LA PROROGA PER IL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI DI COLF E BADANTI

In una situazione normale i contributi per colf e badanti devono essere corrisposti trimestralmente sulla base delle scadenze sotto elencate

  • dal 1° al 10 aprile per il primo trimestre;
  • dal 1° al 10 luglio per il secondo trimestre;
  • dal 1° al 10 ottobre per il terzo trimestre;
  • dal 1° al 10 gennaio dell’anno successivo per il quarto trimestre.

Il corona virus che tutto stravolge permette che vi siano novità anche in materia di pagamento dei contributi per la categoria su citata.

Vengono sospesi fino alla data del 31 maggio 2020 i pagamenti previsti per i contributi previdenziali delle colf e Badanti

Il decreto Cura Italia del 16 marzo 2020 dedica infatti un articolo specifico a tali contributi

In merito a quelli in scadenza nel periodo tra il 23 febbraio ed il 31 maggio 2020 è disposta una proroga fino al 10 giugno 2020.

Il rinvio riguarda, nello specifico, la prima rata dei contributi dovuti dai datori di lavoro di colf, badanti e collaboratori domestici, il cui termine ordinario è fissato al 10 aprile di ciascun anno.

In attesa del testo ufficiale del decreto Cura Italia, analizziamo la Bozza

in merito ai datori di lavoro domenstico viene presvista la sospensione dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali inclusi anche quelli riguardanti il premio assicurativo inail il scadenza solitamente tra il 23 ed il 31 di maggio.

Il pagamento della contribuzione per COLF E BADANTI, ripeto potrà essere effettuato entro la scadenza del giorno 10mgiugno senza l’applicazione alcuna di interessi e/o sanzioni

Chi ha già pagato la quota di contributi INPS e INAIL dovuti per i lavoratori domestici alle proprie dipendenze non avrà diritto al rimborso della quota versata.

La proroga prevista del decreto Cura Italia del 16 marzo 2020 rinvia le scadenze intercorrenti tra il 23 febbraio ed il 31 maggio e, considerando i termini ordinari di pagamento, il rinvio si applica alla prima rata dei contributi.

La scadenza del 10 aprile 2020 slitta quindi al 10 giugno 2020. Nessuna modifica è invece prevista, attualmente, per le rate successive. Restiamo ovviamente in attesa del testo definitivo del decreto Cura Italia per ulteriori conferme.

MARITATO EMANUELA MARIA 

Palestre chiuse in tutta Italia: la piattaforma virtuale di fitness Cyberobics invita il Paese ad allenarsi a casa gratuitamente in questo periodo  

Milano, 12 marzo 2020. Siamo in tempi molto difficili. In Italia è stata dichiarata l’emergenza nazionale e tutte le persone sono incoraggiate a rimanere a casa per prevenire la diffusione del Coronavirus (COVID-19). La vita pubblica si è fermata e, tra le altre strutture, tutte le palestre sono chiuse fino a nuovo avviso. Continue reading

UNITÀ D’ITALIA, GLI AUGURI DI CAROL MARITATO CON IL SUO LOOK “MADE IN ITALY”

Il 17 marzo del 1861 venne proclamata l’Unità d’Italia, una data dall’elevato significato istituzionale e simbolico che acquista quest’anno ancora più importanza, a causa del preoccupante momento storico che il popolo italiano sta vivendo, tra crisi economica ed emergenza coronavirus. Continue reading

Istituto Clinico Casalpalocco: Coronavirus

La direzione di ICC – Istituto Clinico Casalpalocco di Roma, in risposta alla richiesta pervenuta dall’Unità di
crisi della Regione Lazio per la gestione dell’emergenza epidemiologica di istituire una struttura dedicata
alla cura dei pazienti affetti da CoViD-19, rende noto che oggi, lunedì 16 marzo, il Presidente di GVM Care
& Research Ettore Sansavini ha firmato il protocollo di intesa per la struttura a trasformarsi in Ospedale per
pazienti Covid-19. Saranno messi a disposizione 12 posti letto di Terapia Intensiva e 20 di degenza ordinaria,
integrati a seguire con ulteriori 18 letti di Terapia Intensiva e 18 di Sub-Intensiva, più 30 letti di degenza
ordinaria. Con una complessiva disponibilità possibile di 30 letti di Terapia Intensiva, 18 letti di Sub Intensiva
e 50 letti di degenza ordinaria.
La richiesta di disponibilità dell’Unità di Crisi era giunta venerdì 13 marzo, in virtù del possesso da parte di
ICC dei requisiti utili all’allestimento veloce di altri posti letto in Unità di Terapia Intensiva, in aggiunta ai 12
già esistenti, oltre alle caratteristiche tecniche e di sicurezza già insite da tempo nella struttura.
“In questo momento di grave emergenza per il Paese, siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo
aprendo le porte dell’Istituto Clinico Casalpalocco ai pazienti colpiti da CoViD-19, attivando presso la
struttura una nuova unità per il trattamento del virus – dichiara Ettore Sansavini, Presidente GVM Care &
Research –. Come Gruppo stiamo mettendo a disposizione delle Istituzioni Regionali i nostri ospedali di Alta
Specialità. Non esiste differenza tra ospedalità pubblica ed ospedalità privata in un frangente così difficile per
il Paese. Da oltre quarant’anni le strutture private accreditate GVM Care & Research svolgono un pubblico
servizio in sinergia con i Sistemi Sanitari Regionali e si mettono a disposizione in un clima di aperta
collaborazione e sostegno”.
GVM Care & Research nel Lazio
GVM Care&Research è presente nel Lazio con altre 3 strutture Ospedaliere accreditate con il Servizio
Sanitario Nazionale – Ospedale San Carlo di Nancy con pronto soccorso, Villa Tiberia Hospital, Santa Rita da
Cascia Hospital, e con la Residenza Assistenziale per Anziani Beata Vergine del Rosario.
Roma, 16 marzo 2020. Ore 17.00

CORONAVIRUS. PALOZZI(CAMBIAMO): “SILENZIO REGIONE LAZIO SU TERAPIA INTENSIVA GRASSI”

“La scorsa settimana avevamo chiesto al governatore del Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore alla Sanità Alessio D’Amato cosa intendessero fare per assicurare e garantire condizioni di lavoro dignitose a medici, infermieri e di tutto il restante personale sanitario. Continue reading

Modelli matematici per la previsione della diffusione dell’epidemia COVID-19

In questi ultimi giorni, una ricerca dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac), condotta da Giovanni Sebastiani in collaborazione con Marco Massa dell’Imperial College di Londra, sta analizzando su base giornaliera l’evolversi della diffusione dell’epidemia di COVID-19 in Italia. I dati utilizzati sono quelli ufficiali resi disponibili dalla Protezione Civile. La strategia adottata prevede lo studio del fenomeno di diffusione del contagio attraverso modelli e metodi matematici e statistici di diverso tipo.

Il primo approccio utilizza modelli parametrici e, in particolare, quello geometrico e quello logistico, che caratterizzano tipicamente l’evoluzione delle epidemie. In alternativa, è stato considerato un modello matematico a “compartimenti”, usualmente utilizzato in epidemiologia. Alle tradizionali categorie, i “suscettibili” di essere infettati, gli infetti, i guariti e i deceduti, si affiancano ora i ”portatori sani”, non rilevabili dai dati, ma ben presenti sul territorio. Per questi due approcci, i dati aggregati a livello di provincia a disposizione sono sufficienti per stimare i parametri dei modelli ed effettuare previsioni sulle principali caratteristiche del fenomeno di diffusione dell’epidemia, ad esempio la durata, la percentuale di infetti e di morti.

I principali risultati ottenuti analizzando i dati fino al 16 marzo hanno permesso di rilevare negli ultimi giorni una seppur modesta diminuzione del tasso di crescita della frazione di contagiati osservati in Lombardia. A livello di provincia, questo accade per cinque delle sei più colpite: Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Milano, mentre per Pavia non c’è sinora evidenza di una diminuzione del tasso. Tra 6 o 7 giorni ci aspettiamo di vedere una significativa riduzione del tasso di crescita, dovuto alle misure di limitazione della mobilità contenute nel decreto ”Io resto a casa” dell’11 marzo.

Stesse considerazioni possono essere fatte a partire dai risultati delle regioni del centro Italia non confinanti con la Lombardia: Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo. Per le regioni del Sud, escluse Basilicata e Molise, dove i numeri sono ancora ridotti, si osserva un aumento del tasso di crescita avvenuto dopo una precedente diminuzione. Tale aumento è purtroppo avvenuto 3-4 giorni dopo l’esodo dal Nord al Sud dell’8 marzo, giorno dell’approvazione del decreto che istituiva la zona rossa in Lombardia. Probabilmente, gli effetti dell’esodo hanno influito negativamente sul contagio.

Infine, analizzando i dati disponibili finora secondo il primo approccio, si stima che la stabilizzazione della frazione dei contagiati si avrà in un intervallo compreso tra il 25 marzo e il 15 aprile. Queste stime – va evidenziato – sono soggette a grande incertezza a causa di vari fattori in gioco e vanno ricalibrate di continuo a seconda dei dati disponibili e dei cambiamenti nei comportamenti individuali a seguito dei decreti governativi.