ANIMALI, RIVOLUZIONE ANIMALISTA: “NO” AL FESTIVAL DI YULIN. E DRAGHI CHE DICE?”

“Ci troviamo nuovamente, come ogni anno, a dover assistere impotenti alla macabra ricorrenza annuale del massacro di Yulin, nel quale oltre 10mila anime innocenti vengono barbaramente uccise.

Un fenomeno, quello in atto dagli scorsi giorni in Cina, che Rivoluzione Animalista condanna con fermezza e decisione perché in contrasto con ogni forma di civiltà e dignità umana e animale. Quello che attualmente possiamo fare e che per Rivoluzione Animalista rappresenta una mission fondamentale, è sopratutto innalzare un grido di dolore e di rabbia e nel contempo ringraziare quei volontari italiani che si trovano sul posto per tentare di salvarne, tra enormi difficoltà, quanti più cani possibili. Un massacro verso il quale il mondo intero sembra essere impotente. Il nostro pensiero ed il nostro cuore in questi momenti è con loro. Al contempo, chiediamo alle istituzioni nazionali e governative del nostro Paese di mettere in atto ogni azione politico-istituzionale nei confronti dello Stato Cinese al fine di esprimere sdegno e contrarietà al Festival di Yulin. Siamo dell’opinione che sia necessaria una politica pulita che mira ad un obiettivo fino ad oggi mai raggiunto, una politica con P maiuscola che punti a scoraggiare e a debellare certe “tradizioni” macabre, anche se direttamente non accadenti nel nostro territorio. Auspichiamo dunque che Draghi non rimanga indifferente e lavori con ancora maggior slancio a tutela dei diritti animali”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.

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