CULTURA, IN SENATO INCONTRO SU LEGAMI ITALIA-ROMANIA

Su iniziativa del Senatore Adriano Paroli (FI) e in occasione della 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 d𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚, martedì 3 dicembre ore 17 presso la Sala degli Atti Parlamentari- Biblioteca del Senato, si terrà un evento speciale per celebrare il legame che c’è di arte, storia e cultura tra Italia e Romania. Nel corso dell’incontro, verranno presentati due volumi:
“𝑆𝑎𝑚𝑢𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑛 𝐵𝑟𝑢𝑘𝑒𝑛𝑡ℎ𝑎𝑙 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝐻𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑛𝑠𝑡𝑎𝑑𝑡 𝑆𝑖𝑏𝑖𝑢” (Edizioni Rediviva, Milano, 2024) di 𝐃𝐨𝐢𝐧𝐚 𝐄𝐧𝐞 e “𝑈𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑝𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖𝑠𝑠𝑒” (Edizioni Terra d’Ulivi, Bologna, 2024) di 𝐄𝐝𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐍𝐞𝐚𝐠𝐨𝐞.
Mentre il primo volume è frutto di un approfondito studio sulla figura di Samuel von Brukenthal, funzionario imperiale e collezionista raffinato, offrendo un elenco dettagliato delle opere italiane presenti nella collezione esplorandone la provenienza e le attribuzioni, il secondo testo è invece una raccolta poetica che riflette le sensibilità artistiche dell’autore, attualmente Console Generale della Romania a Bologna.
Previsti gli interventi di: Paolo Cova, Professore dell’università degli studi di Bologna; 𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐮 𝐂𝐡𝐢𝐭𝐮𝐭𝐚, direttore del Museo Brukenthal Sibiu; 𝐂𝐢𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐃𝐞𝐦𝐢, critico letterario e gli autori 𝐃𝐨𝐢𝐧𝐚 𝐄𝐧𝐞 𝐞 𝐄𝐝𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐍𝐞𝐚𝐠𝐨𝐞.
Le letture saranno affidate all’attore 𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐮 𝐁𝐞𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐢, accompagnato dal 𝐌° 𝐑𝐨𝐝𝐨𝐥𝐟𝐨 𝐃’𝐎𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨 alla chitarra classica.
Durante l’evento, 𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐞𝐢𝐚 (costituita dai consiglieri comunali romeni eletti in Italia) 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐞𝐫𝐚̀ 𝐢 𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢 𝐀𝐫𝐞𝐭𝐞̀ – 3ª edizione a esponenti della comunità romena in Italia che si sono distinti per il loro contributo alla cultura, scienza e società.
𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 che permetterà di 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐢 𝐭𝐫𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚!

Per info e prenotazione: politeia.cons@gmail.com

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

“Il Rapporto 2024 sull’agroalimentare italiano di Ismea, presentato nei giorni scorsi, conferma indirettamente quanto da tempo sottolinea la nostra confederazione: la preoccupante esistenza di squilibri strutturali nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare e, come al solito, purtroppo, a pagare le conseguenze di questa congiuntura negativa sono i piccoli e medi agricoltori, vero e proprio anello debole di tutta la catena. Piccoli e medi produttori, peraltro penalizzati da un cambiamento climatico sempre più pericoloso e da incrementi dei costi di produzioni che hanno messo e stanno mettendo in ginocchio il settore. C’è poi una altra questione fondamentale: lo strapotere economico e contrattuale della grande distribuzione organizzata, che impone di fatto al comparto primario determinati prezzi di vendita, insostenibili per le piccole e medie imprese. E’ chiaro ed evidente che se l’attività primaria non diventa redditizia e profittevole in tempi definiti e veloci, l’intero sistema alimentare rischia letteralmente di collassare: un po’ come un palazzo senza fondamenta. Una ipotesi da evitare con ogni forza e ogni mezzo istituzionale. Cosa fare, dunque? Innanzitutto è necessario incentivare politiche che tutelino la giusta remunerazione del piccolo e medio agricoltore, sinora schiacciato dallo strapotere della grande distruzione organizzata. E in questo percorso un ruolo chiave devono averlo governo italiano ed Unione Europea, che dovrebbero lavorare alacremente per una più ficcante e concreta regolamentazione dell’azione e della l’attività delle multinazionali. Cosa che, sinceramente, allo stato attuale non sta avvenendo: ed è proprio questo immobilismo politico che preoccupa Confeuro”.

Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo.

A Marino al Teatro “Vittoria Colonna” l’esilarante commedia di Antonio Amurri “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché”

Prosegue la programmazione della Stagione teatrale 2024/2025

Sabato 30 novembre 2024 alle ore 21,00 presso il Teatro “Vittoria Colonna” di Marino va in scena la commedia di Antonio Amurri “Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché” a cura di Francesco Fanuele.
Sul palco gli attori Marco Cavallaro, Maddalena Emanuela Rizzi, Alessandra Cavallari e Bruno Governale. Musiche di Francesco Fiumara e Scene di Tiziano Fario.
La comicità di Amurri, stringata ed elegante, prorompe, in maniera emblematica, con una vena ironica dissacrante negli assurdi e divertenti “consigli di reciproca e rapida eliminazione”.
Traspaiono in una spietata lente di ingrandimento, vizi e difetti, incomprensioni ed egoismi, nevrosi e comportamenti maniacali di una lunga serie di mogli, di mariti ingombranti, di fronte ai quali non vede altra possibilità che una pronta e spietata eliminazione.
Una commedia dall’umorismo elegante che punta il dito sulla vita di coppia, ne presenta in modo esilarante le dinamiche che caratterizzano a volte inconsapevolmente il vivere quotidiano.
I biglietti si possono acquistare al Botteghino del Teatro ed online su Vivaticket.

Mangone tra i protagonisti del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori

Fondazione Arte Mangone: “Il pittore Fernando Mangone tra i protagonisti del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori”

Fernando Mangone: “L’arte è un linguaggio universale che attraversa i secoli e le culture. La mia opera è un invito a tuffarsi nella riflessione, a esplorare nuovi orizzonti, a rinnovare attraverso il gesto e il colore”

La Fondazione Arte Mangone FAM è orgogliosa di annunciare che Fernando Mangone è stato inserito nella 60esima edizione del Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori, pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori di Cairo Editore. Questo annuario, che raccoglie le opere di artisti italiani dal primo Novecento a oggi, è un riferimento fondamentale per chi desidera esplorare l’evoluzione dell’arte contemporanea in Italia.

Due delle opere di Mangone sono state selezionate per questa prestigiosa pubblicazione: La Tuffatrice e La Porta del Paradiso. La Tuffatrice, un acrilico su tela di 3×2 metri (trasposizione al femminile e in chiave contemporanea del celebre Tuffatore di Paestum) ritrae una figura che si lancia nell’acqua, un gesto simbolico di coraggio e rinnovamento. I colori intensi e vibranti, in particolare il rosso fluorescente, sono stati scelti dall’artista per affrontare il tema della violenza sulle donne, un messaggio che si esprime attraverso l’energia visiva dell’opera.

La seconda opera selezionata è La Porta del Paradiso, una reinterpretazione contemporanea del celebre capolavoro di Lorenzo Ghiberti, realizzato tra il 1425 e il 1452. La presenza di questa opera storica accanto alla Tuffatrice crea un affascinante dialogo tra passato e presente, dove il gesto universale del tuffo diventa simbolo di ricerca estetica, di sfida e di continuità artistica. Mangone riesce a catturare l’essenza del Rinascimento, mantenendo viva l’eredità artistica attraverso la sua visione contemporanea.

Fernando Mangone esprime così il suo pensiero riguardo a questa importante selezione: “Essere incluso in un catalogo così prestigioso è un grande onore. Le mie opere, come La Tuffatrice, sono un invito a riflettere sulla condizione umana, sulla violenza e sul rinnovamento attraverso l’arte. Il tuffo, simbolo di trasformazione, è un gesto che va oltre il tempo e lo spazio. Sono felice che queste opere possano dialogare con la grande arte del passato, come la Porta del Paradiso di Ghiberti, in un’ottica di continuità che attraversa secoli di storia”

Anche Anna Coralluzzo, Presidente della Fondazione Arte Mangone, sottolinea l’importanza di questo traguardo: “Vedere il lavoro di Fernando Mangone essere riconosciuto in un contesto così prestigioso è una grande soddisfazione. Le opere di Mangone sono un incontro tra tradizione e innovazione, e il fatto che siano state selezionate per il Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori testimonia il valore e la profondità del suo lavoro. La Tuffatrice, in particolare, non è solo un’opera visiva ma un messaggio forte contro la violenza sulle donne, un tema che continua a essere fondamentale nel nostro presente”.

La Fondazione Arte Mangone desidera inoltre ringraziare Carlo Motta, Responsabile Editoriale del Catalogo dell’Arte Moderna, e Cairo Editore per il loro prezioso contributo alla realizzazione di questa edizione.

Le due opere di Fernando Mangone inserite nell’annuario sono anche protagoniste della mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum”, attualmente in corso presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e l’area archeologica di Paestum. La mostra, organizzata in collaborazione tra i Parchi Archeologici di Paestum e Velia e la Fondazione Arte Mangone, è aperta al pubblico fino al prossimo 12 gennaio 2025.

Il Catalogo dell’Arte Moderna Mondadori sarà presentato ufficialmente sabato 30 novembre alle ore 17:30 presso la Sala Buzzati (Via Balzan 3, Milano), in occasione di un evento esclusivo dedicato alla 60ª edizione.

Salute, Centro Studi Iniziativa Comune: Appello a Ue per legge contro prodotti tossici

Salute, Centro Studi Iniziativa Comune: Appello a Ue per legge contro prodotti tossici

“Negli ultimi anni, l’attenzione sui prodotti destinati ai bambini come giocattoli, abbigliamento, articoli per la cura personale e arredamento, si è intensificata a causa della preoccupante presenza di sostanze chimiche tossiche. Molti studi scientifici hanno dimostrato che diversi prodotti per bambini contengono composti chimici nocivi, tra cui ftalati, metalli pesanti, formaldeide, bisfenolo A(BPA) ed altre sostanze cancerogene o endocrine-disruptive. Alla luce di questo scenario diverse ong, associazioni di consumatori e gruppi ambientalisti sono arrivate a sollecitare alla Ue un intervento normativo rapido per tutelare la salute dei bambini e migliorare la qualità dei prodotti sul mercato. Il rischio d’altronde è che, in mancanza di una normativa incisiva e uniforme e in carenza di rigidi controlli chimici, le aziende produttrici potrebbero utilizzare materiali economici o processi produttivi che non garantiscono la sicurezza totale. In particolare, alcuni materiali plastici e tessuti vengono trattati con sostanze chimiche per migliorare la resistenza e la durata, senza considerare adeguatamente l’impatto che questi compiti possono avere sulla salute dei più piccoli, i cui organismi sono più vulnerabili a tali esposizioni. Inoltre, l’aumento della produzione e distribuzione globale di questi prodotti con molte imprese che fabbricano in paesi dove le norme su sicurezza sono meno rigide, ha reso più difficile controllare la qualità dei prodotti importati in Ue. Cosa fare, dunque? Il centro studi Iniziativa Comune rivolge un appello alla Unione Europea affinché si metta in campo un ulteriore intervento normativo, rapido e deciso, per regolamentare l’uso di sostanze tossiche nei prodotti per bambini e non solo. Le evidenze scientifiche dimostrano che l’esposizione a lungo termine a queste sostanze avrebbe effetti nocivi sulla salute dei più piccoli e sull’ambiente. Un’azione normativa coerente e stringente porterebbe vantaggi non solo in termini di salute pubblica, ma anche economici, promuovendo un mercato più sicuro e responsabile. In linea con gli appelli di molte organizzazioni e paesi europei, un intervento uniforme rafforzerebbe la protezione dei bambini in tutta Europa, contribuendo alla lotta contro l’inquinamento e sostenendo un futuro più sostenibile. È tempo che la Ue agisca, stabilendo nuovi standard per un mercato più giusto e sicuro”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.

Confeuro lancia allarme su economia nel Meridione

Il Pil del Meridione in aumento dello 0,9% nel 2024 contro lo 0,7% del resto del Paese, ma si riduce tuttavia lo scarto di crescita favorevole al Sud rispetto al 2023. Questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto Svimez: numeri, a giudizio di Confeuro, decisamente preoccupanti perché, nonostante investimenti, risorse pubbliche e politiche di settore, il Sud sì cresce ma con il freno a mano tirato e le prospettive future non sembrano far presagire ottimismo. In particolare, sono due gli aspetti negativi da non sottovalutare: da una parte, non si arresta la emigrazione delle giovani generazioni al Settentrione per lavoro e studio, dall’altra c’è la questione decontribuzione Sud che, se dovesse cessare alla fine del 2024, potrebbe avere conseguenze pesanti sull’occupazione e sui posti di lavoro, che peraltro è sempre stato uno dei principali talloni d’Achille del Sud Italia, unitamente a un gap salariale col resto della penisola che storicamente pesa sulle economie di famiglie e territori. In ultimo ma non meno importante, c’è poi il nodo della Zes, la zona economica speciale, che in prospettiva potrebbe essere estesa a tutte le aree del Meridione e garantire un trattamento diverso e, quindi, opportunità di crescita differenti. Per quanto concerne il discorso propriamente agricolo, invece, Confeuro intende ribadire che, se non si crea una infrastruttura adeguata sia in termini idrici che di mobilità, il Meridione continuerà ahinoi a non far decollare il settore primario, col pericolo che l’attrattività della agricoltura e dei territori rurali sarà penalizzata agli occhi dei giovani, che perseguiranno a preferire le zone urbane del Nord Italia. Serve, dunque, quella chiara e decisiva inversione di rotta su cui il governo Meloni sinora è mancato, nonostante promesse e slogan”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la confederazione degli Agricoltori europei e del mondo.