Mappatura geolicalizzata, che cos’è?

 

Parlare di mappatura geolicalizzata porta prima di tutto a contestualizzare l’argomento di cui si sta parlando, che non è certo per nulla semplice e facile.

La crisi sanitaria ha aumentato senza alcun dubbio il rapporto tra gli utenti e il web. D’altronde, a causa di lockdown, restrizioni e limitazioni, la gente ha finito per passare molto più tempo in casa e dunque dinnanzi al pc. E questo è un fenomeno che merita di essere analizzato nel suo complesso, in quanto ha molteplici sfaccettature. Perché per molti, in alcuni casi si può davvero parlare di dipendenza da internet. Una dipendenza per cui scendono in campo e intervengono strutture specializzate. Ma per capire meglio il tutto occorre parlare di tempi di connessione, che si sono inevitabilmente prolungati. Ed è stato ciò a spianare la strada a quelle che possono essere definite vere e proprie patologie.

La dipendenza da internet o da alcuni fenomeni legati al web, come, per esempio il gioco online, colpisce indifferentemente tutte le età ed è un qualcosa di globale. Come sottolineato da infocasino.it, il tutto appare in costante e continua crescita. Per di più, il periodo che abbiamo vissuto, ha favorito il tutto, viste le tante ore passate in casa e navigando in rete. Ma qual è stata la reazione e la strategia per arginare questo fenomeno? A correre al riparo sono stati moltissimi enti, con, per esempio, l’istituzione di numeri gratuiti e associazioni, con cui viene dato un sostegno e un aiuto. Ma un ruolo fondamentale è quello svolto dall’Istituto Superiore di Sanità.

Ed è qui che è entrata in campo la mappatura geolocalizzata. Infatti è stato proprio l’Iss a mettere a disposizione e a creare una sorta di vera e propria mappatura geolocalizzata e interattiva. L’obiettivo di tutto ciò è di base stato quello di individuare i servizi preposti e adatti per la cura dei pazienti. A offrire maggiore supporto e aiuto c’è inoltre una guida online realizzata dal Centro nazionale dipendenze e doping dell’Iss. Questa fornisce un elenco dettagliato e preciso di tutte le strutture sanitarie che si occupano di tutti quei problemi legati all’uso eccesivo di internet.

Va detto però che analizzando la questione, si può notare come la distribuzione dei servizi territoriali in Italia appaia fortemente disomogenea e per nulla organizzata. Infatti, entrando nel dettaglio e nello specifico, si può dire che soltanto la Lombardia possiede 38 strutture specifiche che offrono assistenza per la dipendenza da Internet, seguita dalla Liguria con 13. Campania, Sardegna e Sicilia sono agli ultimi posti rispettivamente con 1, 3 e 2 strutture. Insomma, di lavoro da fare ce n’è davvero tanto. Il percorso però sembra esser stato tracciato. E gli obiettivi prefissati. Ora non resta che capire se il 2022 può davvero esser l’anno della svolta sotto questo punto di vista.

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