Vaccini, no ai contratti beffa delle Big Pharma

“Bloccare 29 milioni di dosi di vaccino in uno stabilimento di Anagni, mentre il Lazio e la stessa provincia di Frosinone stentano a trovare dosi sufficienti per immunizzare i cittadini più fragili è uno schiaffo al dramma che gli italiani e gli europei stanno vivendo da oltre un anno”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che attacca: “confidiamo nell’ispezione richiesta dalla Commissione europea, affinché si chiarisca la situazione sulle dosi di prodotto AstraZeneca e sia adottato il regolamento per rafforzare il meccanismo di autorizzazione alle esportazioni dei vaccini, secondo quanto sostiene il vicepresidente esecutivo della Commissione, Valdis Dombrovskis. Astrazeneca dal canto suo – continua ancora il presidente – deve onorare gli impegni contrattuali assunti con l’Europa, consegnando finalmente le dosi negoziate. L’Italia sta scontando una serie di ritardi inaccettabili e inadempienze contrattuali scandalose e proprio la scarsa trasparenza sui contratti stipulati dalla Ue con le case farmaceutiche è all’origine delle tante difficoltà di approvvigionamento. Condividiamo le parole del presidente del Consiglio – continua ancora Maritato – che esorta le Big Pharma a tenere un comportamento retto e non vessatorio nei confronti dei Paesi che si trovano in difficoltà. Ulteriori giochi delle tre carte non possono essere più tollerati”, chiosa Maritato.

Roma, 26 marzo 2021

ROMA, PASQUA DI SORRISI E REGALI PER I PICCOLI PAZIENTI DEL POLICLINICO DELL’UMBERTO I

Sorrisi, regali, sorprese e uova di Pasqua. Nella mattinata di oggi nuovo appuntamento benefico di Assotutela, associazione presieduta da Michel Emi Maritato che, insieme al noto attore Alessandro Regis (“Le Iene”) e al responsabile del Sociale di Assotutela, Luigi Giannelli (già commissario della polizia penitenziaria di Roma), hanno fatto visita ai piccoli pazienti del Policlinico Umberto I di Roma, consegnando le uova pasquali dell’Ail.

“Una iniziativa che abbiamo fortemente voluto e resa possibile grazie alla disponibilità del neo direttore generale dell’Umberto I, Fabrizio d’Alba con cui ci lega un rapporto di amicizia e di grande collaborazione sul fronte della solidarietà e della beneficenza. Anche oggi abbiamo voluto fare del bene, anche grazie all’impegno di Alessandro Regis e Luigi Giannelli”.

Pasqua si avvicina e Assotutela continuerà con dedizione e attenzione nel suo percorso di sostegno e aiuto alle persone più fragili e bisognose di Roma e del territorio regionale.

Roma, Rivoluzione Animalista: “Su tutela animali Raggi da bocciare. Appello alle forze politiche”

“L’amministrazione grillina di Roma Capitale è ormai giunta alla fine del suo mandato, tra polemiche, inefficienze e litigi. 

Più volte, come Rivoluzione Animalista, abbiamo incalzato la sindaca Raggi ad agire tempestivamente in merito alla tutela dei diritti animali e, in particolare, sulla riapertura dei canili comunali e convenzionati ai volontari, tutt’oggi impossibilitati ad entrare a causa dell’emergenza pandemica in atto. Constatiamo con dispiacere che nulla è cambiato e nulla è stato fatto in tale direzione. I nostri appelli, come quelli di altre associazioni animaliste con cui siamo costantemente in contatto, sono rimasti inascoltati. Tuttavia, non si arrendiamo a questa battaglia di civiltà. Sopratutto perché c’è un quid novis che rende la situazione di Roma ancora più esplosiva e preoccupante. Virginia Raggi, il sindaco della Capitale, non ha più una sicura maggioranza a causa del passaggio al gruppo misto di Gemma Guerrini che porta a 24 il numero dei consiglieri grillini in Campidoglio. Alla luce di tutto questo appare quanto mai chiaro come in questa condizione di precarietà amministrativa, l’aula Giulio Cesare rischia di non produrre nessuna attività sui territori, così come per la risoluzione positiva delle problematiche attinenti la tutela animale. Chiediamo, pertanto, a tutte le forze politiche di governo e di opposizione di attivarsi affinché questa situazione non penalizzi ulteriormente i cani e i gatti che attendono delle soluzioni concrete e rapide. Si avverte, più che mai, la necessità di uno sforzo congiunto della politica romana per giungere a delle risposte concrete per risolvere, o mitigare, la situazione di disagio dei canili di Roma. La vita e la dignità degli uomini, come degli animali, sono valori supremi non barattabili con incomprensibili e momentanee logiche di convenienza politica”. Così, in una nota, il segretario nazionale di Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica, è il presidente nazionale del Partito, Marco Strano.

Covid, Ambrogiani: “Lazio modello per vaccini”

“La Regione Lazio si conferma ancora una volta modello efficiente ed efficace in materia di vaccinazione antiCovid19. Un sistema virtuoso che sta permettendo di tutelare la salute di centinaia di migliaia di persone, in particolare soggetti fragili e fasce disagiate.

E di tutto questo non possiamo che ringraziare la competenza amministrativa e istituzionale dimostrata dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato che sin da subito si sono attivati per fornire alla comunità procedure di vaccinazione rapide e semplificate. A tutto ciò si aggiunge la professionalità di migliaia di medici e infermieri che si stanno prodigando con impegno e sacrificio per la tutela sanitaria della popolazione del territorio regionale. A loro vogliamo rivolgere il nostro più sentito ringraziamento. Andiamo avanti tutti insieme per sconfiggere quanto prima il Covid e riappropriarci delle nostre vite”.
Così, in un comunicato stampa, il segretario Pd Marino, Sergio Ambrogiani.

Il comparto dei casinò online è entrato con prepotenza nella vita degli italiani

Il mondo sta subendo una crisi senza precedenti: sanitaria, indubbiamente, con una pandemia da Coronavirus che ha attanagliato in una morsa tutti i governi. Continue reading

Tra normali cambiamenti e campanelli di allarme La doppia faccia dell’adolescenza

L’età dello sviluppo, da sempre è conosciuta e “temuta”, per i cambiamenti non solo fisici che l’inevitabile passaggio da bambino a giovane adulto comporta. Ma quando, un cambiamento “naturale” può essere, invece un problema patologico latente? Abbiamo intervistato, proprio per fare chiarezza, un esperto del settore, Massimo Lattanzi, psicologo psicoterapeuta e dottore in scienze forensi, coordinatore nazionale dell’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia.

Dottor Lattanzi, che differenza c’è tra la normale aggressività, tipica dell’età dello sviluppo e un comportamento eccessivo o comunque deviante?

“Per iniziare vorrei ribadire che ogni persona è differente dall’altra così come le storie ed i vissuti. La fase dello sviluppo definita adolescenza da alcuni anni è il centro dell’interesse e delle ricerche di molti professionisti e di strutture pubbliche e private come l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia. L’adolescenza rappresenta il periodo del ciclo della vita particolarmente complesso e richiede una valutazione scientifica sia individuale che familiare. I comportamenti disfunzionali in adolescenza come delinquenza, violenza e aggressività possono anche essere correlati ai normali processi dello sviluppo evolutivo. L’equipe multidisciplinare di professionisti volontari dell’A.I.P.C. dal 2001 si occupa della prevenzione e del trattamento di relazioni disfunzionali e violente, dal 2012 applica un protocollo integrato scientifico A.I.P.C., di recente il protocollo è applicato prevalentemente a adolescenti e giovani adulti per valutare le possibili disfunzionalità individuali e relazionali che potrebbero portare ad agire comportamenti violenti contro la persona. Ogni comportamento trasgressivo dell’adolescente ha motivazioni soggettive, l’aggressività è una delle numerose strutture del comportamento sociale che si costruisce dalla nascita. I diversi comportamenti antisociali dovrebbero essere letti nel significato soggettivo ed evolutivo della trasgressione stessa. In alcuni casi, ad esempio, l’adolescente può proteggere la propria autostima con una condotta deviante. Molti adolescenti mostrano una scarsa inclinazione a riconoscere le proprie responsabilità e una incapacità a tollerare la frustrazione. La risposta di tipo aggressivo in questi casi spesso mira a difendersi dal rifiuto dell’altro.  La percezione di un rifiuto o un abbandono negli adolescenti è molto frequente e la loro lettura come un’ingiustizia sembrerebbe giustificare l’agire una violenza difensiva. La tendenza antisociale si può ricollegare alla deprivazione o alla perdita di una relazione vissuta come significativa dall’adolescente. Un comportamento deviante può essere causato da molti fattori e nessuna teoria può offrire una spiegazione esclusiva.”

C’è il rischio di identificare un “falso positivo”? Che cautele adottate?

“I professionisti volontari dell’A.I.P.C. conducono colloqui ed applicano il protocollo scientifico integrato A.I.P.C., che prevede colloqui clinici, una valutazione psicofisiologica, una psicodiagnostica specifica e un percorso integrante psicotraumatologia, mindfulness e terapia sensomotoria. Il protocollo contribuisce in particolare alla prevenzione della trasmissione intergenerazionale della disfunzionalità individuale e relazionale.

Il contributo della ricerca scientifica applicata è fondamentale in particolare in questa fase del ciclo della vita che potrebbe definire la traiettoria del futuro adulto. Il protocollo A.I.P.C. valuta il funzionamento individuale, relazionale e genitoriale/familiare.

Lo sviluppo della personalità, delle abilità comportamentali e dell’autoregolazione è essenzialmente il risultato dell’interdipendenza tra soggetto e ambiente; tra le variabili ambientali risultano particolarmente rilevanti quelle di tipo relazionale come quelle familiari.

Il protocollo si prefigge di individuare i possibili fattori di rischio in un’ottica di prevenzione e di promozione del benessere piuttosto di riduzione del danno.

Il raccordo anamnestico specifico e le valutazioni hanno permesso di identificare alcune A.C.E. (Esperienze avverse dell’infanzia) vissute in età evolutiva essenzialmente in famiglia, tali esperienze non influiscono in modo esclusivo alla formazione di una personalità disfunzionale nelle relazioni piuttosto permettono di scoprire e disinnescare gli attivatori (trigger), traumi relazionali vissuti e non elaborati, corrieri di dolore, sofferenza, rabbia, aggressività, violenza, sensi di colpa che ri-attivati dalle relazioni attuali possono contribuire a produrre una disregolazione emotiva e comportamenti disfunzionali e violenti.”

Nella vostra casistica, che rilievo ha la violenza psicologica?

“La casistica ventennale dell’Associazione Italiana di Psicologia rileva una presenza costante della violenza psicologica nelle relazioni disfunzionali e violente. La violenza psicologica sembrerebbe essere la possibile origine della violenza agita in tutte le sue declinazioni. Come già descritto le emozioni, i pensieri e i comportamenti disfunzionali spesso originano o si consolidano nell’ambiente familiare e si possono trasformare in inneschi “inconsapevoli” di comportamenti disfunzionali e violenti. Tali inneschi, spesso si attivano già nelle prime relazioni interpersonali. È importante per i genitori o i caregiver saper riconoscere rapidamente i possibili segnali e consultare singoli professionisti o strutture specializzate. Rilevante, in termini di prevenzione, è la conoscenza della propria famiglia di origine, se la presenza di traumi risultasse manifesta sarebbe particolarmente indicato consultare singoli professionisti o strutture specializzate. In conclusione, vi segnalo la campagna di sensibilizzazione e “Fermiamo insieme i traumi e violenza” prevista per il mese di giugno 2021. La campagna ha come obiettivo quello di contribuire all’interruzione della possibile trasmissione intergenerazionale dei traumi e della violenza che è particolarmente indicata ai singoli con difficoltà relazionali, le coppie che intendono diventare genitori e i ragazzi in età adolescenziale.

Per approfondimenti e fissare un appuntamento è possibile andare sul www.traumaeviolenza.it”

Riferimenti bibliografici

  1. Erru, G. Ballarotto, S. Cimino e L. Cernaglia (2019), Il comportamento delinquenziale in adolescenza: contributo empirico e implicazioni cliniche, Rivista di Psicoterapia Relazionale (49-71).
  2. Grimoldi, (2001), Le caratteristiche psicologiche come causa efficiente della devianza minorile, Minorigiustizia nr.4 – 2011 (146 – 151).

a cura di Priscilla Rucco