Una confessione aperta, a tutto tondo, quella di Assia Marina Penta una giovane trentenne, che lancia un messaggio importante raccontandosi e raccontando di essere stata vittima di un’aggressione da parte di un suo pretendente. Tutto …
Agricoltura, Tiso(Confeuro): “La rigenerativa opportunità per futuro settore e pianeta” “Confeuro ha partecipato nella giornata di ieri al convegno “Agricoltura rigenerativa: tra agroecologia e greenwashing”, organizzato dal WWF nella Sala delle Bandiere del Parlamento Europeo …
Agricoltura, per Confeuro e Labor tappa in Puglia: Xylella e infrastrutture in primo piano “Prosegue in Puglia il tour nazionale della Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, insieme al Caf e al Patronato Labor, …
Santa Maria Mole, Ambrogiani(Pd): “No antenne su campanile chiesa: ascoltare comunità” “Una volta, sopra le chiese, i campanili ospitavano solo le famose campane. I loro rintocchi ancora oggi ci ricordano i sentimenti di una intera …
Lavoro, Tiso(Accademia IC): “Tutelare occupazione donne da IA” “Non passa mese che non siano rese note nuove ricerche riguardanti l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro. Non c’è dubbio che tutte le trasformazioni tecnologiche, in …
Gon è pronto per donare al pubblico con il suo secondo singolo “La strada
per il mare”, in cui il rapper dei castelli romani ci racconta del concetto di
serenità. Un obiettivo che vorremmo raggiungere tutti e che, per provare ad
arrivarci, ognuno percorre strade diverse. Anche in questo brano Gon ci
rappresenta un mondo ed una personalità tutta sua in cui, esattamente come i
binari di un treno, il mondo del rap ed i testi da cantautorato camminano
paralleli portandoci verso un linguaggio musicale che è un incontro di mondi.
Non a caso per lo shooting di lancio del brano è stato scelto un luogo in
cui tram e treni scorrono vicini unendo e dividendo luoghi e persone, con il
grande murales, dal titolo “Il suono del tempo”, di Luca Zamoc a fare da
sfondo. Parliamo della sede del circolo 30 formiche la cui facciata
è il noto e significativo murales di 170 mq e si trova proprio accanto al ponte
ferroviario che unisce via Casilina con il vivace quartiere del Mandrione.
Il mio rapporto con questa canzone è abbastanza complicato, al suo interno
sono racchiuse tutte le sensazioni che ho provato in un periodo particolare
della mia vita, in cui altalenavo tra insicurezze e momenti di grande
motivazione.
Gon ci racconta: “Quando dico: “sorriderai da sola,
proprio quando, ti indicherò la strada, per il mare”, mi riferisco al
periodo in cui avevo appena chiuso i rapporti con una ragazza della quale ero
innamorato e per la quale avevo dato tutto il mio supporto, fino al momento in
cui lei ha trovato la sua “strada per il mare”, ovvero la serenità.
Mi auguro che questo sia solo l’inizio del mio viaggio nel mondo della musica.
Ringrazio Sara Lauricella e Lala Label per avermi dato la possibilità di
compiere questo passo e per la professionalità dimostrata durante il lavoro.”
La Strada per il Mare è il nuovo singolo ma anche il nuovo percorso di Gon,
uno sfogo ma anche una presa d’atto di una storia (o anche di un qualcosa) che
non va, ma non per questo ci si deve odiare quanto, invece, cercare ognuno la
strada verso la propria serenità.
La Strada per il Mare sarà fuori su tutti i digital stores il 15 dicembre
2023
Anche per questo Natale l’Associazione Linfoamici presenta il calendario benefico “365 Abbracci”, giunto alla 7ma edizione. Il calendario ha avuto come testimonial d’eccezione Paolo Bonolis che è il protagonista della copertina del calendario. Bonolis da sempre è sostenitore dell’Associazione Linfoamici.
Tantissimi i beniamini protagonisti della trasmissione “Avanti un altro” che hanno deciso di prestare la propria immagine al progetto sostenendo così la mission di Linfoamici: aiutare e sostenere i pazienti malati di linfoma e le loro famiglie, diffondendo l’importanza delle donazioni di midollo osseo e sangue cercando di far comprendere a quante più persone possibili che il cancro non è contagioso mentre l’amore sì.
Il calendario 2024 è stato scattato dal fotografo Piergiorgio Pirrone per il secondo anno consecutivo che dichiara: “Tornare a scattare il calendario di Linfoamici è stata una emozione unica. Il precedente calendario mi ha permesso di comprendere sempre di più la portata emotiva e il valore del nostro progetto. I piccoli eroi protagonisti indiscussi di queste belle storie dal lieto fine sono stati e saranno il motore che contribuirà ancor di più all’aumento di fiducia nel progresso e nella ricerca e che darà un’ulteriore spinta all’associazione Linfoamici ad intraprendere altre splendide strade di amore e condivisione. E noi si sta qui a far il tifo per tutti loro!”.
La Presidente di Linfoamici, Anna Milici, entusiasta di questa edizione dichiara: “Il calendario dei Linfoamici è ormai all’edizione n. 7, noi siamo sempre più fieri e orgogliosi, dimostrarvi attraverso queste bellissime immagini, tante belle storie a lieto fine. Un ringraziamento speciale a Piergiorgio Pirrone per la sua dedizione e per questi scatti pieni di energia, a tutte le famiglie che ci hanno supportato, a Sabrina Laganà che ogni anno ci aiuta a organizzare questo complicato ma super emozionante set fotografico”.
Seconda puntata dello speciale: “Trilogia dei Misteri di Roma degli anni 80”. Dopo Emanuela Orlandi, riflettori puntati sulla scomparsa di Mirella Gregori, svanita nel nulla il 7 maggio 1983.
In primo piano: il reportage di Aurora Vena sui luoghi di Mirella. Sarà presente in studio, in grande esclusiva, Maria Antonietta Gregori , la sorella di Mirella. Interverrà anche il legale della famiglia Gregori nonché Presidente di Penelope Italia avvocato Nicodemo Gentile . L’avvocato Gentile e la famiglia Gregori stanno lavorando per arrivare all’apertura di una nuova inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori.
Per la rubrica “Lente d’ingrandimento”, con l’Osservatorio Criminologico di “Crimini e Criminologia”, interverranno: la psicoterapeuta, criminologa e giornalista Barbara Fabbroni , e il criminologo e giornalista Michel Maritato.
In chiusura, spazio alla rubrica “Italia in giallo e nero” con il professor Marino D’Amore, Sociologo della comunicazione all’Università Niccolò Cusano e Criminologo. Con lui, parleremo di “regali insanguinati”, i delitti di Natale, tra questi anche quello di Anna Dinarello, uccisa a Milano nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1991.
Con la conduzione di Fabio Camillacci e Gabriele Raho , #CriminieCriminologia vi aspetta questa sera alle ore 21.30 sul #canale122 del digitale terrestre.
Domenica prossima 10 dicembre su Cusano Italia TV, un’altra puntata esclusiva di “Crimini e Criminologia”: in onda dalle 21.30 alle 23.30 sul canale 122 del digitale terrestre con Fabio Camillacci e Gabriele Raho. Seconda puntata dello speciale: “Trilogia dei Misteri di Roma degli anni 80”. Dopo Emanuela Orlandi, riflettori puntati sulla scomparsa di Mirella Gregori, svanita nel nulla il 7 maggio 1983. In primo piano: il reportage di Aurora Vena sui luoghi di Mirella. Sarà presente in studio, in grande esclusiva, Maria Antonietta Gregori, la sorella di Mirella (SOCIAL: Maria Antonietta Gregori su Facebook è a questo nome e su Instagram è @mariaantoniettagregori). Interverrà anche il legale della famiglia Gregori nonché Presidente di Penelope Italia avvocato Nicodemo Gentile (SOCIAL: su Facebook è Nicodemo Gentile, su Instagram è @nicodemogentile). L’avvocato Gentile e la famiglia Gregori stanno lavorando per arrivare all’apertura di una nuova inchiesta sulla scomparsa di Mirella Gregori.
Ovviamente, sarà l’occasione anche per parlare dell’istituzione della Commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta Orlandi-Gregori. Il 9 novembre scorso è arrivato, infatti, il via libera definitivo del Senato, ma la Commissione dev’essere ancora formata nei suoi 40 componenti, 20 deputati e 20 senatori. Per la rubrica “Lente d’ingrandimento”, con l’Osservatorio Criminologico di “Crimini e Criminologia”, interverranno: la psicoterapeuta, criminologa e giornalista Barbara Fabbroni (SOCIAL: è a questo nome su Facebook e @barbarafabbroniofficial su Instagram), e il criminologo e giornalista Michel Maritato (SOCIAL: su Facebook è Michel Maritato su Instagram @MichelMaritatoOfficial). In chiusura, spazio alla rubrica “Italia in giallo e nero” con il professor Marino D’Amore, Sociologo della comunicazione all’Università Niccolò Cusano e Criminologo (SOCIAL: Marino D’Amore è a questo nome su facebook mentre su instagram è @marinodamore). Con lui, parleremo di “regali insanguinati”, i delitti di Natale, perché purtroppo a Natale non siamo tutti più buoni. Tra gli omicidi di Natale che verranno approfonditi, quello di Anna Dinarello, uccisa a Milano nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 1991.
Per i messaggi dei telespettatori durante le due ore di diretta: sms e whatsapp al 334/92.29.505. Per le mail: crimini.cusanotv@gmail.com.
Una pratica performativa transdisciplinare all’exCarcere Pontificio di Velletri per esplorare la
realtà e la vulnerabilità umana
A cura di Sergio Mario Illuminato
Credits foto: Rosa Maria Zito
Fino al 30 gennaio 2024 ExCarcere Pontificio di Velletri
Nel suggestivo contesto dell’ex Carcere Pontificio di Velletri, un gruppo di artisti e professionisti delle arti visive, del cinema, della fotografia, della danza e della musica, insieme a insegnanti, tecnici e studenti dell’Accademia di Belle Arti e dei licei romani si è unito per creare “IO SONO VULNERABILE, dunque vivo. Arte è amare la realtà!”, un progetto transdisciplinare, a cura di Sergio Mario Illuminato, che abbraccia diversi linguaggi artistici approfondendo il tema della vulnerabilità umana. Il progettoè realizzato nell’ambito dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con il patrocinio di Regione Lazio, di Città Metropolitana di Roma Capitale e del Comune di Velletri, produzione esecutiva di Movimento Vulnerarte APS, con la collaborazione di Compagnia Atacama e Festival Internazionale Danza Contemporanea Paesaggi del Corpo.
Credits foto: Rosa Maria Zito
“IO SONO VULNERABILE” ha trasformato un luogo dimenticato da oltre trent’anni in un vibrante spazio dedicato all’arte e al dialogo, aprendo nuove possibilità di riflessione per le generazioni future. Al centro del progetto c’è la vulnerabilità umana, un tema sempre più attuale in un mondo che spesso sembra muoversi a una velocità frenetica. In un’epoca in cui l’individualismo e la competizione dominano, spesso dimentichiamo che, al di là delle facciate che mostriamo al mondo, siamo tutti vulnerabili in modi unici e profondi. Esplorare questa vulnerabilità può essere un viaggio difficile ma profondamente illuminante. Ed è così che nasce “IO SONO VULNERABILE”, un’azione artistica che sfida la corrente dominante, esaltando le proprie risorse estetiche ed etiche e mettendo in evidenza un sistema sociale che banalizza il corpo e la sua fragilità, relegandoli a una mera finzione consumistica, nostalgica e funzionale a una cultura di mercato. Il progetto di ricerca si concentra sul corpo e sulla vulnerabilità ricollocandoli attivamente nella dinamica “rovinante”per ampliare l’orizzonte di attenzione dello spettatore.
Ciò che rende questo progetto unico nel suo genere è la scelta di decontestualizzare l’arte dai luoghi consueti e “anonimi”, come le classiche sale bianche di una galleria. L’ex Carcere Pontificio di Velletri è stato appositamente selezionato per adottare una prospettiva diversa sull’arte, in cui l’attenzione è posta non solo sull’estetica, ma anche sull’etica e sulle implicazioni politiche. Questo spazio mette in discussione il fruitore, suscitando un impatto emotivo. L’allestimento della mostra, infatti, non è concepito come protagonista separato, ma come parte integrante di tutta l’operazione. Le pareti di pietra logorate e le sbarre che testimoniano il passato carcerario diventano una parte essenziale della narrazione artistica, evidenziando un confronto tra il presente e il passato, tra il tempo e la trasformazione dei materiali. Gli spazi dell’ex carcere testimoniano un passato di confinamento e isolamento. Oggi questi stessi luoghi servono come tela per esplorare il tema universale e intimo della vulnerabilità umana. Ogni angolo di questo spazio crudo e suggestivo è permeato di una tensione palpabile in cui la fragilità è riconosciuta come parte integrante dell’esperienza umana. “Questo spazio rappresenta un potenziale campo esperienziale, un luogo meditativo nella sua essenziale nudità, in cui il fruitore è invitato a riflettere partendo dalle vibrazioni degli elementi preesistenti, dall’essenza stessa di questo spazio unico e irripetibile, creando così un nuovo e profondo legame empatico con il mondo” così afferma Sergio Mario Illuminato.
Credits foto: Rosa Maria Zito
L’allestimento diventa quindi parte
attiva della narrazione, evidenziando la connessione tra la vulnerabilità
umana e la fragilità dei materiali esposti. In questo contesto tra le opere
presenti, gli “Organismi Artistici Comunicanti (OAC)” di Sergio
Mario Illuminato assumono un ruolo significativo. Queste opere installative
sono rimaste esposte per mesi nell’ex Carcere, subendo gli effetti del
tempo, dell’umidità e del degrado ambientale. Composte da pigmenti
organici, le opere si consumano nel tempo fino a scomparire definitivamente, trasmettendo
l’effimerità della materia e della vita stessa.
“iosonovulnerabile è la giusta occasione per riflettere, al di fuori degli spazi convenzionali e delle consuetudini, sull’essenza della natura umana, la sua vulnerabilità, il valore della condivisione e il ruolo delle comunità. L’originale narrazione visiva e l’espressione artistica curata da Sergio Mario Illuminato offre uno sguardo speciale ed emozionante sul potere trasformativo dell’arte in contesti storici, culturali e sociali unici. La Città Metropolitana di Roma Capitale ha riconosciuto il valore di questo progetto e gli ha concesso il proprio patrocinio” così afferma Pierluigi Sanna Vicesindaco Città Metropolitana di Roma Capitale.
“Assistiamo a questa
rinascita dell’exCarcere Pontificio di Velletri grazie all’arte. Sono la
cultura e l’arte stessa che ci fanno comprendere, che ci aprono gli occhi su
quello che è stato e su ciò che può diventare. Grazie a Sergio Mario
Illuminato, la storia di questo edificio prende vita”, queste le parole di Chiara
Ercoli, Vicesindaco e Assessora alla Cultura del Comune di Velletri.
Il progetto trae ispirazione dal libro di Sergio Mario Illuminato, “Corpus et Vulnus: omaggio ai maestri Tàpies, Kiefer, Parmiggiani” (Edizione IP, 2023), che ha fornito la base concettuale per la residenza artistica di sei mesi all’interno dell’ex Carcere Pontificio di Velletri. Gli artisti coinvolti hanno lavorato intensamente per trasformare il luogo in uno “spazio intellettuale“, esplorando la fragilità attraverso numerose opere espressive come il cortometraggio “Vulnerare“ e la pratica performativa “iosonovulnerabile”. “IO SONO VULNERABILE” proseguirà fino al 30 gennaio 2024, rappresentando l’ultima documentazione utile prima della ristrutturazione architettonica e del cambiamento di destinazione della struttura, prevista nei mesi successivi.
Credits foto: Rosa Maria Zito
Illuminato spiega che la
sua ricerca mira a creare un ambiente esperienziale potenziale, un luogo
meditativo caratterizzato da una nudità cristallina. Questo ambiente permette
di recuperare una dimensione rituale aperta all’altro, in cui artisti e
partecipanti possono immergersi per ascoltare le vibrazioni degli elementi
preesistenti, che dialogano con le opere circostanti. “Gli spazi espositivi
diventano così luoghi in cui si sviluppa un processo di relazioni senza uguali
che può rivelare un lessico condiviso” così racconta Sergio Mario
Illuminato. “L’exCarcere, dunque, assume il significato di libertà,
di opposizione alle convenzioni, alla superficialità e all’intrattenimento che
degradano e sottomettono l’arte – prosegue Illuminato – Questi
luoghi sono capaci di ospitare ‘organismi artistici comunicanti’ che si collocano
al confine tra l’estetico e il vissuto, avvolti nel silenzio e nella patina del
degrado, diventando custodi del valore astratto del vuoto tra le cose. In tale
silenzio e vuoto, è possibile ascoltare il rumore di fondo, scoprire, vedere e
sentire lo spazio che si apre tra i nodi e le connessioni della nostra rete
mentale abituale”.
Ad animare con le loro opere e la loro personale visione di arte l’exCarcere Pontificio di Velletri sono gli artisti: Sergio Mario Illuminato (pittura-scultura), Rosa Maria Zito (fotografia, scenografia), Federico Marchi con Roberto Biagiotti e Alessandro Pagoni (cinema), Patrizia Cavola e Ivan Truol con Camilla Perugini e Nicholas Baffoni (danza), Andrea Moscianese (musica), Davide Palmiotto (arte dei suoni). Gli artisti, ricostruendo una tensione narrativa in un contesto come l’exCarcere Pontificio di Velletri, hanno dato vita ad un percorso tra ambienti intimi e conturbanti: celle, scritte dei detenuti, faldoni del tribunale penale e installazioni originali di dispositivi di pittura-scultura, musica e cinema, creando un originale e coinvolgente dialogo tra la storia e l’arte, tra l’architettura e il pubblico. “IO SONO VULNERABILE” è un invito a guardare oltre le mura e le barriere, a esplorare la bellezza e la complessità della vulnerabilità umana. Attraverso l’arte, siamo chiamati a riconoscere la nostra connessione con gli altri e a celebrare la forza che può scaturire dalla nostra fragilità condivisa.
Credits foto: Rosa Maria Zito
“Invece di passare frettolosamente
da un frammento all’altro, da un quadro all’altro nelle gallerie e nei musei in
cui l’arte contemporanea è stata confinata, qui e ora il visitatore munito
all’ingresso di torce elettriche e circondato dalla musica e dal suono
originali creati per la pratica performativa, decide in quale elemento
immergersi nello spazio interstiziale che si apre tra cultura e natura, tra
storia e il quotidiano. È la relazione che si instaura, più che la forma in sé,
a definire l’estetica e l’etica che sperimentiamo a Velletri, trasformandosi in
un luogo portatore di senso, in cui l’arte ha sempre risieduto” così
racconta Sergio Mario Illuminato.
“IO SONO VULNERABILE, dunque
vivo. Arte è amare la realtà!” diventa così un’opportunità di
trasformazione e rinascita, utilizzando l’arte come catalizzatore nel
riportare alla vita luoghi che sono stati sepolti nell’oblio per decenni. Un’esperienza
che va oltre il tradizionale concetto di mostra d’arte, offrendo una
riflessione profonda vulnerabilità, tutto incastonato nelle mura storiche di
questo luogo straordinario.
Il sistema di visite è sperimentale e contingentato per ragioni di tutela, scrivere per maggiori informazioni a:iosonovulnerabile@gmail.com
FLAVIO RIZZELLO il ragazzo prodigio “SAY MY NAME è il brano che ho scritto per voi e per l’autostima” e l’8 dicembre sarà su tutti i digital stores.
FLAVIO RIZZELLO il ragazzo
prodigio che ha incantato al The Voice Kids Germania ed ha vinto “Die Grössten
Schweizer Talente” (la versione svizzera del nostro “Italian’s Got Talent”) adesso
scrive anche i suoi brani e ritorna dal suo pubblico con il brano SAY MY NAME
ed una tematica molto importante.
Flavio Rizzello adesso è
cresciuto ed ha qualcosa da raccontare anche musicalmente, non più solo come
interprete, e Say My Name è un emozionante
brano pop internazionale, con un testo intenso in cui l’artista ha voluto
mettere a nudo le sue sensazioni. E’ un grido a coloro che vogliono farti
sentire sbagliato, che quando parlano di te ne parlano male, ma si conclude con
un messaggio di autodeterminazione ed autostima, distaccandosi dalle maldicenze
degli altri.
Produzione ed edizione tutta italiana per il ragazzo prodigio, nato in Svizzera da genitori italiani, che si è avvalso del producer MiCam, già Grammy Awards negli anni passati, e della nuovissima etichetta LaLa Label che si sta facendo spazio nella musica a tematiche sociali. Il mix e mastering sono stati affidati alle sapienti mani di Gianluca Veronal, mentre i contenuti visual sono stati creati da Dario Severi presso la Banca dello Spettacolo di Milano e l’art design di Valentina Saccà.
“Ci possono essere periodi nella vita in cui non ti senti visto o sentito. Può accadere in qualsiasi momento della vostra vita: potrebbe essere a casa, al lavoro, a scuola, ovunque. Non ho mai saputo davvero come esprimere questi sentimenti. Tutto ad un tratto ho deciso di prendere una penna e iniziare a scrivere i miei sentimenti: così è nato Say My Name. Il brano descrive perfettamente quello che ho pensato e le sensazioni che ho sentito in quei momenti. Volevo che la canzone finisse con una nota positiva ed è per questo che il testo della parte finale esprime un senso di accettazione di se stessi, di autodeterminazione e di voglia di gridarlo al mondo. Sono molto contento di come abbiamo creato la canzone e del risultato ottenuto e sono entusiasta di condividerla con chiunque voglia ascoltarla e sentire le mie stesse emozioni.” (Flavio Rizzello)
Il brano uscirà su tutte le
piattaforme digitali l’8 dicembre 2023 a mezzanotte e segnerà il “secondo
tempo” del percorso di Flavio Rizzello che si anticipa essere molto moderno ed
internazionale.
Biografia Flavio Rizzello
Cantante
e cantautore svizzero d’origine italiana
di 19 anni in uscita con il suo nuovo brano in cui ha partecipato anche in
veste di autore.
Mostra
il suo talento già da bambino.
Nel
2015 ha vinto il “Die Grössten Schweizer Talente” ed è arrivato in finale nel
2018 al The Voice Kids Germany nel team di Max Giesinger con il quale si è poi
esibito in alcune occasioni.
Ha
duettato con artisti di fama mondiale quali Helene Fischer, con il brano Jar of
Hearts, all’ Helene Fischer Show 2015 e nel 2016 con Conchita Wurst, durante le
selezioni per l’Eurovision Song Contest, con il brano Rise Like A Phoenix
Nel
2017 ha cantato durante il Weltklasse Zürich, la più importante manifestazione
d’atletica in Svizzera, davanti a 25.000 spettatori in stadio.
Nel
2023 Flavio Rizzello ha deciso di dedicarsi anche alla scrittura dei suoi brani
e di ripartire nella sua nuova veste di cantautore con un team di produzione
italiano. Nasce Say My Name, primo brano di un nuovo percorso discografico
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.