FLAVIO RIZZELLO da ragazzo prodigio a cantautore con SAY MY NAME

FLAVIO RIZZELLO il ragazzo prodigio “SAY MY NAME è il brano che ho scritto per voi e per l’autostima” e l’8 dicembre sarà su tutti i digital stores.

FLAVIO RIZZELLO il ragazzo prodigio che ha incantato al The Voice Kids Germania ed ha vinto “Die Grössten Schweizer Talente” (la versione svizzera del nostro “Italian’s Got Talent”) adesso scrive anche i suoi brani e ritorna dal suo pubblico con il brano SAY MY NAME ed una tematica molto importante.

Link pre-save al brano:  https://FlavioRizzello.lnk.to/Saymyname

Flavio Rizzello adesso è cresciuto ed ha qualcosa da raccontare anche musicalmente, non più solo come interprete, e  Say My Name è un emozionante brano pop internazionale, con un testo intenso in cui l’artista ha voluto mettere a nudo le sue sensazioni. E’ un grido a coloro che vogliono farti sentire sbagliato, che quando parlano di te ne parlano male, ma si conclude con un messaggio di autodeterminazione ed autostima, distaccandosi dalle maldicenze degli altri.

Produzione ed edizione tutta italiana per il ragazzo prodigio, nato in Svizzera da genitori italiani, che si è avvalso del producer MiCam, già Grammy Awards negli anni passati, e della nuovissima etichetta LaLa Label che si sta facendo spazio nella musica a tematiche sociali. Il mix e mastering sono stati affidati alle sapienti mani di Gianluca Veronal, mentre i contenuti visual sono stati creati da Dario Severi presso la Banca dello Spettacolo di Milano e l’art design di Valentina Saccà.

“Ci possono essere periodi nella vita in cui non ti senti visto o sentito. Può accadere in qualsiasi momento della vostra vita: potrebbe essere a casa, al lavoro, a scuola, ovunque. Non ho mai saputo davvero come esprimere questi sentimenti. Tutto ad un tratto ho deciso di prendere una penna e iniziare a scrivere i miei sentimenti: così è nato Say My Name. Il brano descrive perfettamente quello che ho pensato e le sensazioni che ho sentito in quei momenti. Volevo che la canzone finisse con una nota positiva ed è per questo che il testo della parte finale esprime un senso di accettazione di se stessi, di autodeterminazione e di voglia di gridarlo al mondo. Sono molto contento di come abbiamo creato la canzone e del risultato ottenuto  e sono entusiasta di condividerla con chiunque voglia ascoltarla e sentire le mie stesse emozioni.” (Flavio Rizzello)

Il brano uscirà su tutte le piattaforme digitali l’8 dicembre 2023 a mezzanotte e segnerà il “secondo tempo” del percorso di Flavio Rizzello che si anticipa essere molto moderno ed internazionale.

Biografia Flavio Rizzello

Cantante e cantautore svizzero  d’origine italiana di 19 anni in uscita con il suo nuovo brano in cui ha partecipato anche in veste di autore.

Mostra il suo talento già da bambino.

Nel 2015 ha vinto il “Die Grössten Schweizer Talente” ed è arrivato in finale nel 2018 al The Voice Kids Germany nel team di Max Giesinger con il quale si è poi esibito in alcune occasioni.

Ha duettato con artisti di fama mondiale quali Helene Fischer, con il brano Jar of Hearts, all’ Helene Fischer Show 2015 e nel 2016 con Conchita Wurst, durante le selezioni per l’Eurovision Song Contest, con il brano Rise Like A Phoenix

Nel 2017 ha cantato durante il Weltklasse Zürich, la più importante manifestazione d’atletica in Svizzera, davanti a 25.000 spettatori in stadio.

Nel 2023 Flavio Rizzello ha deciso di dedicarsi anche alla scrittura dei suoi brani e di ripartire nella sua nuova veste di cantautore con un team di produzione italiano. Nasce Say My Name, primo brano di un nuovo percorso discografico

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1e7Cs1lhYz0LSSwGw9pMg0

Apple Music:  https://music.apple.com/it/artist/flavio-rizzello/1040509555   

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCPMY-16oglbt61_7vheqeRg

Vevo:  https://www.youtube.com/@FlavioRizzelloVEVO

Instagram: https://www.instagram.com/flaviorizzello/  

Tiktok: https://www.tiktok.com/@flaviorizzello

Say My Name fuori il: 8 dicembre 2023

Scritto da: Flavio Rizzello, Michele Cammarota, Nicola Tarantino

Producer: MiCam

Mix e Mastering: Gianluca Veronal

Ph e visual: Dario Severi

Location: Banca dello Spettacolo

Art designer cover: Valentina Saccà – Grafic Designer

Etichetta: LaLa Label

Distribuzione digitale: Artist First

Info e promo: Italian Music News

Caso Orlandi: “Crimini e Criminologia” svela il contenuto della lettera anonima indirizzata al giornalista Camillacci e alla famiglia di Emanuela

Domenica 3 dicembre, su Cusano Italia TV, una puntata esclusiva di “Crimini e Criminologia” in onda dalle 21.30 alle 23.30 sul canale 264 del digitale terrestre (da lunedi 4 dicembre Cusano Italia TV trasmetterà sul canale 122 del dt). Nel corso della trasmissione, infatti, verrà svelato il contenuto della lettera anonima indirizzata al giornalista Fabio Camillacci e alla famiglia Orlandi, in merito alla scomparsa di Emanuela.
Nel testo c’è un vero e proprio enigma, un rebus da risolvere. Una lettera fatta recapitare nei primi giorni di novembre a Radio Cusano Campus, alla cortese attenzione di Fabio Camillacci del Cusano Media Group e di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela. Come detto, il contenuto verrà svelato soltanto domenica 3 dicembre durante “Crimini e Criminologia”, così come deciso di comune accordo con la famiglia Orlandi che ha ricevuto la stessa identica lettera. E domenica, nella trasmissione curata e condotta da Fabio Camillacci e Gabriele Raho, sarà presente in studio, in grande esclusiva, proprio Pietro Orlandi. Mentre, con la grafologa e giornalista Candida Livatino, analizzando in diretta la calligrafia dell’autore della lettera anonima, si cercherà di capire che tipo di persona può averla spedita. Da non perdere, la scheda-copertina di Aurora Vena sui recenti sviluppi del caso Orlandi visto che in questo 2023 è stata aperta per la prima volta un’inchiesta in Vaticano, è stata avviata una nuova indagine presso la Procura di Roma ed è stata istituita un’apposita Commissione parlamentare d’inchiesta.
Altri ospiti: il giornalista e scrittore Mauro Valentini e l’artista Francesca De Bartolo in arte “Mistral” che ha realizzato una splendida opera dedicata alla scomparsa di Emanuela Orlandi e dal titolo “Enigma”.
Mentre per la rubrica “Lente d’ingrandimento”, consueto appuntamento con l’Osservatorio Criminologico di “Crimini e Criminologia”, ospiti: la psicoterapeuta, criminologa e giornalista Barbara Fabbroni, e il criminologo e giornalista Michel Maritato. In chiusura di trasmissione tornerà anche l’appuntamento con una rubrica molto seguita dai telespettatori di Cusano Italia TV: “Crimini nei cieli”. La nuova stagione è dedicata alle “Grandi tragedie dell’aria”. Con l’esperto sicurezza volo Antonio Bordoni, riflettori puntati sulla strage di Ustica: “La bomba sul DC-9 dell’Itavia: quale pista seguire?”.
Per inviare messaggi durante le due ore di diretta: scrivete sms e whatsapp al 334/92.29.505.
Per le mail: crimini.cusanotv@gmail.com

A SINGLE MOMENT: L’Effimero Eterno della fotografia

Mostra fotografica di Anna Caterina Masotti

A cura di Alessia Locatelli

In occasione di ARTE FIERA 2024

Opening: 30 Gennaio 2024 ore 18.00

Fino al 4 Febbraio 2024

Cripta di San Zama

Via dell’Abbadia, 3, Bologna

In occasione di ARTE FIERA 2024Anna Caterina Masottipresenta per la prima volta le sue fotografie nella mostra “A Single Moment”. L’esposizione, a cura di Alessia Locatelli, è allestita presso la Cripta di San Zama nel pieno centro storico di Bologna, dal 30 gennaio al 4 febbraio 2024, in collaborazione con Laura Frasca, Art Manager di Green Whale Space, e l’Associazione Succede Solo a Bologna. 

In un percorso installativo, immersivo e multimediale saranno esposte circa trenta fotografie inedite in bianco e nero di differenti formati e dei video dove il tema ricorrente è l’istante, concetto da cui parte l’intera indagine fotografica di Anna Caterina Masotti. La fotografa bolognese immortala il qui e ora nel quotidiano, nei paesaggi naturalistici, negli elementi architettonici. L’ispirazione per questo progetto nasce infatti dalla profonda riflessione sul presente, un momento di pura esistenza. La fotografia diventa lo strumento in grado di catturare l’effimero e renderlo eterno. Anna Caterina Masotti incanta gli spettatori con fotografie che esaltano la natura in tutte le sue forme, con le tecniche della macrofotografia e della LandscapePhotographyLa luce gioca un ruolo centrale, filtrando negli interni e creando pattern e contrasti, riflettendosi nell’acqua e delineando delicati ornamenti floreali sui muri da lei immortalati. Un percorso sia materico che visivo, dal buio verso la luce.

Come scrive la curatrice Alessia Locatelli: “Alla morte del suo grande amico Robert MapplethorpeNan Golding decide di progettare una delle mostre più interessanti nella storia della fotografia, dedicata al grande fotografo appena scomparso. Questa esposizione prenderà il titolo di “The Perfect Moment: il Momento Perfetto. L’istante diviene il concetto da cui parte l’indagine fotografica di Anna Caterina Masotti. Le sue fotografie generano una osmosi tra esseri e natura in un dialogo cui il sentimento si riflette nell’ambiente e, viceversa, l’energia del paesaggio pervade tutto lo scatto. Lo stesso connubio tra estetica e poetica delle fotografie si rigenera nell’allestimento che ricrea ambienti intimi, uterini, dentro cui danzano la vita della quotidianità i suoi affetti, i suoi spazi ed i paesaggi a lei cari. Stampe di grande formato si alternano ad altre in dimensione minore, intime nell’approccio visivo oltre che nel soggetto rappresentato”. 

Questo legame tra estetica e poetica delle fotografie di Anna Caterina Masotti si ritrova nell’allestimento interno dell’ex monastero, dove infatti il visitatore, percorrendo un corridoio, potrà da subito ammirare alcune fotografie stampate su stoffa chiffon e ricamate a mano, le quali guidano progressivamente verso l’interno della preziosa cripta risalente all’XI secolo. Un monumento di grande rilievo sia dal punto di vista artistico che storico, poiché sorge sui resti di quella che – secondo la tradizione – fu la casa di Vitale e Agricola, i due santi protomartiri di Bologna. Ad arricchire l’allestimento saranno inoltre fotografie stampate su carta naturale con piccoli accenni di ricamo a mano che le rendono pezzi unici. La scelta di presentare le opere con differenti modalità (chiffon, fineart, videomapping) sottolinea la versatilità della visione artistica della fotografa e la sua capacità di dialogare con il contesto circostante in modo dinamico. In questo connubio tra passato e presentetra tradizione e innovazione, emerge la bellezza intrinseca delle opere di Anna Caterina Masotti, che si integrano con maestria nel contesto suggestivo della Cripta, rendendo l’esperienza della visita un viaggio affascinante, intimo ed emozionale attraverso la poetica della fotografia.

I preziosi momenti che la vita ci regala sono fissati dal gesto dello scatto fotografico affinché non svaniscano nella nebbia dei ricordi. Il ‘momento’ è perciò la forma spazio-temporale della poesia che si sottrae alla prosa del divenire. Comunica energia positiva, viva, autentica. È una forma spazio- temporale sospesa e concentrata, una realtà da sentire, una forma di guarigione sensazionale, anche se fondata su piccole cose.  Allo stesso modo, è un monito, una protezione rispetto al mondo frenetico e iperconnesso dove si corre per raggiungere obiettivi non obiettivi, là dove invece l’obiettivo fotografico è un focus sulle emozioni essenziali, quelle che contano.  Così, il singolo momento diventa universale” così scrive l’artista Anna Caterina Masotti.


Questa mostra offre un’opportunità unica di prendersi il proprio tempo e di contemplare la bellezza dell’istante, catturato per l’eternità attraverso l’obiettivo fotografico. “A Single Moment” di Anna Caterina Masotti è un invito a vivere con consapevolezza, a trovare la bellezza nell’attimo presente e a celebrare la magia dell’esistere. Non si tratta di perfezione, ma di autenticità e di genuinità. La luce che emana dalle opere dell’artista non abbaglia, ma illumina e crea metafore, regalando al visitatore un’esperienza intima ed emozionale.

Anna Caterina Masotti: biografia

Anna Caterina Masotti nasce negli anni ‘70 a Bologna, dove attualmente vive. Dall’età di 10 anni inizia ad appassionarsi di fotografia: passione trasmessa dalla madre Olga, stilista innovativa che amava fotografare, nel tempo libero, fiori e paesaggi. Nel 2004 ritira assieme al padre Alberto il premio La Kore, Oscar della Moda. Nel 2010, le viene diagnosticato un problema agli occhi per il quale ha dovuto subire diversi interventi chirurgici. Da quel giorno i suoi sensi si modificano e la sua vita ha un inaspettato cambio di percorso. È da questo momento che fotografare diventa una priorità, attraverso una nuova visione che la porta ad esplorare modalità alternative di percezione della luce.

INFORMAZIONI UTILI

TITOLO: A Single Moment

DI: Anna Caterina Masotti

A CURA DI: Alessia Locatelli

DOVE: Cripta di San Zama, Via dell’Abbadia 3, Bologna

PREVIEW PER LA STAMPA: 30 gennaio 2024 ore 17.00 

OPENING: 30 gennaio 2024 ore 18.00

DATE: Dal 31 gennaio al 4 febbraio 2024

ORARIO CRIPTA: Da mercoledì 31 gennaio a domenica 4 febbraio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00. Sabato 3 febbraio dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 22.30

In occasione di ARTE FIERA 2024

IN COLLABORAZIONE CON: Laura Frasca Art Manager di Green Whale Space e l’Associazione Succede Solo a Bologna

INGRESSO GRATUITO

Oggi pomeriggio il convegno sulla Violenza di Genere “Violenza di genere: rispetto, libertà, autonomia.”

Nel corso del convegno, che si terrà a Roma alle ore 15, nel giardino di Villa Lubin verrà inaugurata la panchina rossa dedicata alle donne vittime di violenza, alla presenza del presidente del CNEL Renato Brunetta. L’incontro, incentrato sulla violenza nei confronti delle donne – situazione che sta dilagando sempre di più nel nostro Paese – vedrà come ospiti anche l’onorevole Martina Semenzato, presidente della commissione di inchiesta sul Femminicidio e Valerio de Gioia, consigliere della corte di appello di Roma. Alla luce dei recenti episodi di violenza inaudita, i relatori vogliono cogliere l’occasione di oggi pomeriggio per ribadire all’unisono un importante concetto: “La violenza economica è la forma piu subdola di violenza contro le donne perché, oltre a ledere la dignità di chi la subisce, ostacola la denuncia delle violenze domestiche.
Solo l’indipendenza economica consente di porre le basi per combattere il drammatico fenomeno della violenza contro le donne.”

Episodio di femminicidio ad Andria: uccisa 42enne in casa

Non si arresta l’ondata di violenza nei confronti delle donne che pervade l’Italia intera.
Un’altra vittima ieri sera ad Andria, in Puglia, è stata accoltellata dal marito che ha, successivamente chiamato i Carabinieri ammettendo di averla uccisa. Ad assistere alla violenza vi erano anche i figli, di 6 e di 11 anni, per i quali la Asl ha disposto la consulenza di una psicologa per dare conforto e sostegno ai due bambini rimasti orfani della loro mamma.
Dopo la morte di Giulia Cecchettin, persiste ancora l’enorme piaga sociale e culturale del femminicidio, l’ultimo episodio ha visto Luigi Leonetti uccidere Vincenza Angrisano di 42 anni, che ha riportato sul corpo numerose ferite da taglio al torace e all’addome, portandola alla morte.
La sindaca di Andria ha espresso subito la sua vicinanza e ha ribadito la gravità di una tale piaga sociale che continua a mietere morti ogni giorno: “Il Consiglio Comunale che solo pochi giorni addietro ha letto e scandito i nomi delle allora 103 donne uccise per mano di uomini dal primo gennaio 2023, ha dovuto oggi brutalmente apprendere che la nuova, ennesima vittima di femminicidio in Italia è di Andria.
Sì, nella nostra Comunità si è consumato il terribile delitto: la quarantunenne travolta dalla furia omicida del marito è una nostra concittadina, ha calpestato le nostre strade, frequentato i nostri luoghi, ha dialogato con noi. I suoi figli sono i nostri bambini, seduti tra i banchi delle nostre scuole cittadine. Un femminicidio ad Andria… Anche ad Andria. Una balorda e folle violenza, una inaudita e irreversibile sopraffazione in nome di niente. Non certo dell’amore, del rispetto, no. Non c’è giustificazione alcuna, non ci potrebbe mai essere: solo forte condanna per questo abominevole orrore. Non cerchiamola, non cercatela. Solo condanna.
A nome mio personale e di tutta la Città di Andria, sconvolta e incredula, ferita e attonita, esprimo profondo, immane dolore, stringendo al petto, al mio petto di mamma, quelle fragili, impotenti creature, da quest’oggi orfane della loro mamma” ha affermato la sindaca Giovanna Bruno.
Stasera alle ore 21 in Piazza Catuma si scenderà in piazza a nome di Giulia, Vincenza e tutte le vittime del femminicidio.
Alla luce delle ultime vicende, perdura la condanna del presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato, contro la violenza di genere che sta dilagando sempre di più in un Paese che sembra aver perso ogni briciolo di umanità e di civiltà, dando spazio, invece, a un sistema patriarcale che ci condanna ad un’arretratezza infinita.
A Roma oggi alle ore 15.00 si terrà l’evento “Violenza di genere: rispetto, libertà, autonomia. Il ruolo delle parti sociali” per dire no alla violenza di genere e discuterne in un’approfondita riflessione con Renato Brunetta, presidente del CNEL, Martina Semenzato, presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul femminicidio, Rossana Dettori, consigliera del CNEL, Linda Laura Sabbadini, direttrice ISTAT del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica e Valerio De Gioia, consigliere della Corte di Appello di Roma.

Dissonanze umane

Il punto dello scrittore e poeta Gianfranco Apuzzo

Mettere contro uomini e donne, complimenti. Grazie a certi giornali e a certi programmi televisivi ci state riuscendo. Ma forse pochi conoscono una verità assoluta, cito Jiddu Krishnamurti: tutte le divisioni, generano conflitti. Dividere, generalizzando uomini e donne, peggio metterli contro. Questo si sta facendo.

E’ un assassinio alla felicità della vita, dell’amore, della sessualità. 

Manca una grammatica dell’amore nei giovani e noi dobbiamo aiutarli a ritrovare il loro discorso amoroso.

Negli ultimi cento anni abbiamo avuto un abbassamento delle uccisioni di donne ( per motivi sentimentali ) di almeno 12 volte.

Non significa che non dobbiamo occuparcene ma bisogna iniziare a studiare i caratteri dei carnefici, perché se studiamo quelli delle vittime, possiamo cadere nell’errore di pensare che il loro carattere abbia spinto il carnefice nel commettere l’omicidio. Spesso i maschi che uccidono sono maschi fragili, succubi e tendenti alla depressione, ossia maschi che alla donna vanno benissimo, perché  appagano il suo senso materno, la sua voglia innata di controllo, il suo potere, datogli dalla natura, di vita e di morte. Ma questi uomini così acconmdiscendenti, poi però sono anche quelli che non elaborano il lutto dell’abbandono. 

Sento parlare di Patriarchismo, che non c’entra nulla. Non è l’uno patriarca che soffre l’abbandono, il play boy, il “macho”, se già non hanno più di una donna, ci mettono un attimo a voltare pagina, certamente rimarranno feriti nell’orgoglio, ma non penseranno minimamente a chi non li desidera più. Il passaggio da una iniziale società matriarcale a quella patriarcale, in passato fu necessario per mettere delle regole a comportamenti troppo animaleschi, ricordiamo i sacrifici umani, qui nel mediterraneo, come dice Nietzche nella “ nascita della tragedia greca ,“ un tentativo di mettere ordine e dare leggi, strumenti adeguati a contrastare certe brutture. 

Siamo stanchi di questo perbenismo atto solo a trovare carnefici, mai soluzioni. Se poi le soluzioni sono le solite inutili fiaccolate… Dio ce ne scampi. Poche persone illuminate, provano a capirne le ragioni. 

Nessuno parla ho a parlato di educare gli uomini, di educare le donne . Andiamo nelle scuole e diciamo agli uomini : guarda che la sessualità della donna è differente dalla tua, la donna riceve qualcosa all’interno del suo corpo, e questa cosa intimamente è di una differenza abnorme. Poi andiamo dalle donne e gli diciamo: guardate attenzione a uomini troppo miti, accondiscendenti, che magari ancora dormono con il peluche, perché quegli uomini in voi vedranno un intero mondo: la mamma, la sorella, l’amica, l’amante, ma lo faranno in maniera morbosa e vi riterranno l’unica ragione di vita, così al momento di un eventuale abbandono, non riusciranno ad elaborarlo, rischiando di farvi del male. Più raro ma può accadere anche il contrario. Così invece di fare leggere certi papponi di letteratura obsoleta nella scuola, iniziamo a fare leggere testi che forniscano una educazione emotiva a maschi e femmine. Magari un domani potrebbero avere quella comunicazione amorosa, sempre più rara e difficile. 

“Ciò voja de baciatte E…

Ciò paura de baciatte

perchè fai male quanno meni Ma nun me fai male in faccia

Me fai male ar core Così er dolore è più dolore

Fermo cò quella lama amore mio Ecco

Adesso me moro io Ma t’amerò lo stesso

E sai perché ?

Io t’amavo e nun’ ero come te.”

Gianfranco Apuzzo