“Nella giornata di oggi, martedì 12 maggio, si celebra la Giornata internazionale dell’infermiere, nel bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, innovatrice e fondatrice dell’infermieristica moderna. Un data fondamentale, che acquista ancor più significato in questo periodo di grande emergenza sanitaria, legata al Coronavirus, Continue reading
Mag 12
CORONAVIRUS, COLOSIMO (FdI): AGLI INFERMIERI NON SOLO APPLAUSI, MA DIGNITÀ E SICUREZZA
“In ogni guerra si cercano degli eroi e gli infermieri in particolare, con la loro divisa e la loro prima linea nei reparti di emergenza Covid, meritano tutti i nostri grazie. É sentito e doveroso concedere loro il giusto tributo, ma compito della politica non è solo quello di applaudire, ma piuttosto di mettere il personale di tutto il comparto medico in grado di svolgere il proprio lavoro con dignità e sicurezza. Penso al volto delle infermiere “rovinato” dall’uso continuo delle mascherine e agli infermieri bistrattati e precari che tengono in piedi il sistema di assistenza domiciliare.Penso che ai grazie vanno accompagnati i fatti di chi da adesso in poi non deve più sacrificare la sanità al Dio denaro”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo.
Mag 12
GUARDIA DI FINANZA BOLOGNA: OPERAZIONE BLUE ANGELS. ARRESTATA L’AMMINISTRATRICE DI QUATTRO SOCIETÀ CHE FORNIVANO SERVIZI DI ASSITENZA DOMICILIARE PER SFRUTTAMENTO AGGRAVATO DEI LAVORATORI.
I finanzieri del Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito, su disposizione del GIP del locale Tribunale, Dott. Domenico Truppa, un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di F.F., classe 1974 residente a San Lazzaro di Savena (BO), amministratrice di alcune cooperative e società operanti in tutta la provincia di Bologna che offrivano servizi di assistenza diurna e notturna a favore di anziani e malati, in quanto ritenuta responsabile di aver gestito in condizioni di sfruttamento, nel corso degli anni, oltre 300 badanti provenienti dall’Est Europa, in violazione dell’art 603 bis del codice penale (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro).

Oltre all’arresto sono stati sequestrati anche i locali, ubicati a Bologna e Casalecchio di Reno, dove avevano sede le cooperative e le società gestite in maniera illecita.
In particolare, le indagini scaturiscono da alcuni controlli effettuati dall’INPS di Bologna nei confronti delle società tutte riconducibili all’imprenditrice che avevano fatto emergere numerose irregolarità alla normativa che regola i rapporti di lavoro.
I successivi approfondimenti investigativi eseguiti dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia economico finanziaria, sotto la direzione della procura della Repubblica di Bologna, nella persona del Sostituto Procuratore Rossella Poggioli, hanno permesso di accertare come l’arrestata approfittando dello stato di bisogno delle lavoratrici, molto spesso in difficoltà economiche perché da poco giunte in Italia, offrisse contratti a progetto per mascherare rapporti di lavoro subordinato, corrispondendo, precisa il GIP ,“compensi irrisori (a fronte di alte tariffe orarie che venivano richieste per assistere gli anziani bisognosi di cure) senza la possibilità di fruire ferie, e più in generale in totale spregio di qualsiasi norma che disciplina i rapporti di lavoro e la sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Le badanti venivano reclutate, con l’ausilio di un dipendente anch’egli indagato ma a piede libero, attraverso annunci su internet oppure manifesti pubblicitari affissi nei pressi delle fermate da cui partono gli autobus per l’Est Europa o annunci sui giornali.
Inoltre, con precisi intenti speculativi e tendenti a massimizzare i propri illeciti profitti, l’indagata ometteva di versare, in numerose circostanze, i contributi spettanti ai dipendenti, rendendosi anche responsabile di gravi violazioni alla normativa fiscale e previdenziale, oltre a riuscire a conquistare ampie quote di mercato dal momento che, grazie ai risparmi illeciti ottenuti a danno dei lavoratori e dell’erario, riusciva ad offrire i propri servizi a prezzi molto più bassi della concorrenza.
In aggiunta, i conti correnti delle società cooperative –che formalmente avrebbero dovuto perseguire scopi mutualistici a beneficio di tutti i lavoratori – sono stati prosciugati dall’imprenditrice anche per acquistare numerosi beni di lusso (gioielli, borse e viaggi) non rientranti tra le primarie esigenze funzionali delle società, ma destinati al puro godimento personale.
L’operazione, denominata “Blue Angels”, si inquadra nell’ambito delle attività poste in essere a contrasto delle condotte illecite lesive dell’affidamento dei cittadini verso il corretto funzionamento del mercato del lavoro.
Mag 12
SEQUESTRATI IN UN MAGAZZINO FARMACI ARRIVATI IN AIUTO DALLA CINA GIRO D’AFFARI PER 5 MILIONI DI EURO DUE PERSONE DENUNCIATE
Dovevano servire per aiutare la popolazione italiana durante l’emergenza Coronavirus. Invece, centinaia di Medicinali arrivati dalla Cina erano nascosti nei magazzini di una società piemontese.
È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino al termine di un’operazione che ha portato alla denuncia di due persone e al sequestro di migliaia tra mascherine e medicinali.

Una vera e propria “montagna” di dispositivi medici non conformi tutti importati illecitamente e successivamente commercializzati in tutta Italia.
La base a Torino, nel quartiere di Porta Palazzo, dove aveva sede la società per azioni, amministrata da un cittadino cinese cinquantacinquenne, Z.Y. le sue iniziali residente nel capoluogo piemontese, dominus del sistema truffaldino. La sua società si ramificava su buona parte del territorio nazionale grazie anche alle quattro unità locali di Novi Ligure (AL), Cessalto (TV), Rozzano (MI) e Rignano sull’Arno (FI), tutte da poco perquisite dai Finanzieri.
Due gli imprenditori cinesi denunciati dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino che hanno condotto le indagini coordinati dalla locale Procura della Repubblica. I due, in concorso tra loro, hanno introdotto illecitamente in Italia containers di mascherine protettive (tipo FFP2 e/o chirurgiche) approfittando della situazione emergenziale connessa alla diffusione dell’epidemia da COVID 19.
Ed è proprio nei magazzini della società di Novi Ligure, nell’Alessandrino, che i Finanzieri hanno scoperto come dietro la rivendita di capi d’abbigliamento di lusso acquistati all’Outlet di Serravalle Scrivia (AL), si celava un deposito, all’interno del quale venivano occultate le mascherine importate illegalmente.
Qua, oltre ai dispositivi medici, 130.000 mascherine, sono state rinvenute una quarantina di carte di credito, “Gold” e “Platinum”, di diversi istituti di credito, carte queste ultime, utilizzate per l’attività illegale.
L’aspetto più grave della vicenda il ritrovamento, sempre presso la società alessandrina, gestita da P.C., trentaduenne residente a Novi Ligure, di centinaia di confezioni di medicinali utili al contrasto della diffusione epidemiologica; tutti i farmaci erano destinati alla popolazione italiana nell’ambito del progetto “Anti-Epidemic Supplies from Zhejiang to Italy”. Sono ancora in corso le indagini dei Finanzieri per rintracciare l’amministratore dell’azienda torinese che frettolosamente ha fatto perdere le proprie tracce rifugiandosi in Cina ma anche per accertare le cause per le quali il materiale si trovasse nascosto nel magazzino dei “contrabbandieri” e non messo a disposizione dei servizi assistenziali italiani ai quali erano in origine destinati.
I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Torino hanno appurato un giro d’affari illegale di oltre 5.000.000 di euro: in tre mesi poche fatture d’acquisto ed un “fiume” di fatture di vendita, questo è il quadro d’insieme che le indagini hanno tristemente cristallizzato e che hanno “foraggiato” sistemi speculativi.
Lo “score” dell’operazione è di rilievo, soprattutto perché, oltre ad evitare che il flusso commerciale finale fosse dirottato su speculatori economici, l’enorme quantitativo di “mascherine”, circa 600.000, sarà destinato, grazie ai provvedimenti di requisizione del delegato dal Commissario per l’Emergenza Covid-19 sul territorio piemontese, agli Enti pubblici e/o assistenziali maggiormente in crisi in questo momento.
Le indagini sono ancora in corso e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino si raccomanda di porre la massima attenzione nell’acquisto dei dispositivi di protezione individuale; in questi giorni numerose aziende italiane hanno avviato delle produzioni lecite a prezzi concorrenziali che potranno garantire loro una ripartenza per il post emergenza.
Mag 12
ROMA, ASSOTUTELA-MAGNITUDO: “BUIA PROSPETTIVA ECONOMICA E COMMERCIALE. RAGGI INTERVENGA”
“Come associazione che difende i diritti dei cittadini, siamo seriamente preoccupati per il futuro economico e commerciale della Capitale d’Italia. Famiglie in ginocchio e imprese in crisi, la Fase 2 per Roma è davvero delicata e rischia di essere ancor più deleteria se le istituzioni competenti, in particolare il Comune di Roma, non programmeranno una nuova stagione di rilancio.
Dal governo nazionale sono necessari, ad esempio, maggiori investimenti a sostegno delle aziende, visto che sinora con i vari decreti le risorse stanziate si sono rivelate alquanto insufficienti. Al contempo dal Campidoglio serve come il pane una mirata strategia che favorisca la ripresa del settore turistico e di quello commerciale. Si dia maggiore flessibilità sugli orari di riapertura dei negozi, si annulli definitivamente il pagamento delle imposte comunali, si riapra quanto prima pur nel rispetto delle regole di sicurezza e del distanziamento sociale. Roma e, più in generale in Paese, devono ripartire, bisogna avere coraggio. Gli italiani e i romani sono stati rispettosi e responsabili in questi due mesi di lockdown, ora sta alle istituzioni promuovere la ripresa economica e soddisfare le istanze delle famiglie”.
Così, in una nota, il capo staff legale di Assotutela, Massimo Baldi, e Nicola Colosimo presidente di Magnitudo Italia.
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Mag 12
M5S LAZIO, PALOZZI(CAMBIAMO): “USO STRUMENTALE DELLA PC: VIDEO IGNOBILE SU MARINO”
“Oggi M5S Lazio ha pubblicato, sulla propria pagina Facebook, un video sull’iniziativa relativa alla Spesa Solidale Sospesa nel Comune di Marino. Nelle immagini, si vede chiaramente che sono solo i volontari della Protezione civile ad occuparsi di tutta l’organizzazione. Continue reading