GUARDIA DI FINANZA CATANIA SEQUESTRATA ATTIVITÀ COMMERCIALE RICONDUCIBILE A UN ESPONENTE DEL CLAN SIRACUSANO “TRIGILA”

Su proposta di questa Procura della Repubblica, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, con la collaborazione dei colleghi del Comando Provinciale di Siracusa, hanno eseguito un provvedimento di applicazione di misura patrimoniale, emesso dal Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, finalizzato al sequestro di un’attività commerciale appartenente ad ALBERGO WALDKER Domenico (cl. 1962), detto “Rino”, esponente di riferimento del clan siracusano “TRIGILA”. Già nel luglio del 2019, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Catania (G.I.C.O.) eseguirono un sequestro di prevenzione nei confronti di ALBERGO WALDKER per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro relativo a un patrimonio costituito da 2 terreni, 9 fabbricati (tra i quali una villa residenziale), 40 rapporti bancari, 5 autovetture, 3 motoveicoli nonché 8 imprese aventi la loro sede a Noto (SR) e tutte esercenti attività di ristorazione, bar e chiosco. Il provvedimento eseguito, con la collaborazione dei Finanzieri della Tenenza di Noto, si estende, dunque, all’attività commerciale denominata “I VICERE’” in quanto ritenuta una mera prosecuzione della “Ditta individuale FERLA Giuseppina”, con sede a Noto (SR) in Piazza Municipio esercente l’attività di “chiosco bar caffetteria gelateria” già sottoposta a sequestro di prevenzione nel luglio 2019. La ditta “I VICERE’”, dunque, nasceva da una comunicazione di variazione del luogo di esercizio presentata dalla consorte del preposto che prendeva in affitto, alla fine del 2019, un locale a Noto in Via Viceré Speciale. La Ditta, da oggi sotto sequestro, manteneva la medesima partita IVA della “Ditta individuale FERLA Giuseppina” svolgendo la stessa attività. Nella sede dei “VICERE’”, è stata accertata la stabile presenza di ALBERGO WALDKER Domenico, di FERLA Giuseppina e dei figli del proposto. ALBERGO WALDKER, reggente del clan nei periodi di detenzione di “Pinuccio”, è già stato condannato per la sua partecipazione all’associazione mafiosa nonché per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, illecita concorrenza nonché plurime violazioni alla normativa di prevenzione antimafia. ALBERGO WALDKER (“Rino”), forte della sua indiscussa, storica caratura criminale e della capacità intimidatoria derivante dalla sua appartenenza al cartello mafioso “NARDO-APARO-TRIGILA”, a partire dagli anni Duemila, acquisiva attività di ristorazione e bar al centro di Noto (SR), la “capitale del Barocco”. 2 Il sequestro odierno della ditta “I VICERE’” conferma la pericolosità del proposto che, similmente, si manifestava all’atto dell’emissione, da parte dell’Ufficio Territoriale del Governo di Siracusa, nell’aprile 2019, di due interdittive “antimafia” per le società della famiglia ALBERGO, “LA CATTEDRALE S.R.L.S.” e “QUELLI DEL CHIOSCO S.R.L.”. Prima dell’emanazione dei provvedimenti prefettizi e subito dopo la loro notifica, infatti, le società “colpite” venivano trasferite a ditte individuali neo costituite, tutte nella disponibilità della cerchia familiare e affettiva di “Rino”: in altre parole, venivano attuate, in rapida sequenza, locazioni aziendali finalizzate a rendere vani i provvedimenti amministrativi; stessa metodologia adottata e riscontrata nell’impresa oggetto della misura ablativa eseguita in data odierna.

Catania, 19 marzo 2020

CORONAVIRUS IN AMA: BENVENUTI (EX PRESIDENTE AMA), SOLIDARIETA’ AL DIPENDENTE CHE SAREBBE COLPITO DAL CORONAVIRUS, NECESSARI PRESIDI PER GARANTIRE SICUREZZA AL PERSONALE OPERATIVO

“Dalle notizie apparse su alcune Agenzie risulta il primo caso di
Coronavirus  fra i dipendenti dell’Ama. Nell’esprimere la piena
solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione per il dipendente
contagiato, si auspica una maggiore attenzione da parte dell’Azienda
per   tutto il personale Ama proprio per garantire lo svolgimento del
lavoro in piena sicurezza”.
E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, ex Presidente di
Ama ed oggi portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Nell’auspicare una maggiore pulizia e sanificazione dell’intera
Capitale, è  chiaramente auspicabile -conclude Benvenuti- una
particolare attenzione da parte dell’Azienda per quanto concerne
locali, uffici e zone operative con una accurata e quotidiana
sanificazione e igienizzazione dei locali, nonchè l’uso di tute,
mascherine ed ogni presidio sanitario  atto a garantire la salute, la
sicurezza ed una maggiore serenità per i lavoratori Ama chiamati a
svolgere,  soprattutto in questo difficile  momento,  un primario
servizio per tutta la città”.

ECOITALIASOLIDALE

CORONAVIRUS: CARUSO-BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE), NON ABBANDONARE I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE, ANZI DIFENDIAMOLI DAL CONTAGIO

Un appello a non abbandonare gli animali da affezione sono da più
parti lanciate in questi giorni ed anche il Movimento Ecologista
Ecoitaliasolidale scende in campo per difendere i nostri amici a
quattro.
E’ quanto annunciano Cinzia Caruso e Piergiorgio Benvenuti,
rispettivamente Responsabile Nazionale Difesa e Benessere Animali e
Presidente Nazionale del del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Sono totalmente infondate le notizie circa la possibilità da parte
dei nostri animali di trasmissione all’uomo del Covid-19, gli animali
da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus, pertanto
abbandonarli proprio in questo momento è veramente un’azione folle e
criminale”.
” In italia ci sono in tutto 32 milioni di animali nelle nostre case,
di cui quasi 13 milioni di uccelli,  7,5 milioni di gatti, 7 di cani,
1,8 milioni di piccoli mammiferi, fra criceti e conigli, 1,6 milioni
di pesci e 1,3 milioni di rettili, una quantità enorme che spesso non
ha voce ma che assolutamente non deve diventare  vittima di
randagismo, abbandono o violenze”.
“Anzi -proseguono Caruso e Benvenuti- in questo delicato momento di
contagio da Coronavirus soprattutto i cani dovremmo proteggerli. Il
consiglio è  dopo il rientro dalle uscite per  i bisogni, mai in
gruppo  quindi senza alcun contatto con altri, pulire loro le zampe ed
il manto prima di rientrare in casa utilizzando  soluzioni alcoliche
come ad esempio la clorexidina.”.
“Altro che abbandonare i nostri amici a quattro zampe -concludono
Caruso e Benvenuti- difendiamoli, fanno parte in pieno della nostra
famiglia, pertanto anche loro da difendere dal terribile Coronavirus”.

Cos’è e come funziona il bonus 600 euro autonomi e partite IVA?

Il Maxi Decreto Cura Italia, varato dal Governo per salvare l’economia italiana e il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 marzo presenta una importante misura di sostegno al reddito dei lavoratori autonomi, co.co.co e dei lavoratori iscritti alla gestione separata con partita IVA, nonchè di alcune categorie di lavoratori dipendenti stagionali.

Con la sua ufficializzazione, si apprende che l’importo del bonus lavoratori autonomi è stato fissato in 600 euro (inizialmente previsto come contributo una tantum di 500 euro) e si potrà richiedere per ora solo per il mese di marzo (non mensilmente quindi). Probabilmente la misura sarà ripetuta anche per il mese di aprile, così come già annunciato dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Economia infatti vi saranno certamente ulteriori decreti simili per il sostegno all’economia, ma per ora non c’è nulla di ufficiale.

EMANUELA MARIA MARITATO 

Elenco beneficiari del bonus autonomi e partite IVA di 600 euro

Possono accedere al contributo:
liberi professionisti con partita IVA (iscritti alla gestione separata INPS). Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Gli stessi non devono essere titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente;i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;i lavoratori dello spettacolo ovvero che siano iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. Questi devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo e un reddito (da questo lavoro) non superiore a 50.000 euro. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non possono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.A chi non spetta il bonus di 600 euroRestano quindi esclusi dal presente contributo i liberi professionisti iscritti alle casse obbligatorie (commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri ecc.).
Ci si aspetta comunque che anche le casse emaneranno apposite misure per far fronte alle emergenze delle singole categorie di appartenenza.
Bonus 600 euro per il Coronavirus: come richiederloIl limite di spesa fissato dal Governo per questa misura è di 1 miliardo e 800 milioni di euro ed è suddiviso in base alle varie categorie di lavoratori. Il bonus sarà erogato direttamente dall’Inps a coloro che ne hanno diritto, ma si dovrà presentare una apposita richiesta all’Istituto. L’Istituto successivamente verificherà i requisiti di chi ha presentato la domanda e successivamente verserà l’indennità.Ora che il testo definitivo del Decreto Cura Italia è in Gazzetta Ufficiale, dovremo attendere una apposita circolare dell’INPS; questa disciplinerà nel dettaglio il bonus 600 euro per coronavirus, i requisiti e le modalità di richiesta.MARITATO EMANUELA MARIA

Bonus 600 euro autonomi e partite IVA: a chi spetta

Il bonus 600 euro potrà essere richiesto da liberi professionisti titolari di partita IVA (attiva alla data del 23 febbraio 2020) e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020. Potrà quindi essere richiesto dagli iscritti alla Gestione separata INPS (art. 2, comma 26 Legge 335/1995), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.

Inoltre riguarda i lavoratori autonomi iscritti all’AGO INPS; per intenderci artigiani e commercianti che sono stati costretti alla chiusura parziale o totale delle proprie attività per contenere il diffondersi dell’epidemia da COVID-19.

Infine riguarda i lavoratori dipendenti stagionali di alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi (turismo e agricoltura) e i lavoratori dello spettacolo.

EMANUELA MARIA MARITATO