Fondazione Kattinis PRESENTA“DA OGGETTI QUOTIDIANI DEL PASSATO A RIFLESSI E TRASPARENZE”Mostra bi-personale

In occasione della settimana dell’arte contemporanea romana (RAW 2024), la Fondazione
Kattinis ospita, dal 19 ottobre al 25 ottobre 2024, la mostra “Da oggetti quotidiani del passato
a Riflessi e Trasparenze” di Maurizio Foglietti e Germana Galdi, a cura di Federica Fabrizi. Continue reading

Ambiente e lavoro, Centro Studi Iniziativa Comune: “Sviluppo green jobs è priorità”

Ambiente e lavoro, Centro Studi Iniziativa Comune: “Sviluppo green jobs è priorità”

“L’Italia deve diventare leader globale nello sviluppo dei green jobs, attraverso il suo impegno verso una transizione ecologica sostenibile. Un obiettivo importantissimo in un paese, come il nostro, dove si starebbe registrando una crescita delle nuove assunzioni nel settore delle professioni verdi, con un incremento particolarmente marcato nelle energie rinnovabili, nella gestione dei rifiuti e nelle attività di efficientamento energetico. Ma c’è ancora molto da fare. Innanzitutto, cosa sono le Green Jobs? Un termine che si riferisce a tutte quelle occupazioni che contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, attraverso la promozione della sostenibilità, la conservazione delle risorse naturali e l’adozione di pratiche ecologiche: concetti e valori fondamentali in questo momento storico dove il cambiamento climatico la sta facendo purtroppo da padrone. Per questa ragione, come Centro Studi Iniziativa Comune, crediamo fortemente che le istituzioni governative debbano favorire la creazione di nuove “professioni verdi”, investendo al contempo nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture sostenibili, rafforzate da politiche nazionali ambiziose e un forte impegno verso la neutralità climatica. Infatti, i Green Jobs rappresentano un’imperdibile opportunità per il futuro, con un potenziale impatto positivo sull’ambiente, l’economia e la società, stimolando lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un modello economico più equo e resiliente”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.

Napoli, l’Arciconfraternita dei Pellegrini dona bus alla Comunità Famiglie Camaldoli

Comunicato Stampa

Napoli, l’Arciconfraternita dei Pellegrini nel segno della solidarietà: un bus in dono alla Comunità Famiglie Camaldoli

Una mattinata all’insegna della solidarietà, del sostegno alle categorie più fragili, della commozione e della partecipazione. Domenica 6 ottobre, l’Arciconfraternita dei Pellegrini, in collaborazione con la Fondazione Pellegrini e Convalescenti di Napoli – Opera Fabrizio Pignatelli, ha compiuto un importante gesto di vicinanza nei confronti della Comunità Famiglie Camaldoli, donando un mini bus per permettere ai bambini dei Camaldoli e di Marano di raggiungere le strutture sportive della zona ed i campus dove svolgono attività didattiche extra scolastiche. La cerimonia di benedizione è avvenuta dopo la celebrazione Eucaristica, nel cortile dell’Ospedale dei Pellegrini, alla presenza – tra gli altri – del Primicerio dottor Giovanni Cacace, di Don Federico Battaglia segretario dell’Arcivescovo nonché dell’Ufficio Pastorale Giovanile (che ha prima presieduto la Santa Messa e poi benedetto il minibus), dell’avvocato Augusto Nuzzi, presidente Fondazione Pellegrini Opera Fabrizio Pignatelli, e di Natalino Mele, responsabile della Comunità famiglie Camaldoli. “Questo veicolo – ha sottolineato il Primicerio Giovanni Cacace – rappresenta un aiuto concreto per le famiglie della comunità, offrendo ai più piccoli la possibilità di partecipare alle attività sportive e formative in totale sicurezza e comodità. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno permesso questa importante donazione. L’Arciconfraternita dei Pellegrini, con il sostegno della Fondazione, dunque continua il suo impegno al fianco delle realtà locali, con particolare attenzione alle esigenze delle famiglie e dei più giovani di Napoli e non solo. Questo gesto si inserisce in un percorso di solidarietà e servizio che da secoli contraddistingue la nostra istituzione, ponendo al centro i valori della carità cristiana e del sostegno alle comunità più bisognose”, ha concluso il Primicerio Giovanni Cacace.

Nuovi Castelli Romani ad HOTtobre Piccante

Il direttore scientifico di Nuovi Castelli Romani Claudio Letizia, la dietista Veronica Pompili e il presidente onorario di NCR Ettore Pompili hanno rappresentato l’associazione dei Castelli Romani al Festival del Peperoncino organizzato da Ipse Dixit al Garden Tre Fontane di Roma. Continue reading

Siccità in Puglia, Confeuro: “Agricoltura in crisi. Governo intervenga subito”

Siccità in Puglia, Confeuro: “Agricoltura in crisi. Governo intervenga subito” 

“Apprendiamo che la Giunta regionale della Puglia ha chiesto al ministero dell’Agricoltura l’emissione del decreto di declaratoria per siccità che si è verificata nei territori di comuni delle province di Foggia, Bari-BAT, Brindisi, Taranto e Lecce al fine di consentire l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale agli aventi diritto. Si tratta di un passo assolutamente necessario alla luce della crisi idrica in atto, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico e agricolo. Un vero e proprio allarme rosso, quello causato dalla siccità, che rischia di avere conseguenze economiche e produttive disastrose per tante piccole e medie aziende pugliesi. La verità, ahinoi, è sotto gli occhi di tutti: ancora una volta dobbiamo attendere i tempi della burocrazia per dare un minimo di sollievo al settore primario. Il solito modus operandi tutto italiano e tutto sbagliato, basato sulla emergenza anziché sulla prevenzione. La cartina di tornasole del fatto che, purtroppo, il nostro Paese troppo spesso dimostra di avere una classe politica e istituzionale, scollata dai reali problemi e dalle reali criticità del territorio. E proprio l’allarme siccità ne è l’esempio lampante. Cosa fare adesso? In primis, si necessitano azioni urgenti e la valutazione di un piano strutturale degli invasi per far fronte alla situazione straordinaria di siccità, nonché l’intervento del governo e del Masaf, con tutte le risorse disponibili del Pnrr o a livello statale, per cercare di fronteggiare l’emergenza pugliese, che sta impattando negativamente sulla comunità e su tutto comparto agricolo. Ricordo, infatti, che se non disponiamo di acqua, non disporremo di derrate alimentari e sicuramente non potremmo più parlare di quella sovranità alimentare, tanto a cuore al governo e al ministro Lollobrigida”. 

 Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

Ambiente, Tiso(Iniziativa Comune): “Mar Mediterraneo da tutelare contro cambiamento clima”

“Negli ultimi decenni, il Mar mediterraneo ha iniziato a trasformarsi sempre più velocemente in un mare dalle caratteristiche tropicali. Questo cambiamento apparentemente affascinante, nasconde in realtà numerose insidie per l’ecosistema e le attività umane che dipendono da questo mare. L’aumento delle temperature medie, dovute in particolare al mutamento climatico stanno, infatti, sconvolgendo l’equilibrio naturale di una delle acque più importanti e rilevanti del pianeta. Uno degli effetti più visibili della tropicalizzazione del Mediterraneo è – ad esempio – l’invasione di specie aliene, che sta impattando in modo significativo sugli ecosistemi marini, alterando i cicli biologici delle specie autoctone e favorendo l’esposizione di specie tropicali provenienti dal Mar Rosso e dall’Oceano Indiano. Senza considerare una altra conseguenza collegata al riscaldamento globale ossia l’acidificazione del Mediterraneo, che ha effetti devastanti sugli organismi marini che dipendono dal carbonato di calcio per formare le loro conchiglie e scheletri, come coralli, molluschi e alcuni tipi di plancton. La perdita di queste specie fondamentali può causare un effetto a catena, compromettendo l’intera rete ecologica del mare nostrum. C’è poi la questione di carattere economico e produttivo, in particolare nel settore della pesca visto e considerato che la tropicalizzazione può portare ad un impoverimento delle risorse ittiche tradizionalmente sfruttate, come il tonno rosso o le sardine, con gravi conseguenze economiche per le comunità che vivono di pesca. Anche l’acquacoltura è a rischio, poiché l’aumento delle temperature e la proliferazione di alghe tropicali possono danneggiare le infrastrutture e compromettere la qualità dell’acqua. Cosa fare dunque per contrastare questi fenomeni negativi? In primis, serve una risposta coordinata a livello internazionale. E’ fondamentale ridurre le emissioni di gas serra per limitare l’aumento delle temperature e attuare politiche efficaci di gestione delle specie invasive. In tal senso, la creazione di aree marine protette e l’adozione di tecniche di pesca sostenibili possono aiutare a preservare la biodiversità e mitigare gli effetti della tropicalizzazione. Al contempo, la ricerca scientifica può svolgere un ruolo cruciale nel monitorare i cambiamenti in atto e nel proporre soluzioni innovative. Insomma, sono necessari interventi concreti e fattivi per tutelare il Mediterraneo contro questa trasformazione ambientale, che rappresenta una minaccia per l’equilibrio ecologico, economico e sociale delle comunità che da millenni vivono in simbiosi con questo mare”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.