Vanessa Grey: “La musica è più forte del Covid”

“Immaginate di dover affrontare un delicato intervento alle corde vocali, che sono anche il mio strumento di lavoro e di doverlo fare scoprendo che in quello stesso momento sta dilagando la pandemia di un nuovo virus, che si contrae principalmente attraverso le vie respiratorie…”

Vanessa Grey, nota speaker di Radio Zeta gruppo RTL, ce l’ha fatta ed è tornata a lavorare in radio e a cantare “Più forte e determinata di prima” dopo un’esperienza che l’ha messa duramente alla prova.
“Il momento del ricovero ospedaliero è stato molto difficile, ma ho potuto contare su uno staff di medici che hanno saputo tranquillizzarmi, doppiamente, sia per l’operazione, sia per il rischio infezione”.
Di seguito Vanessa ha pubblicato il successo radiofonico “Dentro la tua Radio” che ha conquistato le classifiche RadioAirplay ed è stato trasmesso da alcuni dei più importanti network radiofonici (anche in versione remode by Emanuele Carocci) ed attualmente presenta il nuovo singolo “Rituale”, in cui la frase centrale esprime tutta la sua nuova consapevolezza: “Ho fatto pace con me stessa, tutta la vita messa in valigia”.

VIDEOCLIP “Rituale”: https://youtu.be/FgTNIZ15Oro
VIDEOCLIP “Dentro la tua Radio”: https://youtu.be/Gta5sOBMzXY

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SAMIGO PRESS

LAZIO. SIMEONE: BENE APPELLO ZINGARETTI MA VOGLIAMO TRASPARENZA E ATTI VERI

Roma – “Rispondiamo in maniera positiva all’appello di Zingaretti. Noi ci siamo ma vogliamo trasparenza e atti veri, non enunciazioni di principio o programmi che lasciano il tempo che trovano”.

Lo ha detto, nel corso di un’intervista con l’agenzia Dire, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Giuseppe Simeone, in risposta all’appello all’Assemblea della Pisana del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ha chiamato tutte le forze politiche a un lavoro comune per costruire il Lazio del Futuro grazie ai fondi che arriveranno dall’Europa.
“Vogliamo che si definiscano un modello di sanita’ che aspetta la gente del Lazio e un modello di sviluppo per far ripartire le imprese, perche’ senza la ripartenza del mondo produttivo e’ difficile distribuire solidarieta’- ha aggiunto Simeone- Su queste cose Forza Italia c’e’ ma vogliamo atti che producano qualcosa, non siano fumo negli occhi dei cittadini del Lazio e mettano nero su bianco quello che si vuole fare”.

Osservate supercorrenti atomiche che scorrono senza resistenza

In un esperimento all’Istituto nazionale di ottica del Cnr è stata esplorata, per la prima volta in un
gas atomico di fermioni ultrafreddi, la connessione fondamentale tra la supercorrente che
attraversa una sottile barriera isolante per effetto tunnel quantistico e la fase della funzione d’;onda
di un superfluido. Le misure hanno permesso di svelare alcune delle proprietà fondamentali
rimaste finora sconosciute a causa delle forti correlazioni quantistiche tra le particelle.I risultati

della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Science

Come insegna l’esperienza quotidiana, un fluido non può passare da un recipiente ad un altro
attraversando la parete frapposta ai due. Sorprendentemente, tuttavia, la meccanica quantistica lo
consente, a condizione però che la parete tra i due contenitori sia sufficientemente sottile. L'effetto
tunnel quantistico permette infatti alle particelle di fluire tra due contenitori, persino in assenza di
resistenza nel caso dei superfluidi, stati della materia capaci di scorrere senza dissipare energia.
In un articolo apparso sulla rivista Science, un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di ottica
del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ino) e del Laboratorio Europeo di Spettroscopie Non-
lineari (LENS) di Sesto Fiorentino, guidati da Giacomo Roati e Francesco Scazza, hanno osservato
l’insorgere di correnti senza resistenza tra due gas di Fermi nella fase superfluida, separati da una
sottile parete creata tramite luce laser.
“Queste supercorrenti atomiche scorrono attraverso la parete sostenute solamente dalla differenza di
fase relativa tra le funzioni d’onda quantistiche dei due gas superfluidi. Il fenomeno è noto come
effetto Josephson-dc ed è una delle manifestazioni più paradigmatiche della coerenza di fase
quantistica a livello macroscopico. È estremamente importante anche per le sue applicazioni: è
infatti alla base del funzionamento di molti moderni dispositivi interferometrici, che utilizzano
giunzioni tra metalli superconduttori”, afferma Giacomo Roati del Cnr-Ino. “Mentre la resistenza
nei metalli ordinari rende la corrente di elettroni proporzionale al voltaggio applicato, definendo la
relazione nota come Legge di Ohm, la supercorrente scorre senza resistenza come conseguenza
della coerenza di fase dello stato superfluido, nel quale le particelle si muovono all’unisono,
condividendo la stessa funzione d’onda macroscopica. In questo caso, la corrente ha una
dipendenza sinusoidale dalla differenza di fase tra i due superfluidi, che rappresenta quindi un
analogo quantistico del voltaggio”.
Questo sorprendente fenomeno fu predetto dal fisico britannico Brian Josephson nel 1962 e gli
valse il premio Nobel per la Fisica nel 1973. Come sostenne lo scienziato americano Phil Anderson,
l’effetto Josephson rappresenta lo strumento per antonomasia per estrarre informazioni essenziali
sulla natura della funzione d’onda quantistica (il cosiddetto parametro d’ordine), che descrive ogni
stato superfluido. “Nel nostro esperimento, creiamo gas atomici superfluidi che hanno la caratteristica eccezionale di presentare forti correlazioni quantistiche tra le particelle”, commenta
Francesco Scazza del Cnr-Ino. “Iniettando una corrente atomica controllata attraverso una barriera
di luce posta nel gas, misuriamo il valore massimo per cui la resistenza è nulla, ricavando una delle
proprietà fondamentali dello stato superfluido gas, ossia il numero di atomi che occupano lo stato
quantistico fondamentale. Questa caratteristica, detta frazione condensata, era finora rimasta
inaccessibile proprio a causa delle forti correlazioni tra gli atomi”.
“La comprensione ed il controllo dei fenomeni di coerenza quantistica nel trasporto di carica ed
energia costituiscono una delle importanti sfide per le moderne scienze, e possono essere
considerate la spina dorsale della nuova era delle tecnologie quantistiche. Il nostro lavoro è un
importante esempio di come gli studi sui campioni atomici ultrafreddi possano contribuire alla
comprensione dei meccanismi più elementari del trasporto quantistico, con dirette analogie ai
sistemi elettronici”, conclude Roati.
Roma, 27 luglio 2020

GUARDIA DI FINANZA COSENZA – OPERAZIONE “WHITE COLLAR” IN MATERIA DI TURBATIVE D’ASTA E CORRUZIONE NELLE VENDITE GIUDIZIARIE. ESEGUITE MISURE CAUTELARI PERSONALI A CARICO DI 16 PERSONE.

Alle prime luci dell’alba, i Finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Castrovillari, dott.ssa Carmen Maria Raffaella CIARCIA, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Luca PRIMICERIO, sotto il coordinamento del Procuratore facente funzioni, dott. Simona MANERA – a carico di 16 persone (di cui 9 in carcere e 7 agli arresti domiciliari), indagate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alle “turbative d’asta”, corruzione in atti giudiziari, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio.

I particolari dell’indagine verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 10.30 di oggi 27 luglio 2020, presso la sede del Comando Provinciale Guardia di Finanza Cosenza.

ROMA E PROVINCIA, ASSOTUTELA: “ALLARME INCENDI E POCHI POMPIERI”

“I recenti e devastanti roghi che hanno bruciato e cancellato ettari ed ettari di territorio capitolino hanno riacceso l’attenzione mediatica sull’allarme incendi, che sistematicamente ogni estate si fa minacciosa e pericolosa per l’incolumità dei cittadini: una realtà ambientale che tira in ballo la Capitale d’Italia ma anche la sua vasta area metropolitana, dove non mancano aree abbandonate o zone naturali.

Per questa ragione, la nostra associazione Assotutela chiede maggior attenzione e monitoraggio alle istituzioni competenti, ivi inclusi Governo nazionale, Comuni e la Regione Lazio, che devono assolutamente vigilare al fine di prevenire ulteriori roghi. In questo contesto, peraltro, parti sociali e categorie hanno lanciato le loro preoccupazioni sul precario e insufficiente numero di vigili del fuoco – veri e propri angeli a protezione dei cittadini – impegnati nel monitoraggio del territorio e negli interventi per spegnere le fiamme. E quanto mai necessario e immediato predisporre ulteriori procedure che vadano a rafforzare gli organici attuali, la cui carenza incide in maniera grave e pensante sul soccorso ai cittadini e si scarica sulle spalle dei pochi pompieri”.
Così, in una nota, il presidente della associazione Assotutela e già candidato sindaco al Comune di Roma, Michel Emi Maritato

Migranti infetti fuggiti dai centri di accoglienza: si aprano dei procedimenti penali

di Marco Valerio Verni

Ormai sono all’ordine del giorno le notizie riguardanti la fuga di diversi migranti che, approdati sul
nostro territorio, soprattutto attraverso i viaggi sui barconi provenienti dall’Africa, scappano poi dai
centri di accoglienza dove vengono inseriti in attesa del perfezionamento delle pratiche inerenti le
loro richieste di presunta protezione internazionale.

Posto che, già così facendo, essi dimostrino di non accettare le regole del Paese ospitante (il nostro,
nel caso di specie), e che già solo questo dovrebbe poter indurre le autorità competenti ad apporre
un bel diniego alle suddette loro istanze, al netto poi delle altrettanto evidenti considerazioni sul
loro discutibile (in molti casi) diritto di accedere a tale sacro istituto, quel che appare, o, almeno,
dovrebbe apparire certo, è che, secondo giustizia, occorrerebbe aprire dei procedimenti penali in
capo a costoro, soprattutto se positivi al test del Covid-19, per valutare eventuali loro responsabilità
per quel che qui brevemente si dirà.
Sono ancora freschi- ed anzi, ancora possibili di “riattuazione”- i crescenti divieti o le limitazioni
degli spostamenti, in macchina, a piedi, o con qualsiasi altro mezzo, oltre che la sospensione sempre
più stringente di diverse attività, fino, addirittura, al famigerato lockdown, posti in essere dal
governo Conte per fronteggiare la drammatica situazione sanitaria che, tuttora, sta mietendo vittime
in tutto il mondo, accompagnati dai famigerati modelli di autocertificazione con i quali, tra l’altro,
si informava via via la popolazione italiana dei rischi connessi ad eventuali violazioni delle varie
disposizioni succedutesi in maniera quasi spasmodica nei mesi più caldi dell’emergenza.
Tra queste ultime, naturalmente, anche quelle che richiamavano i delitti contro la salute pubblica e,
in particolare, il gravissimo reato di epidemia: quest’ultimo, è previsto e punito, nel nostro
ordinamento, tanto se commesso con dolo (ossia con volontà: art. 438 c.p.), quanto se commesso
con colpa (art. 452 c.p.), ossia con imperizia, imprudenza o negligenza, ed è concretamente
imputabile, almeno in questa seconda accezione, a colui o coloro che, sorpresi “fuori casa”,
avessero invece l’obbligo della permanenza domiciliare per lo svolgimento della c.d. quarantena, in
quanto positivi, per quel che qui interessa, al c.d. Coronavirus (si badi: non si esige per questo tipo
di comportamento illecito, la creazione di un pericolo concreto per la salute pubblica , essendo
sufficiente che le condotte abbiano in sé l’attitudine a produrre nocumento alla salute pubblica
prima richiamata).
Come, appunto, nel caso dei migranti infetti, volontariamente fuggiti dai centri di accoglienza:
costoro, infatti, una volta giunti sul nostro territorio, diventano (o dovrebbero diventare) a tutti gli
effetti soggetti alla nostra legge, la cui ignoranza (ossia non conoscenza) certamente non ne
giustifica il mancato rispetto (ignorantia legis non excusat), neanche nei casi più rigidi e rigorosi
(dura lex, sed lex).
Sarebbe, poi, interessante, aprire altresì delle indagini sulle misure adottate dagli stessi centri di
accoglienza al fine di vigilare sulle persone loro affidate, così come, prima ancora, rivalutare le
politiche migratorie, soprattutto nell’attuale momento storico, ma questo è altro discorso. O forse
no. Ma, quel che è certo, è che occorra cambiare rotta ed agire con decisione. Ne va della salute di
tutti, migranti compresi.