Ue, Confeuro: “Dopo nomine Fitto e Ribera, Ue finalmente rilanci agricoltura”

Ue, Confeuro: “Dopo nomine Fitto e Ribera, Ue finalmente rilanci agricoltura”

“Nelle scorse ore, c’è stato finalmente il via libera per Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione con delega alla Coesione, mentre dalle commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente ecco l’ok alla nomina di Teresa Ribera. L’auspicio di Confeuro è che adesso – che sono stati praticamente completati i vari tasselli istituzionali, peraltro dopo sei mesi di colpevole ritardo – l’Unione Europea possa cominciare davvero a correre, mettendo in campo un’azione concreta e incisiva per il definitivo rilancio del settore agricolo. Confeuro si augura altresì che avvenga un punto di rottura con gli anni precedenti e si dia realmente avvio ad quinquennio contraddistinto da innovazione, responsabilità e visione strategica, lasciandosi definitivamente alle spalle un passato segnato da disgregazione politica e immobilismo istituzionale. L’agricoltura, cuore pulsante del sistema economico europeo e garante della sicurezza alimentare, merita un ruolo prioritario nelle politiche dell’UE. La competitività europea infatti passa attraverso un settore primario forte e sostenibile, che deve continuare a essere il principale attore e destinatario dei fondi comunitari. In tal senso, è doveroso investire in tecnologie verdi, digitalizzazione, filiere sostenibili e supporto alle piccole e medie imprese agricole, affinché l’Europa possa affrontare con ottimismo le sfide globali legate al cambiamento climatico, alla sicurezza alimentare e alla concorrenza internazionale. In sostanza, l’Unione Europea è di fronte a un bivio molto serio: o si sviluppa ulteriormente il concetto di unione dal punto di vista delle politiche fiscali, produttive, energetiche, industriali, e istituzionali, o qui si rischia di essere totalmente succubi della grandi potenze mondiali: dagli USA alla Russia, dalla Cina al Sudamerica”.

Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo

Colpo di scena al Grande Fratello: Sara Pilla nuova concorrente?

Voci sempre più concrete parlano di un nuovo ingresso all’interno della casa del Grande Fratello, il nome è quello di Sara Pillala gondoliera di Venezia che era già stata annunciata lo scorso settembre. Un vero colpo di scena che arriva in un momento di grande turbolenza all’interno della Casa.

Di certo non ci siamo annoiati nelle ultime puntate e dirette del GF. All’interno della Casa ne sono successe davvero di tutti i colori. Da Federica e l’eterno triangolo amoroso con Stefano e Alfonso, che va complicandosi giorno dopo giorno, fino al rapporto conflittuale tra Shaila e Lorenzo, che negli ultimi tempi non sono andati molto d’accordo. Gli apprezzamenti di Sofia Costantini per Javier nel frattempo aumentano, ora starebbe per arrivare un altro personaggio in grado di portare ancor più brio all’interno della Casa più spiata d’Italia, altra carne al fuoco per i fan insomma!

A creare scompiglio è stata una follower di Deianira Marzano, l’esperta di gossip, tramite il suo profilo seguitissimo su Instagram, ha annunciato l’imminente ingresso nella casa del Grande Fratello di Sara Pilla, la gondoliera di Venezia che era già stata annunciata lo scorso settembre. Un vero colpo di scena che arriva in un momento di grande turbolenza all’interno della Casa.

Molti i dissapori che si sono venuti a creare tra i coinquilini.
Lorenzo si è attirato le critiche di molti, il suo rapporto con Javier è ormai ai ferri corti e l’argentino sembra aver fatto colpo su Helena, modella brasiliana che inizialmente sembrava invece vicina a Lorenzo.

Complicata anche la situazione di Federica che si trova corteggiata sia da Stefano che da Alfonso, ed il recente bacio con quest’ultimo sembra la definitiva risposta ai vari gossip creati nelle ultime settimane.

Che l’entrata dell’affascinante Silla stia per rimescolare le carte in tavola? Bella, intelligente e sempre solare, la gondoliera è pronta a rubare cuori e attenzioni…

La Fanfara della Polizia di Stato e Polizia Sportswear a Cinecittà 2 per dire no alla violenza sulle donne

La Fanfara della Polizia di Stato e Polizia Sportswear a Cinecittà 2 per dire no alla violenza sulle donne

Tradizione e moda si uniscono per inaugurare la Giornata internazionale in difesa delle donne.

La Fanfara della Polizia di Stato ha aperto, a Roma, nel centro commerciale Cinecittà 2, la serie di iniziative organizzate per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un evento molto speciale che si è arricchito con l’allestimento, all’interno del centro commerciale fino al 6 gennaio, dello stand del brand ufficiale Polizia Sportswear, per presentare in anteprima la collezione Special Edition Natalizia: due felpe e due magliette che interpretano i principi e la tradizione della PS, coniugandoli con uno stile moderno e accattivante, in cui spicca la pantera stilizzata, simbolo di forza ed energia.
Perché è con sempre maggiore determinazione, soprattutto alla luce dei quotidiani, tragici fatti di cronaca in cui le donne sono vittima di violenza, che la Polizia di Stato rilancia “Questo non è amore”, l’iniziativa nazionale che punta a supportare le vittime e a promuovere la cultura del rispetto.
Con Polizia Sportswear, la PS decide, quindi, di avvicinarsi ancora di più ai cittadini, con l’obiettivo di entrare nel quotidiano con abiti sportivi che richiamano l’idea di protezione, tutela, vicinanza e che riaffermano il legame profondo con le forze di polizia.

Durante l’evento, sono intervenuti rappresentanti di spicco della Polizia di Stato per ribadire il loro impegno nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere e per illustrare i risultati concreti raggiunti dal progetto “Questo non è amore”.

Ambiente, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Da plastica effetti devastanti per ecosostemi”

Ambiente, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Da plastica effetti devastanti per ecosostemi”

“La plastica è diventata un materiale onnipresente nella vita moderna, per la sua versatilità, resistenza e basso costo. Tuttavia, la produzione e il consumo di plastica a livello mondiale comportano effetti ambientali devastanti, che minacciano la salute dell’ecosistema e delle popolazioni globali. Questo materiale è infatti derivato in larga parte dal petrolio e dal gas, e la sua produzione rappresenta oggi il 12% della domanda globale di petrolio e il 9% della domanda di gas. E, la cosa preoccupante è come la produzione globale di plastica sarebbe destinata a raddoppiare entro il 2050, accentuando la dipendenza dell’industria dalla filiera petrolifera e gassosa, con implicazioni pesanti sia per la sostenibilità ambientale che per la sicurezza energetica: la plastica dispersa nell’ambiente infatti non si degrada completamente, ma si frammenta in microplastiche e nanoplastiche che penetrano nei sistemi naturali e persino nella catena alimentare. Le microplastiche, presenti ormai in oceani, fiumi e perfino nell’aria, sono un rischio per la fauna marina e per la salute umana, poiché contaminano i pesci e gli altri organismi acquatici che entrano nella dieta umana. Quali soluzioni per contrastare il fenomeno? Una delle risposte più promettenti è rappresentata dall’economia circolare, un modello che prevede la riduzione dei rifiuti e la massimizzazione del riutilizzo dei materiali. Attualmente, solo il 9% della plastica prodotta a livello globale viene riciclata, una percentuale bassa che evidenzia le lacune dei sistemi di smaltimento e riciclo. Implementare una vera economia circolare nella filiera della plastica richiederebbe miglioramenti significativi nella raccolta e nel riciclaggio dei rifiuti, nell’innovazione materiali e nell’adozione di nuove pratiche produttive. Per ridurre l’impatto ambientale della plastica, invece, molte aziende stanno esplorando l’uso di bioplastiche, derivati da risorse rinnovabili come oli vegetali non fossili, amido di mais e zuccheri. Le bioplastiche potrebbero rappresentare un’alternativa valida, poiché sono in parte biodegradabili e riducono la dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, la loro diffusione è ancora limitata, e la loro produzione presenta ancora costi elevati rispetto alla plastica convenzionale. Alla luce di tutto questo, dunque, possiamo affermare che la plastica è un elemento inquinante e rappresenta una delle sfide ambientali più urgenti del nostro tempo. L’elevata domanda di petrolio e gas necessaria per la sua produzione, unita ai bassi tassi di riciclo e alla lunga durata di vita del materiale nell’ambiente, sottolinea la necessità di trovare soluzioni rapide ed efficaci. Il potenziale dell’economia circolare, bioplastiche e l’impegno dei governi e delle imprese in strategie sostenibili sono elementi cruciali per affrontare questo problema”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune

Al Teatro Vittoria Colonna di Marino “Thuarasi” e “Lacci Rossi”: due spettacoli in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne | Prezzo speciale con ingresso a 5 euro per ciascuna data|

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne la Direzione artistica di Giorgio Granito in accordo con l’Amministrazione Comunale ha programmato due spettacoli che si terranno nel prossimo week end.

Il primo THUARASI previsto per sabato 23 novembre 2024 alle ore 21,00 scritto e diretto da Daniela Mei: una originale riflessione della indigena Thajanara con Daniela Mei e Daniela Sistopaolo.
Il secondo LACCI ROSSI in scena domenica 24 novembre 2024 alle ore 18,00: due atti unici “Irrimediabilmente me” di e con Silvia Capradossi con la regia di Elettra Zeppi e “Rosaspina” da un’idea di Gabriele Ciciriello con Gabriele Ciciriello e Tatiana Tarsia.
THUARASI
La nostra civiltà vista dagli occhi di un’indigena della foresta amazzonica. Thuarasi è la storia vera dell’esperienza vissuta da Thajanara, capo tribù portata a Londra a vedere la cosiddetta civiltà. Era il 1920, il progresso aveva già preso piede e soggiogato l’uomo occidentale. Le macchine, la produttività, la corsa al denaro e le tante comodità che hanno reso l’uomo schiavo dei suoi stessi desideri. Ieri come oggi. Oggi più di ieri. Ci siamo allontanati dalla natura. La tecnologia con i suoi oggetti pericolosi ha preso in ostaggio la mente di tutti noi. Thajanara racconta ciò che ha visto alla sua gente del villaggio, mettendola in guardia dall’Uomo Bianco, capace di sfruttare la Terra di cui è ospite, invece di onorarla e proteggerla. Il villaggio di Thajanara viveva in perfetta armonia con il Creato, cosa difficile da credere per noi al mondo di oggi. Ma la speranza non deve mai morire nel cuore di ognuno. Una piccola opera dal significato immenso.
IRRIMEDIABILMENTE ME
non esistono colpe in una fanciulla, le responsabilità appartengono al mondo adulto. Irrimediabilmente me è un racconto profondo, coraggioso e intimo che trova la sua originalità in una forma moderna e al contempo lirica.
ROSASPINA
“Rosaspina” dà voce a tutte quelle donne che, al contrario della Bella Addormentata, hanno scoperto il loro carnefice dietro il Principe Azzurro.
Per tali spettacoli Biglietto Unico al costo di € 5,00 al Botteghino del Teatro ed online su Vivaticket .

Giornata mondiale Pesca, Confeuro: “Appello per sostenibilità e tutela mari”

Giornata mondiale Pesca, Confeuro: “Appello per sostenibilità e tutela mari”

“Oggi, 21 novembre, si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale della Pesca. Una data dall’importante significato simbolico e sociale al fine di porre l’attenzione su un comparto strategico per l’economia, l’ambiente e la nostra comunità, ma che attualmente si trova a vivere una crisi preoccupante, con conseguenze dirette per l’alimentazione umana, la biodiversità marina e l’equilibrio degli ecosistemi. L’urgenza di una azione coordinata e internazionale è più che mai evidente. La pesca, non a caso, rappresenta una risorsa fondamentale per la nutrizione e la sicurezza alimentare di miliardi di persone ma lo sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche, la pesca clandestina, e l’inquinamento stanno rapidamente deteriorando i mari, mettendo al contempo a rischio non solamente l’equilibrio della fauna marina, ma anche il sostentamento di milioni di lavoratori, che vivono grazie a questa attività. In questa ottica, è chiaro ed evidente che, se non si agisce subito, gli effetti saranno ancora più drammatici: mari svuotati di biodiversità, economia in caduta, crisi alimentari e danni irreparabili agli ecosistemi marini. Senza contare che siamo in un periodo storico delicato, minacciato dal cambiamento climatico. Confeuro dunque intende rivolgere un appello a tutte le istituzioni affinché si lavori globalmente per la regolamentazione e la sostenibilità del settore pesca: da norme più stringenti contro le pratiche illegali all’investimento su tecnologie innovative, dalla formazione dei pescatori a provvedimenti globali per ridurre l’inquinamento marino. Insomma è improcrastinabile un impegno collettivo per rendere la pesca vero pilastro della sostenibilità. E questo attraverso la sinergia e la collaborazione tra governi nazionali, organizzazioni internazionali, categorie professionali, stakeholder privati e cittadini”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.