle esigenze delle persone e delle famiglie della Valle dell’Irno. La nostra unione è la nostra forza e il nostro impegno per il bene del territorio è inarrestabile”, conclude Anna Petta.