Assotutela: pacchi famiglia per gli italiani

L’emergenza Covid-19 prosegue incrementando i suoi casi di giorno in giorno. Nella speranza che gli aiuti provenienti dalla Cina contribuiscano a risolvere il problema Assotutela scende si attiva in aiuto dei cittadini.
“Pronti 400 pacchi famiglia per coloro che hanno un reddito annuale inferiore a 11.000 €, è giusto in questo momento fare dei sacrifici, Assotutela finché potrà ci sarà. Pronti 400 pacchi mensili distribuiti da subito dopo la fuoriuscita dall’emergenza per un’Italia che riparte, 400 forniture mensili ad ogni regione” cosi in una nota il presidente Michel Emi Maritato interviene con un’iniziativa che dimostra ancora una volta l’efficienza e il valore dell’associazione da lui presieduta e fondata.

L’appello del soprano Sara Allegretta “Una cassa integrazione speciale ai professionisti della cultura: musicisti, attori, direttori d’orchestra, coreografi, scenografi

MOLFETTA –  Appello alle istituzioni nazionali affinché al settore delle Attività Culturali vengano riconosciute le stesse misure straordinarie che il governo sta approntando a sostegno dell’intero sistema economico.

Occorre un intervento urgente a favore di un comparto strategico che produce Cultura, costituito da artisti, musicisti, attori, associazioni, freelance e tutti gli operatori del settore. Intere categorie di lavoratori dello spettacolo hanno visto perdite del 100% dei contratti a seguito della chiusura dei teatri e di tutte le attività culturali.Siamo fortemente preoccupati e quindi rivolgiamo un appello ai vertici delle Istituzioni nazionali.

L’appello-intervista è consultabile al seguente indirizzo web

http://cultureandcity.it/category/press

Assotutela, Maritato: “Salvaguardare i cittadini è la priorità in questo momento”

In diretta su Rai 1 al programma “Storie Italiane” il Presidente di Assotutela Michel Emi Maritato è intervenuto per ribadire la netta posizione di “difesa finanziaria” che i cittadini italiani dovrebbe avere assicurata in questo periodo di difficoltà dovuta al COVID-19.
“Non riusciamo a bloccare i mutui perché le banche non possono permettersi di pagare, ma perché dovrebbero farlo i cittadini? Le banche hanno chiesto al governo che i mutui vengano comunque garantiti, questo comporta il pagamento dei cittadini italiani dopo la moratoria. Esiste un decreto salva-banche, non potrebbe esistere un decreto salva-cittadini?” queste le parole di Michel Maritato che espone in diretta il suo disappunto verso la politica finanziaria adottata dal governo.
“Noi abbiamo proposto una moratoria totale, con l’impegno di tutti i cittadini di restituire il pgamento a tasso zero subito dopo l’emergenza coronavirus; le esposizioni finanziarie sono tutte assicurate e di conseguenza dovrebbero essere coperte e garantite anche queste eventuali mancanze, dal momento che tutti i mutui hanno un’assicurazione”.
Conclude il presidente Maritato che con le sue dichiarazioni dimostra ancora una volta la posizione di Assotutela, associazione vicina e in aiuto dei cittadini.

Dario De Fenu

SMART LEARNING: NASCONO LE CLASSI VIRTUALI PER RISOLVERE LA BALBUZIE Quando diventa fondamentale non fermarsi, nonostante il Coronavirus

Ogni emergenza contiene in sé un’opportunità, proprio come ogni medaglia mostra
sempre due facce.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, firmato il 4 marzo scorso, e
riguardante il contenimento sul territorio nazionale del diffondersi del Coronavirus,
ha previsto lo stop di attività scolastica, meeting, eventi sociali e restrizioni sui
luoghi di lavoro.
Il provvedimento ha accelerato, così, lo sviluppo di una esigenza già avvertita come
urgente: utilizzare la tecnologia in maniera più sistematica per rafforzare
l’inclusione ed accorciare le distanze, attribuendo maggiore spazio allo Smart
working (Lavoro agile) e allo Smart learning (Apprendimento agile).
Di rilievo il caso della Cooperativa Sociale Psicodizione, che per non interrompere il
supporto fornito alle persone (bambini, ragazzi e adulti) interessate dal disturbo
della balbuzie, ha subito creato delle classroom virtuali e partecipative per
proseguire online le sue attività e per continuare a tenere le conferenze informative
gratuite.
Nel giro di pochissimo tempo dal verificarsi dell’emergenza sono state organizzate
delle vere e proprie classi composte da corsisti di tutte le età che, in 7 giorni, seguiti
in remoto da insegnanti, assistenti e tutor intraprendono il percorso che li porterà ad
uscire dalla gabbia della balbuzie.
«Per noi è importante ricreare nella stanza dove si svolge il corso, in questo caso
nella classe virtuale, il micro mondo che ogni persona incontra all’esterno» afferma
la dott.ssa Chiara Comastri – Psicologa ex balbuziente e fondatrice della
metodologia Psicodizione «in cui i bambini si relazionano agli adulti, gli adulti ai
ragazzi e i ragazzi ai bambini: questo fa sì che ci si sproni attraverso le reciproche
esperienze e che diventi normale e naturale fare tutti lo stesso percorso per
trasformarsi in meglio». Questo era l’aspetto fondante che non poteva in nessun
modo essere trascurato.
I fatti hanno dimostrato la funzionalità di tale approccio, tanto che lo Smart learning
ha già restituito i suoi risultati. Si è, infatti, concluso il primo corso online durante il
quale 12 persone, accompagnate in specifici momenti anche dalle proprie famiglie,
hanno sperimentato la libertà di comunicare in maniera fluida, riappropriandosi del
controllo di quei suoni che la balbuzie aveva alterato in
maniera innaturale e di allontanare dalla propria mente la paura
dell’inceppo anticipatorio, portando queste nuove abitudini nella vita quotidiana.

Nello specifico i corsisti hanno lavorato e lavoreranno, all’interno della classe virtuale,
sia tutti insieme che dividendosi in piccoli sottogruppi al fine di svolgere parte del
percorso in modo più personalizzato con i coach e i tutor, che da anni sono abituati a
seguire online i partecipanti. Gli stessi vengono accompagnati, seguiti in cuffia dai
rispettivi tutor, a gestire con successo le relazioni e le situazioni di imprevedibilità della
loro vita quotidiana.
L’emergenza in corso ha reso fondamentale seguire le indicazioni ministeriali e
sanitarie volte a proteggere la popolazione. Al medesimo tempo, rimane un gesto di
responsabilità proseguire nello svolgimento delle attività a sostegno delle persone. A
questo proposito, la corretta informazione rappresenta un primo passo per poter agire
e acquisire gli strumenti adeguati a superare la balbuzie, una condizione di forte
disagio che può ridurre notevolmente la qualità di vita e l’autostima. È in questa ottica
che la Cooperativa ha trasferito in modalità online anche le conferenze informative
(che di norma vengono tenute in molte città italiane) e la formazione verso gli
insegnanti e i pediatri, realizzando platee virtuali in cui la dott.ssa Comastri e Anselmo
Zoccali – dott. in Psicologia ex balbuziente ed insegnante di Psicodizione – guidano i
partecipanti alla comprensione di quali siano le cause che danno origine al blocco,
cosa avviene nella mente di una persona che balbetta e come eliminare la sensazione
del pensiero inceppato.
L’aspetto importante, in questi incontri informativi e formativi, è che i partecipanti
interagiscono, ponendo domande e sperimentando cosa sente una persona che
balbetta, fino percepire il dialogo interno che essa avverte, così da comprendere
l’importanza di usare l’ansia a proprio vantaggio ed essere d’aiuto alla persona in
difficoltà.
Mai come in questo momento, è importante non creare dei vuoti che facciano sentire la
popolazione ancora più isolata e vulnerabile.

CORONAVIRUS, TISO(LABOR): “SEMPRE ATTENTI AI BISOGNI CITTADINI. INSIEME BATTEREMO IL VIRUS”

“Da qualche giorno, in seguito al decreto emanato dal governo nazionale, tutta Italia è stata dichiarata “zona protetta”, in seguito all’emergenza Coronavirus Covid-19, e questo contesto, oltre a modificare le abitudini di vita di milioni di italiani, ha portato non poche criticità per quanto concerne l’organizzazione dell’assistenza al cittadino”. Così, in una nota, Carmela Tiso, presidente del patronato Labor, con una rete di centinaia di sedi in tutta Italia, promosso e sostenuto dalla Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo. Continue reading

CORONAVIRUS, controlli della Guardia di Finanza SEQUESTRO DI 400 MASCHERINE NON SICURE E CONTROLLO PREZZI

La Guardia di Finanza di Brescia nelle ultime settimane ha intensificato, d’iniziativa, le
attività di controllo economico del territorio con particolare riferimento alla verifica della
“disciplina dei prezzi” dei dispositivi sanitari individuali maggiormente richiesti con l’inizio
dell’allarme sanitario (mascherine, guanti, gel igienizzante per mani ecc.) per il
contenimento del “coronavirus”.

I controlli delle pattuglie delle Fiamme Gialle hanno visto interessati, in particolare,
Farmacie, Parafarmacie e negozi con vendita di materiale sanitario non solo fisicamente
presenti sul territorio della provincia ma anche on line.
In tale periodo ulteriori attività di prevenzione e riscontro sono state avviate anche grazie al
contributo di numerosi cittadini che si sono rivolti alla Guardia di Finanza di Brescia
segnalando esercizi commerciali che applicavano un aumento spropositato dei prezzi di
taluni prodotti (anche di prima necessità) rispetto ai giorni precedenti: tali segnalazioni sono
state preliminarmente oggetto di attività di intelligence da parte dei Finanzieri nonché di
un’attenta analisi di rischio attraverso le numerose banche dati disponibili in uso al Corpo.
Nell’ambito di tali interventi, presso un emporio di articoli vari sito in Lonato del Garda, è
stato effettuato un sequestro di oltre 400 mascherine di protezione individuale, ritenute non
sicure in quanto non conformi alla normativa nazionale e comunitaria, nonché prive della
marcatura di qualità CE: tali prodotti, oltre ad essere di per sé già potenzialmente nocivi per
la salute della persona, non avevano nemmeno le istruzioni in italiano in quanto acquistati,
“in nero”, direttamente dal Brasile, in assenza di qualsivoglia documentazione che ne
attestasse la legittima provenienza nonché la conformità alle disposizioni vigenti in materia
sanitaria.

I Finanzieri della Tenenza di Desenzano del Garda hanno, inoltre, appurato che la merce
era custodita in un camerino di prova non accessibile alla clientela e che veniva esibita solo

su specifica richiesta dei vari avventori. L’esercente, infatti, consapevole della non regolarità
dei prodotti, in caso di vendita, non avrebbe proceduto alla regolare emissione dello
scontrino fiscale.

Al titolare dell’attività economica sono state irrogate sanzioni amministrative per le quali è
previsto, complessivamente, il pagamento di una somma di denaro che oscilla da un minimo
di € 4.500,00 ad un massimo di € 48.000,00. Per quanto riguarda la merce sottoposta a
sequestro, vista l’assenza dei requisiti minimi di sicurezza, è stata già richiesta
l’autorizzazione alla confisca volta alla distruzione.

Brescia, 11 marzo 2020.