Il consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli ringrazia solennemente le guardie particolari giurate della Security Service che l’ hanno salvato dalla vile aggressione

Il consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli ringrazia solennemente le guardie particolari giurate della Security Service che l’ hanno salvato dalla vile aggressione all’ ospedale San Giovanni bosco di Napoli infatti ha testualmente ribadito:”..ha detto il consigliere Borrelli – soprattutto voglio dire grazie alle guardie giurate intervenute per fermare gli aggressori.

Senza il loro intervento non so se me la sarei cavata con “solo” una frattura delle ossa nasali e un trauma cranico. Mi dispiace tantissimo per due di loro che sono rimasti feriti per fermare quelle belve. Uno, purtroppo, ha riportato una micro frattura al mignolo: a lui tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà. E un grande grazie va anche a tutto il personale medico che ci ha soccorso in maniera impeccabile».
Il Presidente nazionale associazione guardie particolari giurate Giuseppe Alviti essendo stato tra i primi a dimostrare vicinanza e solidarietà all’ amico consigliere Francesco Emilio Borrelli ha ringraziato lo stesso per l’ encomio tributato alle guardie giurate ricordando come siano essenziali nel contesto di sicurezza sociale complementare e Sussidiaria e per tale motivo richiede per le stesse poteri autoritativi e certificativi al pari delle forze dell’ordine almeno durante l’espletamento del proprio compito di istituto

Ha dichiarato Giuseppe Alviti

Massima vicinanza e solidarietà al consigliere Regionale dei verdi Francesco Emilio Borrelli aggredito a calci e pugni selvaggiamente da una famiglia intera all interno dell ospedale San Giovanni Bosco e solo grazie al pronto e tempestivo intervento delle guardie Particolari giurate della Security Service si è evitato il peggio e gli esecutori materiale del vile linciaggio dati alla fuga.

Ora è al pronto soccorso per curarsi le ferite e in attesa dell’arrivo della polizia.
Come esponente della società civile e candidato alla Regione Campania per Forza Italia chiedo che le autorità competenti intervengano sollecitamente con Forza per garantire le patrie galere agli aggressori

INQUINAMENTO AMBIENTALE DEL TORRENTE COPPA: STIMATI DANNI PER 3 MILIONI DI EURO E INDAGATI DIRIGENTI PUBBLICI E VERTICI DI VARIE SOCIETÀ

La Guardia di Finanza di Pavia, unitamente al Gruppo Carabinieri Forestali di Pavia, ha concluso una complessa indagine che ha permesso di deferire n. 13 persone fisiche e n. 2 imprese responsabili, a vario titolo, del grave inquinamento delle acque del Torrente Coppa e della conseguente compromissione del relativo ecosistema ambientale.

I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Voghera e del Gruppo Carabinieri Forestali di Pavia avevano già proceduto nell’aprile del 2018 al sequestro preventivo dell’impianto di depurazione del Comune di Casteggio (PV), gestito da Pavia Acque S.C.A.R.L., in ragione del suo malfunzionamento e del costante superamento dei limiti di inquinamento riscontrati a valle dell’impianto.
Le Fiamme gialle vogheresi, al termine di due anni d’indagine, coordinate dal Proc. Agg. della Procura della Repubblica di Pavia Mario Venditti e dal Sost. Proc. Roberto Valli, hanno appurato la reiterata immissione, nelle acque del torrente e tramite lo scarico finale dell’impianto, dei reflui industriali provenienti dallo stabilimento di produzione di lieviti e ingredienti per la panificazione e pasticceria della società AB Mauri Italy S.p.a.
Gli accertamenti condotti con la collaborazione dell’ARPA Dipartimento di Pavia hanno consentito di riscontrare la presenza di elementi inquinati in quantitativi sensibilmente superiori a quelli autorizzati, tali da non poter essere correttamente smaltiti e trattati dal depuratore. Per tale ragione, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per inquinamento ambientale i vertici di Pavia Acque S.C.A.R.L. e di AB Mauri Italy S.p.a. che hanno omesso di adottare le necessarie e idonee misure di sicurezza finalizzate ad impedire l’inquinamento ambientale.

Napoli, Giuseppe Alviti: lo Stato non deve tartassare i meno abbienti. Si paghi secondo le proprie possibilità

Napoli – Da sempre impegnato nel sociale, Giuseppe Alviti, responsabile nazionale Federazione Nazionale Lavoratori, mediante un comunicato stampa si schiera dalla parte di chi con gravi difficoltà, non riesce ad arrivare alla seconda settimana del mese ed è vessato, beffardamente; anche dallo Stato.   “Dico che serve una proporzionalità tra Stato e cittadino.

Serve un’azione sociale per gli italiani ‘tartassati’ dallo Stato. E’ giusto che chi sbaglia paga ma bisogna consentire a chi non può pagare per intero di pagare in modo agevolato. A rate e senza i costi di mora, oppure pagando non in denaro ma attraverso dei lavoretti in favore della Pubblica Amministrazione. Spesso chi non ha il denaro nemmeno per provvedere ai bisogni essenziali della propria famiglia è costretto a pagare multe elevatissime. Da parte delo Stato manca quella giusta umanità per capire che chi vive sotto la soglia di povertà è praticamente impossibilitato a pagare. Serve – si legge ancora tra le righe – una giusta multa proporzionata al reddito del cittadino. Chi può di più paga di più, chi ha meno paga meno e chi non ha proprio nulla per cui vivere bisogna trovare il modo che paghi comunque attraverso il proprio lavoro per restituire ai propri concittadini la somma dovuta”.

Regione Lazio, 300mila euro stanziati per i pazienti oncologici grazie al lavoro del gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”

Roma, 27 agosto 2020 – La Regione Lazio ha stanziato 300mila euro a sostegno dei cittadini affetti da patologie oncologiche e in lista di attesa per trapianto di organi solidi o di midollo, con un indicatore ISEE fino a 15.000 euro, con un importo massimo da destinare a ciascun beneficiario pari a 2.000 euro annui.

Le 32 associazioni del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” accolgono la notizia con grande soddisfazione: l’istituzione del fondo nasce da un emendamento presentato dal consigliere Loreto Marcelli, membro dell’intergruppo consiliare “Insieme per un impegno contro il cancro” che ha portato in  Consiglio Regionale le richieste del gruppo.
“Lo stanziamento di fondi da parte della Regione Lazio per venire incontro alle esigenze e ai bisogni dei pazienti oncologici in difficoltà è una bellissima notizia – commenta Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto – e un nuovo importante traguardo raggiunto dal progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che ha fatto dell’attività capillare a livello regionale uno dei suoi punti di forza, grazie anche al supporto delle istituzioni regionali, che sempre di più ascoltano e accolgono le nostre istanze. Ringraziamo il consigliere Loreto Marcelli per il grande impegno sempre dimostrato nel supportarci e rappresentarci e che ha portato a questo importante successo”.
Il lavoro nel Lazio procede ora verso nuovi obiettivi: il prossimo passo riguarda l’implementazione
dell’assistenza psiconcologica ai pazienti, altro punto nodale delle attività del progetto.
“Sono davvero soddisfatto che la Giunta Regionale abbia accolto e consentito l’approvazione della mia proposta di istituire un fondo per i bisogni primari dei pazienti oncologici che sono sotto una certa soglia di reddito – dichiara Loreto Marcelli, vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Lazio e membro dell’intergruppo consiliare regionale “Insieme per un impegno contro il cancro” – il mio impegno per la migliore presa in carico dei pazienti è a tutto campo e conto sul fatto che nel mese di settembre si possa iniziare a discutere il mio disegno di legge per la psiconcologia. In questa prospettiva ho ascoltato e recepito le istanze contenute nell’accordo di legislatura proposto dalle 32 associazioni pazienti che aderiscono al progetto “La salute un bene da difendere, un diritto da promuovere”, che intendo portare avanti con impegno”.
Potranno accedere al contributo economico i residenti nel Lazio affetti da patologie oncologiche che
necessitano di trattamenti medici, clinici, di laboratorio, chirurgici e radioterapici presso strutture sanitarie regionali e le cui patologie sono certificate, oppure pazienti in lista di attesa per trapianto di organi solidi o di midollo, che si sottopongono a tipizzazioni tissutali, a trapianti, a controlli periodici, a interventi e ricoveri.

AMBIENTE: BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE-FORZA ITALIA), NON SONO PIU’ ACCETTABILI 300 DISCARICHE ABUSIVE NELLA CAPITALE, NECESSARIA PREVENZIONE, MANUTENZIONE E CONTROLLO

Non è più accettabile accertare il “censimento” di 300 siti abusivi nella Capitale, 23 “bombe ecologiche” individuate da Arpa senza una adeguata soluzione di prevenzione immediata a garanzia della salute dei cittadini e della sicurezza ambientale del territorio.

E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e responsabile delle politiche ambientali di Forza Italia a Roma. Baraccopoli, manutenzione inesistente degli spazi verdi, edifici pubblici abbandonati che diventano vere e proprie discariche, la golena del Tevere fuori controllo, e poi gli incendi,  molti dei quali di origine dolosa che vengono accesi proprio per smaltire in breve tempo il materiale raccolto, compresi pneumatici, plastica e gomma e che producono un inquinamento elevato nell’intero territorio urbano e nella periferia della città. Ben vengano le indagini delle Forza dell’Ordine e della magistratura per accertare responsabilità penali dirette, ma ci vuole prevenzione e controllo del territorio, sempre più abbandonato ed in mano a vere e proprie bande che si occupano di smaltire rifiuti, dando fuoco e gettando anche nel Tevere sostanze fortemente inquinanti. Tutto ciò produce -prosegue Benvenuti- un degrado diffuso, illegalità oltre ad un inquinamento del suolo, del Tevere e dell’aria a tutto svantaggio della salute dei cittadini e dell’ambiente. Intervenire con controlli alla fonte, individuare chi pratica una attività illegale come la raccolta dei rifiuti per poi smaltirli illegalmente, e poi controlli e manutenzione degli spazi e degli edifici comuni abbandonati.  utilizzo di tecnologie avanzate per contrastare questo fenomeno che nel corso dell’estate -conclude Benvenuti- si è fatto ancora maggiormente aggressivo con l’incremento esponenziale degli incendi.