CORONAVIRUS: ALLA REGIONE LAZIO FLASH MOB FDI SU CASO MASCHERINE

Colosimo, ‘siamo venuti a cercare Zingaretti per porgli delle domande, vogliamo sapere che fine hanno fatto i nostri soldi’ Roma, 4 mag. (Adnkronos) – “Siamo venuti a cercare Nicola Zingaretti, ovviamente non c’era. Avevamo delle domande da fare, la prima, quella più importante: ‘sono tornati i 14 milioni di euro di anticipo dati alla famosa società di mascherine, che in realtà vende lampadine?’ La risposta è purtroppo ‘no’. E allora la domanda successiva è: ‘avete chiesto di escutere la polizza?’ Una polizza su cui ci sono molti dubbi e su cui addensano nomi anche preoccupanti. Noi tutto questo lo vorremo sapere, come lo vorrebbero sapere tanti cittadini del Lazio”.

Così Chiara Colosimo che oggi insieme al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia e alcuni parlamentari Fdi ha partecipato a un flash mob alla Regione Lazio per chiedere “un avviso di sfratto al governatore Zingaretti”.”Ci sono delle cose su cui Zingaretti deve rispondere a livello politico. Vogliamo sapere – continua Colosimo – che fine hanno fatto i nostri soldi, chi ha scelto quella società, perché è stato deciso di rinnovare il contratto e perché non è stata verificata la polizza.
Soprattutto vogliamo sapere perché continuate ad accusarci di bufale e non ci avete ancora chiesto scusa. Dovreste ringraziarci per aver salvato la Regione Lazio da una truffa”.

REGGIO CALABRIA: LA GUARDIA DI FINANZA SOTTOPONE A SEQUESTRO IL PATRIMONIO DI UN IMPRENDITORE INDIZIATO DI APPARTENENZA ALLA ‘NDRANGHETA. CIRCA 1,5 MILIONI DI EURO, IL VALORE STIMATO DEI BENI OGGETTO DELLA MISURA PATRIMONIALE

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del Servizio Centrale ICO, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria – presieduta dalla Dott.ssa Ornella Pastore

– su richiesta del Procuratore Aggiunto Calogero Gaetano Paci e del Sostituto Procuratore Giulia Pantano, che dispone l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro su beni immobili e rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in 1,5 milioni di euro, nei confronti di SPOSATO Giuseppe cl. ‘65 imprenditore edile indiziato di intraneità al gruppo mafioso “Sposato-Tallarida”, operante in Taurianova (RC) e zone limitrofe.
La figura di SPOSATO Giuseppe era emersa nell’ambito dell’operazione “Terramara Closed” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria, dal Reparto Operativo dell’Arma dei Carabinieri e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria – coordinati dalla citata Direzione Distrettuale Antimafia – conclusa, nel mese di dicembre 2017, con l’esecuzione di provvedimenti: – restrittivi personali nei confronti di 47 soggetti – tra cui il predetto SPOSATO Giuseppe, per i reati – tra l’altro – di associazione per delinquere di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravati dal metodo mafioso, poiché ritenuti intranei alla cosca di ‘ndrangheta “Avignone – Zagari – Fazzalari – Viola” attiva nel mandamento tirrenico della provincia reggina; – cautelari reali su un patrimonio costituito dai compendi aziendali di imprese/società, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per un valore stimato complessivamente in euro 25 milioni.
In particolare, allo SPOSATO è stato contestato di aver fatto parte dell’associazione mafiosa denominata ‘ndrangheta e, in particolare, dell’articolazione degli Avignone- Zagari-Fazzalari-Viola, alla quale appartiene il gruppo mafioso Sposato-Tallarida operante in Tarianuova (RC) e zone limitrofe, al cui interno il medesimo ha assunto “compiti di decisione, pianificazione delle associazioni criminali da compiere e degli obiettivi da perseguire con riferimento all’intera organizzazione criminale, nel settore delle estorsioni, delle intestazioni fittizie di beni, nonché per l’aggiudicazione degli appalti pubblici e privati’.
L’egemonia imprenditoriale “mafiosa” degli SPOSATO si era espressa nel progetto di gestione del cimitero di “Iatrinoli”, affidato ai predetti dall’amministrazione comunale pro tempore – in assenza di gara ad evidenza pubblica – poi revocato dalla nuova Giunta, nonché dal “controllo del territorio” esplicato attraverso l’imposizione delle imprese riconducibili alla famiglia – con intimidazioni, assoggettamento e omertà – quali uniche fornitrici di materiale per lavori edili nell’ambito territoriale di competenza.
Alla luce di tali risultanze, la locale DDA, delegava ai citati Reparti, apposita indagine, a carattere economico/patrimoniale, volta all’individuazione dei beni mobili ed immobili riconducibili al predetto SPOSATO Giuseppe ed al suo nucleo familiare, finalizzata all’applicazione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale.
In tale contesto, il G.I.C.O. – valorizzando le funzioni proprie della Guardia di Finanza nella prevenzione e contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità nel tessuto economico del Paese e di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati – ha ricostruito, attraverso articolati approfondimenti sulle transazioni economico finanziarie e patrimoniali effettuate negli ultimi 20 anni, il patrimonio complessivamente accumulato dal nucleo familiare di SPOSATO Giuseppe.
Gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato una significativa, ingiustificata differenza tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte sui redditi e il patrimonio posseduto, anche per interposta persona, ma soprattutto, la natura mafiosa dell’attività d’impresa svolta – nel tempo – dal proposto, quale imprenditore espressione della cosca di riferimento.
L’affermazione e la crescita degli illeciti progetti imprenditoriali di SPOSATO Giuseppe, sono risultati essere stati sostenuti dal legame del predetto con la ‘ndrangheta e dal supporto “qualificato” del di lui fratello SPOSATO Carmelo cl. ‘74 quest’ultimo parimenti raggiunto da ordinanza cautelare nel procedimento “Terramara Closed” , nonché destinatario di misura di prevenzione patrimoniale, disposta – a seguito di specifici accertamenti svolti dal predetto G.I.C.O. – dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – ed eseguita nel 2019 su un patrimonio – costituito da imprese, fabbricati, terreni e disponibilità finanziarie – stimato in circa 14 milioni di euro.
Alla luce di tali risultanze, la citata Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale DDA – ha disposto, con il provvedimento in esecuzione, l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dell’intero patrimonio riconducibile a SPOSATO Giuseppe e al suo nucleo familiare, costituito da fabbricati ubicati in Terranova Sappo Minulio (RC), Taurianova (RC) e nella provincia di Pesaro, nonché disponibilità finanziarie per un valore stimato in circa 1.500.000,00 euro.

NAPO 1 milione di visualizzazioni per “Supereroe”

Si può parlare davvero di una nuova “vita artistica” per Luca Napolitano, in arte NAPO, storico protagonista di AMICI, in radio e ai vertici delle principali classifiche indipendenti con il singolo “Supereroe”
Il testo, molto attuale, racconta una consapevolezza raggiunta, l’attimo prima di uscire da una crisi, come a volte si deve toccare il fondo per ripartire e omaggia medici, infermieri, vigili del fuoco, protezione civile, polizia, carabinieri, tutte quelle persone in divisa al servizio dei cittadini che stanno rischiando la propria vita, come veri Eroi, per salvare la nostra.

Videoclip “Supereroe”: https://youtu.be/iM-VkQg6MaI
Ad un mese esatto dall’uscita, il videoclip ha superato il milione di visualizzazioni su Youtube, confermando la popolarità del cantautore campano, che non ha mai smesso di essere apprezzato dal grande pubblico. Grazie a questo singolo sono arrivati apprezzamenti anche dall’estero, dove si stanno sviluppando nuove ed importanti collaborazioni.
“Supereroe” è un brano di Luca Napolitano, Francesco Ciccotti e Giuseppe Coccimiglio, per DA 10 PRODUCTION.
Lo pseudonimo di NAPO, così come lo chiamano da sempre tutti gli amici, rappresenta in modo esplicito la discontinuità con le origini e dà inizio a un periodo artistico decisamente diverso, a partire da questo testo, che caratterizza in modo sostanziale la sua nuova produzione con l’etichetta discografica DA 10 PRODUCTION.

SOCIAL (circa 150.000 follower complessivi)
https://www.facebook.com/NAPOoff
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SAMIGO PRESS

OPERAZIONE “TORTUGA” CORRUZIONE, PECULATO, FALSO, CONTRABBANDO E TRAFFICO INTERNAZIONALE DI RIFIUTI DISPOSTE 69 MISURE CAUTELARI PERSONALI

Sin dalle prime ore della mattina, oltre 250 militari della Guardia di Finanza di Salerno, coadiuvati da 17 funzionari doganali, su disposizione della locale Procura della Repubblica, stanno eseguendo, nelle province di Salerno, Avellino, Caserta e Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti di 69 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di plurimi reati commessi nell’area portuale salernitana.

Il provvedimento riguarda funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società operanti nel porto di Salerno, indagati a vario titolo, in concorso, per ipotesi di peculato, corruzione, favoreggiamento personale, falso, traffico di influenze illecite, accesso abusivo a sistemi informatici, ricettazione, contrabbando e traffico internazionale di rifiuti.
I particolari dell’operazione verranno illustrati con una successiva comunicazione per via telematica del Procuratore della Repubblica di Salerno, a partire dalle ore 10.00.

PIEMONTE, MARINA MAZZARI NUOVO COORDINATORE REGIONALE DI RIVOLUZIONE ANIMALISTA

“Il segretario nazionale di Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica, ha nominato Marina Mazzari nuovo coordinatore regionale del Piemonte. Animalista sempre in prima linea, donna competente e capace, con una vasta esperienza amministrativa e istituzionale, da anni si occupa della tutela dei diritti animali. “Siamo onorati di avere nella nostra squadra una persona seria e professionale come Marina Mazzari Continue reading

Simone Coccia: “I giovani non devono abbattersi e demoralizzarsi”

Simone Coccia Colaiuta, noto personaggio televisivo ed ex gieffino, si concede in un’intervista esclusiva analizzando il quadro socio-economico del Paese in seguito alla pandemia da Covid-19, incitando infine i giovani a credere in loro stessi nella speranza di un futuro migliore.

Storicamente che impatto avrà il Covid-19?
“È un evento cosi eccezionale che nessuno se lo aspettava, ha preso alla sprovvista il mondo. Tra molti anni lo troveremo sui libri di storia e sarà oggetto di studi e riflessioni, cosi come altri virus e malattie che la storia ha dovuto combattere in passato. E’ sicuramente un argomento interessante da studiare, capire come è nato e come si sviluppa.”

I giovani di ieri, di oggi e di domani. Che consiglio dai ai giovani sempre più in difficoltà in questa scoietà?
“I giovani non devono abbattersi anche se al giorno d’oggi molti si perdono, la società non offre molto ma è necessario credere nelle proprie capacità. Molte persone si trovano senza lavoro e ciò rende tutto più complicato; è facile perdersi per strada o cercare scorciatoie e vie alternative che non portano mai ad un risultato concreto ma finiscono per peggiorare la situazione. Il consiglio che mi sento di dare è di coltivare i propri sogni, studiare o lavorare, e tenere la mente occupata.
Il sacrificio paga sempre e bisogna sfruttare le occasioni che si trovano”

Un messaggio agli italiani in questo momento?
“Dobbiamo continuare a seguire le regole, questa è l’unica cosa che possiamo fare in questo momento. Il peggio spero sia passato, dobbiamo prepararci per uscirne definitivamente.”

Il Governo secondo te come ha gestito la situazione?
“Sinceramente pensavo peggio inizialmente. Era una situazione nuova per tutti e credo che Governo,Sanità e Protezione Civile abbiano gestito bene la situazione, il lavoro è stato eccellente. I cittadini purtroppo continuano a dare lavoro ai medici; Le regole sono state chiare sin dall’inizio. Le persone purtroppo non hanno capito la gravità della situazione dovrebbero essere più responsabili.”

Attenzione e rispetto delle regole sono ció che l’ex gieffino raccomanda ai cittadini, che non devono mai perdere la speranza e continuare a credere nelle proprie capacità.