Emergenza sbarchi a Lampedusa

Non c’è più giorno e nemmeno notte, per Lampedusa che vede arrivare senza sosta gli sbarchi. L’hotspot è al collasso e già starebbe accogliendo di 10 volte circa in più, il numero massimo di persone che potrebbe ospitare solitamente. I dati sarebbero allarmanti e in costante aumento, in circa 5 giorni, in 23 approdi, sarebbero giunti sull’isola, circa 1.000 migranti, che si aggiungono alle 5.112 persone di 110 sbarchi di martedì, creando un record negativo per tutto il paese. Decine di migranti, giunti con altrettante imbarcazioni, sarebbero ammassate al molo, numerosi si sarebbero già dati alla fuga. Anche la Croce Rossa italiana parla “di una situazione difficile”, non solo per la struttura dell’hotspot situato in Contrada Imbriacola, che potrebbe ospitare un massimo di 600 persone, ma anche per medici, infermieri e volontari. Numerose le famiglie e i minori, giunti in queste ore. Stamattina, alle 4.20, poco prima che arrivassero i soccorsi della motovedetta della Guardia Costiera, un neonato di 5 mesi è caduto in mare, annegando, insieme ad altre persone che, sono state tratte tutte in salvo. Arrivate, delle prese di posizione, da parte della Germania e dalla Francia, che avrebbero preso delle decisioni immediate. Berlino avrebbe, attualmente, deciso di sospendere i ricollocamenti dall’Italia e Parigi ha comunicato che rafforzerà ulteriormente i controlli al confine con il nostro Paese. Roberta Metsola, presidente del Parlamento Ue ha affermato:”Le decisioni non possono essere sul piano nazionale, ma solo a livello europeo. Penso che non i siano ulteriori opzioni, se non concludere il patto sulla migrazione, i cittadini di tutti i paesi dell’Unione Europea, ci hanno chiesto di trovare delle soluzioni”, che attualmente tardano ad arrivare.

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