Covid-19: grande distribuzione è paralisi nelle consegne

(Riceviamo e pubblichiamo)

Ci è arrivata una lettera:Ciao, ecco in sintesi la storia del portatile:il 24 marzo ho ordinato un portatile con caratteristica FULL HD un Acer Aspire 3, per poter iniziare lo smart working, in quanto vivamente consigliato a seguito dell’emergenza COVID 19.L’ho pagato 558,99 spedizione compresa.

Lunedì 30 marzo mi e’ arrivato il portatile, mi sono collegata da casa con il nostro tecnico informatico per predisporre il collegamento dei programmi dall’ufficio e lui subito si e’ accorto che il computer non aveva assolutamente le caratteristiche di quello da me ordinato, era diverso e di una qualità nettamente inferiore (valore di circa 300 euro).Sono andata subito sul sito di Mediaworld per segnalare l’inconveniente, il giorno dopo ho inviato il codice EAN del prodotto da me ricevuto, in modo che potessero verificare subito che non corrispondeva a quello da me ordinato e in contemporanea ho inviato anche le foto dell’articolo.Il 3 aprile mi hanno scritto “ti informiamo che  la tua  segnalazione 200327-018446 è stata inoltrata alla nostra divisione di competenza per la relativa gestione.Qualora necessario, sarà nostra cura ricontattarti per maggiori informazioni e successivamente fornire riscontro alla tua richiesta.

Cordiali Saluti
Servizio Clienti MediaWorld

MediaWorld

Via A. Furlanelli 69

20843 Verano Brianza (MB)

Telefon: +39 03620761Ho quindi aspettato ancora qualche giorno, cercando inutilmente di contattarli tramite il numero verde 800.882288, che e’ quasi sempre occupato, o cade la linea o rispondono dall’estero dicendo che provvederanno a sollecitare il commerciale ..Dopo circa due settimane di attesa mi sono decisa a scrivere sulla pagina mediaworld di Facebook dell’accaduto, il giorno dopo mi hanno chiamata proponendomi quello che ho poi riportato sul sito di Altroconsumo e che si legge di seguito: 

Ho in corso con mediaword la pratica n. 200327-018446, ma non riesco a venirne a capo: mi stanno prendendo in giro. Dopo più di due settimane che aspetto la sostituzione del portatile (me ne hanno mandato per SBAGLIO uno di modello inferiore dal valore di circa 300 euro contro i 558 che ho pagato), e che mi serviva per iniziare lo SMART WORKING in questo periodo di CORONAVIRUS, oggi hanno avuto il coraggio di chiamarmi dicendo nella prima versione che il portatile che mi avevano mandato è FULL HD, cosa FALSA perché se fosse stato full hd avrei potuto iniziare da subito a lavorare da casa e come seconda versione mi hanno detto che se voglio me lo sostituite con un FULL HD che hanno in casa e che costa 649 euro che magnanimamente me lo danno in cambio di quello che mi hanno mandato solo se in più gli do altri 50€!!!! NON HO PAROLE SONO VERGOGNOSI, considerato anche il fatto che il PC mi serve per lavorare da casa, per non uscire in questo periodo .. che tristezza… Quando ho chiesto di parlare con il Commerciale che ha deciso quanto sopra mi hanno risposto che non ha un telefono e che quindi non gli posso parlare direttamente ma devo attendere da loro un’altra chiamata!! VI PREGO aiutatemi voi di Altroconsumo a venirne a capo. A me sembra tanto che il pc che ho ordinato non l’avevano in casa e me ne hanno mandato un altro di valore e prestazioni molto inferiori. Per fortuna il tecnico informatico che mi doveva far iniziare lo smart working se ne è accorto.. ma ad allora nonostante innumerevoli solleciti ho ricevuto solo una mail dove dicevano che avrebbero verificato e poi la chiamata di oggi dove mi hanno ulteriormente preso in giro. Aiuto per favore.. ho bisogno di iniziare lo smart working!! e per colpa di Mediaword ho già perso 2 settimane e mezzo… 🙁 grazie
Il giorno dopo aver scritto ad Altroconsumo e alla Federconsumatori mi hanno scritto la seguente mail: 

Gentile Signora  xxxxxxx , in riferimento alla sua segnalazione, la presente per comunicarle che abbiamo provveduto all’assegnazione del NAR numero CO_5511698  al fine di attuare il rientro della merce a lei erroneamente pervenuta, presso il nostro magazzino e provvedere alla relativa sostituzione con l’articolo da lei scelto  codice p-111950 ACER ASPIRE allo stesso prezzo La invitiamo pertanto a voler preparare l’articolo difettoso per la spedizione, imballandolo accuratamente ed indicando sull’esterno dello stesso il Numero di Autorizzazione al Rientro (NAR) attribuitole e il seguente destinatario: Mediamarket S.p.a con socio unicoc/o Service Trade spaVia Palazzon, 46C35010 Campodoro – PD L’utilizzo dell’imballo originale (se non disponibile utilizzare un imballo neutro) e l’inserimento di ogni accessorio, dei manuali di istruzione e di tutto quanto in origine contenuto, velocizzerà la gestione della pratica. .Tale procedura verrà effettuata previo contatto telefonico da parte del corriere , TntInvitandola a voler attendere il contatto da parte del trasportatore, inviamo cordiali saluti.Servizio Clienti MediaWorld 
Questa loro mail risale all’8 di aprile, da allora sono ancora in attesa del corriere. 
Trovo veramente vergognoso questo comportamento che, a quando pare dai commenti riportati da altri clienti su Facebook, non e’ riservato solo a me. 
Spero potrete aiutarci. 
Grazie di cuoreStefania—Grazie per la fiducia riposta in noi, vedremo cosa succederà nei prossimi giorniUn errore può capare ma bisogna rimediare al più presto, a meno che il computer desiderato non sia disponibile e sarebbe essere chiari col cliente, proponendo altro oppure l’indennizzo, vista l’urgenza del periodo.Il PUnto però è anche un altro, un errore ogni tanto è comprensibile ma i casi sono diversi, come si vede dalla pagina Facebook:

https://www.facebook.com/pg/mediaworlditalia/posts/?ref=page_internal

E prendono tempo : Ciao xxxx, ti chiediamo gentilmente di portare ancora un po’ di pazienza. Verrai contattato non appena possibile. Grazie.
Un altro cliente dice: MediaWorld da solo cinque giorni aspetto una chiamata dal vostro Servizio Clienti.
Secondo me per come siete organizzati non sapete nemmeno cosa vuol dire Servizio Clienti e sicuramente non esiste.
Continuate ad illudere le persone dicendo “abbiamo inoltrato la tua segnalazione a…nessuno
La cosa comincia a diventare preoccupante, qualche risposta precisa si può avere, tempi e materiale secondo quanto richiesto e pagato, sopratutto.Giuseppe Criseo
delegato per Assotutela nel Centro-Nord

MAGNITUDO ITALIA: AUMENTANO LE FAMIGLIE ROMANE IN DIFFICOLTÀ, AIUTATECI A SOSTENERLE

Con l’inizio della pandemia e del conseguente “lockdown”, il movimento Magnitudo Italia si è mobilitato per sostenere le famiglie di Roma in difficoltà con diverse distribuzioni di pacchi alimentari (attività che i militanti del movimento svolgevano anche prima della diffusione del coronavirus).

Purtroppo, con il progredire delle restrizioni imposte per contrastare la diffusione del virus, il numero degli italiani rimasti senza lavoro e senza la possibilità di provvedere alle spese necessarie per la sopravvivenza è aumentato drasticamente. Gli interventi promessi dalle istituzioni si sono dimostrati insufficienti ed in molti casi non sono neanche potuti essere sfruttati.
È impossibile rimanere inermi mentre sempre più nostri concittadini patiscono i morsi della fame. I ragazzi di Magnitudo Italia, che stanno facendo della solidarietà la propria battaglia più grande, chiedono a chiunque abbia la volontà e la possibilità di aiutare i meno fortunati di intervenire, contattando i nostri canali social e facendo qualsiasi tipo di donazione.

SEQUESTRATE 24.000 MASCHERINE NON SICURE

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Modena, nell’ambito dei servizi di controllo volti al contrasto delle condotte fraudolente e delle pratiche commerciali sleali connesse all’emergenza epidemiologica COVID-19, hanno individuato e sequestrato, all’interno di un’azienda commerciale modenese, 1.222 mascherine di tipo FFP2 e 7.650 mascherine tristrato chirurgiche, non conformi ai prescritti requisiti di sicurezza ed in assenza delle necessarie certificazioni dell’Istituto Superiore di Sanità o dell’INAIL.

Le mascherine sequestrate, provenienti da un fornitore cinese, erano infatti prive della marcatura “CE” ed erano accompagnate unicamente da un “Certificate of Compliance”, che risulta essere semplicemente un documento emesso su base volontaria a richiesta del produttore.
L’ingente sequestro operato dai militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria e della Compagnia di Modena è stato effettuato in concomitanza ad altro intervento eseguito presso una farmacia bolognese dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Bologna, ove sono state rinvenute e poste sotto sequestro altre 400 mascherine non sicure, provenienti dalla medesima fornitura.
Presso il commerciante modenese, che pubblicizzava la vendita dei prodotti sequestrati attraverso il noto social network “facebook”, è stata acquisita la documentazione amministrativo-contabile utile alla ricostruzione dell’intera filiera dei soggetti coinvolti.
Lo sviluppo dell’attività investigativa ha consentito altresì di accertare che la merce era stata poi venduta a diversi Enti pubblici locali, approfittando delle difficoltà che hanno quest’ultimi a reperire sul mercato tali presidi sanitari in tempi brevi, ove sono state rinvenute e sottoposte a sequestro ulteriori 13.000 mascherine chirurgiche e 1.700 mascherine FFP2, ancora inutilizzate.
I due responsabili dell’azienda modenese sono stati dunque deferiti alla locale A.G., a piede libero, per le ipotesi di reato di frode in commercio e nelle pubbliche forniture.
Continuano ulteriori controlli da parte di tutti i Reparti delle Fiamme Gialle della provincia, finalizzati a tutelare la salute dei consumatori e gli operatori onesti, contrastando i comportamenti illegali e fraudolenti che sfruttano l’attuale emergenza sanitaria per conseguire indebiti profitti.
L’attività di servizio condotta dai finanzieri modenesi e bolognesi costituisce efficace concretizzazione della quotidiana azione realizzata dalla Guardia di Finanza, quale unico organo di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria, nel perseguimento dell’obiettivo di ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini e di tutela della collettività.

IL CONSUMO DI STUPEFACENTI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS – DALLE “PIAZZE DI SPACCIO” ALLE CONSEGNE “A DOMICILIO” SEQUESTRATI 2 CHILI DI HASHISH E MARIJUANA CONTENUTI IN CIRCA 90 PLICHI POSTALI

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato, in distinti interventi, 2 kg di hashish e marijuana contenuti in circa 90 plichi postali, già confezionati per il consumo.
In particolare, i finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano sono riusciti ad individuare un canale di spedizione delle sostanze intercettando i relativi plichi presso un “hub” di smistamento dell’area metropolitana di Napoli di un’importante società di spedizioni internazionale con sede ad Arzano (NA).

L’attuale situazione emergenziale preclude, infatti, l’illecita attività di spaccio su strada degli stupefacenti ed obbliga la criminalità, come in questo caso, a ricorrere a metodi alternativi, quali l’acquisto di droga tramite internet su siti specializzati, e la conseguente spedizione della stessa, tramite corrieri privati completamente inconsapevoli, spesso utilizzando carichi di copertura.
L’operazione delle Fiamme Gialle di Napoli conferma che l’emergenza nazionale causata dal Covid-19 non ferma il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, che ora viene commercializzata su canali ancora attivi, come appunto le spedizioni tramite corrieri.
In pochi giorni, infatti, le Fiamme Gialle di Napoli hanno eseguito tre sequestri di questo tipo, interrompendo un canale di consegna di sostanze stupefacenti spediti dalla Campania e diretti a tutto il territorio nazionale.

CORONAVIRUS/CURA ITALIA, TISO (LABOR): “RUOLO PATRONATI È CENTRALE”

“Su tutto il territorio italiano continua senza sosta l’impegno degli operatori del patronato Labor a sostegno delle istanze dei cittadini italiani, in questo difficile momento economico e sociale. Continue reading

Il cantautore Francesco Occhipinti con “DICO NO” contro chi giudica e bullizza Posta in arrivo x

Il cantautore Francesco Occhipinti con “DICO NO” contro chi giudica e bullizza.
In tutti i digital store il nuovo singolo “DICO NO”. In radio da venerdì 24 aprile “Adesso dico no. Sento e non ascolto. Io guardo solo avanti e cambio direzione”

Il cantautore siciliano (di Marsala-TP) Francesco Occhipinti firma un pezzo (con Gianni Testa e Matteo Caretto), che attinge a piene mani dalle sue esperienze personali, caratterizzato dalla consapevolezza di libertà e di lotta verso qualunque forma di discriminazione, bullismo e, soprattutto, paura.

Videoclip: https://youtu.be/cVVP93-yz_U
– È una canzone che si scrive quando si è stanchi di sentirsi giudicare –spiega Francesco– da chi non ti conosce per niente. “DICO NO!” è la reazione a tutto questo, la presa di coscienza che bisogna smettere di preoccuparsi continuamente delle chiacchiere della gente e “cambiare direzione” ripartire da se stessi imparando che Essere non è ciò che gli altri DICONO -“DICO NO”, prodotta da Gianni Testa per Joseba Publishing e arrangiata da Matteo Caretto presso Scene Music Studio, è una dichiarazione d’amore, intima, profonda e sincera da parte dell’autore verso se stesso e le proprie fragilità. Il brano è disponibile in tutti gli store digitali.SOCIAL
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