“Siamo molto contrariati per la scelta del Ministero della Salute di confermare il cosiddetto provvedimento “Blue tongue”, che proroga il tempo di attesa degli agnellini e dei capretti a 72 ore nel periodo pasquale. Cosa significa? Dopo essere stati tolti alle madri e stipati su camion per raggiungere gli impianti di macellazione, i poveri cuccioli possono attendere sino a 3 giorni in quelle condizioni, Continue reading
Apr 10
Maritato (Fdi) ospite in diretta streaming domani alle 18

Domani ore 18 in diretta streaming andrà in onda un confronto tra gli esponenti di Fratelli d’Italia,con il tema “Europa” fulcro del dibattito.
Tra i partecipanti spicca la figura di Michel Emi Maritato, che insieme a Nicola Procaccini (Europarlamentare Di Fratelli D’Italia), Isabella Rauti (Senatrice) e Federico Rocca (Direzione Nazionale), esprimerà le sue opinioni riguardo gli ultimi provvedimenti adottati dal governo e le suo proposte per l’Italia del domani.
Apr 10
Arianna Alessandrini (AT): “Servono aiuti e sussidi reali e concreti”

Arianna Alessandrini, responsabile per il settore commercio nel Lazio di AssoTutela chiede interventi al governo affinchè vengano mantenute le promesse fatte ai cittadini: sospensione del pagamento delle bollette e delle utenze domestiche.
“Tra le varie promesse del Governo,ad oggi ancora inesitate,chiediamo notizie sulla reale sospensione delle bollette relative alle utenze domestiche e degli esercizi commerciali”
“Nelle abitazioni-prosegue Alessandrini- sono aumentati i consumi di elettricità,acqua e gas,vista e considerata la permanenza forzata domiciliare,negli esercizi commerciali,anche a consumo zero,pesano comunque i costi fissi.
Non è sufficiente una sospensione momentanea dei pagamenti e dei distacchi,poichè,alla fine del lungo periodo di inattività lavorativa,i cittadini si troverebbero ulteriormente gravati da debiti,e non avendo potuto lavorare e guadagnare,rappresenterebbero un ulteriore aggravio per una ripartenza;servono incentivi e sussidi reali”
Chiosa in una nota la responsabile per il commercio di AssoTutela nel Lazio Arianna Alessandrini
Apr 10
ARRESTATO SESSANTENNE CON 1,3 CHILI DI DROGA

Nonostante la maggior parte dei cittadini rispetti le misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, diverse sono le violazioni, anche penali, riscontrate da parte dei finanzieri del Comando Provinciale Milano pure nel territorio dei comuni della Provincia.
In particolare, oltre alla contestazione di inosservanza degli obblighi imposti sulla mobilità delle persone, previsti dalle disposizioni emergenziali, le Fiamme Gialle della Compagnia di Magenta hanno scoperto e arrestato un sessantenne italiano che deteneva circa 1,3 chili di sostanze stupefacenti.
Il soggetto, che viaggiava a bordo della propria auto nel Comune di Cassinetta di Lugagnano unitamente a un altro individuo, insospettiva i finanzieri che gli segnalavano di fermarsi per controllarlo. A tale intimazione l’uomo ha accelerato cercando in modo spericolato di darsi alla fuga e di disfarsi, gettandoli dal finestrino, di tre involucri (contenenti due panetti di hashish per un totale di circa un chilo e quasi tre etti di cocaina), che però sono stati subito recuperati dai militari. L’automezzo è stato raggiunto e il guidatore è stato immediatamente bloccato e arrestato, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per individuare il secondo soggetto che si è dileguato a piedi nelle campagne limitrofe.
Il sessantenne, condotto agli arresti domiciliari, è stato processato per direttissima con la nuova procedura videocollegata, dall’Autorità Giudiziaria di Pavia ed è stato condannato a 2 anni e 9 mesi di reclusione.
Oltre al caso esposto, nel corso dei controlli degli ultimi giorni sul movimento delle persone in base alle disposizioni di contenimento del coronavirus, i finanzieri di Magenta hanno sequestrato per contrabbando un’autovettura di lusso di grossa cilindrata nei confronti di un soggetto di Cisliano, il quale, seppur residente in Italia, circolava con il mezzo con targa ticinese senza alcun tipo di autorizzazione doganale.
Apr 10
Roma Capitale: mascherine introvabili ma obbligatorie

Circolare del dipartimento manutenzione prevede sanzioni in caso di inosservanza, contro i Dpcm
“Tra le numerose presenze di esperti epidemiologi, virologi, infettivologi che popolano le nostre Tv in tempo di coronavirus, ci auguriamo arrivi qualche navigato giurista che illustri per bene il contenuto dei decreti del presidente del Consiglio ai vertici di Roma Capitale”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega. “Ci auguriamo che la notizia non sia vera, se così fosse sarebbe grave. Il direttore del dipartimento Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana (Simu) ha diramato una circolare ai dipendenti, che obbliga questi ultimi all’uso della mascherina in ufficio”, spiega Maritato che incalza: “Premesso che tale dispositivo di protezione, per problemi vari scarseggia dovunque, tra i lavoratori più esposti come quelli della sanità a chi è impiegato nei servizi a contatto con il pubblico, vogliamo rammentare ai vertici di Roma Capitale che nel Lazio, al contrario della Lombardia e della Toscana, il presidente della Regione non ha ancora imposto tale obbligo perciò, ci sembra assurdo, oltre che contrario a ogni norma e a ogni diritto sindacale, che il direttore di dipartimento Marco Simoncini minacci procedimenti disciplinari e sanzioni in caso di inosservanza della disposizione. Diversa è la raccomandazione, per la garanzia della salute di tutti – chiosa il presidente – ferme restando le dispute della comunità scientifica sull’utilità di tale presidio sanitario”.
Roma, 9 aprile 2020
Apr 10
SEQUESTRATI OLTRE 27.000 FLACONI DI GEL DISINFETTANTE RIMASTI INVENDUTI DAL 1989 PRONTI PER ESSERE “RIGENERATI” ED IMMESSI IN COMMERCIO
Proseguono incessantemente i controlli della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce nei confronti degli operatori economici che – approfittando dell’attuale emergenza connessa alla diffusione del coronavirus – realizzano frodi e speculazioni sulla vendita dei dispositivi di protezione sanitaria e dei prodotti igienizzanti, a scapito sia dei consumatori che degli operatori onesti.
Nei giorni scorsi, all’esito di un’operazione di servizio svolta congiuntamente dai militari delle Compagnie di Lecce e di Otranto, sono stati sottoposti a sequestro – nell’ambito di due distinti interventi eseguiti nei confronti di un dettagliante e di un grossista operanti nel capoluogo – oltre 27.000 flaconi contenenti liquido indebitamente commercializzato, anche attraverso la vendita online, come prodotto igienizzante, in assenza di alcuna autorizzazione del Ministero della Salute, che ne valuta e garantisce la sicurezza per il consumatore, nonché l’efficacia nelle condizioni di uso indicate ed autorizzate.
In particolare, le Fiamme Gialle salentine hanno dapprima eseguito un intervento presso un’attività commerciale di vendita al dettaglio di articoli vari, dove sono stati rinvenuti – esposti in vendita – alcune decine di flaconi contenenti gel igienizzante, sui quali sono stati subito svolti anche accertamenti di natura contabile per risalire all’esatta individuazione del fornitore della merce.
La successiva e conseguente attività di ispezione effettuata dai militari presso l’impresa fornitrice, operante nel settore del commercio all’ingrosso, ha consentito di rinvenire, all’interno dei magazzini aziendali, bancali di flaconi di prodotto disinfettante, con lotto di produzione risalente all’anno 1989, che in base agli ordini di acquisto – relativi all’articolo pubblicizzato via internet – venivano di volta in volta “rigenerati” attraverso: l’eliminazione delle parti metalliche ossidatesi nel tempo, il travaso di ulteriore gel igienizzante per il tutto o la parte di liquido mancante e l’indebita apposizione di una nuova etichetta.
L’immissione sul mercato di un siffatto prodotto, oltre a non garantire l’efficacia disinfettante e antibatterica che ne finalizza l’acquisto, avrebbe rappresentato un potenziale pericolo – per le modalità di preparazione, confezionamento ed etichettatura dello stesso – per la salute e la sicurezza dei consumatori, come attestato dal personale del Servizio Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Lecce intervenuto sul posto.
I titolari delle attività commerciali sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Lecce per il reato di “frode in commercio”, di cui all’art. 515 del codice penale.
L’attività di servizio eseguita conferma, dunque, l’efficacia del controllo economico del territorio garantito dalle Fiamme Gialle salentine anche in questo particolare e delicato momento, in cui è quanto mai necessario dare massima priorità alla tutela della sicurezza e della salute dei cittadini, che possono contare sempre – lo ricordiamo – anche sul numero di pubblica utilità “117” della Guardia di Finanza, attivo 24 ore su 24, per segnalare qualsiasi irregolarità economico-finanziaria legata all’emergenza sanitaria in atto.