Calcio femminile: la Spagna campione del mondo -di polemiche-

La Spagna, per la prima volta nella sia storia, è stata premiata come vincitrice, nello stadio Stadium Australia di Sidney. La coppa del mondo femminile, è stata ottenuta superando l’Inghilterra per 1-0. Le giocatrici della Spagna, non hanno lasciato possibilità di grandi occasioni alle  inglesi che hanno avuto ben poche occasioni, di mostrare un gioco competitivo, se non al quindicesimo minuto di gioco, quando la Hempo, con il tentativo di goal, colpisce la traversa. Una finale carica di meritocrazie e polemiche, con retroscena non proprio felici però. Un grande dolore ha avvolto questa premiazione. Olga Carmona, la giocatrice spagnola la cui vittoria deriva proprio dal suo goal, ha appreso la morte del padre, dopo la premiazione. Premiazione che ha avuto, a sua volta, non poche critiche per il gesto imperdonabile durante la premiazione, da parte del Presidente della Federcalcio Spagnola (Rfef), Luis Rubiales alla giocatrice della Spagna, Jenni Hermoso; un bacio sulla bocca. La Hermoso, considerata la miglior marcatrice nella storia della nazionale spagnola, prima è stata abbracciata dal Presidente che successivamente, le ha preso il viso con le mani, dandole un bacio sulla bocca. Immediato l’intervento e l’indignazione sia del pubblico. Incisivo anche l’intervento di Irene Montero, ministro ad interim per l’uguaglianza, che ha fortemente contestato il gesto affermando che: “non si debba dare per scontato che, un bacio improvviso e senza consenso, sia qualche cosa che accade. E’ una forma di violenza sessuale che soffrono le donne in modo quotidiano e fino ad ora invisibile, e che non possiamo normalizzare, il cui consenso reciproco è la questione centrale. Solo il sì è sì”.  La giocatrice Hermoso, avrebbe confidato alle compagne non solo del gesto inaspettato del Presidente, ma sottolineando il fatto che non fosse giustificabile, cercando in un primo momento con la stampa, di “placare gli animi”. Una vittoria meritata per le giocatrici, ma circondata di retroscena non indifferenti, come quello del malessere delle calciatrici, nei confronti del commissario tecnico Jorge Vilda, che portò, lo scorso anno, una frattura quasi irreparabile, che sfocò in una ribellione per i metodi duri usati per gli allenamenti e gli atteggiamenti del ct.

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