Per la Festa della Liberazione il compositore e cantautore Mario Alberti esce su tutte le piattaforme mondiali con il concept album “Indiani di riserva”, contenente il singolo “Grande padre” dedicato all’attivista Mimmo Lucano, che proprio …
“Apprendiamo con dispiacere e preoccupazione che il governo britannico non ha accolto l’accordo post-Brexit con l’Unione Europea che rende più facile per i giovani britannici vivere, studiare e lavorare nell’Unione europea. Qualche giorno fa, infatti, …
“L’uomo al centro di ogni scelta, pari dignità e pari opportunità, tutela delle giovani generazioni, difesa dei lavoratori, promozione di politiche sociali più concrete, valorizzazione del ruolo della Unione Europea, transizione ecologica e salvaguardia dell’ambiente. …
Il Presidente della Fondazione Cassamarca comunica che il Consiglio di Indirizzo e di Programmazione, su proposta del Consiglio di Attuazione e di Amministrazione, ha approvato il bilancio consuntivo 2023, che si chiude con un avanzo …
“Enrico Rizzi colpisce ancora, perdendo l’ennesima occasione per tacere… Da pochi giorni, infatti, gira sul web una delle tante dirette capolavoro dell’Attivista dei diritti animali – o almeno così si definisce – “Influencer”. Con il suo monologo, riferendosi ad un episodio di maltrattamento e uccisione di un cane in Piemonte, Rizzi attacca gratuitamente le grandi Associazioni Animaliste, colpevoli, a suo dire, di non aver fatto nulla per l’accaduto, di non aver denunciato e di non aver dato alcun contributo alle indagini.
Tanto è vero che è lui l’unica persona offesa indicata nel decreto di citazione diretta a giudizio… Ebbene, questo stesso individuo, però, omette di spiegare ai suoi seguaci che sull’atto lui risulta l’unica persona offesa in quanto è stato lui il soggetto a denunciare. Ecco svelato l’arcano, dunque. E, caro Rizzi, sarebbe stato opportuno e corretto spiegare anche che se le grandi Associazioni Animaliste avessero voluto nominare un avvocato per seguire l’evolversi del procedimento, non avrebbero potuto depositare alcuna nomina in quanto non erano in possesso del numero del procedimento penale. Peraltro, non avrebbero avuto neanche il numero del procedimento presentando un’espressa richiesta alla Procura. Sennonché, le grandi associazioni avrebbero dovuto fare anche loro un’autonoma denuncia in modo tale da risultare persone offese ma solo ed esclusivamente per quel “nuovo” procedimento penale. Infatti, capita spesso che più denunce non confluiscono nel medesimo procedimento ma creano procedimenti penali diversi. Ciò con notevole spreco di tempo e risorse di polizia e Procura. Fatta questa importante precisazione e nella speranza che Rizzi non dica più sempre e solo la verità a lui più conveniente, gli chiediamo: “Quale ruolo determinante avrebbero dovuto dare le Grandi Associazioni durante la fase delle indagini preliminari? E ancora: quale sarebbe il fondamentale contributo che il giovane “influencer” ha dato alle indagini, oltre alla presentazione della denuncia? Aspettiamo risposte convincenti!”. Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.
Siamo radici nel tuo ventre, siamo rami che da te si elevano verso il cielo infinito” Valeria Davide Questa settimana ospite di Poeticando la poetessa Teresa Commone che ringrazio per averci donato una sua perla di poesia dedicata alla nostra Madre Terra.
GAIA TERRA A te fertile madre s’alza il mio canto A te che nutrendoci trasformi il seme in vita, e noi come alberi immergiamo radici nel tuo ventre A te che sostieni il nostro tronco e noi forti e vigorosi innalziamo rami al cielo cercando arcani d’infinito. A te che prodiga e generosa offri frutti vigorosi A te che nell’ultimo viaggio ci accogli nel tuo ventre guidandoci dalla cupa oscurità alla luce dell’altissimo Natura rigogliosa Gaia è la tua fertilità distrutta e violentata da figli usurpatori che depredano e feriscono la tua sacralità. Teresa Commone
Si allarga la splendida famiglia di AssoTutela con l’ingresso della splendida modella barese Fabrizia Santarelli. Classe ‘93, Fabrizia ha conquistato in poco tempo i social, grazie alla sua bellezza ed intraprendenza che le hanno permesso di sbarcare al programma “Avanti un altro” nei panni della Bonasorte.
In occasione del premio Eccellenza Italiana AssoTutela presso il Senato della Repubblica,Fabrizia sarà a fianco del presidente Michel Emi Maritato per accogliere gli illustri personaggi ai quali verrà consegnato il premio tanto ambito. Una straordinaria bellezza, unita ad una spiccata intelligenza fanno di Fabrizia una figura estremamente positiva e idonea a ricoprire un ruolo così prestigioso all’interno dell’associazione. “Siamo onorati e felici di accogliere Fabrizia all’interno della nostra famiglia, la sua professionalità innalza ancor di più il valore dell’associazione che ho il piacere e l’onore di rappresentare.” Dichiara in una nota il presidente Maritato che accoglie la modella barese con entusiasmo e gioia. “Per me è un piacere ed un onore collaborare con quest’associazione, sono veramente felice.” Conclude entusiasta Fabrizia Santarelli.
Rocca Santo Stefano, il cui nome iniziale era Rocca d’Equi è un comune appartenente alla Regione Lazio, a 59 Km da Roma con 950 abitanti circa, situato nell’alta valle dell’Aniene, posto in una posizione elevata e difensiva, su uno sperone di roccia calcarea, circondato per lo più da boschi di castagni. Rocca Santo Stefano è un paese antico e ricco di storia;depredato più volte (da Filippo da Marano e dai signori di Civitella), innalzò mura protettive per salvaguardare la propria popolazione. Attualmente, dell’antica Rocca resta una singola torre. Le meraviglie del borgo evidenziano la presenza, di ben quattro chiese: Sant’Antonio da Padova, San Sebastiano, Santa Maria Assunta e quella di Santo Stefano. La Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel 1749, è caratterizzata da magnifici dipinti come, quello sull’altare maggiore rappresentante l’Assunzione della Vergine con il protomartire Santo Stefano, del Crocifisso e dell’Addolorata, di santa Barbara, San Giuseppe e il dipinto della Madonna del Rosario. La chiesa di Santo Stefano invece, dedicata al Patrono del luogo (festeggiato con processione il 3 agosto, oltre che il 26 dicembre), fu il primo di sette diaconi scelti (protodiacono), per diffondere il ministero della Fede a Gerusalemme, assieme agli apostoli. Stefano, perse la vita in seguito alla lapidazione subita per aver professato la propria fede in Cristo divenendo così, protomartire. La Chiesa è situata al centro della Rocca, attorno al quale si instaurò il centro della popolazione, venne costruita attorno al 1500. Al suo interno è adornata di pitture sia nell’area presbiteriale sia, nella parte sinistra dov’è presente la navata nella quale compaiono tre affreschi (scuola del Perugino). Rocca Santo Stefano, il giorno del Corpus Domini si tinge ancora di più di colori, profumi e fiori, grazie a sapienti artisti che allestiscono, impeccabilmente l’infiorata. Oltre alle bellezze storiche, dobbiamo evidenziare anche la presenza della fondazione “ValleVegan”, un casale con 11 ettari a disposizione, dedicato all’accoglienza e alla cura di animali maltrattati da parte dell’uomo. Dal punto di vista culturale, da sottolineare è il grande impegno del Sindaco Sandro Runieri e di tutta l’Amministrazione Comunale che, il 19 luglio del 2015 ha dato vita ad un’importante gemellaggio avvenuto tra Rocca Santo Stefano e Ta'Xbiex (cittadina situata a nord-est dell’isola di Malta), al fine di permettere ai giovani roccatani, l’approfondimento della lingua inglese. Le ricchezze culinarie del luogo possono soddisfare tutti i gusti; da quella vegetariana con funghi porcini locali, pasta e fagioli con i “quadracci” (tipica pasta fatta a mano), a quella tradizionale come polenta al sugo di spuntature. Per i più golosi, non mancano i dolci come le tradizionali ciambelle al vino e, per i palati più esigenti e raffinati, da provare assolutamente (sempre con moderazione), la degustazione dei vini cesanesi.
In diretta sui canali Facebook e Youtube di Università eCampus
L’Università degli Studi eCampus presenta, all’interno della propria rassegna editoriale online, il libro “DI LUCE PROPRIA” di Raffaella Romagnolo (Mondadori, 2021, pag. 264).
L’appuntamento è per giovedì 3 giugno 2021, ore 18, con il webinar on line sui canali Facebook e Youtube di eCampus, in compagnia dell’autrice, Raffaella Romagnolo, intervistata da Maria Teresa Rossi.
L’Italia è appena nata. E Antonio Casagrande diventa uomo attraversando tutti i momenti che trasformano un Paese straccione e inconsapevole in una nazione.
«Me. Scegli me». In fila con gli altri, Antonio Casagrande sa che la sua preghiera muta non troverà ascolto. Scelgono sempre qualcun altro. È stato così per gli undici anni che ha trascorso al Pammatone, l’orfanotrofio genovese che lo ha accolto appena venuto al mondo, il 13 giugno 1855. E non c’è dubbio che sia per quella pupilla color perla. Chi vorrebbe un bambino difettoso? Invece un bel giorno succede. «Lui» indica l’omone grondante di pioggia che gli sta davanti. Gli serve un apprendista, poche storie. Nella bottega di Alessandro Pavia, Antonio impara quel che gli servirà a stare al mondo: la magia dell’alfabeto, la passionaccia per la politica, l’amore per la giustizia e soprattutto la nuovissima arte della fotografia. Misture alchemiche, carta albuminata e la luce, la cosa più importante. Il resto glielo spiega madama Carmen, tenutaria di bordello con il cuore spezzato e un gran talento per gli affari.
Sono tempi decisivi, quelli, e anche Pavia ha una missione: la folle, visionaria impresa di ritrarre uno per uno i Mille che con Garibaldi fecero l’Italia. A Borgo di Dentro, un pugno di case sulle colline piemontesi, ne ha scovati addirittura quattro.
Proprio lì, in un giorno di festa, Antonio scopre il suo potere: liberato dalla benda, potenziato dall’obiettivo della macchina fotografica, l’occhio cieco vede ciò che nessuno può vedere, il destino, l’ineluttabile. È un dono, forse. Secondo Antonio, una maledizione. Sullo sfondo, l’Italia è appena nata e l’orfano del Pammatone si fa uomo attraversando i momenti che trasformano un paese straccione e inconsapevole in una nazione. In mezzo a una folla in rivolta per il pane, Caterina, libera e coraggiosa, lo prende per mano e lo aiuta a capire, mentre le sue visioni si fanno sempre più caotiche e terribili. L’occhio cieco nel mirino, Antonio vede ciò che nessuno vorrebbe vedere, il fango delle trincee nello sguardo dei giovani che inneggiano alla guerra, la fine di chi amiamo. Feroce e implacabile, la morte non smette di sfidarlo. Finché Antonio Casagrande raccoglie la sfida.
Con la sua immaginazione potente e una scrittura capace di accogliere il tumulto della realtà, Raffaella Romagnolo ci regala un romanzo civile e intimo al tempo stesso, che assorbe tutti i colori del mondo e ne restituisce la luce.
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RAFFAELLA ROMAGNOLO
Raffaella Romagnolo è nata a Casale Monferrato nel 1971 e vive sulle colline tra Piemonte e Liguria. Tra i suoi romanzi: La masnà (Piemme), Tutta questa vita (Piemme), Destino (Rizzoli). Con La figlia sbagliata (Frassinelli) è stata candidata al premio Strega nel 2016, mentre Respira con me (Pelledoca) è stato finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020. I suoi libri sono tradotti in tedesco, francese, olandese, greco, ebraico, arabo e portoghese.
MARIA TERESA ROSSI – Storica, divulgatrice culturale, corrispondente di America Oggi, conduttrice radiofonica, è impegnata con la Fondazione Osservatorio Roma a promuovere la conoscenza della cultura italiana alle comunità italiane che vivono all’estero.
L’Università eCampus è un Ateneo che, attraverso una didattica e-learning, propone 56 percorsi di laurea e numerosi master altamente professionalizzanti. Tra i principali obiettivi, la c.d. “Terza Missione”, l’insieme cioè di tutte quelle
attività con le quali l’Università, oltre a fare Alta formazione e Ricerca, entra in contatto con il contesto socio-economico attraverso il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze. Ciò sin dalla sua
istituzione (con Decreto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca del 30 gennaio 2006) e grazie alla presenza capillare con proprie sedi in tutte le principali città d’Italia.
Rivoluzione Animalista si rinnova all’insegna della professionalità e delle giovani generazioni. Il segretario nazionale del partito, Gabriella Caramanica, infatti, ha nominato Rino Febonio nuovo coordinatore nazionale RA.
“Un incarico autorevole e prestigioso, arrivato dopo il suo ottimo operato in qualità di responsabile regionale nel territorio dell’Abruzzo”, ha detto la Caramanica. Rino Febonio è giovane giurista con la passione per la politica e l’associazionismo, fervente sostenitore della tutela e della valorizzazione dei diritti animali. Nato ad Avezzano nel 1994, è un ragazzo impegnato nel sociale e nel volontariato. “Dunque, è un grandissimo piacere attribuire questo importante incarico a Rino Febonio, giovane dalle grandi competenze e dal grande impegno sociale – ha sottolineato, in una nota, il segretario nazionale Caramanica -. A livello nazionale ci aspettano sfide importanti e Febonio saprà dare il giusto contributo in termini organizzativi e operativi. A lui, Rivoluzione Animalista rivolge i più sentiti auguri di buon lavoro”, ha concluso il segretario nazionale di Rivoluzione Animalista.
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