È ormai tutto pronto, il 29 maggio Michela Persico e Daniele Rugani pronunceranno quel fatidico “si lo voglio” realizzando definitivamente il loro sogno d’amore. Nel dicembre scorso infatti il difensore della Juventus ha fatto emozionare la sua …
“In questi giorni abbiamo ascoltato con interesse e attenzione le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa di inserire l’educazione alimentare …
La Fondazione Anna Mattioli di Parma e la pet-therapy, un binomio fondamentale per rafforzare il benessere dei bambini attraverso gli animali. Tra entusiasmo e partecipazione si sta svolgendo l’annualità 2023/24 del progetto Amici a 4 …
Giornata dell’Europa, Tiso-Arbia: “Perché nessuno scende in piazza?” “Vedendo nelle agende e nei calendari alla data del 9 maggio l’indicazione “Festa dell’Unione Europea” viene spontaneo chiedersi cosa sia successo il 9 maggio e in quale …
“Immaginate di dover affrontare un delicato intervento alle corde vocali, che sono anche il mio strumento di lavoro e di doverlo fare scoprendo che in quello stesso momento sta dilagando la pandemia di un nuovo virus, che si contrae principalmente attraverso le vie respiratorie…”
Vanessa Grey, nota speaker di Radio Zeta gruppo RTL, ce l’ha fatta ed è tornata a lavorare in radio e a cantare “Più forte e determinata di prima” dopo un’esperienza che l’ha messa duramente alla prova. “Il momento del ricovero ospedaliero è stato molto difficile, ma ho potuto contare su uno staff di medici che hanno saputo tranquillizzarmi, doppiamente, sia per l’operazione, sia per il rischio infezione”. Di seguito Vanessa ha pubblicato il successo radiofonico “Dentro la tua Radio” che ha conquistato le classifiche RadioAirplay ed è stato trasmesso da alcuni dei più importanti network radiofonici (anche in versione remode by Emanuele Carocci) ed attualmente presenta il nuovo singolo “Rituale”, in cui la frase centrale esprime tutta la sua nuova consapevolezza: “Ho fatto pace con me stessa, tutta la vita messa in valigia”.
Roma – “Rispondiamo in maniera positiva all’appello di Zingaretti. Noi ci siamo ma vogliamo trasparenza e atti veri, non enunciazioni di principio o programmi che lasciano il tempo che trovano”.
Lo ha detto, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Giuseppe Simeone, in risposta all’appello all’Assemblea della Pisana del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha chiamato tutte le forze politiche a un lavoro comune per costruire il Lazio del Futuro grazie ai fondi che arriveranno dall’Europa. “Vogliamo che si definiscano un modello di sanita’ che aspetta la gente del Lazio e un modello di sviluppo per far ripartire le imprese, perche’ senza la ripartenza del mondo produttivo e’ difficile distribuire solidarieta’- ha aggiunto Simeone- Su queste cose Forza Italia c’e’ ma vogliamo atti che producano qualcosa, non siano fumo negli occhi dei cittadini del Lazio e mettano nero su bianco quello che si vuole fare”.
In un esperimento all’Istituto nazionale di ottica del Cnr è stata esplorata, per la prima volta in un gas atomico di fermioni ultrafreddi, la connessione fondamentale tra la supercorrente che attraversa una sottile barriera isolante per effetto tunnel quantistico e la fase della funzione d’;onda di un superfluido. Le misure hanno permesso di svelare alcune delle proprietà fondamentali rimaste finora sconosciute a causa delle forti correlazioni quantistiche tra le particelle.I risultati
della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science
Come insegna l’esperienza quotidiana, un fluido non può passare da un recipiente ad un altro attraversando la parete frapposta ai due. Sorprendentemente, tuttavia, la meccanica quantistica lo consente, a condizione però che la parete tra i due contenitori sia sufficientemente sottile. L'effetto tunnel quantistico permette infatti alle particelle di fluire tra due contenitori, persino in assenza di resistenza nel caso dei superfluidi, stati della materia capaci di scorrere senza dissipare energia. In un articolo apparso sulla rivista Science, un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) e del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non- lineari (LENS) di Sesto Fiorentino, guidati da Giacomo Roati e Francesco Scazza, hanno osservato l’insorgere di correnti senza resistenza tra due gas di Fermi nella fase superfluida, separati da una sottile parete creata tramite luce laser. “Queste supercorrenti atomiche scorrono attraverso la parete sostenute solamente dalla differenza di fase relativa tra le funzioni d’onda quantistiche dei due gas superfluidi. Il fenomeno è noto come effetto Josephson-dc ed è una delle manifestazioni più paradigmatiche della coerenza di fase quantistica a livello macroscopico. È estremamente importante anche per le sue applicazioni: è infatti alla base del funzionamento di molti moderni dispositivi interferometrici, che utilizzano giunzioni tra metalli superconduttori”, afferma Giacomo Roati del Cnr-Ino. “Mentre la resistenza nei metalli ordinari rende la corrente di elettroni proporzionale al voltaggio applicato, definendo la relazione nota come Legge di Ohm, la supercorrente scorre senza resistenza come conseguenza della coerenza di fase dello stato superfluido, nel quale le particelle si muovono all’unisono, condividendo la stessa funzione d’onda macroscopica. In questo caso, la corrente ha una dipendenza sinusoidale dalla differenza di fase tra i due superfluidi, che rappresenta quindi un analogo quantistico del voltaggio”. Questo sorprendente fenomeno fu predetto dal fisico britannico Brian Josephson nel 1962 e gli valse il premio Nobel per la Fisica nel 1973. Come sostenne lo scienziato americano Phil Anderson, l’effetto Josephson rappresenta lo strumento per antonomasia per estrarre informazioni essenziali sulla natura della funzione d’onda quantistica (il cosiddetto parametro d’ordine), che descrive ogni stato superfluido. “Nel nostro esperimento, creiamo gas atomici superfluidi che hanno la caratteristica eccezionale di presentare forti correlazioni quantistiche tra le particelle”, commenta Francesco Scazza del Cnr-Ino. “Iniettando una corrente atomica controllata attraverso una barriera di luce posta nel gas, misuriamo il valore massimo per cui la resistenza è nulla, ricavando una delle proprietà fondamentali dello stato superfluido gas, ossia il numero di atomi che occupano lo stato quantistico fondamentale. Questa caratteristica, detta frazione condensata, era finora rimasta inaccessibile proprio a causa delle forti correlazioni tra gli atomi”. “La comprensione ed il controllo dei fenomeni di coerenza quantistica nel trasporto di carica ed energia costituiscono una delle importanti sfide per le moderne scienze, e possono essere considerate la spina dorsale della nuova era delle tecnologie quantistiche. Il nostro lavoro è un importante esempio di come gli studi sui campioni atomici ultrafreddi possano contribuire alla comprensione dei meccanismi più elementari del trasporto quantistico, con dirette analogie ai sistemi elettronici”, conclude Roati. Roma, 27 luglio 2020
Alle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, dott.ssa Carmen Maria Raffaella CIARCIA, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Luca PRIMICERIO, sotto il coordinamento del Procuratore facente funzioni, dott. Simona MANERA – a carico di 16 persone (di cui 9 in carcere e 7 agli arresti domiciliari), indagate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle “turbative d’asta”, corruzione in atti giudiziari, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.
I particolari dell’indagine verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 di oggi 27 luglio 2020, presso la sede del Comando Provinciale Guardia di Finanza Cosenza.
“I recenti e devastanti roghi che hanno bruciato e cancellato ettari ed ettari di territorio capitolino hanno riacceso l’attenzione mediatica sull’allarme incendi, che sistematicamente ogni estate si fa minacciosa e pericolosa per l’incolumità dei cittadini: una realtà ambientale che tira in ballo la Capitale d’Italia ma anche la sua vasta area metropolitana, dove non mancano aree abbandonate o zone naturali.
Per questa ragione, la nostra associazione Assotutela chiede maggior attenzione e monitoraggio alle istituzioni competenti, ivi inclusi Governo nazionale, Comuni e la Regione Lazio, che devono assolutamente vigilare al fine di prevenire ulteriori roghi. In questo contesto, peraltro, parti sociali e categorie hanno lanciato le loro preoccupazioni sul precario e insufficiente numero di vigili del fuoco – veri e propri angeli a protezione dei cittadini – impegnati nel monitoraggio del territorio e negli interventi per spegnere le fiamme. E quanto mai necessario e immediato predisporre ulteriori procedure che vadano a rafforzare gli organici attuali, la cui carenza incide in maniera grave e pensante sul soccorso ai cittadini e si scarica sulle spalle dei pochi pompieri”. Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela e già candidato sindaco al Comune di Roma, Michel Emi Maritato
Ormai sono all’ordine del giorno le notizie riguardanti la fuga di diversi migranti che, approdati sul nostro territorio, soprattutto attraverso i viaggi sui barconi provenienti dall’Africa, scappano poi dai centri di accoglienza dove vengono inseriti in attesa del perfezionamento delle pratiche inerenti le loro richieste di presunta protezione internazionale.
Posto che, già così facendo, essi dimostrino di non accettare le regole del Paese ospitante (il nostro, nel caso di specie), e che già solo questo dovrebbe poter indurre le autorità competenti ad apporre un bel diniego alle suddette loro istanze, al netto poi delle altrettanto evidenti considerazioni sul loro discutibile (in molti casi) diritto di accedere a tale sacro istituto, quel che appare, o, almeno, dovrebbe apparire certo, è che, secondo giustizia, occorrerebbe aprire dei procedimenti penali in capo a costoro, soprattutto se positivi al test del Covid-19, per valutare eventuali loro responsabilità per quel che qui brevemente si dirà. Sono ancora freschi- ed anzi, ancora possibili di “riattuazione”- i crescenti divieti o le limitazioni degli spostamenti, in macchina, a piedi, o con qualsiasi altro mezzo, oltre che la sospensione sempre più stringente di diverse attività, fino, addirittura, al famigerato lockdown, posti in essere dal governo Conte per fronteggiare la drammatica situazione sanitaria che, tuttora, sta mietendo vittime in tutto il mondo, accompagnati dai famigerati modelli di autocertificazione con i quali, tra l’altro, si informava via via la popolazione italiana dei rischi connessi ad eventuali violazioni delle varie disposizioni succedutesi in maniera quasi spasmodica nei mesi più caldi dell’emergenza. Tra queste ultime, naturalmente, anche quelle che richiamavano i delitti contro la salute pubblica e, in particolare, il gravissimo reato di epidemia: quest’ultimo, è previsto e punito, nel nostro ordinamento, tanto se commesso con dolo (ossia con volontà: art. 438 c.p.), quanto se commesso con colpa (art. 452 c.p.), ossia con imperizia, imprudenza o negligenza, ed è concretamente imputabile, almeno in questa seconda accezione, a colui o coloro che, sorpresi “fuori casa”, avessero invece l’obbligo della permanenza domiciliare per lo svolgimento della c.d. quarantena, in quanto positivi, per quel che qui interessa, al c.d. Coronavirus (si badi: non si esige per questo tipo di comportamento illecito, la creazione di un pericolo concreto per la salute pubblica , essendo sufficiente che le condotte abbiano in sé l’attitudine a produrre nocumento alla salute pubblica prima richiamata). Come, appunto, nel caso dei migranti infetti, volontariamente fuggiti dai centri di accoglienza: costoro, infatti, una volta giunti sul nostro territorio, diventano (o dovrebbero diventare) a tutti gli effetti soggetti alla nostra legge, la cui ignoranza (ossia non conoscenza) certamente non ne giustifica il mancato rispetto (ignorantia legis non excusat), neanche nei casi più rigidi e rigorosi (dura lex, sed lex). Sarebbe, poi, interessante, aprire altresì delle indagini sulle misure adottate dagli stessi centri di accoglienza al fine di vigilare sulle persone loro affidate, così come, prima ancora, rivalutare le politiche migratorie, soprattutto nell’attuale momento storico, ma questo è altro discorso. O forse no. Ma, quel che è certo, è che occorra cambiare rotta ed agire con decisione. Ne va della salute di tutti, migranti compresi.
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