Lego: l’ecosostenibilità viene rimandata

Chi non ha mai creato qualcosa, con i mattoncini più famosi del mondo? Eppure, la plastica utilizzata (ed altamente inquinante), non riesce ad essere -ancora-, anche ecosostenibile.

L’azienda danese Lego, ha annunciato la momentanea sconfitta, al mettere in pratica la possibilità, di costruire i propri mattoncini, tramite l’utilizzo di materiale riciclato (in questo caso, vi era stato il tentativo di utilizzare le bottiglie). Al tempo stesso, l’azienda, molto attenta alle “problematiche del pianeta”, continuerebbe la ricerca, per trovare del materiale alternativo all’attuale utilizzo della plastica; gran parte dei prodotti della Lego, infatti deriverebbero dal petrolio, ovvero dall’ABS -Acrilonitrile-Butadiene-Stirene).  Dopo 11 anni di tentativi per sostituire l’uso della plastica, attualmente non hanno prodotto il risultato sperato; infatti i costi per riciclare le bottiglie, finirebbe (a detta dell’azienda danese), per produrre un maggior inquinamento e con costi ancora più elevati. In questi 11 anni di ricerche, sarebbero stati ben 200 e più i materiali impiegati, studiati a sostituire la plastica tradizionale; anche l’amido di mais, biomasse vegetali e scarti alimentari, sarebbero stati al vaglio di ingegner ed esperti, ma senza produrre alcun risultato.  Se, per realizzare un kg di Abs, servono 2chili di petrolio, il rapporto qualità prezzo, non può essere inferiore all’utilizzo attuale della plastica: materiale resistente e duraturo al montaggio e rimontaggio dei mattoncini più famosi del mondo.

Lascia un commento

Your email address will not be published.