ROMA, MARITATO-LEONARDI(LEGA): “PIAZZA CASAL MAGGIORE NEL DEGRADO. INTERVENIRE”

“Come esponenti territoriali che da anni operano a tutela dei diritti dei cittadini romani, vuole alzare la attenzione mediatica sulla degradata situazione di piazza Casal Maggiore, che incrocia via Taranto e non è lontana dalla centralissima piazza Re di Roma.

Una situazione infrastrutturale preoccupante e pericolosa per la pubblica incolumità visto e considerato che a dominare sono sopratutto i marciapiedi divelti, gli avvallamenti sulla pavimentazione, le buche e i segnali stradali sradicati da terra. Insomma, una fotografia allarmante e non dignitosa per l’immagine della Capitale di Italia. Ci auguriamo dunque che le istituzioni capitoline intervengano con immediate e concrete opere di messa in sicurezza e riqualificazione di piazza Casal Maggiore”.
Così, in una nota, gli esponenti della Lega, Michel Emi Maritato e Angela Leonardi

Giuseppe Alviti ( Fnl):Bisogna aumentare le tutele per i malati psichiatrici è un urgenza.

Il covid-19 ha triplicato le Problematiche in chi soffre di problemi mentali e lo Stato Italiano attraverso le Regioni e i comuni con le Asl di competenza devono monitorare giornalmente seguendoli attraverso percorsi sociologici e psicologici ogni singolo malato.

D’accordo c’ è una Pandemia in atto ma chi ha in casa Problematiche del genere non può e non deve essere lasciato solo,già attualmente notiamo un ‘ assenza sociale delle istituzioni verso i più poveri e chi non ha voce per tal motivo ci auguriamo che il governo abbia fatto una giusta presa di considerazione e coscienza anche e in virtù dei numerosi suicidi che in Campania e in Italia sono triplicati dall’ inizio del Covid-19. 
Noi come Federazione nazionale lavoratori saremo la sentinella d’ allarme per i più bisognosi e se ci saranno negligenze da cuo scaturiscono suicidi carte alla mano non eviteremo rivolgersi alla Magistratura di cui abbiamo stima e fiducia ha così dichiarato il noto sindacalista napoletano Giuseppe Alviti e leader della Federazione nazionale lavoratori

Organici della sanità bloccati da 12 anni, le nuove assunzioni non compensano le carenze Covid-19, pasticcio personale

“Pandemia, uno degli aspetti di fragilità evidenziati dal servizio sanitario è quello relativo al personale. Per prima la carenza di anestesisti, grave vulnus per i reparti di terapia intensiva, destinati ad accogliere i pazienti più gravi, in secondo luogo gli infermieri, atavico problema preesistente all’emergenza Covid”.

Lo dichiarano in una Michel Emi Maritato ed Angela Leonardi (lega) e che aggiunge: “la carenza di operatori si è fatta sentire in primo luogo nelle province e in quegli ospedali poco ambiti, da cui solitamente fuggono tutti il prima possibile”. E porta ad esempio l’ospedale Santa Scolastica di Cassino, in prima linea per l’assistenza ai pazienti Covid, tanto da aver provocato un forte stress negli operatori con probabile sindrome da burn-out. “Si dice che il nosocomio sia a corto di personale infermieristico – spiega il presidente – e a quanto pare sarebbero un centinaio gli infermieri attualmente in malattia, una cifra insostenibile. Fino a prova contraria, ci risulta che oltre a un terzo dei professionisti con problemi di salute conclamati, ci sarebbe una consistente parte dei colleghi assentatisi per stress legato alla mole di lavoro. Un problema insormontabile al momento perché la Asl di Frosinone non sembra stia provvedendo a ulteriori assunzioni. Chiediamo alla direzione della azienda di chiarire la situazione, specie in ordine alla possibilità di ulteriori reclutamenti o di procedure di mobilità. La situazione lo esige. Non basta gridare ai quattro venti che il modello Lazio è stato il migliore di tutti nell’affrontare la pandemia, se poi non siamo in grado di assistere i nostri malati per carenza di risorse umane”, concludono gli esponenti della Lega noi con Salvini.

VASTA OPERAZIONE A TUTELA DEL “MADE IN ITALY” NEL SETTORE VITIVINICOLO PERQUISIZIONI E SEQUESTRI IN SICILIA E SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE

Su delega della locale Procura della Repubblica di Palermo, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, hanno dato esecuzione a decreti di sequestro, emessi dal Procuratore Aggiunto Sergio Demontis e dal Sostituto Procuratore Vincenzo Amico, titolari dell’indagine, di un laboratorio clandestino e di uno stabilimento enologico, entrambi con sede a Partinico, di 250 quintali di zucchero solido, di 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua nonché di oltre 37 mila ettolitri di vini e mosti recanti indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatti nonché sofisticati con zucchero e acqua.

Sono altresì in corso perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale – con la collaborazione dei Reparti della Guardia di Finanza competenti per territorio e di funzionari dell’ICQRF – al fine di bloccare le partite di prodotto contraffatto e adulterato distribuite dai 5 responsabili dell’attività illecita, che rispondono dei reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.
In particolare, le investigazioni svolte dai Finanzieri della Compagnia di Partinico – scaturite da una segnalazione dell’ICQRF e da una conseguente attività di verifica fiscale – hanno permesso di accertare che alcune aziende con sede a Partinico (imprese vinicole SAN DOMENICO VINI S.r.l., Soc. Coop.
CANTINA SOCIALE TERRE DEL SUD, CANTINA PRIMELUCI S.r.l.s. e LARIANA WINE TRADING S.r.l.), riconducibili ad un noto soggetto pluripregiudicato (L.C.O. classe ‘64, con precedenti per reati fiscali, con particolare riguardo all’emissione e all’utilizzo di false fatturazioni, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, associazione per delinquere, anche di tipo mafioso, e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale), hanno posto in essere complessi artifizi contabili grazie all’ausilio di altre società consorelle costituite ad hoc e di “cartiere”, annotando fittizie introduzioni di mosti, uve e vini, con il mero fine di creare un presupposto di apparente legalità ai prodotti vitivinicoli, commercializzati con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche siciliane, ottenuti mediante l’utilizzo fraudolento di zucchero (miscelato con l’acqua).
Infatti, le partite di zucchero di barbabietola e zucchero di canna – acquistate in nero da aziende con sede in Campania – giungevano presso un vero e proprio laboratorio clandestino, gestito da un partinicese (G.G. classe ‘54) con numerosi precedenti di polizia (per estorsione, truffa, violenza privata, reati contro l’economia, ricettazione, falso ed altro), dove veniva effettuata la miscelazione con acqua, ottenendo così un composto liquido strumentale alla preparazione di falsi vini e mosti. Dopo la miscelazione, il prodotto liquido ottenuto era destinato a uno stabilimento enologico di Partinico, ove hanno sede le imprese vinicole coinvolte nell’attività illecita, che poi vendeva i vini e mosti contraffatti e sofisticati ai vari clienti.
Grazie alle videoriprese presso il laboratorio clandestino effettuate dalle Fiamme Gialle di Partinico ed alla parallela attività di analisi documentale, svolta unitamente ai funzionari dell’Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali per gli aspetti di specifica competenza, è stato possibile accertare che, tra il 2018 e il 2020, sono stati venduti dalle 4 imprese vitivinicole coinvolte oltre 90 mila ettolitri di prodotto vinoso a cantine vitivinicole e acetifici dislocati su tutto il territorio nazionale, risultati estranei alla frode agro-alimentare.
La vasta operazione antifrode odierna testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nell’attività di contrasto agli illeciti economico finanziari che costituiscono un danno per l’Erario e per le imprese che operano nel rispetto delle leggi, assicurando nel contempo la tutela del made in Italy e del consumatore, grazie anche alla preziosa collaborazione assicurata dai funzionari dell’Unità Investigativa Centrale dell’ICQRF nella cornice del protocollo d’intesa stipulato il 22 luglio 2020 tra il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.

Velletri. La Polizia di Stato interviene nel parcheggio di un fast food e presta soccorso ad un clochard

Inviati dalla sala operativa della Polizia di Stato nel parcheggio di un fast food perché una persona disturbava gli avventori, gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Velletri, diretto da Luca De Bellis, hanno trovato un senza fissa dimora, di origini francesi, che si aggirava nella corsia per la consegna del cibo riservata alle auto.

L’uomo, inizialmente contrariato e ostile nei confronti dei poliziotti, si è poi calmato quando questi si sono rivolti a lui nella sua lingua madre.

Conquistata la sua fiducia, sono riusciti a farsi seguire dal clochard in una piazzola dall’altro lato della strada, in sicurezza e lontano dal traffico.

Inoltre gli agenti, compreso che non aveva i mezzi per comprarsi del cibo, gli hanno preso dei panini per farlo rifocillare.

Una donna che ha assistito alla scena, commossa dall’umanità mostrata dagli uomini in divisa e dal loro gesto, ha ringraziato le forze dell’ordine su un noto social network.

01 dicembre 2020

Il recinto è aperto. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

Si apre il recinto per far spendere gli ultimi centesimi al gregge.
Poi, tra qualche giorno, saremo ancora chiusi e poveri.

E più ci chiudono più sorgono problemi personali, familiari, sociali.
Lo spazio del sogno inizia a unirsi allo spazio del mito. Abbiamo bisogno non solo di mascherine , distanziamento e pulizia mani ma anche delle nostre tradizioni.
Ci servono per il nostro animo che già capisce che la normalità ormai sarà questa, aldilà della politica incompetente che è, oramai , visibile a tutti.