Ambiente, Tiso: “Da Cop29 serve impegno concreto per clima”

Ambiente, Tiso: “Da Cop29 serve impegno concreto per clima”

“Oggi prende il via, a Baku, in Azerbaigian, la Cop29, la Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, con il fondamentale obiettivo di incrementare l’azione globale per affrontare la lotta al cambiamento climatico. In occasione di questo evento importante e prioritario, il Centro Studi Iniziativa Comune sottolinea l’urgenza di raggiungere obiettivi concreti e provvedimenti internazionali per contrastare il riscaldamento globale e tutti quegli eventi estremi, sempre più evidenti, che stanno portando effetti deleteri dal punto di vista ambientale, sociale, antropologico, economico e produttivo. L’impegno di tutti i Paesi, dunque, è quello di lavorare insieme per limitare l’aumento delle temperature globali, visto e considerato che sinora molti dei target annunciati non risultano sufficienti, né rispettati nei tempi stabiliti. In questo contesto, il Centro Studi Iniziativa Comune chiede – inoltre – alle istituzioni globali di velocizzare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, attraverso politiche e investimenti concreti e vincolanti. È tempo di intervenire e dimostrare che l’impegno climatico non è solo un proposito, un libro dei sogni, ma una priorità condivisa per garantire un futuro sostenibile al pianeta e la tutela della sopravvivenza delle giovani generazioni”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune

Fondazione Mangone porterà la storia di Paestum nel mondo”

Fondazione Mangone: “Il Pittore Fernando Mangone porterà la storia di Paestum in giro per il mondo”

La Presidente Anna Coralluzzo: “L’arte contemporanea al servizio del patrimonio storico: dopo la mostra “Segni Epocali” di Fernando Mangone di Paestum, l’avvio del tour internazionale”

La FAM “Fondazione Arte Mangone” è orgogliosa di annunciare l’avvio di un ambizioso progetto internazionale che vedrà protagonista il pittore Fernando Mangone, attualmente in mostra con “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” al Parco Archeologico.

Un’esposizione che sta conquistando il pubblico e che proseguirà fino al 12 gennaio 2025 nella Sala Cella del Museo Archeologico. Ieri, infatti, è stato l’ultimo giorno per ammirare il maestoso Polittico di 40 metri, collocato lungo il Tempio di Nettuno, la cui installazione era stata già prorogata di dieci per giorni per rispondere alle tante richieste del pubblico. Questa mattina sono iniziati i lavori di smontaggio dell’opera che rappresenta la sintesi visiva dell’arte e degli studi effettuati da Mangone.

“Segni Epocali” proseguirà negli spazi interni del Museo Archeologico fino a gennaio, accompagnata da una serie di eventi collaterali, tra cui le visite guidate a cura del Parco Archeologico di Paestum.

Il fascino dell’antica città greco-romana continuerà il suo viaggio in giro per il mondo. Dopo il grande successo riscontrato al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, l’artista Mangone si prepara a raggiungere prestigiose sedi espositive in Europa, Asia e Americhe, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio storico e valorizzare l’incontro tra antichità e arte contemporanea.

“Ho iniziato a concentrare il mio lavoro su Paestum negli anni ’90. Vivevo in Olanda – racconta il pittore, che dopo aver girato il mondo, ha deciso negli ultimi anni di rientrare nella sua terra, nelle aree interne del Cilento – Mentre ero fuori, ho avvertito l’urgenza di riappropriarmi delle mie origini, raccontando Paestum e i miei luoghi. In Olanda dipingevo le città, ma in ogni prospetto inserivo un archetipo di Paestum, per ricordare il mio passato, le mie storie, le mie origini. Poi sono rientrato nel 1993 per un breve soggiorno, ho visitato il Museo di Paestum e in quell’istante ho deciso che un giorno avrei reso un tributo ad una delle più grandi meraviglie esistenti. Il tour internazionale che si svilupperà nel 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per far conoscere al pubblico globale la bellezza e il valore storico di Paestum, un sito archeologico unico al mondo e patrimonio UNESCO”.

“Grazie all’arte di Fernando Mangone, siamo in grado di raccontare una storia millenaria attraverso un linguaggio visivo contemporaneo, che sa parlare al cuore delle persone. L’obiettivo della Fondazione è quello di creare un dialogo interculturale, mostrando come il nostro patrimonio possa ancora ispirare e meravigliare, superando barriere temporali e geografiche.” A dirlo è Anna Coralluzzo, Presidente della Fondazione Arte Mangone.

Fernando Mangone, noto per il suo tratto deciso e le forti suggestioni espressioniste, racconta il suo progetto con entusiasmo: “Per me, l’arte è una forma di esplorazione del passato attraverso gli occhi del presente. Nei miei quadri, cerco di catturare l’energia e la spiritualità dei templi di Paestum, che si stagliano come giganti silenziosi immersi nel paesaggio. Ogni pennellata vuole restituire la potenza emotiva di questi luoghi, reinterpretandoli in chiave moderna. Portare ‘Segni Epocali’ nel mondo significa condividere con un pubblico sempre più ampio l’eredità di Paestum, unendo memoria storica e visione artistica”.

La mostra “Segni Epocali” presenta una selezione di opere pittoriche di Mangone ispirate ai siti archeologici di Paestum e Velia. Con il suo linguaggio artistico unico, Mangone riesce a far rivivere i monumenti antichi, rappresentando i templi greci, le lastre dipinte e altri elementi iconici con una straordinaria carica emotiva. L’artista intreccia in modo magistrale il passato e il presente, creando una narrazione visiva che evidenzia la continuità storica e culturale di questi luoghi. Con quasi cinquecentomila visitatori all’anno, Paestum rappresenta uno dei siti archeologici più importanti e suggestivi del mondo. I suoi maestosi templi e i resti delle antiche civiltà greca, lucana e romana offrono una riflessione sul tempo e sulle radici della nostra cultura, invitando i visitatori a un viaggio indietro nel tempo, tra rovine affascinanti e paesaggi mozzafiato.

Attraverso l’arte di Fernando Mangone, le i resti archeologici di Paestum tornano a vivere in un museo dinamico, raccontando storie millenarie con una nuova vitalità e trasmettendo al pubblico l’emozione di un dialogo senza tempo tra arte e storia. Il tour internazionale rappresenta un’occasione unica per condividere con il mondo intero la bellezza e il fascino di Paestum, promuovendo al contempo la consapevolezza del valore del nostro patrimonio culturale.

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “San Martino e Capodanno Agrario data importante”

“Confeuro ricorda che oggi si celebra la festività di San Martino, storicamente considerata il Capodanno agrario. Questa antica tradizione rappresenta un momento di elevata importanza simbolica e sociale, di chiusura dei raccolti e preparazione per il nuovo ciclo agrario, un rito che affonda le sue radici nella cultura agreste e riflette lo stretto legame tra uomo e natura: una ricorrenza bellissima, che unisce inoltre la liturgia cristiana alla tradizione contadina, dunque celebrata in tantissime realtà locali dove la terra e l’agricoltura rappresentano attività storicamente fondamentali. San Martino non è una semplice festa, ma un’occasione per ricordare la rilevanza del comparto primario nella nostra economia e nella nostra vita quotidiana. L’agricoltura non fornisce solo il cibo che consumiamo, ma è anche custode del paesaggio, garante della biodiversità e promotrice di principi sociali e culturali che fanno parte del nostro patrimonio collettivo. Il Capodanno agrario è pure una sollecitazione a ragionare sui nuovi orizzonti del settore primario alla luce dei cambiamenti climatici, delle nuove tecnologie e delle importanti sfide globali. In questo contesto, pertanto Confeuro invita tutti a riscoprire e a valorizzare la ricorrenza del capodanno agrario, affermando il ruolo dell’agricoltura come colonna della nostra società e mezzo primario per strutturare un futuro più sostenibile e rispettoso del pianeta: che sia l’inizio di una nuova annata di rilancio e sviluppo per l’intero settore della terra, e che possa essere scevra di qualsiasi criticità di carattere ambientale e climatico. Questo l’auspicio di Confeuro”

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

Marino: Riapertura del teatro “Vittoria Colonna” con una nuova gestione

Finalmente, dopo anni di chiusura, l’8 novembre è stato riaperto il teatro intitolato alla celebre poetessa rinascimentale Vittoria Colonna nata a Marino nel 1490. La cerimonia di inaugurazione, presenti le autorità comunali e regionali, si è svolta dentro Villa Desideri, dove pure è ubicata la biblioteca civica della cittadina dei Castelli Romani.

La cerimonia si è svolta nel tardo pomeriggio all’interno della struttura da poco rimessa a nuovo ad opera dell’Amministrazione comunale, intenzionata a far funzionare a pieno regime il teatro pubblico con spettacoli e iniziative culturali di eccellenza, soprattutto grazie alla nuova gestione dell’associazione Trousse,  cui il teatro è stato affidato mediante una pubblica gara.

La rinascita del teatro marinese, collocato nella splendida cornice del parco pubblico cittadino sito lungo corso Vittoria Colonna, è stata annunciata da diversi e successivi eventi. Accolti dal nuovo direttore artistico Giorgio Granito, le autorità pubbliche attorniate da un folto pubblico di cittadini si sono accalcate all’ingresso del teatro per il taglio del nastro inaugurale. Quindi il sindaco di Marino Stefano Cecchi, accompagnato dai membri della giunta, l’on. Simona Baldassarre assessore alla cultura della Regione Lazio, seguita dal dott. Luca Fegatelli responsabile della Direzione regionale per la Cultura, Alessandro Voglino del Ministero della Cultura ed in rappresentanza dell’AGIS Nazionale, ed Emanuela Bruni reggente del MAXXI, si sono soffermati nel foyer del teatro per inaugurare un’opera dell’artista Vito Riccardi, intitolata Fantastica Vittoria, ispirato alla celebre poetessa.

La cerimonia è proseguita con le autorità intervenute sul palco per illustrare al pubblico le azioni amministrative che hanno portato alla riapertura del teatro, le opportunità e le prospettive collegate al rilancio della struttura, soprattutto attraverso la nuova gestione affidata al direttore GiorgioGranito, il quale ha poi illustrato ai presenti la programmazione della prossima stagione teatrale 2024 – 2025, che prevede soprattutto la rappresentazione di commedie brillanti e spettacoli comici con un focus specifico riservato alle opere di Pirandello e Tolstoi ed unaattenzione particolare al Teatro per le famiglie ed i bambinicon specifici spettacoli.

Il cartellone della stagione teatrale, caratterizzato da una politica di prezzi calmierati, prevede ben ventitré rappresentazioni, alcune delle quali socialmente e culturalmente impegnate, come quelle dedicate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, che si terranno nei giorni 23 e 24 novembre prossimi.

A concludere la magnifica serata c’è stato lo spettacolo inaugurale, gratuitamente offerto al pubblico, portato in scena da Michele La Ginestra con la pièce M’accompagno da me, che ha donato ai presenti non soltanto sorrisi, ma anche momenti e spunti di riflessione tra il dolce e l’amaro sul senso dell’esistenza.

Governo, Ambrogiani: “Anche Pd Marino contro manovra Meloni: Italia più povera”

“Il Partito Democratico di Marino – Circolo Bruno Astorre intende esprimere pieno sostegno alla mobilitazione indetta da CGIL e UIL contro una legge di Bilancio che riteniamo essere inadeguata e dannosa per i cittadini e per il futuro del Paese, che anziché rilanciarlo rischia di rimanere impoverito dal provvedimento del centrodestra e della Meloni. Ancora una volta, infatti, questo governo sceglie di ignorare le esigenze reali delle famiglie e dei lavoratori, portando in discussione una manovra che penalizza territori e comunità, senza dare risposte adeguate alle sfide economiche e sociali di questo delicato momento storico. Non a caso non c’è alcuna visione di sviluppo e rilancio nei servizi pubblici e in comparti chiave come sanità, istruzione, e politiche sociali. Da parte nostra, ci opponiamo e opporremmo a una legge di bilancio di questo tipo e pretendiamo la revisione di un provvedimento, allo stato attuale inefficace e inefficiente”.

Così, in una nota, il Segretario del Pd Marino Circolo Bruno Astorre, Sergio Ambrogiani.

“A memória das nuvens”: Marco Onofrio tradotto e pubblicato in Brasile

“A memória das nuvens”: Marco Onofrio tradotto e pubblicato in Brasile

È uscito in questi giorni a San Paolo del Brasile, per i tipi di Diaphora Edizioni, il volume “A memória das nuvens” (La memoria delle nuvole) che raccoglie una selezione antologica delle poesie di Marco Onofrio, tradotte in lingua portoghese-brasiliana dal Prof. Ricardo de Mambro Santos. Per il noto e pluripremiato autore romano, che vive felicemente ai Castelli Romani dal 1988, si tratta del quinto libro tradotto e pubblicato all’estero dopo quelli in Romania, Spagna, Albania e Francia. La silloge, prefata dallo stesso traduttore, consta di 44 liriche scelte “fior da fiore” attraverso i sedici libri di poesia pubblicati finora da Onofrio, tutti nel nuovo millennio, da “Squarci d’eliso” (2002) al recentissimo “Luce del tempo” (2024), che lo pongono per qualità e quantità come «uno dei poeti più rappresentativi della sua generazione». De Mambro Santos ha intitolato il suo scritto critico introduttivo “Entre sons e sonhos” (Tra suoni e sogni), richiamando Pessoa per sottolineare il potere di evocazione che presiede alla ricchezza immaginativa e metaforica della poesia di Onofrio, già conosciuta in Italia e in Europa per la tensione metafisica e la grande musicalità. Marco Onofrio, raggiunto telefonicamente a Grottaferrata, dove un anno fa è tornato a vivere dopo la lunga parentesi marinese, si è detto felice e orgoglioso della nuova traduzione, che segna fra l’altro il suo esordio oltre i confini del nostro continente. «Pur avendone altre nel mirino» ha dichiarato il poeta «me la godo come se fosse la prima, dato il fascino e l’importanza del Brasile, dove spero di poter presentare il libro entro qualche mese. Saluto fin d’ora il pubblico di San Paolo che mi leggerà e ringrazio l’editore Diaphora per aver creduto nella mia scrittura poetica, ma soprattutto il traduttore De Mambro Santos per averne reso in lingua portoghese-brasiliana tutte le sottigliezze e le sfumature liriche». Complimenti vivissimi a Marco Onofrio, sempre più ambasciatore culturale dei Castelli Romani in Italia e nel mondo.