CULTURA. R.MUSSOLINI (CON GIORGIA)-F.CASTELLANI (FDI): EMPORIUM E MUSEO DIFFUSO TESTACCIO, DA INNOVAZIONE A VERGOGNA GRAZIE A CINQUE STELLE

Roma, 17 luglio 2020 – «Il patrimonio archeologico di Roma continua a pagare a caro prezzo il disinteresse della giunta Raggi verso la città.In un momento come questo, in cui la Capitale ha grande bisogno di veder rilanciata la propria offerta culturale, fondamentale per far ripartire il turismo dell’intero Paese, un’esperienza di visita innovativa come quella proposta dal Museo Diffuso del Rione Testaccio viene ignorata e cancellata dall’indolenza dell’amministrazione grillina.I cinque stelle di sicuro ignorano la peculiarità di questo progetto che, nato nel 2005 grazie all’iniziativa e all’impegno dei funzionari della Soprintendenza Speciale di Roma, era inserito in un più ampio programma di riqualificazione urbana, finalizzato a valorizzare le numerose preesistenze archeologiche, moderne e industriali di Testaccio e farne meglio conoscere la storia e l’evoluzione nei secoli, includendo anche un’iniziativa estremamente innovativa e dall’alto valore pedagogico come il laboratorio “Sottosopra, l‘archeologia a piccoli passi”, riservato ai bambini.Ebbene nonostante, dal 18 maggio scorso, siti, aree archeologiche e musei di tutto il Paese siano di nuovo aperti al pubblico, il percorso di visita del Museo Diffuso non è ancora tornato a far parte dell’offerta culturale della città. A soffrirne è, in particolare, l’area archeologica dell’Emporium, sul Lungotevere Testaccio, che oltre a essere ancora chiusa al pubblico, è completamente abbandonata, coperta di erbacce e arbusti e priva della più semplice e necessaria manutenzione, cosa che ne mette a serio rischio di danneggiamenti le antiche strutture murarie.

Proprio per tutti motivi oggi è stata presentata un’interrogazione all’amministrazione capitolina ed alla Soprintendenza Speciale di Roma, nella quale si chiedono interventi di ripulitura e messa in sicurezza dell’area, affinché questa possa di nuovo essere resa visitabile e il Museo Diffuso del Rione Testaccio possa tornare a vivere ed a raccontare la storia di questa parte del cuore della Capitale».

Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia e Vice Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, e Francesco Castellani, coordinatore Dipartimento Beni Archeologici FdI Lazio

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: DOPPIA OPERAZIONE A CONTRASTO DEL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI. SEQUESTRATI OLTRE 17 KG. DI COCAINA, 20 KG. DI TABACCHI LAVORATI ESTERI E 400.000 EURO IN CONTANTI. UN ARRESTO E UNA DENUNCIA.

Nell’ambito della sistematica attività di controllo economico del territorio, specificamente orientata alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato 17 chilogrammi di cocaina purissima.
In particolare, i finanzieri hanno intercettato e ispezionato un autoarticolato sospetto proveniente dall’Olanda, procedendo all’ispezione, con l’ausilio del cane antidroga Frisbee.
I 17 kg di cocaina, divisa in 15 panetti ricoperti di plastica nera sigillati, erano occultati all’interno di una borsa nascosta in un vano laterale del rimorchio. Oltre alla sostanza stupefacente, sono stati sequestrati circa 20 Kg. di tabacco trinciato per sigarette, provenienti dal Lussemburgo.
L’autista è stato tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Poggioreale.
La cocaina, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato circa 5 milioni di euro. La Guardia di Finanza di Napoli, nel periodo di emergenza epidemiologica, aveva realizzato un altro importante risultato di servizio sequestrando oltre 400 mila euro in contanti, occultati in un doppiofondo ricavato nei sedili posteriori di un veicolo condotto da un cittadino albanese denunciato a piede libero.
Quel denaro costituiva il provento della vendita di una o più partite di droga ad opera di un’organizzazione di narcotrafficanti e che il corriere albanese stava trasportando in un luogo sicuro, per essere poi reintrodotta nei circuiti illeciti e/o destinata ad operazioni di riciclaggio.

GENERALITÀ DEL SOGGETTO TRATTO IN ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO IN
RELAZIONE ALLE IPOTESI DI REATO CONTESTATE:
DI POTO Massimo, nato a Battipaglia (SA) il 1.8.1973, indagato per traffico di sostanze stupefacenti (ex artt. 73 e 80 del DPR 309/90) e per contrabbando di tabacchi lavorati esteri (ex art. 291-bis del DPR 43/73).

AMBIENTE ROMA: BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE) QUEST’ANNO VERSO IL TERZO “FLOP” DEL LIDO DI PONTE MARCONI, MA LA RAGGI HA INTENZIONE DI APRIRE ULTERIORI “STABILIMENTI URBANI”.

Nell’area di ponte Marconi, sono già stati  avviati i  lavori per l’allestimento della terza edizione del Tiber, con l’inaugurazione prevista per il prossimo 20 luglio. Un allestimento simile alle precedenti esperienze, unica novità la realizzazione di una piccola area dedicata ai cani.

E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
Come nelle edizioni precedenti, per il Tiberis, non vi è nulla di ciò che si ipotizzava nel progetto iniziale, come la possibilità di poter usufruire del medesimo spazio anche nei mesi invernali con attività didattiche di educazione ambientale o la realizzazione di una piscina all’aperto.
 Il  progetto del “Lido”, veramente minimale e di dubbia attrazione per  i cittadini, è risultato nel passato realmente un flop per numero di presenze,  considerando che è posizionato  fra i due quartieri a più alta densità di residenti  della Capitale, Marconi e Magliana.
Ieri intanto nel corso della riunione di Giunta la Sindaca Raggi ha informato gli Assessori che oltre il “lido” a Marconi, sono previsti ulteriori “stabilimenti urbani” nella città. Dal parco regionale di Aguzzano nel IV Municipio fra Viale Kant e  Viale del Casale di San Basilio, nel Parco delle Canapiglie  nel VI Municipio,  nel Parco del Centro Culturale Elsa Morante nel IX Municipio e nella Villa Pamphily nel XII Municipio.  Aree dove poter prendere il sole,  fare sport, giocare a racchettoni in città.
Nel voler ricordare -prosegue Benvenuti- come la Capitale d’Italia è la città più verde d’Europa, infatti  le aree dei parchi, ville, giardini, aiule, alberature rappresentano il 67% del territorio e misurano ben 85.000 ettari, è necessaria una cura e manutenzione del verde costante e non sono certamente quattro o cinque aree o “lidi estivi” da inaugurare per pochi giorni di attività a fare la differenza rispetto ad un gravissimo disinteresse per il patrimonio ambientale ha riservato l’attuale Sindaca Raggi e della sua amministrazione.
E’ necessario tutelare le 330.000 alberature presenti a Roma, come procedere ad una adeguata manutenzione del verde pubblico, un patrimonio ed un bene comune da valorizzare per tutti,  compresi coloro che vogliono praticare attività fisica e sportiva nel verde.
Serve una programmazione adeguata -conclude Benvenuti-  al di là di duplicare in altre zone della città il “flop” del Lido Tiberis.

 ECOITALIASOLIDALE

GUARDIA DI FINANZA: 72 PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA, SEQUESTRO DI UN SITO INTERNET E DI 11 CARTE POSTEPAY PER ILLECITA DIFFUSIONE IN STREAMING DI CANALI TELEVISIVI A PAGAMENTO.

Nella mattinata di oggi la Guardia di Finanza di Venezia sta eseguendo il decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Teramo, di un sito internet utilizzato per la visione illegale di TV a pagamento, e l’ulteriore sequestro di 11 carte Postepay disposto dalla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di illecita diffusione di servizi televisivi criptati tramite internet.

Contestualmente, in 32 province italiane, sono in corso le perquisizioni nei confronti di 71 persone coinvolte nel traffico e di 2 ricevitorie presso cui sono state effettuate le ricariche delle carte di pagamento, anch’esse delegate dalla Procura teramana.
Le indagini sono state avviate all’inizio del 2019 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia che, a seguito del monitoraggio del web, ha individuato un sito internet che, previa registrazione e contestuale versamento di una somma di denaro su apposite carte Postepay,
consentiva a utenti privati di fruire indebitamente di abbonamenti alle principali TV e piattaforme a pagamento (SKY, DAZN, MEDIASET, INFINITY, SPOTIFY) per la visione di circa 50.000 contenuti di intrattenimento multimediale di vario tipo (cinema, eventi sportivi, serie TV ed altro).
Le investigazioni hanno permesso di accertare che nel sistema di frode sono coinvolti tre livelli:
̶ il primo, costituito da 22 persone, che dopo aver decriptato il segnale illecitamente
acquisito dalle principali piattaforme televisive a pagamento, lo hanno diffuso nella rete mediante apposito sito internet;
̶ il secondo, costituito da 48 rivenditori, incaricati di ritrasmettere in modalità streaming i contenuti multimediali alla platea di clienti;
̶ il terzo, costituito da oltre 65.000 clienti finali, che hanno visionato in chiaro tutti i contenuti multimediali dei canali televisivi a pagamento illecitamente offerti, dopo essersi registrati al sito e versato 10 euro al mese su apposite carte Postepay segnalate dall’organizzazione direttamente sull’account del cliente.
Dalle conseguenti indagini finanziarie è stato rilevato che le carte di pagamento erano gestite da 11 soggetti, i quali almeno una volta al mese provvedevano alla loro sostituzione per rendere più difficoltosa l’individuazione del titolare.
L’ammontare complessivo delle somme accreditate dai clienti sulle carte di pagamento è stato quantificato in 1 milione di euro all’anno, che è stato, a più riprese, trasferito su un conto corrente lituano e su rapporti bancari in Italia intestati ai gestori delle carte Postepay.
Gli interventi odierni, svolti in collaborazione con numerosi reparti della Guardia di Finanza e con la collaborazione tecnica della SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) e la FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), hanno consentito di oscurare il sito internet, allocato presso un provider di Milano, impedendone l’ulteriore utilizzo.

GUARDIA DI FINANZA – PERUGIA: CONFISCA RECORD DI 33 MILIONI DI EURO AD UN NOTO IMPRENDITORE UMBRO.

Nella mattina odierna i finanzieri del G.I.C.O. di Perugia stanno eseguendo un decreto di sequestro, e contestuale confisca, di beni mobili, immobili e partecipazioni societarie, per un valore stimato di circa 33 milioni di euro, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Perugia, su proposta della locale Procura della Repubblica.

Il destinatario del provvedimento è un noto imprenditore umbro, che a partire dalla fine degli anni ‘90 ad oggi ha collezionato numerosi precedenti penali per bancarotta fraudolenta, tra cui una condanna definitiva a 5 anni di reclusione, nonché per trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio, reati tributari e contro il patrimonio.
Riconosciuta dal Tribunale la pericolosità socio – economica dell’imprenditore, è stata disposta nei suoi confronti anche la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per un periodo di tre anni.
L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo di una complessa attività investigativa svolta dai militari dell’articolazione specialistica del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Perugia ed avviata a seguito di una preliminare analisi effettuata, a livello centrale, dallo S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza di Roma. La dettagliata ricostruzione del modus operandi delittuoso ha rivelato il reiterato ricorso a società “schermo”, anche di diritto estero, appositamente costituite e gestite formalmente da vari prestanome, per compiere numerose operazioni immobiliari e societarie in completa evasione d’imposta. Le plusvalenze milionarie così ottenute non venivano solo sottratte al fisco, ma alle stesse società, che una volta depredate erano destinate al fallimento.
Al fine di provare l’origine illecita del rilevante patrimonio riconducibile, direttamente o indirettamente, all’imprenditore, è stata acquisita copiosa documentazione riferita all’ultimo ventennio, tra cui i contratti di compravendita dei beni e delle quote societarie, nonché numerosi atti pubblici che hanno interessato, nel tempo, il suo nucleo familiare.
Successivamente, per ogni transazione, sono state verificate le movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della necessaria provvista economica.
Il copioso materiale così reperito è stato sottoposto a circostanziati approfondimenti, da cui è emerso che gran parte delle attività economiche e dei beni entrati nella disponibilità del proposto nel periodo monitorato, coincidente con il suo curriculum criminale, non hanno trovato alcuna giustificazione nei redditi “ufficialmente” dichiarati. Gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle sono quindi stati trasmessi alla Procura di Perugia, la quale ne ha condiviso gli esiti ed ha avanzato, al locale Tribunale, la richiesta di applicazione sia della misura di prevenzione personale che di quella patrimoniale. Solo al termine di un’attenta disamina e del previsto iter procedurale, il Tribunale ha emesso il provvedimento odierno, che rappresenta il risultato della costante azione, svolta in sinergia tra la Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria, di aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, da restituire alla collettività.

COMUNALI A MARINO, INCONTRO LEGA-FDI-FI-CAMBIAMO PER CENTRODESTRA UNITO 

“Le delegazioni dei partiti Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo con Toti si sono incontrati nella giornata di oggi e, all’insegna di un percorso di unità e della coesione, annunciano alla cittadinanza di Marino la volontà di voler costituire nei prossimi giorni un coordinamento comunale del centrodestra in vista delle elezioni amministrative di Marino, previste nella primavera del 2021. Continue reading