Da Nord a Sud Italia l’ecatombe degli ospedali

di Michel Emi Maritato

Ospedali chiusi, dismessi, abbandonati. Costruiti e mai attivati, riconvertiti o sotto utilizzati. La casistica è svariata ma la tendenza è la stessa in tutta Italia. Non solo nel vituperato Sud del Paese. Ė sufficiente collegarsi alle più conosciute piattaforme online per toccare con mano lo stato d’animo di cittadini che lanciano petizioni per riavere o non perdere l’ospedale di fiducia. Sono migliaia i promotori che esprimono il proprio disappunto contro decisioni prese dall’alto, non condivise, non idonee alla domanda di salute che proviene dalla società. Continue reading

Marino, Ambrogiani(Pd): “Esplosione fatto tragico e preoccupante”

 

“Reputiamo assolutamente tragico e preoccupante quanto accaduto nelle scorse ore nel centro di Marino, dove una esplosione in uno stabile ha causato alcuni feriti, ai quali il Partito Democratico rivolge il proprio affetto e la propria solidarietà. Continue reading

COVID 19 IN ARRIVO NUOVO CEPPO DAGLI USA

Scienziati del Los Alamos National Laboratory hanno individuato un nuovo ceppo di coronavirus che è diventato predominante nel mondo e sembra essere più contagioso di quelli che si sono diffusi all’inizio della pandemia di Covid-19.

Lo studio, rilanciato dal Los Angeles Times, è stato pubblicato la settimana scorsa su BioRxiv, un sito utilizzato dai ricercatori per condividere il proprio lavoro prima che venga sottoposto a revisione paritaria. Secondo l’analisi del laboratorio di Los Alamos, il ceppo mutato di coronavirus è apparso a febbraio in Europa, è emigrato rapidamente verso la costa orientale degli Stati Uniti ed è dominante in tutto il mondo da metà marzo.
Ricercatori USA lanciano l’allarme perché oltre a Un nuovo ceppo di Coronavirus ci fermera’ di nuovo?Ha la caratteristica diffondersi più velocemente, potrebbe rendere le persone vulnerabili a un secondo contagio dopo un primo attacco del virus.Il rapporto si è basato su un’analisi computazionale di oltre 6.000 sequenze di coronavirus da tutto il mondo, raccolte dalla Global Initiative for Sharing All Influenza Data, un’organizzazione pubblico-privata tedesca; il gruppo di ricerca di Los Alamos ha individuato 14 mutazioni del virus. Lo studio non riferisce se il nuovo ceppo è più letale di quello originario, i pazienti sembrano avere cariche virali più alte ma un’analisi su 447 contagiati da parte della University of Sheffield, che collabora con il laboratorio nel Nuovo Messico insieme alla Duke University, ha mostrato che il tasso di ricovero in ospedale è il medesimo.

Michel Emi Maritato

Fase 2, ripresa per tutti. Per i parchi è fase 0

Dal piccolo giardino alla grande villa degrado, erba alta, rifiuti ovunque e il Comune è assente
“L’accoglienza riservata ai romani usciti dalla lunga quarantena, da parte del sindaco Virginia Raggi, a giudicare dallo stato di giardini, parchi e ville, non è stata delle migliori”, dichiara il coordinatore romano per l’attività legale di Assotutela Avv. Lamonica.“Migliaia di cittadini, felici per essere stati liberati dalla cattività imposta dalle restrizioni anti coronavirus, si sono riversati nel verde in cerca di aria, sole, profumi di primavera ma davanti agli occhi – accusa il presidente – hanno trovato uno spettacolo indecente. Dal piccolo giardino di quartiere al grande parco, passando per la villa storica, degrado, rifiuti, verde incolto, inferriate divelte e molti altri segnali di abbandono e sciatteria l’hanno fatta da padroni. Nei giorni in cui la città era vuota e il verde sbarrato, sarebbe stata una scelta oculata provvedere a risanare uno fra i tanti punti deboli della città. Evidentemente per Raggi è molto più importante una diretta facebook con raccomandazioni da ‘maestrina dalla penna rossa’ che la cura della città che crede di amministrare”, chiosa l’Avv Antonio Lamonica.


Roma, 6 maggio 2020


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Prof Sartirana: “Con il progresso si è pensato egoisticamente solo ad accumulare ricchezza”

Entrati nella ormai celebre “Fase 2” della pandemia Covid-19 ci apprestiamo ad intraprendere un periodo in cui attenzione e pazienza saranno le parole chiave per provare ad uscire definitivamente dall’emergenza.
Dubbi, paure ed incertezze creano uno stato confusionale che rende i cittadini disorientati e preoccupati per un futuro quanto mai ricco di punti interrogativi.
Il Professor Giuseppe Sartirana in un’intervista inclusiva analizza il virus cercando di esporre dei rimedi da adottare.

Professore,come è stata gestita la pandemia a suo avviso?
“Si sono dette tante cose che hanno generato confusione ed è un po’  tutta una conseguenza naturale che si è verificata non all’improvviso ma a causa di situazioni non armonizzate e non dovute ad una riflessione attenta su che strade stavamo prendendo.
Io ho sempre avuto delle perplessità sulle situazione che fin dai primi anni della dopoguerra si è generata: avremmo dovuto riflettere e valutare a cosa stavamo andando incontro. Con il progresso industriale chi ha preso il sopravvento non è stata la logica, cioè valutare quali conseguenze avrebbero portato queste nuove situazioni, ma abbiamo fatto cose senza voler vedere il futuro.”

Il progresso è stato un “fattore negativo”?
“Su tutti i vantaggi che il progresso stava portando chi ha preso il sopravvento è stato il dio denaro. Si è pensato egoisticamente solo ad accumulare ricchezza.”

Nei suoi due libri affronta proprio questo tema, giusto?
“Si,assolutamente. Il primo libro dal titolo “Una storia che non ha principio ne fine” dall’energia alla materia e all’antimateria,affronta questo tema: una storia che non ha principio né  fine significa che l’universo è stato creato ad opera di una mente pensante e cosciente che, a  partire dal vuoto ha realizzato l’intero cosmo generando e guidando tutte le altre energie, senza di essa non poteva crearsi l’universo. L’Universo è nato perché le varie energie sono state coordinate da un energia pensante. Tutti i fisici e gli studi hanno dimostrato che è l’energia a muovere tutto, è presente da sola,non è  creata e non si distrugge nel vuoto, esiste da sempre e  ad un certo momento ha creato tutto, galassie corpi celesti etc.
Il secondo libro è stato scritto per dimostrare che questa energia,che possiamo chiamare Dio,non è una cosa che si può accettare solo per fede ma è possibile dimostrarla, una tesi ed un ipotesi hanno portato a determinate conseguenze.”

A che punto è secondo lei l’Italia?
“Secondo me si è già usciti da questo virus che fondamentalmente non si può eliminare.
Sappiamo già,come spiegato dai virologi, che il virus è qualcosa che esiste da quando esiste il dna, un fatto quasi antartico. Questo virus può essere assorbito in diversi modi ma mentre lui cresce la cellula muore e per vivere, crescere e riprodursi ha bisogno di una cellula, il virus vive a spese della cellula.”

Cosa ne pensa dei vaccini?
“Il vaccino e determinati farmaci servono per allungare la vita. Penso che l’iter sia lo stesso di un qualsiasi vaccino influenzale:ogni anno si cerca di vaccinarsi per poter affrontare  il virus della nuova influenza. Ho molta fiducia nei virologi.
Ho trovato un espediente x fortificare e procreare  il benessere di cui si ha necessità.È un sistema che fa ricorso alle vibrazioni e alle frequenze: ogni organo ha delle sue frequenze che sono date dalle vibrazioni, tutto è vibrazione. Quando un organo si ammala, la causa della sua malattia è la diminuzione o l’aumento delle vibrazioni,  averle in eccesso o in difetto, si tratta di ristabilire le frequenze giuste. C’è sempre una volontà dell’uomo, quindi ho preparato un lavoro che permette informaticamente di eseguire dei test individuali; ogni persona risponde a questi test su colori, frequenze etc…
Secondo i miei calcoli, la scelta di 7 colori su 17 totali  da l’impronta,  il carattere di questa persona.”

Il Professor Giuseppe Sartirana con un attenta e scrupolosa analisi, spiega le conseguenze e le possibili soluzioni alla pandemia in corso.
Parole che lasciano molti spunti di riflessione ed invogliano il cittadino ad un’attenta valutazione del virus che sta minacciando l’intera Europa

CORONAVIRUS: BENVENUTI (ECOITALIASOLIDALE) INTROVABILI NON SOLO A ROMA LE MASCHERINE A 50 CENTESIMI, MA PROSEGUIAMO A SOSTENERE CHE UNA CARENTE PROGRAMMAZIONE NELLA RACCOLTA POTREBBE CAUSARE UN GIGANTESCO DISASTRO AMBIENTALE

I cittadini illusi dall’assicurazione del Presidente Conte che aveva garantito il costo delle mascherine a 50 centesimi l’una, oggi di fatto hanno verificare nella Capitale,  ma non solo, l’inconsistenza di tale promessa.
Ci preoccupa non solo il prezzo, ma  la mascherina, l’oggetto  che ci sta proteggendo a livello globale  da un rischio sanitario potrebbe causare un gigantesco disastro ambientale se non vengono immediatamente programmate adeguate strategie di raccolta e smaltimento.

E’ quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale, green manager ed esperto nella gestione dei rifiuti.
Infatti se le mascherine una volta utilizzate vengono abbandonate in strada e non adeguatamente conferite si potrebbe causare un forte livello di inquinamento e gli effetti negativi purtroppo si stanno già osservando nel mare. In Italia ad esempio si ha notizia di numerose mascherine e di guanti raccolte nelle acque davanti al porto di Ancona dall’imbarcazione antinquinamento Pelikan. Le spiagge di Hong Kong e dell’isola di Soko sono  già sommerse di mascherine usate, ma purtroppo si possono notare anche  le prime mascherine abbandonate nelle strade e sui marciapiedi delle città italiane, Capitale compresa.
Ad oggi le mascherine debbono essere conferite nella raccolta Indifferenziata come da indicazione del ministero della salute, ma la loro carica virale imporrebbe uno smaltimento speciale, al pari dei rifiuti ospedalieri,  soprattutto per i rifiuti prodotti dai soggetti positivi che seguono il decorso presso la propria abitazione.
Essendo diventate obbligatorie si ipotizza un fabbisogno di circa 40 milioni di mascherine al giorno,  oltre un miliardo al mese, che producono anche 300 tonnellate di rifiuti quotidiani. Gettare fuori da queste regole e abbandonare le mascherine in terra vuol dire lasciare in natura oggetti fortemente inquinanti, che potrebbero anche essere contagiosi, dispositivi  prodotti in polipropilene o altre materie plastiche e quindi mettendo a rischio ancor di più l’ambiente e i mari, la vita dei pesci e dei mammiferi negli oceani.
Chiediamo di rafforzare la comunicazione istituzionale facendo appello al senso civico e alla responsabilità dei cittadini attraverso la programmazione  di campagne di informazione e sensibilizzazione per l’esatto conferimento dei presidi sanitari. Vi è altresì la necessità di prendere in considerazione la produzione nazionale, maggiormente controllabile per i materiali utilizzati e per la diminuzione dell’inquinamento complessivo collegato al trasporto, ipotizzando soluzioni come mascherine monouso di cotone e cellulosa interamente bio-compostabili, oltre a dettare   regole certe e uguali in ogni Regione circa  le varie modalità di smaltimento finale.
Inoltre proponiamo una raccolta apposita magari con contenitori simili a quelli utilizzati per la raccolta dei farmaci all’ingresso delle farmacie, da posizionare anche all’ingresso dei supermercati e centri commerciali.  Infine si potrebbe prevedere un accordo con le Farmacie per il ritiro diretto delle confezioni di mascherine usate, debitamente sigillate, che  potessero valere un rimborso o sconto rispetto alle nuove da acquistare.
Quindi oltre a pensare all’oggi, a proteggersi dal Covid-19, è bene iniziare già da ora a considerare ed evitare l’inquinamento che potremmo produrre nei mari e nell’ambiente con l’errato conferimento delle mascherine e per una mancanza di programmazione sulla raccolta e lo smaltimento.

ECOITALIASOLIDALE