Bonus trasporti: c’è chi è rimasto a piedi

Da metà agosto, non è più possibile richiedere il “bonus trasporti” e in tanti, sembra siano rimasti a piedi, senza la possibilità di richiederlo. Certo, in questi casi la prontezza è tutto, ma si può ancora trovare una soluzione, ma andiamo per ordine e vediamo tutte le modalità per la richiesta. Per prima cosa è possibile richiederlo per tutti gli studenti e lavoratori con un reddito uguale o inferiore a ventimila euro, e non più a 35.000 come era prima. Si tratta di un rimborso per i costi dei trasporti pubblici. Per tutti coloro che già rientrano nella fascia economica indicata, ma non hanno avuto la prontezza di richiederlo, però, c’è una seconda possibilità Infatti, dal primo settembre, di i tutti i fondi messi a disposizione e terminati parzialmente, in tempi abbastanza rapidi, ne sono rimasti davvero pochi per accedere al bonus che ripartirà dal primo settembre. Per richiederlo si dovrà accedere alla piattaforma del Ministero del Lavoro e del Ministero dei Trasporti, eseguire l’accesso tramite spid o CIE, compilare con i dati richiesti e, a operazione conclusa si otterrà il voucher. L’importo che viene erogato è pari o inferiore al 100% della spesa che deve essere sostenuta, nel limite di 60 euro, ma come abbiamo detto, i fondi rimasti sono davvero pochi. Il bonus che viene erogato è nominativo (è possibile richiederne solo uno) ed utilizzabile per gli abbonamenti annuali o per più mensilità, per tutti i trasporti di mezzi pubblici (locali, regionali/interregionali e ferroviario nazionale).

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