ENVENUTI (EX PRESIDENTE AMA), A ROMA NEL 2011 AVEVAMO SCRITTO LA MIGLIORE PAGINA “GREEN” IN TEMA DI RIFIUTI, CHI AMMINISTRA OGGI LA CAPITALE HA VANIFICATO TUTTO E PROSEGUE NEL DISASTRO

Lo sfacelo della raccolta e della gestione dei rifiuti nella Capitale, prima di lasciare  ovviamente spazio all’emergenza Coronavirus, risultava uno delle emergenze principali di Roma, notizia costante e negativa che è rimbalzata non solo a livello nazionale, ma anche sulla stampa estera.

Per la prima volta nella storia della Capitale,  la raccolta differenziata a Roma prima del Coronavirus era diminuita, scendendo dal 43,2%  al 42,9% dell’anno precedente. Dati assolutamente poco soddisfacenti per chi aveva promesso ai cittadini di arrivare in breve a percentuali altissime di differenziata. Ma non solo, l’ultimo anno ha fatto registrare anche l’aumento del 2,5% della produzione dei rifiuti, che si attestava a 1,7 milioni di tonnellate per un valore di 605 kg l’anno per abitante, con un incremento di 18 kg annui. Il terzo dato negativo era  la percentuale di utenti interessati dal servizio porta a porta, il miglior metodo per incrementare la differenziata, diminuito  dal 33% del 2017 al 31% del 2018.
Oggi ulteriore notizia negativa da Ama, l’azienda  è pronta a fare un ulteriore passo indietro nella raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti.  Nell’ultimo piano occupazionale presentato al Comune infatti la municipalizzata annuncia che tra quest’anno e il 2021 il porta a porta non sarà più effettuato per circa 100mila utenti, pari a 400mila persone. Si tornerà alla cosiddetta raccolta stradale, quella con i cassonetti per ogni diverso materiale e già è pronta a comprare 30mila secchioni in ferro, tutto il contrario rispetto a quello che è stato promesso in campagna elettorale dalla Candidata Sindaca Raggi e da tutto il M5S.
Sta di fatto che si sta vanificando il grande lavoro che era stato realizzato in passato, mi riferisco al periodo 2011 fine 2013 e programmato per il futuro dall’amministrazione di centro-destra che ha di fatto scritto la migliore pagina “green” in tema di gestione dei rifiuti a Roma.
Aver raggiunto a fine dicembre del 2012 lo storico traguardo del 30% di RD a livello di percentuale, ha collocato Roma nel gruppo di testa fra le grandi citta’ europee superando Parigi, Bruxelles e Madrid.
Partendo dal 22% di agosto 2011, per poi aver raggiunto poco meno del 40% a fine dicembre del 2013, consentendo di superare per percentuale di raccolta , le principali citta’ del Vecchio Continente con l’eccezione di Monaco di Baviera, con un programma di pulizia della citta’, di decoro, di interventi straordinari di ben altro livello qualitativo e quantitativo. In quel periodo l’Ama ha raccolto il plauso di personalità di livello internazionale come Jack Macy e Paul Connett, quest’ultimo principale teorizzatore della strategia “Rifiuti Zero” a livello mondiale che per la prima volta  si sono confrontati con i Dirigenti della municipalizzata, dando anche un valore internazionale all’operato.
Ad oggi, probabilmente ancora in Ama si prosegue  a non approvare  i bilanci degli esercizi precedenti,  con un piano industriale ancora non definitivamente approvato, dei 2.500 mezzi a disposizione di Ama, attualmente sono funzionanti solamente il 55%, poco più della metà, peraltro mezzi fortemente inquinanti.  Gli impianti  in totale affanno,  i centri di trasferenza neanche l’ombra , lo stesso numero di isole Ecologiche del periodo 2011-2013.
Ed oggi si progetta l’ennesimo flop per la  la Capitale  in tema di gestione dei  rifiuti. Di fatto si abbandona il programma della differenziata, si procede ad eliminare il porta a porta a favore dei cassonetti, un danno enorme rispetto al programma “green”  che con molti sacrifici si stava concretamente sviluppando nella Capitale. E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Ex Presidente di Ama, nel periodo 2011/2014 ed oggi portavoce del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

ECOITALIASOLIDALE

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