GUARDIA DI FINANZA DI BOLOGNA: ESEGUITI DUE ARRESTI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E SEQUESTRATO UN NOTO RISTORANTE

I militari della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Giudice per le indagini preliminari dott.ssa Francesca Zavaglia, un’ordinanza di applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti di una coppia di imprenditori, M.M. classe 65 e S.M. classe 63, entrambi residenti a Bologna ed amministratori di una società bolognese operante nel settore della ristorazione, con contestuale sequestro preventivo delle quote societarie e dell’azienda-ristorante, in quanto ritenuti responsabili dei reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Le indagini eseguite dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bologna, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Bologna, nella persona del Procuratore Aggiunto Morena Plazzi, hanno avuto origine dall’approfondimento delle vicende relativo al fallimento di una delle società che gestiva un noto ristorante, che fino a pochi mesi fa aveva sede nei pressi dell’Aeroporto Marconi di Bologna, e che hanno permesso di fare luce su un più ampio disegno criminoso, posto in essere dai due coniugi titolari dell’azienda.
Nello specifico, il sistema consisteva nella gestione del ristorante attraverso differenti schermi societari via via succedutisi nel tempo che si autofinanziavano, non attraverso il ricorso al credito bancario o al finanziamento dei soci, ma bensì tramite la sistematica omissione del pagamento degli oneri fiscali e previdenziali per essere poi portati al fallimento senza fermare l’esercizio dell’attività di ristorazione che veniva affidata ad una nuova società di gestione.
In particolare, le indagini hanno svelato come la struttura societaria fosse stata sin dall’origine ideata e realizzata in funzione della realizzazione del piano criminale, separando, attraverso la stipula di contratti di affitto d’azienda, la gestione del ristorante, ad opera di società operative che accumulavano debiti erariali, dalla proprietà, risultata in capo ad un altro soggetto economico sempre riconducibile agli stessi coniugi.
Tale separazione rendeva di fatto inattaccabile l’azienda stessa dalle lecite pretese dei creditori per i debiti contratti nell’ambito della gestione. In questo modo in quattro anni di gestione del ristorante era stato accumulato verso l’Erario dalla società fallita un passivo di oltre 750 mila euro.
I coniugi comunque, come emerso dalle ricostruzioni operate dalle fiamme gialle, non erano nuovi al suddetto meccanismo, avendo nel passato posto in essere analoghe condotte nella gestione di aziende operanti sempre nel settore della ristorazione, bar e mense
accumulando, in circa 18 anni di attività attraverso 8 società (di cui 6 dichiarate fallite), debiti verso l’Erario per circa 6,7 milioni di euro.
Contestualmente all’esecuzione dei sequestri sono state eseguite anche perquisizioni locali delle abitazioni degli indagati e delle società coinvolte.
L’operazione di servizio eseguita è espressione della particolare attenzione del Corpo nei confronti dei molteplici fenomeni in cui si dispiegano le illecite attività connesse ai reati fallimentari/finanziari e testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e della salvaguardia delle realtà aziendali.

ACILIA: MALARA-MITRANO (FdI): “IL QUARTIERE ASPETTA ANCORA LA SCUOLA MATERNA, LA RAGGI COSA ASPETTA?”

“In seguito ad alcune segnalazioni ci siamo recati nella scuola di Via Orazio Amato, una storia che non sembra aver fine. Malgrado un Bando vinto nel 2011, infatti, in quasi dieci anni, tra firme, documenti e burocrazia, la scuola non è stata ancora presa in carico dal Comune ed è oggi oggetto di vandalismo, con ripetuti e ingenti danni. 

Manca una firma, un accordo tra impresa edile e Roma Capitale per ultimare le poche cose rimaste e consegnare la scuola ad un quartiere che ne ha bisogno oggi più mai. Sarebbe il caso di definire e risolvere il problema prima dell’inizio del nuovo anno scolastico per programmare una riapertura in sicurezza che a quanto pare, visti i tempi stretti, temiamo non ci sarà. Cosa aspetta la Sindaca Raggi?”.
É quanto dichiarano in una nota Pietro Malara capogruppo fdi X municipio e Giorgia Mitrano esponente locale del partito.

PaulCam torna in radio con “I LIKE IT”

Dal 5 giugno in radio e nei digital store il nuovo singolo “I LIKE IT” (etichetta: HARMOR MUSIC), del noto dj/producer calabrese Paolo Cammera, in arte PaulCam, che ha collaborato, tra gli altri, anche con El 3mendo

Dopo il tour europeo ed i successi a livello internazionale dei suoi brani, tra cui spiccano “SABOR” che vanta i feat. di Adam Clay e Mr. Don, pubblicato su HIT MANIA CHAMPIONS 2019 e “SMACK” che ha raggiunto il 3° posto nella top 10 classifica iTunes, ecco “I LIKE IT”, nuovo un pezzo dal sound travolgente che riesce a trasportarci grazie ai suoi ritmi Dance e House uniti a quelli Latino Americani e Pop Latino.

VICEOCLIP “I LIKE IT”: https://youtu.be/CyeTYP6XbLI

Nel suo palmarès innumerevoli successi e collaborazioni: dal singolo ‘SMACK’ di cui vengono realizzati ben 3 Remix a cura di Felipe C, Alex Nocera e Nico Zandolino, Samuel Dj al singolo, “SABOR”, in collaborazione con il pluripremiato Deejay & Producer Joe Bertè, i Featuring di Adam Clay e Mr. Don supportata dalle maggiori radio come M2O e Radio 105 ed inserita in Hit Mania Champions 2019, al tour europeo con la partecipazione all’International Music Summit di Ibiza, alla release 2019 “El Caribe”, con la voce di Chiara Figus a quella “caliente” del grande artista El 3mendo, creando così una hit dal ritmo completamente estivo, alla Pioneer Deejay Battle dove si posiziona al primo posto.

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GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “LE PIRAMIDI”. RINVENUTI DALLE FIAMME GIALLE ULTERIORI GIOIELLI, OROLOGI DI MARCHE PRESTIGIOSE E OGGETTI DI LUSSO PER UN VALORE DI CIRCA 1 MILIONE DI EURO. SEQUESTRATI COMPLESSIVAMENTE NR. 4200 PREZIOSI. DENUNCIATO UN SOGGETTO PER DETENZIONE ABUSIVA DI N. 8 ARMI BIANCHE.

In data 27 maggio u.s., è stata data esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta della Procura della Repubblica, di Reggio Calabria diretta dal Dott. Giovanni Bombardieri, dal G.I.P. presso il locale Tribunale, per un valore complessivo di circa 1.500.000 di euro nei confronti di n.3 soggetti appartenenti ad una associazione anèìdelinquere finalizzata alla commissione di delitti di truffa aggravata mediante la raccolta e gestione di risparmi, la vendita di strumenti finanziari fasulli ed a struttura piramidale, in assenza delle prescritte autorizzazioni in danno di oltre un centinaio di risparmiatori dislocati su tutto il territorio nazionale (cfr. comunicato stampa del 27 maggio u.s.).

I malcapitati clienti, infatti, con la falsa promessa di un investimento finanziario sicuro,  a breve termine e dagli elevati ritorni economici, venivano introdotti dagli indagati in meri schemi piramidali di nuova generazione – i cd. “Nuovi Ponzi” – che, di fatto, hanno consentito ai sodali di impossessarsi illecitamente di ingenti capitali. Gli indagati, inoltre, facevano sottoscrivere polizze assicurative fittizie a garanzia degli investimenti incoraggiando cosi i potenziali clienti a stipulare i predetti strumenti finanziari.
Durante l’operazione condotta dalle Fiamme Gialle è stata data esecuzione anche a un decreto di perquisizione locale emesso, nei confronti dei tre principali indagati, da parte del Dott. Marco Lojodice – Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, coordinato dal Procuratore Aggiunto dott. Gerardo Dominijanni.
Nel corso delle perquisizioni condotte in Reggio Calabria, i militari delle Fiamme Gialle hanno individuato – nelle immediate adiacenze dell’abitazione del principale indagato – un terreno agricolo con annesso fabbricato rurale risultato nella piena disponibilità dell’indagato, ove erano collocate due casseforti blindate ad armadio di grandi dimensioni.
All’interno delle casseforti i militari operanti hanno così rinvenuto n. 51 diamanti di diverse carature, n. 125 orologi di pregio (tra cui Rolex, Cartier, Patek Philippe, Tudor, Eberhard, Omega, Breitling e Longines), n. 3.398 monete (tra cui n. 3.368 medaglie commemorative in bronzo) n. 624 pezzi tra anelli, bracciali, pendenti, orecchini, accendini, collane, spille e pietre preziose, il cui valore complessivo, in corso di valutazione, ammonterebbe a circa € 1.000.000,00.
In relazione al possesso di tali beni di notevole valore, l’indagato non è stato in grado di fornire nell’immediatezza una adeguata giustificazione.
Pertanto, sussistendo l’ipotesi delittuosa di ricettazione in capo all’indagato, i militari della Guardia di Finanza hanno proceduto all’immediato sequestro di tutti i preziosi rinvenuti durante l’operazione mettendoli a disposizione della Procura della Repubblica di Reggio Calabria che, condividendo “in toto” l’operato delle Fiamme Gialle, ha proceduto alla successiva convalida.
Peraltro continuano a pervenire alle Fiamme Gialle di Reggio Calabria numerose segnalazioni da parte di privati cittadini che – a seguito delle immagini video diffuse dai mezzi di informazione – avrebbero riconosciuto tra i preziosi oggetto di sequestro taluni beni di loro proprietà già oggetto di denuncia di furto.
Le attività, svolte anche mediante l’ausilio del cash dog “Daba” – unità cinofila addestrata alla ricerca di valuta – hanno riguardato gli immobili nella disponibilità degli indagati, di cui n. 3 ubicati in Reggio Calabria e n. 2 in Padova.
Nell’ambito della medesima operazione “LE PIRAMIDI”, i finanzieri hanno inoltre rinvenuto presso altra abitazione, n. 8 armi bianche (tra cui coltelli da caccia, coltello “ninja”, pugnali e tirapugni) detenute dal fratello di uno degli indagati, in assenza della prescritta comunicazione all’Autorità di P.S..
Il soggetto è stato pertanto deferito alla locale Autorità Giudiziaria e le armi sono state sottoposte a sequestro probatorio, in seguito convalidato dall’A.G., anche al fine di garantire la tutela della sicurezza dei cittadini.
L’attività di servizio testimonia l’alto livello di attenzione operativa e la perfetta sinergia tra il Comando Provinciale di Reggio Calabria e del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria – componente Speciale del Corpo – quotidianamente impegnati, con perfetta coesione, nell’esecuzione delle molteplici attività istituzionali.
Reggio Calabria, 03 giugno 2020

VIA CANDONI, GARIPOLI-PALMA-ROCCA (FDI): ENNESIMO INCENDIO DI BUS.

Ieri sera abbiamo dovuto registrare l’’ennesimo incendio di autobus all’interno del deposito Atac di Via Candoni alla Magliana.

Questa volta sono andate in fiamme quattro vetture che erano parcheggiate nell’area che confina con il campo rom, purtroppo atti del genere si ripetono oramai da tempo nonostante ci sia la vigilanza privata all’interno del deposito e la presenza di un’unità del Gruppo XI della Polizia locale di Roma Capitale all’esterno. La natura dell’incendio sembrerebbe essere dolosa, poiché un autobus fermo da tempo difficilmente può generare un’autocombustione ma sono in corso gli accertamenti e quindi attendiamo l’esito degli stessi.
Se così fosse la cosa non ci stupirebbe perché non sarebbe la prima volta ma una delle tante che da anni denunciamo, non ultimo un esposto alla Procura della Repubblica con il quale abbiamo chiesto la rimozione del campo rom per la manifesta impossibilità di convivenza con una delle rimesse più importanti di ATAC.
Inoltre, è opportuno verificare immediatamente lo stato della recinzione che divide il campo rom dalla rimessa in quanto risulta divelta in più parti e questo facilita l’ingresso di sconosciuti all’interno dell’area.
Così in una nota Valerio Garipoli e Marco Palma già consiglieri di Fratelli d’Italia del Municipio XI e Federico Rocca Responsabile romano Enti Locali di Fratelli d’Italia.

SCRITTA CONTRO MELONI, CASSONE-ROCCA (FDI): FRUTTO DELLE CONTINUE CAMPAGNE DI ODIO CONTRO DI LEI

“I cattivi maestri sono sempre in agguato e poi purtroppo qualche discepolo disposto ad eseguire è facile trovarlo. La scritta comparsa ad Ostia firmata con falce e martello e la molotov lasciata sul posto riportano indietro le lancette della storia. Al gesto che già di per sé è molto grave, si è  aggiunta un’orrenda offesa sessista.Ci auguriamo che tutto il mondo politico, così come giornali e TV, esprimano una condanna netta e unanime contro gli attacchi e le minacce di cui Giorgia Meloni da tempo è oggetto con la responsabilità di alcuni ambienti.
Batteteci nelle urne e confrontatevi con noi sui vari argomenti a viso aperto e non da vigliacchi con minacce e insulti sui social o all’ombra della notte. Giorgia andrà avanti ogni giorno sempre di più con il coraggio e la tenacia che la contraddistinguono, pertanto le esperiamo tutta nostra vicinanza e solidarietà, non saranno questi atti a fermare le nostre battaglie.
Dichiarano in una nota Federico Rocca responsabile di Fratelli d’Italia del Dipartimento sicurezza Regione Lazio e Ugo Cassone responsabile dei Circoli di FdI Patria e Libertà