All’eCampus Anna Ascani, Valentina Aprea e Marco Sentieri parlano di scuola, digitale e musica

Si è svolto ieri all’Università eCampus la presentazione di 2 libri dedicati al mondo dell’apprendimento e delle nuove tecnologie: “Senza Maestri. Storie di una generazione fragile” di Anna Ascani Vice Ministra dell’Istruzione (Prefazione di Matteo Renzi) e “La scuola dei Centennials” di Valentina Aprea, Commissione Cultura Camera dei Deputati. E’ intervenuto il finalista del Festival di Sanremo 2020 Marco Sentieri, parlando del ruolo della musica nelle scuole e nel digitale.  Continue reading

ATAC, ASSOTUTELA: “ANCORA DISAGI SULLA METRO A. ESPOSTO IN PROCURA”

“Questa mattina nuovi disagi e disservizi sulla linea A della Metropolitana di Roma, nello specifico si è registrato un inconveniente tecnico nella stazione Vittoria Emanuele. Siamo di fronte all’ennesimo guasto per i trasporti della Capitale d’Italia: un episodio che, oltre ad arrecare problemi a numerosi utenti, dimostra l’inefficacia delle politiche di mobilità, messe in campo dal Campidoglio grillino della sindaca Raggi e della azienda municipalizza Atac. E’ ora che questi disservizi finiscano: per questa ragione, come associazione che difende i diritti dei cittadini pendolari, presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per conoscere nello specifico le cause tecniche dei continui guasti sulle linee metropolitane dell’Urbe Eterna”.

Così, in una nota, il presidente dell’associazione Assotutela, Michel Emi Maritato.

Nota stampa su SARS-CoV2, Covid-19. focolaio e decesso

L’Italia in queste ore sta assistendo alla comparsa di un focolaio di 
infezione da SARS-CoV2, che causa la sindrome respiratoria denominata 
Covid-19. Al momento 16 casi in Lombardia, concentrati in un’area 
limitata del Lodigiano e 3 casi in Veneto. Un decesso, di una persona 
anziana già ricoverata per altre patologie e che purtroppo non ha 
superato la crisi. Due sono i problemi che il sistema di sorveglianza 
in queste ore sta affrontando con estrema rapidità ed efficienza: 
identificare la fonte dell’infezione e limitare la diffusione del virus.
Per evitare eccessivo allarmismo è bene ricordare innanzitutto che 19 
casi su una popolazione di 60 milioni di abitanti rendono comunque il 
rischio di infezione molto basso. Solo nelle zone attualmente 
interessate dalla circolazione il rischio è superiore e i cittadini 
devono seguire le indicazioni delle autorità sanitarie. Al di fuori di 
queste, la situazione rimane come nelle scorse settimane.
L’infezione, dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di 
migliaia di casi, causa sintomi lievi/moderati (una specie di 
influenza) nell’80-90% dei casi. Nel 10-15% può svilupparsi una 
polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si 
calcola che solo il 4% dei pazienti richieda ricovero in terapia 
intensiva.
Il rischio di gravi complicanze aumenta con l’età, e le persone  sopra 
65 anni e/o con patologie preesistenti o immunodepresse sono 
ovviamente più a rischio, così come lo sarebbero per l’influenza. Il 
paziente deceduto rientrava quindi in una categoria a particolare 
rischio.
Il cittadino che ritenga di avere avuto contatti con persone 
attualmente poste sotto sorveglianza o che provenissero dalla Cina, 
soprattutto se manifesta sintomi influenzali, dovrebbe segnalarlo al 
112 o al 1500 per essere preso in carico dagli operatori 
specializzati. Non serve correre al pronto soccorso né chiudersi in 
casa. Ricordiamo che al momento parliamo di un gruppo (cluster) di 
pochi casi localizzati e i cui contatti sono tracciati attivamente. 
Inghilterra, Germania, Francia hanno avuto episodi simili senza 
conseguenze. Non c’è un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia. Il quadro 
potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema 
sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire 
efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli focolai 
come quello attuale. Quindi, ribadiamo, al di fuori dell’area limitata 
in cui si sono verificati i casi, il cittadino può continuare a 
condurre una vita assolutamente normale. Seguendo le elementari norme 
di igiene, soprattutto levandosi le mani se ha frequentato luoghi 
affollati, ed evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non 
lavate.

Giovanni Maga, direttore CNR-IGM, Istituto di genetica molecolare del 
Consiglio nazionale delle ricerche

Nota stampa su SARS-CoV2, Covid-19. focolaio e decesso

L’Italia in queste ore sta assistendo alla comparsa di un focolaio di 
infezione da SARS-CoV2, che causa la sindrome respiratoria denominata 
Covid-19. Al momento 16 casi in Lombardia, concentrati in un’area 
limitata del Lodigiano e 3 casi in Veneto. Un decesso, di una persona 
anziana già ricoverata per altre patologie e che purtroppo non ha 
superato la crisi. Due sono i problemi che il sistema di sorveglianza 
in queste ore sta affrontando con estrema rapidità ed efficienza: 
identificare la fonte dell’infezione e limitare la diffusione del virus.
Per evitare eccessivo allarmismo è bene ricordare innanzitutto che 19 
casi su una popolazione di 60 milioni di abitanti rendono comunque il 
rischio di infezione molto basso. Solo nelle zone attualmente 
interessate dalla circolazione il rischio è superiore e i cittadini 
devono seguire le indicazioni delle autorità sanitarie. Al di fuori di 
queste, la situazione rimane come nelle scorse settimane.
L’infezione, dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di 
migliaia di casi, causa sintomi lievi/moderati (una specie di 
influenza) nell’80-90% dei casi. Nel 10-15% può svilupparsi una 
polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si 
calcola che solo il 4% dei pazienti richieda ricovero in terapia 
intensiva.
Il rischio di gravi complicanze aumenta con l’età, e le persone  sopra 
65 anni e/o con patologie preesistenti o immunodepresse sono 
ovviamente più a rischio, così come lo sarebbero per l’influenza. Il 
paziente deceduto rientrava quindi in una categoria a particolare 
rischio.
Il cittadino che ritenga di avere avuto contatti con persone 
attualmente poste sotto sorveglianza o che provenissero dalla Cina, 
soprattutto se manifesta sintomi influenzali, dovrebbe segnalarlo al 
112 o al 1500 per essere preso in carico dagli operatori 
specializzati. Non serve correre al pronto soccorso né chiudersi in 
casa. Ricordiamo che al momento parliamo di un gruppo (cluster) di 
pochi casi localizzati e i cui contatti sono tracciati attivamente. 
Inghilterra, Germania, Francia hanno avuto episodi simili senza 
conseguenze. Non c’è un’epidemia di SARS-CoV2 in Italia. Il quadro 
potrebbe cambiare ovviamente nei prossimi giorni, ma il nostro sistema 
sanitario è in stato di massima allerta e capace di gestire 
efficacemente anche la eventuale comparsa di altri piccoli focolai 
come quello attuale. Quindi, ribadiamo, al di fuori dell’area limitata 
in cui si sono verificati i casi, il cittadino può continuare a 
condurre una vita assolutamente normale. Seguendo le elementari norme 
di igiene, soprattutto levandosi le mani se ha frequentato luoghi 
affollati, ed evitando di portarsi alla bocca o agli occhi le mani non 
lavate.

Naked Cake al gusto caprese: le dolci rivisitazioni della pastry blogger di iFood Valentina Cappiello in uno show-cooking gratuito

Dopo il successo dell’anno scorso, il tour organizzato da iFood e Dissapore, in collaborazione con Scavolini e
dedicato alle bontà culinarie del bel paese, si rinnova nel format e cambia veste: il nuovo progetto si
chiama @home ed esce dai confini della cucina per aprire le porte degli altri ambienti della casa. Le sapienti
mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo incontreranno importanti wedding planner, influencer
di home decor e fit influencer. Le esperienze culinarie si arricchiranno così di nuove tendenze in tema
matrimonio, consigli per l’arte della tavola, del Do It Yourself, del gardening e pillole per una forma fisica
perfetta, combinando esercizio e dieta sana.
L’appuntamento
Il nuovo tour @home alla scoperta delle delizie gastronomiche italiane parte dal Lazio. Per l’occasione la
cake designer di iFood Valentina Cappiello inaugurerà il nuovo Scavolini Store Ciampino con uno show-
cooking spettacolare ed estremamente goloso in programma sabato 29 febbraio a partire dalle 18.00. La
pastry blogger famosa per le sue torte nude napoletane, conquisterà il pubblico con uno dei suoi cavalli di
battaglia: una mud cake rivisitata al gusto caprese. Gli ospiti
potranno aiutare Valentina nella preparazione del dolce e
degustarlo nella fase di assaggio finale.
Il tema e la ricetta
La pastry blogger Valentina Cappiello stupirà i palati dei più golosi
con una sua personale variante della classica caprese al cioccolato:
la torta nuda caprese al limone con crema pasticcera. Prendendo
ispirazione dal maestro pasticciere Iginio Massari, Valentina ha
rivisitato la ricetta originale in versione mud cake con una farcitura
di delicata crema pasticciera al limone. Cioccolato bianco, limone e
mandorle per tre soffici strati di pura dolcezza. Il risultato è un
dolce soffice, scenografico ed equilibrato nei sapori grazie alla
freschezza donata dal limone.
L’ospite speciale
Pastry blogger e cake designer napoletana, Valentina Cappiello si dedica completamente alla pasticceria
all’età di 30 anni, iniziando come autodidatta e scoprendo la sua vera passione per i dolci. Inizia con il cake
design per poi specializzarsi nella pasticceria italiana, napoletana e anglosassone. Nel 2012 apre il blog La
Ricetta Che Vale, una cake boutique dove racconta il buono e il bello delle sue creazioni dolciarie. Ama
definirsi una produttrice seriale di torte e di sogni e una ricercatrice di bellezza. Valentina è inoltre co-
autrice del libro Le Fluffose e autrice del libro Nude per ogni occasione, entrambi editi da iFood.

La location
Scavolini Store Ciampino è nuovo concept espositivo Scavolini. Lo showroom propone una superficie di ben
500 mq interamente dedicata alle collezioni cucina, bagno e living: in mostra i modelli Mia by Carlo Cracco,
Delinea, Carattere, Favilla Mood e LiberaMente per la cucina e il living e le collezioni per l’arredo bagno
Tratto, Magnifica, Aquo e Rivo. L’esperienza di acquisto sarà resa unica in questo nuovo format: personale
altamente qualificato, area kids, area relax, ampio parcheggio, per godersi al meglio il viaggio nel mondo
Scavolini.

Scavolini
Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all’intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini e in pochi anni si
trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali
italiane. In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a
livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato
dell’impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha raggiunto nel 2018 i 225 milioni di euro. Inoltre,
l’indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all’Azienda, è oggi una realtà
importante per il territorio locale.
Netaddiction
Netaddiction è una media company italiana, nativo digitale, che da più di 20 anni produce contenuti per il web. Oggi in
Italia è tra le realtà editoriali indipendenti più vivaci e dinamiche del WEB. Fiore all’occhiello dell’offerta food
dell’editore sono Dissapore.com ed iFood.
iFood – Infinito amore per il cibo
iFood è un collettivo di oltre 150 foodblogger che raccontano il cibo come un’esperienza che si condivide attraverso la
fotografia, il viaggio e i libri. Trasformare l’infinito amore per il cibo in contenuti editoriali e social di eccellenza è la sua
mission. iFood è anche una collana di libri di cucina, distribuita in librerie fisiche e online.
Dissapore – Niente di sacro tranne il cibo
Dissapore.com è tra le voci del web più autorevoli nel mondo dell’informazione gastronomica, letto e navigato sia dai
professionisti del settore alimentare e che dai “gastrofissati”, sempre più numerosi in Italia. Il sito parla al lettore che
vuole sapere dove e cosa mangiare in città e come acquistare al supermercato. È un caso editoriale sui generis, poiché
si rivolge ad un pubblico eterogeneo, fatto di appassionati e di addetti ai lavori. Prima dissacrante, oggi autorevole,
Dissapore si sta affermando come guida al gusto moderno, in tutte le sue forme grazie ad un team di food editor che
ne hanno sposato la filosofia.
Febbraio 2020

Svelata la faccia nascosta della Luna

Uno studio del Cnr-Irea e dell’Università Roma Tre, pubblicato oggi su Science Advances, ha rivelato per la prima volta la stratigrafia del sottosuolo del Polo Sud-Aitken, situato sulla faccia nascosta della Luna. Le rilevazioni sono state realizzate grazie a un radar cinese sul rover Yutu-2

Svelata per la prima volta la struttura del sottosuolo del più grande bacino da impatto lunare, Polo Sud-Aitken, situato sulla faccia nascosta della Luna. Il radar cinese a bordo del piccolo rover Yutu-2 ha rilevato infatti, sotto una distesa di polvere grigia finissima, la cosiddetta regolite lunare, la successione dei prodotti degli impatti che hanno modellato la superficie lunare nel corso di miliardi di anni.

I risultati dei dati acquisiti nei primi due giorni di misurazione sono stati pubblicati oggi sulla rivista Science Advances a firma insieme ai ricercatori cinesi, anche di tre ricercatori italiani, Sebastian Lauro ed Elena Pettinelli dell’Università degli studi Roma Tre e Francesco Soldovieri dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irea). Gli stessi ricercatori che hanno fatto parte del team italiano che ha scoperto l’acqua liquida sotto il polo sud marziano nel 2018.

Il 3 gennaio 2019 la missione cinese Chang’è 4 si è posata sul fondo del cratere Von Karman, all’interno del Bacino Polo Sud – Aitken, diventando la prima missione ad allunare con successo sulla faccia nascosta della Luna. La zona di allunaggio di questa missione è particolarmente importante perché vicina all’area (Polo Sud lunare) dove la sonda indiana Chandrayaan-1 ha recentemente confermato la presenza dell’acqua sotto forma di depositi di ghiaccio, una zona di grande interesse per la futura esplorazione umana.

La Luna ha una natura dicotomica molto particolare: la faccia visibile ha una crosta più sottile caratterizzata da larghi bacini chiamati mari, sostanzialmente riempiti di lava basaltica proveniente dal mantello ormai solidificata; la faccia nascosta invece ha una crosta più spessa, è sostanzialmente priva di mari, ed è prevalentemente costituita da roccia anortositica, il materiale crostale originario formatosi miliardi di anni fa.

Si conosce molto della faccia visibile, grazie alle missioni umane (programma americano Apollo), che hanno effettuato esperimenti geofisici in sito e riportato quasi 400kg di rocce lunari, ed a quelle robotiche (programma sovietico). Queste missioni hanno rivelato aspetti inattesi dell’origine della Luna, della sua storia geologica e della sua struttura interna, rivoluzionando le precedenti teorie.

Pochissimo invece si sa del “lato oscuro” del nostro satellite naturale. E’ per questo motivo che, dopo il parziale successo della missione Chang’è 3 su Mare Imbrium (lato vicino), i cinesi si sono concentrati sulla missione più difficile, quella di allunare sul lato che non si vede e che non si può “direttamente monitorare”. La missione è andata secondo i piani ed il rover Yutu-2 ha cominciato la sua esplorazione lunare 12 ore dopo l’allunaggio del lander.

I dati radar che hanno permesso di ricostruire la struttura del sottosuolo lunare, con una risoluzione mai ottenuta prima d’ora, sono stati acquisiti grazie all’impiego delle antenne ad alta frequenza (500MHz) montate sotto la struttura del rover. “Quello che ci ha più sorpreso – ha dichiarato Elena Pettinelli dell’Università degli studi Roma Tre – è la straordinaria trasparenza del terreno di Von Karman alle onde radio, che ci ha permesso di vedere distintamente le strutture geologiche fino a 40m di profondità, una cosa assolutamente impossibile da ottenere sulla Terra a quella frequenza, a causa della onnipresenza di acqua liquida nel sottosuolo”.

“Abbiamo comunque dovuto lavorare sodo all’analisi dei dati per estrarre le informazioni riguardanti i dettagli della stratigrafia e, soprattutto, per evitare errori nell’interpretazione dei dati”, ha aggiunto Sebastian Lauro dell’Università degli studi Roma. “Alla fine – ha concluso Francesco Soldovieri del Cnr-Irea – abbiamo individuato l’algoritmo giusto, applicando un approccio noto come inversione tomografica, siamo riusciti ad individuare la presenza dei tipici prodotti di impatto sotto uno spesso strato di regolite”.

Ma cosa ha scoperto realmente il radar? Data la “trasparenza” dei materiali è stata possibile definire in dettaglio la sequenza verticale degli strati. La parte superiore è costituita da materiale finissimo ed uniforme (regolite) che si estende fino ad una profondità di circa 12m. Questo materiale è frutto di un lungo processo di frantumazione ed aggregazione dovuta all’impatto di micrometeoriti ed all’interazione del suolo con la radiazione solare. Al di sotto di questo si alternano strati ricchi di blocchi derivanti dalle espulsioni di materiale dai vicini crateri generati dall’impatto con asteroidi e strati più fini fino ad una profondità di 40m, limite di indagine del radar.

Il ritorno sulla Luna dell’uomo è ormai imminente. L’idea di creare una base scientifica, come quella in Antartide, è un progetto ambizioso ma possibile. Tuttavia, lo sviluppo di un insediamento umano lunare richiede la capacità di utilizzare e riciclare le risorse presenti sulla Luna, come l’acqua dal ghiaccio e l’ossigeno dalla regolite lunare. Per questo motivo, l’esplorazione geofisica del sottosuolo, così come lo è sulla Terra per l’individuazione delle risorse naturali, è ora di fondamentale importanza sulla Luna per la scelta del sito adatto alla costruzione di una base lunare.

Roma, 26 febbraio 2020